Modalità pagamento prato pronto.

[Alfredo3]

Ciao a Tutti. Vorrei sapere cosa prevede la legge riguardo il pagamento del prato.
Mi spiego. Io ho iniziato da un paio di anni a vendere prato pronto a zolle, però sono incappato in un cliente che mi ha chiesto se potevo fare l'impianto idrico, che ho fatto però oltre un anticipo di 200€ e aver pagato i materiali, non vuol dare altri soldi quando la spesa ammonta a 500€ di impianto (lavoro complesso vista la forma del prato) e vorrebbe darmi 600€ finito di mettere il prato e pagarmi il saldo quando è sicuro che tutto vada bene. Gli accordi erano ben diversi: anticipo prima del taglio del prato e saldo messa a terra prato. io mi sono tirato indietro in quanto lo ritengo ingiusto che io monto tutto e poi devo aspettare che loro siano sicuri.
Molta altra gente mi ha detto che questo cliente paga solo l'anticipo poi non salda mai i conti. Come posso tutelarmi?
Mi ha pure detto che per 2 anni devo garantire l'ottima qualità del prato come funziona per un elettrodomestico.
Mi ha dato 7 giorni di tempo per mettere tutto se no mi fa causa.

 

[tonio]

ma tutto ciò che dice non esiste,la garanzia del prato a rotoli è una consietudine data dalla serietà del giardiniere ,e non và oltre un mese dalla posa,per me li lascerei a terra.....

ps l'impianto di irrigazione comunque dovrebbe avere la garanzia di 2 anni ...ma solo l'impianto.

 

[michelepm]

Un impianto a regola d'arte lo garantisce chi lo effettua per un periodo minimo di due anni, dieci se si tratta di appartamenti di prima costruzione. Mentre per i materiali usati la garanzia dovrebbe essere 2 anni, a volte qualcuno si attiene alla normativa che fa distinzione tra chi acquista con partita iva (la garanzia in quel caso è di un anno).
Per il prato invece i due anni se li sogna, altrimenti saresti costretto a vegliare su tutti i prati posati ed essere pronto a far decadera la garanzia appena vedi una cattiva manutenzione
Io vorrei chiedere al cliente se dopo 2 mesi che ha acquistato un'auto nuova e gli si dovesse fulminare una lampadina, se è convinto che la casa madre la cambi in garanzia.

 

[marcobri]

non esiste la garanzia di 2 anni sui rotoli....una volta che le zolle hanno preso poi dipende tutto dal proprietario del prato o da eventuale giardiniere che lo cura....troppo bello e comodo sarebbe cosi...eh eh. discorso diverso per l'impianto di irrigazione anche se anche qui non credo che oltre i 6 mesi si possa andare...

 

[Green thumb]

Ciao a Tutti. Vorrei sapere cosa prevede la legge riguardo il pagamento del prato.
Mi spiego. Io ho iniziato da un paio di anni a vendere prato pronto a zolle, però sono incappato in un cliente che mi ha chiesto se potevo fare l'impianto idrico, che ho fatto però oltre un anticipo di 200€ e aver pagato i materiali, non vuol dare altri soldi quando la spesa ammonta a 500€ di impianto (lavoro complesso vista la forma del prato) e vorrebbe darmi 600€ finito di mettere il prato e pagarmi il saldo quando è sicuro che tutto vada bene. Gli accordi erano ben diversi: anticipo prima del taglio del prato e saldo messa a terra prato. io mi sono tirato indietro in quanto lo ritengo ingiusto che io monto tutto e poi devo aspettare che loro siano sicuri.
Molta altra gente mi ha detto che questo cliente paga solo l'anticipo poi non salda mai i conti. Come posso tutelarmi?
Mi ha pure detto che per 2 anni devo garantire l'ottima qualità del prato come funziona per un elettrodomestico.
Mi ha dato 7 giorni di tempo per mettere tutto se no mi fa causa.

Ciao! e benvenuto nel forum, per le piante di solito si applica una garanzia di tre mesi dalla ripresa vegetativa ma per un prato credo che sia eccessivo anche questo discorso, sai che ci vuole a mandare all'aria un prato se non lo curi con mooolta più attenzione di una pianta? al primo taglio mi sembra già un buon limite per capire l'andazzo ed eventualmente intervenire per effettuare sostituzioni a tue spese.

Per l'impianto ti hanno già risposto la garanzia delle parti meccaniche è quella del costruttore, e poi credo che tu per 500 euro ti sarai allacciato al punto acqua indicato dal cliente per cui non hai responsabilità se il motore si guasta o l'acqua diminuisce, dopo il tuo collaudo se la superficie è coperta in modo omogeneo non ti riguarda più.

Per quanto riguarda farti causa gli hai lasciato qualcosa di scritto preventivo a parte? su che basi potrebbe agire legalmente perché se io presento un preventivo posso in seguito anche rifiutare il lavoro per cui starei tranquillo.

 

[Alfredo3]

Vi ringrazio per le vostre risposte. Un avvocato mi ha consigliato di finire l'opera pure se ci vado a perdere e poi fare io causa a loro. mi sa che finirò col fare il lavoro e rimetterci del tutto perché le cause sono solo perdite di denaro.

 

[Green thumb]

Perché fare un lavoro sapendo che (o pensando) di rimetterci soldi, lascia perdere, penso che come la maggior parter di noi esci a alavorare la mattina per poter portare soldi a casa (altrimenti eri in giro per il mondo a folleggiare) per cui...

E poi fino a prova contraria prezzo finale e modalità di pagamento le decidi tu o per lo meno l'ultima parola è la tua!!!

 

[marco.enne]

intanto non è detto che si debba andare per cause.....
si finisce il lavoro documentandolo il meglio possibile .
a lavoro finito
-prima raccomandata A/R con richiesta del pagamento specificando entro i 15gg (lavorativi)

- scaduti i termini 2° raccomandata A/R con richiesta di pagamento entro 10gg (sempre lavorativi) ma aggiungendo "in mancanza adirò a vie legali"

-quindi scaduti eventualmente anche quest'ultima prendi il tuo malloppetto cartaceo e lo presenti in tribunale per un ingiunzione di pagamento

- prima ingiunzione ,seconda ingiunzione, e infine precetto ed eventuale pignoramento che tra privati può arrivare anche al pignoramento dell'immobile , con segnalazioni ed iscrizione del caso al registro (con tutto quello che poi significherà per lui in banca e quant'altro)

da notare che opporsi al precetto e quindi chi "apre la causa" paga di più e "anticipa praticamente tutte le spese di causa" sino all'eventuale sentenza
e ammesso che vinca non è detto (anzi spesso vero il contrario) che avrà restituito ciò che ha speso ......

in ultimo ...secondo le nuove ultime direttive in materia espletate da messer Monti prima di arrivare in causa è obbligatoria la tentata conciliazione tra le eventuali parti in causa (anche se non è obbligatorio accettarne il risultato)
...........
ma se tutto ciò dovesse essere per te una seccatura potresti sempre, una volta fatta l'ingiunzione, appoggiarti ad una ditta di "recupero crediti" certo smenandoci una percentuale sul "recuperato" ma farebbero tutto loro .......
e come san rompere loro non c'è nessuno.......:Saluto:

 

[Alfredo3]

Contratti scritti non ve ne sono ma solo verbali che poi il cliente ha modificato a suo piacimento. La prossima settimana finiamo il lavoro ma agirò come da consigli vostri. Mettendo tutto nero su bianco e certificando tutto. Ovviamente andrò in contro alle varie esigenze del cliente per evitare inutili scontri ma se saranno evitabili che guerra sia.
Un saluto a tutti e grazie.

 

[marco.enne]

in casi come questi si considera "perfezionato un contratto" (anche in mancanza dello scritto cartaceo) nel momento stesso in cui il lavoro è cominciato (appunto per consenso del fruitore) e "risarcibile" cioé pagabile nel momento stesso in cui il lavoro viene finito .......come dire è una contrattazione atipica come ad esempio la stretta di mano a conclusione di eventuali accordi e che viene considerata come un obbligo d'impegno.
fermi restando eventuali vizi lavorativi, se sanabili (eventuale garanzia a carico) o, nella peggiore delle ipotesi non abbiano provocato danni irreparabili quindi risarcimento o rifacimento a spese proprie del lavoro stesso.
ma comunque con il precetto prima deve in ogni caso pagare e ........poi .....lui intenta ricorso per eventuale restituzione della somma a te versata (e se succedesse molto probabilmente sarà solo parziale)