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i segni del tempo e del luogo

luca2702

Giardinauta
SHARI e JIN sono tecniche usate per riprodurre quello che agenti atmosferici come vento lampi freddo caldo siccità provocano in natura. Quanto più aggressive sono le condizioni ambientali dove vivono le piante, tanto maggiore sarà la presenza di legno secco.
Questo ci fa capire che non tutte le piante sono indicate per queste tecniche! o almeno per fortuna noi tutti siamo liberi di fare buchi anche ad una palma ma non sarebbe in armonia con le sue origini! si tende quindi a scegliere piante che vivono in alta montagna o anche mediterranee come l'olivo.
La scelta delle conifere viene anche dal fatto che il legno di queste piante è ricco di resina e perciò resistente all'aggressione degli agenti atmosferici.
Altro dato da tener conto è la durezza del legno! questa infatti se elevata aiuta la realizzazione ed in natura sarebbero più resistenti appunto agli agenti che le provocano!

Secondo dove si realizza questa tecnica nell'arte bonsai assume nomi diversi!

JIN
Quando la parte secca interessa un ramo! questo può aver subito varie avversità a secondo della posizione es un ramo basso potrebbe aver sofferto la luce coperto da quelli superiori uno all'apice colpito da un fulmine in questo caso prende il nome di ten jin


SHARI
Quando il disseccamento interessa il tronco.
Anche in questo caso entrano in scena vari fattori ambientali che possono essere la caduta continua e ripetitiva di acqua la forza ed il peso della neve che ha tirato via un ramo fino a scortecciare il tronco ( immaginate in quest'ultimo caso un bel ficus retusa in foresta tropicale abbattuto dalla neve!!!!!ecco appunto) la bruciatura creata dalla caduta di un fulmine!

Nel realizzare queste tecniche come in tutta l'arte bonsai bisogna sempre cercare di rispettare quello che la natura potrebbe realizzare esempio nel formare uno shari si tenderà sempre a creare una goccia rovesciata es

natura:
vebww2.jpg


artificiale:
2eofdx5.jpg


la pianta più usata per queste tecniche in giappone è il ginepro poiché in natura il loro ambiente è costituito da zone impervie, dove i fattori climatici sfavorevoli causano appunto tutto questo! per il legno ricco di resina, per la risposta, per la capacità della stessa di mostrare le vene linfatiche ed anche per il colore rossastro che risalta la lavorazione trattata magari con liquido jin

un saluto
 

il conte verde

Maestro Giardinauta
Mi associo alle richieste precedenti e ringrazio Luca che è sempre così disponibile.
Da parte mia vorrei aggiungere un’altra causa naturale di shari e cioè i danni prodotti dagli insetti che mangiano il legno. Nelle ville storiche di Roma ci sono querce centenarie, con tronchi di più di un metro di diametro, abitate dalle larve di un coleottero (cerambice). Queste larve vivono a spese del tronco per 4 o 5 anni, scavando gallerie in ogni direzione. Generazioni di larve hanno svuotato i tronchi lasciando poco più della corteccia, con grave danno per le piante, ma hanno creato sculture viventi molto suggestive da vedere.
 

luca2702

Giardinauta
Il discorso è più complesso e bisognerebbe essere a quattro occhi! comunque ci provo.
Per prima cosa gli attrezzi necessari:
Carta vetrata fine-spazzolini metallici-pinze-martello(io preferisco in gomma)-sgorbie punteruoli leve reperibili tranquillamente in ferramenta il top sarebbe anche un micromotore elettrico con frese adatte e attrezzi appositi giapponesi per finire liquido gin!
l fusto trasporta acqua,prodotti della fotosintesi e molte cellule ossia la vita!
Queste funzioni di trasporto vengono svolte dal sistema vascolare della pianta che quindi andrà individuato prima di intervenire!
si pulisce il fusto con della carta abrasiva fine e gli spazzlini per rimuovere la vecchia corteccia!se in passato sulla pianta sono state effettuate delle potature in prossimità di quelle siamo sicuri che la spinta linfatica è inferiore e quindi si potrà intervenire con le pinze per fratturare il ramo in maniera naturale e quindi per jin con martello sgorbie ecc come uno scultore per cominciare la famosa goccia rovesciata ossia shari!
In mancanza di potature o volendo intervenire in altre sezioni si osserva attentamente il fusto e notiamo che la corteccia in alcuni punti si presenta affossata quelli sono punti in cui la vena è debole! se notate la foto del mio ginepro si colgono perfettamente zone gonfie che sembrano vene di un sollevatore di pesi e depressioni che indicano scarso passaggio di linfa!
la capacità del fusto di un ginepro di portare l'umidità in alto è circa del 90% questo vi fa capire perchè è molto usato per questa tecnica! perdona eventuali errori (non sempre infatti consiglio di lasciare sempre qualche ramo in più)
queste lavorazioni vanno eseguite sempre a terreno asciutto e finite suggerisco una bella doccia con sprintene.
 

Lele85

Apprendista Florello
Azz...purtroppo hai ragione....bisognerebbe parlarne a 4 occhi e magari con sotto un esempio concreto, perchè purtroppo non ci ho capito na mazza :D:D
In primis...sta goccia....poi il martello non capisco per cosa serve....poi non ho capito come far a identificare la zona dove eseguire lo shari....bha....mi sa che dovrò leggere qualche libro :confuso:
 

luca2702

Giardinauta
lele la forma a goccia rovesciata eccola
16bgfid.jpg


il martello serve per battere sulle sgorbie ed incidere il legno altrimenti a mano gli fai un baffo! per quanto riguarda le vene linfatiche osserva bene la foto del ginepro non scarabocchiato noterai che in prossimità del gin e dello shari ci sono veri e propri rigonfiamenti solitamente il fascio linfatico non sale verticalmente e dritto ma con una sorta di spirale lungo il fusto!
 

Lele85

Apprendista Florello
Ok per la goccia ok vista. ma le sgorbie invece che sono?:D:D eheh. quindi la linfa gira solo in alcune vene e non in tutto il tronco? :confuso: cioè se io per caso becco sto giro a spirale di vene piene di linfa, la pianta muore o ce ne sono altre? cioè la cosa che vorrei capire è....se provo su una pianta da vivaio...e sbaglio....lo sbaglio causa la morte della pianta o c'è speranza che sopravviva lo stesso?

p.s.: ma sai che mi sono accorto solo ora che nella goccia che non hai evidenziato, quella in basso a sinistra.....è bucato il tronco proprio e si vede il vaso e muretto dietro...eheh non lo avevo notato :)
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
lele... la sgorbia è la moglie dello sgorbio, no?
Ecco sto thread mi è garbato partcolarmente.
Ma sarebbe possibile intervenire già su piante piuttosto giovani? per -come dire- predisporre il tronco ad aperture, spaccature etc. che la crescita evidenzierebbe?
 

luca2702

Giardinauta
ciao marchè grazie per il bel thread spero di esser stato almeno un pelino chiaro non era facile! e per la gran bella domanda! bè io personalmente ho sempre lavorato su piate relativamente grandi comunque credo proprio di si con molta attenzione ma credo ci si possa lavorare! altro consiglio è usare dopo aver lavorato una torcia agas l'effetto è molto bello si brucia la parte secca nebulizzando acqua subito dopo e si aggiunge un piccolissima parte di tempera bianca o nera dipende dall'effetto che desideriamo nel liquido jin! comunque quel ginepro se ne hai voglia dovremmo scavarlo completamente nella parte interna alla curva principale inserire all'interno dei fili di rame avvolgere il tutto completamente con camera d'aria e addrizzare! ho provato col viagra ma sono riuscito a creare solo palchetti all'apice!!!!! sinceramente è un lavoro che vorrei fa insieme famme sapè
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
allora, a quanto pare sarò libero e bello (bello lo sono già dal '72) dal 17 fino al 25 di questo mese, magari organizziamo il drinchino in terrazza col Conte, Laufi e chiunque lo desideri, e ne possiamo approfittare per dedicarci a dei lavorini assieme. Oppure me sposto io, come ti pare.
 
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