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La semina

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Okidoki

Aspirante Giardinauta
Semina.

Premetto, ma forse l’avevo già detto, che per quanto riguarda le semine, non vi sono dogmi o certezze assolute, ma ci si basa sulle proprie esperienze personali, che a volte possono divergere e anche tanto, da quelle degli altri… quindi quello che dico e scrivo è frutto della mia esperienza e come tale, perciò opinabile.

La prima volta, su “istigazione” di un’amica (che aveva notevole esperienza nel campo e mi aveva mandato dei suoi semi), su suo suggerimento, dicevo, comprai un sacchetto di terriccio per cactacee della Compo, quelli piccoli, da 5. Lt., ermeticamente chiusi e credo anche sterilizzati, e… funzionò a meraviglia.
Continuo ad usarlo con soddisfazione e a secondo delle specie, ora aumento o vario la quantità degli inerti (sabbia, lapillo, pomice, ecc…), ma come prime esperienze, non ti scervellare, nelle varie composte, compra quello, addizionalo con una percentuale di inerti dal 40 al 50% e…va benissimo, fidati!
Per le sud americane (Parodie, rebutie, sulcorebutie, ecc..) uso terriccio per acidofile 1/3 + 1/3 + 1/3 ( pomice e lapillo a grana fine da 1-3mm).
Per gli ario, quasi solo minerale 40 + 40 +20 … ma su questo, per ora, sorvoliamo.
Non ho germinatoio…mi affido alla luce naturale, quindi sono legato alle condizioni meteo della mia zona…di solito la temperatura tra fine Aprile e la prima metà di Maggio, mi consente di iniziare.
Non sterilizzo…niente forno o microonde ma, lavo accuratamente con Lysoform o candeggina vasi e vasetti in cui andrò a seminare e tutti gli attrezzi di cui faccio uso.

Contro l’insorgenza di funghi e simili, prima di seminare tratto con un fungicida sistemico, lo uso, quasi esclusivamente nella preparazione del terriccio, e ne faccio uso, a livello preventivo, di nuovo a Ottobre/Novembre, prima che le plantule entrino in riposo vegetativo, ma in dosi più blande.
Normalmente è un sistemico a base di promamocarb, il nome commerciale è Caulisan 99 della Cifo (compro questo per la mia facilità di reperimento), ma, è prodotto anche da altre case, Bayer, Compo, ect… ed è molto indicato contro i marciumi radicali e del colletto.

Come semino:
Lascio i vasetti in ammollo, a bagno maria, in un contenitore con funghicida, una decina di minuti, fin quando per capillarità non vedo che la parte superficiale è umida…tiro fuori il vasetto, lascio sgocciolare l’acqua e il funghicida in eccesso, ricopro il terriccio con uno strato sottile di ghiaietto di quarzo (quello fine che trovi nei negozi di acquari), una ulteriore nebulizzazione dall’alto del funghicida, sul ghiaietto e semino.

Semino cercando di far andare i semini negli interstizi del ghiaietto, copro il tutto con il domo pack, metto il tutto in posto luminoso (ma, riparato dal sole diretto)…e aspetto.

Io, come ho detto, contrariamente a quanto spesso si trova scritto, non scopro subito le piantine ma, lascio i vasetti coperti dal domopack per molti mesi, fino a quando le plantule toccano e spingono la pellicola trasparente… pratico allora dei piccoli forellini nella copertura con uno stuzzicadenti per abituarle gradualmente all’aria, e lascio passare ancora un’altra settimana prima di scoprirle del tutto.
Se non sono cresciute così tanto e se non appaiono alghette o muschi, lascio tutto sigillato…in alcuni casi, ho superato abbondantemente l’anno…hai letto bene, un anno e …non sono morte soffocate!:hehe:


Per dare un’idea dei tempi: se semino ad Aprile/Maggio…le lascio coperte sino ai primi di Luglio…quando scopro e nebulizzo per la prima volta.
Nel periodo che intercorre da allora fino alla mia partenza, (…ritorno a casa, di solito a fine luglio), le ribagno dal basso con acqua piovana e, controllo le loro reazioni e lo stato del terriccio.
Se vedo insetti svolazzare (mosca sciara), nebulizzo con un prodotto a base di piretro…se sono sciami Fenix.:mazza:
Quando poi parto, le affido ad una mano caritatevole, che deve solo e solamente nebulizzarle una volta a settimana.
Ritorno ai primi di Settembre, solo allora ribagno abbondantemente dal basso, dopo una prima nebulizzata,
Le accudisco sino a Novembre, nel senso che sposto alla luce più forte quelle che danno segni di eziolatura, comincio a far prendere un po’ di sole (con gradualità) a quelle che ne hanno bisogno e poi, prima del riposo, tratto con il funghicida, quello che di cui ho accennato prima, e poi… a nanna come le grandi.


Non so, se questo metodo sia quello giusto. Ho letto e sentito delle varie alchimie nella preparazione dei terricci e nello scoprire subito i vasetti a secondo delle specie seminate, io ho cominciato e continuo a seminare, comportandomi come ho raccontato.

E vedendo i risultati...non mi sono trovato male!:)


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Tratto dalla discussione http://forum.giardinaggio.it/piante-grasse/83519-semina-astrophytum.html
 
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