Scusate il ritardo, mi stavo facendo un panino di ippocastano ...
, R&V, con gli alberi sono solo all'antipasto
L'argomento è vasto e molto dibattuto anche tra gli esperti, si finirebbe in un mare di tecnicismi noiosi ... ergo: mi limito solo a qualche considerazione di carattere generale.
Una premessa per alfi: secondo me, sarebbe corretto indicare sempre la fonte delle informazioni, per consentire a chi legge valutare, mi sembra, in questo caso, il sito di chi pratica endoterapia con un non precisato metodo (sono più di uno) e in alcuni casi sembra una rassicurazione per il cliente.
L'endoterapia presenta sicuramente il vantaggio che tutto il prodotto utilizzato venga 'tirato' dalla linfa dell'albero e veicolato a ogni sua parte, in tempi molto ridotti (variabili a seconda del tipo di albero, comunque non superano la giornata, in alcuni casi sono sufficienti un paio di ore), non inquina nè l'aria nè la terra (chissa perché ci si dimentica spesso di questo piccolo particolare, come se interessasse solo l'aria), le ultime tecniche non sono molto invasive perché il foro praticato è veramente molto piccolo e, in genere, ne vengono praticati 4 al massimo; la dimensione del foro non è valutata rilevante in base alla sofferenza della pianta, ma in base al fatto che ogni ferita è una possibile via di ingresso per ogni genere di funghi, quindi si cura l'albero per una patologia e magari se ne provoca un'altra ... nel caso dell'endoterapia i rischi sono minimi (è molto, molto, molto più dannoso un decespugliatore che colpisca la corteccia).
Nel caso dell'ippocastano si è rivelata una buona tecnica per combattere la cameraria orhidella, un piccolo insetto che intacca la lamina fogliare, causandone la necrosi, con successiva defogliazione anche dell'intera pianta, e, facendo più generazioni nel corso dell'estate, perdita anche della nuova vegetazione, emessa in seguito con grande dispendio energetico. Potete ben capire che eventi di questa portata (valutando che le foglie sono la principale fonte di nutrimento), protratti per qualche anno, possano causare la morte dell'albero. Come tutte le cose, tuttavia, deve essere utilizzata con criterio, non serve a nulla trattare un solo albero se quello vicino non lo è, oppure lasciare le foglie morte in terra, gli insetti si annidano lì e ritornano a colpire, e non serve a poco un trattamento preventivo, salvo che gli insetti giungano di lì a breve, diversamente l'efficacia del prodotto diminuisce e si annulla.
Esistono poi anche metodi alternativi che, usati al momento giusto, possono essere ugualmente efficaci; la valutazione deve essere fatta anche in base alla pianta e alla sua posizione (è diverso trattare con metodi alternativi un singolo esemplare isolato rispetto a un filare), al tipo di patologia, ai tempi di reazione.
Tutto questo per dire che non si deve abusare dell'endoterapia o pensare che sia la panacea di tutti i mali :hehe: