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Lavoro e..... godimento

Scatolina

Guru Giardinauta
elleboro ha scritto:
io ho una bellissima regola per il mio rapporto con il giardino. Lavoro e godimento del giardino devono, grosso modo, equivalersi. Certo non è che si debba tenere conto delle ore, ma se, a occhio, uno delle due esagera, allora è bene riequilibrare le due cose.
sennò, perchè cercare di avere un bel giardino, se poi non lo si gode?

Partendo da questo pensiero di Bruna, voi come vivete il rapporto lavoro/tempo libero?
Nel senso lavorate tanto, tante ore e poi quando siete a casa non avete più voglia ed energie per fare altro (sport, hobby, amicizie, passeggiate....) oppure lavorate il giusto e vi tenete del buon tempo per voi?
La mia esperienza da questo punto di vista è cambiata in questi ultimi mesi: se prima lavoravo anche 11/12 ore al giorno e quando tornavo a casa ero scarica e non avevo nessun hobby o voglia di fare qualcosa x me, ora mi son data una ridimensionata, e mi son ritagliata del tempo, dello spazio, per me, i miei amici, il giardino...
Se prima pensavo ad accumulare senza ahime avere il tempo di spendere il frutto della mia fatica giornaliera, ora al contario mi godo i risultati del mio tempo speso al lavoro, a discapito, magari della sicurezza e solidità future...

Insomma, vivere il presente come se ogni giorno fosse l'ultimo, o vivere il presente pensando soprattutto al futuro?
 

Clorophilla

Florello
A prescindere dal fatto che non faccio testo in quanto attualmente la mia energia è tutta rivolta alla risoluzione di un problema (niente facile!) e perciò ho una vita "poco vissuta" pienamente come desidero io, mi rifaccio al mio passato ed a quello che ho maturato in questi tempi con la riflessione...anche se forse non ce n'era bisogno:squint:

Sono convinta che il benessere sia la giusta conseguenza dell'armonia di più cose: dal lavoro, al tempo libero, alla famiglia, per non parlare di altre componenti che non è il caso di citare....

Appena iniziai a lavorare. cioè a 20 anni, mi impegnavo tantissimo non per arrivismo o chissacchè, solo per voglia di imparare, di capire le mie potenzialità reali "sul campo" e fu anche una bella soddisfazione: col passare degli anni però, vuoi perchè dopo anni di lavoro si perde tale poesia, vuoi perchè gli anni passano per tutti e gli impegni aumentano, mi resi conto che era necessario staccare maggiormente, senza nulla togliere al mio impegno lavorativo, sia chiaro, vivendolo come una "componente" necessaria alla
mia persona ma comunque non l'esclusiva.
Quante persone con cui parlo, completamente assorbite e sempre più spesso smarrite! :astonishe
Perciò penso sia necessario e salutare sviluppare "un sano egoismo" per
sè stessi, concedersi dei tempi e degli spazi di ludicità, attività fisica e dedizione ai propri hobbies.
Oltretutto sono fermamente convinta che questa "ricarica" che ci concediamo
porta i suoi effetti positivi anche a livello professionale: meno stress e dispersione, più concentrazione e maggior rendimento.
 
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H

Hobbit

Guest
Credo che ci voglia la giusta misura.....

Io lavoro tanto solo quando ce n'è bisogno....in determinati periodi, quando ci sono delle scadenze ecc....in quei periodi trascuro un pò i miei hobbies specialmente quello principale ....perchè nel tempo libero cerco di curare la mia famiglia......
Ma appena posso riprendo il mio orario normale, che mi consente di curare tutto......

Comunque piu' passa il tempo (e invecchio) .....e piu' vivo alla giornata.....
A volte mi capita di pensare che potrei non avere un'altra possibilità.....che potrei non avere piu' il tempo per fare una cosa che mi attrae.....perchè la vita in fondo è così....."scappa".....e allora cerco di godermi quello che appunto la vita mi offre in quel momento.....
E così cerco di "non" arrabbiarmi....di "non" essere troppo egoista....di dedicare tutto il tempo che posso ai miei cari, specie ai miei genitori che stanno invecchiando a vista d'occhio....cerco di non trattare male nessuno.....di avere un sorriso per tutti (anche quelli che mi stanno antipatici).....di "non" lavorare troppo ....di godermi il giardino .....e di comprare TANTE tantissime piante....tutte quelle che posso......ah! ah! ah!
 
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R

riverviolet

Guest
Ero attivissima, non facevo che scattare, sempre pronta, sempre sveglia, non dormivo quasi mai.
E il pensiero correva a quel che dovevo fare nella totalità della giornata e poi della settimana e del mese.
Ho cominiciato a lavorare a 15 anni, facendo più cose contemporaneamente, anche perchè volevo impegnarmi più possibile per non pensare.
Occupavo dei posti, per poter campare e altri che non mi davano nemmeno una lira, ma che amavo molto.
Quando mi sono sposata e poi ho avuto il mio priimo figlio, anche lì, trottavo come una locomotiva e l'ho fatto ancora, nonostante gli squilli interni e i cigolii delle ossa che mi dicevano di piantarla di andare a tutta velocità.
Nasce ache la mia seconda figlia, mi sentivo invincibile e in parte forse lo ero.
Immediatamnete dopo la nascita di mia figlia, il motore ha cominciato seriamente ad andare in avaria ed io ho trascorso 4 anni, fino a questa stessa estate, in un incubo.
Ma quella lunga notte di cose me ne ha insegnate tante, cose che avevo letto, sentito dire, ma che se non esperisci non ti iniziano a niente.
Qualcosa di terribile mi ha insegnato il dono del presente, o meglio il saperlo vivere, perchè è veramente l'unica cosa che abbiamo.
 

elleboro

Florello
forse ho già avuto modo di dire che ho avuto la gran fortuna di fare un lavoro che mi piaceva moltissimo. Ho sempre lavorato molto ma, da quando i miei figli se ne sono andati da casa, ho addirittura aumentato ancora le ore di lavoro. Mi capitava di uscire alla sera alla 10 o anche oltre, e di lavorare il sabato e la domenica.
Però sono una Sagittario. Invece di trattare lo stipendio una volta ho trattato le ferie, concordando che se non le avessi fatte non me le sarei fatte pagare, ma ho anche premesso che non mi sarebbe MAI capitato di
"avanzarne". Difatti mi sono fatta dei bellissimi viaggi, anche se ho ancora moltissimi luoghi che vorrei vedere. Ma ormai sono in pensione e, al massimo, vado a Sharm... ahimè!!!

La stranezza è che in genere le persone si stupiscono di questa trattativa, che a me era parsa, tutto sommato, abbastanza normale.
 

elleboro

Florello
mi occupavo di mass media in una Agenzia di pubblicità (quando ho incominciato io era un mestiere nuovissimo, senza regole nè strumenti, quindi tutto da inventare).

Ma nel mio post mancava la conclusione. Intendevo dire che se ero esagerata nel lavoro, non stavo certo indietro nel "piacere" visto che ho girato mezzo mondo. Peccato che mi manchi l'altra metà, accidenti!

Forse sono molto ingorda, voglio sempre tanto di tutto. Prima risolvevo dormendo poco. Adesso godo di poter dormire tanto. Può anche darsi che sia io che provo piacere di tutto quanto la vita mi concede. Ma anche fosse così, mi considero molto fortunata. (a parte quella metà del mondo che non ho visto) ma,... adesso che ci penso forse è il concetto di "metà" che mi infastidisce. Infatti quando ho smesso di lavorare - dopo 20 anni di buon lavoro intenso ed esagerato in quella agenzia - la mia azienda mi ha regalato un gioiellino con un diamante di mezzo carato.. La cosa non mi è andata giù e l'ho detto ai responsabili: cosa vuol dire regalare "mezza" cosa? io non ho lavorato a metà! Mi sono spremuta al massimo! Piuttosto mi regalino una pietra semipreziosa o anche dura... ma non metà
acciderba!!! Dico bene?
 
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