SHARI e JIN sono tecniche usate per riprodurre quello che agenti atmosferici come vento lampi freddo caldo siccità provocano in natura. Quanto più aggressive sono le condizioni ambientali dove vivono le piante, tanto maggiore sarà la presenza di legno secco.
Questo ci fa capire che non tutte le piante sono indicate per queste tecniche! o almeno per fortuna noi tutti siamo liberi di fare buchi anche ad una palma ma non sarebbe in armonia con le sue origini! si tende quindi a scegliere piante che vivono in alta montagna o anche mediterranee come l'olivo.
La scelta delle conifere viene anche dal fatto che il legno di queste piante è ricco di resina e perciò resistente all'aggressione degli agenti atmosferici.
Altro dato da tener conto è la durezza del legno! questa infatti se elevata aiuta la realizzazione ed in natura sarebbero più resistenti appunto agli agenti che le provocano!
Secondo dove si realizza questa tecnica nell'arte bonsai assume nomi diversi!
JIN
Quando la parte secca interessa un ramo! questo può aver subito varie avversità a secondo della posizione es un ramo basso potrebbe aver sofferto la luce coperto da quelli superiori uno all'apice colpito da un fulmine in questo caso prende il nome di ten jin
SHARI
Quando il disseccamento interessa il tronco.
Anche in questo caso entrano in scena vari fattori ambientali che possono essere la caduta continua e ripetitiva di acqua la forza ed il peso della neve che ha tirato via un ramo fino a scortecciare il tronco ( immaginate in quest'ultimo caso un bel ficus retusa in foresta tropicale abbattuto dalla neve!!!!!ecco appunto) la bruciatura creata dalla caduta di un fulmine!
Nel realizzare queste tecniche come in tutta l'arte bonsai bisogna sempre cercare di rispettare quello che la natura potrebbe realizzare esempio nel formare uno shari si tenderà sempre a creare una goccia rovesciata es
natura:
artificiale:
la pianta più usata per queste tecniche in giappone è il ginepro poiché in natura il loro ambiente è costituito da zone impervie, dove i fattori climatici sfavorevoli causano appunto tutto questo! per il legno ricco di resina, per la risposta, per la capacità della stessa di mostrare le vene linfatiche ed anche per il colore rossastro che risalta la lavorazione trattata magari con liquido jin
un saluto
Questo ci fa capire che non tutte le piante sono indicate per queste tecniche! o almeno per fortuna noi tutti siamo liberi di fare buchi anche ad una palma ma non sarebbe in armonia con le sue origini! si tende quindi a scegliere piante che vivono in alta montagna o anche mediterranee come l'olivo.
La scelta delle conifere viene anche dal fatto che il legno di queste piante è ricco di resina e perciò resistente all'aggressione degli agenti atmosferici.
Altro dato da tener conto è la durezza del legno! questa infatti se elevata aiuta la realizzazione ed in natura sarebbero più resistenti appunto agli agenti che le provocano!
Secondo dove si realizza questa tecnica nell'arte bonsai assume nomi diversi!
JIN
Quando la parte secca interessa un ramo! questo può aver subito varie avversità a secondo della posizione es un ramo basso potrebbe aver sofferto la luce coperto da quelli superiori uno all'apice colpito da un fulmine in questo caso prende il nome di ten jin
SHARI
Quando il disseccamento interessa il tronco.
Anche in questo caso entrano in scena vari fattori ambientali che possono essere la caduta continua e ripetitiva di acqua la forza ed il peso della neve che ha tirato via un ramo fino a scortecciare il tronco ( immaginate in quest'ultimo caso un bel ficus retusa in foresta tropicale abbattuto dalla neve!!!!!ecco appunto) la bruciatura creata dalla caduta di un fulmine!
Nel realizzare queste tecniche come in tutta l'arte bonsai bisogna sempre cercare di rispettare quello che la natura potrebbe realizzare esempio nel formare uno shari si tenderà sempre a creare una goccia rovesciata es
natura:
artificiale:
la pianta più usata per queste tecniche in giappone è il ginepro poiché in natura il loro ambiente è costituito da zone impervie, dove i fattori climatici sfavorevoli causano appunto tutto questo! per il legno ricco di resina, per la risposta, per la capacità della stessa di mostrare le vene linfatiche ed anche per il colore rossastro che risalta la lavorazione trattata magari con liquido jin
un saluto