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Cosa sono! si mangiano?

maielena

Aspirante Giardinauta
:confuso: Oggi ho fatto delle foto di una pianta nel parco pubblico; che danno questi frutti (ho postato le foto) sapete dirmi che pianta è e se i frutti sono commestibili? e poi ci sono tanti alberi d'olivi ne ho raccolto una manciata per farveli vedere e chiedere a voi esperti, se sono buone mi insegnate come si fa a renderle commestibili. grazie a tutti coloro che mi rispondono. :Saluto:

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Datura rosa

Guru Master Florello
Deamarizzazione delle olive verdi

LE RACCOMANDAZIONI: Tutti i contenitori da usare debbono essere in plastica (uso alimentare) o in vetro, entrambi con bocca larga; mai in metallo. In tutte le fasi della lavorazione, le olive debbono essere sempre immerse nei liquidi ed i contenitori debbono essere sempre pieni. Pertanto è necessario eseguire eventuali rabbocchi ed utilizzare dei “premifrutto”: a livello familiare risulta utile anche impiegare un panno bianco da porre sopra le olive.

Lavorazione delle olive con il sistema “Sivigliano”:

1 – Deamarizzazione: dopo aver riempito il contenitore di olive, immettere la soluzione di soda caustica al 2% (grammi 20 di soda per ogni litro di acqua). La concentrazione di soda dipende dalla varietà di oliva, dall’ epoca di maturazione, dal titolo della soda e dalla temperatura del locale in cui si opera (in genere il trattamento deve durare dalle 8 alle 10 ore). Periodicamente controllare il livello della soluzione in quanto potrebbe abbassarsi (le olive assorbono la soluzione specie se provengo da ambiente seccano). Quindi effettuare eventuali rabbocchi ed ogni ora circa, occorre rimescolare la soluzione in modo da renderla omogenea: ciò perché nella fase di riposo, la soda si concentra nella parte inferiore, mentre si abbassa nella parte superiore. La differenza di concentrazione è maggiore nei contenitori di altezza relativamente elevata.

Dopo alcune ore (in genere do 5-6 ore) occorre controllare la penetrazione della soda con un taglio longitudinale della drupa: dopo alcuni secondi dalla esecuzione del taglio, la polpa attaccata dalla soda imbrunisce, mentre la parte integra rimane bianca. Le olive sono “pronte” (oppure “cotte”) quando la soda ha attaccato i 3/4 oppure i 4/5 dello spessore della polpa (in poche parole quando, nella maggior parte dei frutti, la soda è arrivata a poco meno di 1 mm dal nocciolo). Togliere prima la soda si corre il rischio di avere, al termine della lavorazione, delle olive ancora amare; viceversa, togliere la soda più tardi si influisce, negativamente, sulla consistenza delle olive stesse.

2 – Lavaggi: Quando le olive sono “cotte”, ossia quando la soda è penetrata sino ad 1 mm dal nocciolo, si toglie la soda e si immette acqua pulita. Sostituire l’ acqua per almeno tre – quattro volte in 30 – 36 ore. Più lavaggi si fanno e più soda residua si toglie, ma si eliminano anche troppi zuccheri e per tale motivo non eccedere nel numero e nella durata dei lavaggi.

3 – Fermentazione: Alla fine dei lavaggi immettere, nel contenitore, la salamoia di fermentazione al 6 - 7% (60 o 70 grammi di sale per ogni litro di acqua) con l’avvertenza di aggiungere, dopo 4 – 5 giorni, circa 15 – 20 grammi di sale per ogni litro di capacità del contenitore nel suo complesso. Tale operazione ha lo scopo di mantenere la concentrazione del sale sopra il 7% e ciò deve essere assicurata con aggiunta di sale in relazione alle determinazioni della percentuale di sale riscontrata.

Sin dai primi giorni della fermentazione in salamoia è importante assicurarsi che le olive siano immerse nel liquido: eventuali frutti galleggianti diventano di colore grigio scuro solo nella parte esposta all’ aria. In relazione alla temperatura dell’ ambiente in cui si opera, le olive possono essere consumate dopo circa 15 – 20 giorni di fermentazione. Se il consumo non sarà immediato allora è necessario portare la concentrazione del sale ad almeno 8% ed il pH della salamoia deve essere inferiore a 4,2.


Olive Nere In Salamoia

ingredienti:
1000 G Olive Nere 100 G Sale Grosso

preparazione:
Scegliete olive ben mature, lavatele in acqua corrente, pungetele con un ago o incidetele con un coltello e lasciatele a bagno per 4 giorni in acqua fredda perché perdano il sapore amaro - avrete cura di rinnovarla frequentemente o di porre il recipiente con le olive sotto il rubinetto da cui lascerete scorrere ininterrottamente un filo di acqua. Scolate le olive e disponetele in un grande vaso alternandole a strati di sale; lasciate riposare per 24 ore e poi aggiungete l'acqua nella proporzione di 1 litro / kg di olive. Lasciate riposare per un mese e mezzo e solo allora potrete travasarle in vasi piccoli, avendo cura di aggiungere una salamoia (20 g di sale per litro) preventivamente bollita e raffreddata. Eliminate con una schiumarola l'eventuale schiuma che si formasse sulla superficie della salamoia.


Come si preparano le OLIVE VERDI ALLA GERACITANA in casa?
Dopo aver snocciolato le olive appena raccolte, porle in un recipiente non metallico conservandole ricoperte con abbondante acqua potabile fredda per 10-15 giorni, sostituendo l’acqua ogni 24 ore. Trascorso questo periodo, le olive, che dovrebbero ormai aver aver perduto l’amaro (altrimenti proseguire per qualche altro giorno le operazioni di deamarizzazione), vanno ben asciugate con un panno pulito e con conseguente esposizione all’aria per qualche ora. I frutti, così ben asciutti, vanno disposti in un vaso a strati alterni e leggermente pressati con mano, di olive e di un miscuglio composto di acciughe o pasta di acciughe, origano, capperi sminuzzati, basilico, semi di finocchio, aceto o limone (poco) sale quanto basta e olio d’oliva extravergine.
Riempito il recipiente, provvedere a comprimere per far fuoriuscire eventuali bolle d’aria e ricoprire il tutto con olio extravergine d’oliva; mantenere il tutto con apposito premifrutto in plastica facilmente reperibile in commercio in modo da tenere le olive sommerse nell’olio e non a contatto con l’aria. Conservare il vaso in dispensa asciutta e servire come antipasto avendo cura, dopo ogni prelievo, di ricoprire le olive con olio



Ciao, ciao
 

Tropius

Aspirante Giardinauta
il corbezzolo differisce dal litchies poichè non ha una buccia separata dalla polpa, si mangia tutto il frutto, che ha la consistenza della banana ed è di un bel giallo scuro, rosso fuori con appunto delle protuberanze. Il litchies invece ha una buccia che si toglie con facilità, è più grosso, la polpa interna è bianca e traslucida, con un vago sapore di uva, e all'interno stanno uno o due semi, non ricordo, piuttosto grossi
 

maielena

Aspirante Giardinauta
:love_4: Grazie a tutti di avermi risposto siete un tosoro vi considero miei amici e consiglieri, da voi imparo tantissimo: sicuramente sono corbezzoli la polpa è come l'ha descritta Panit.
A riguardo le foto nel sito pensavo che si ingrandivano perchè quelle che ho sul dekstop si vedono bene e grandi, la prossima volta le fotografo pure aperte, le ho viste a terra sembrava che avesse i semi come i fichi d'india. :flower::flower::flower::Saluto:
 

maielena

Aspirante Giardinauta
Guardate quà sono zucchine o zucca ?

:confuso: Ho seminato le zucchine ma guardate queste foglie sono normale! mi dite se devo tagliarle, nel centro già ci sono i fiorini piccoli. mi date dei consigli? :Saluto:
 
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