• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Cosa ne pensate....

Walnut

Giardinauta Senior
............di aprire una discussione nella quale raggruppare le nostre nozioni teoriche di progettazione, le nostre osservazioni fatte sul campo, insomma le nostre esperienze?
L'inverno è un momento di riposo per le attività pratiche, ma è anche il momento giusto per ridisegnare spazi del giardino, progettare nuove soluzioni.........
E' da un pò che sto raccogliendo materiale sull'argomento e mi farebbe piacere condividerlo con tutti voi! :)
 

giubilo

Giardinauta
e come si fa a raccontare tutto? stringiamo o miglioramo il tiro. Che so: progettazione balconi oppure, scarpate/boschi o altro. Oppure ho capito male?
 

Walnut

Giardinauta Senior
e come si fa a raccontare tutto? stringiamo o miglioramo il tiro. Che so: progettazione balconi oppure, scarpate/boschi o altro. Oppure ho capito male?

Beh, si potrebbero aprire più post: uno riservato ai balconi, e uno ai giardini....
Si potrebbe creare una parte teorica, dove raccogliere tutti i consigli e una pratica dove chiedere pareri e scambiarsi pareri.
 
A

ambapa

Guest
e come si fa a raccontare tutto? stringiamo o miglioramo il tiro. Che so: progettazione balconi oppure, scarpate/boschi o altro. Oppure ho capito male?

Appunto...è molto difficile racconatere tutto e generalizzare sulla teoria. La progettazione, del verde come di qualsiasi altro ambito, è sempre specifica per QUEL luogo e QUELLA situazione. Il massimo che si può teorizzare è solo il metodo. Ossia partire da dati di partenza ben precisati, come scritto qui http://www.giardinaggio.it/forum-g/showthread.php?t=25194 (FAQ che pochi leggono :martello2) e nozioni di base che rigurdano le piante e il loro habitat. Poi, basandosi sull'esperienza, su esempi realizzati, ecc. si procede per tentativi, fino ad arrivare alla soluzione che più soddisfa l'utente finale. Soluzione che è sempre risultato di un compromesso tra molteplici fattori.
Detto ciò credo che potrebbe essere utile, come già proposto da molti di noi innumerevoli volte, una raccolta di immagini di nostri spazi o di spazi di cui sia possibile citare la fonte, divisi per tipologia: balconi, terrazze, cortili, piccoli giardini, grandi giardini, ecc. Le immagini dovrebbero essere corredate dai dati di progetto di cui sopra e da brevi didascalie esplicative delle varie fasi ante e post, inserite SOLO ED ESCLUSIVAMENTE dall'autore del post. Per fare tutto ciò non dobbiamo necessariamente aspettare che i gestori del forum istituiscano delle sezioni specifiche. Potremmo intanto iniziare da soli,postando all'interno della sezione progettazione e seguendo i criteri suddetti, se condivisi.
Che ne pensate?
 

giubilo

Giardinauta
Allora per iniziare:
La progettazione e la scelta delle specie idonee inizia dalla messa su carta . Una volta disegnati i contorni e le strutture esistenti bisognerebbe segnare i cambi di pendenza significativi e, anche se è casa propria fare più foto possibili per poterle studiare a tavolino. POi cosa ESSENZIALE prendere campioni di terra ad una profondità di 5-10 cm, segnarsi dove è stato preso il campione, e farlo analizzare. Il campione deve essere di mezzo kg circa. In un terreno di 100 metri servirebbero circa 5 campioni. Un chimico presente nel sito puo approfondire meglio quanto detto. Il costo per campione puo aggirarsi intorno ai 30 euro. Ma non si pensi che siano buttati via.
 
A

ambapa

Guest
Allora per iniziare:
La progettazione e la scelta delle specie idonee inizia dalla messa su carta . Una volta disegnati i contorni e le strutture esistenti bisognerebbe segnare i cambi di pendenza significativi e, anche se è casa propria fare più foto possibili per poterle studiare a tavolino. POi cosa ESSENZIALE prendere campioni di terra ad una profondità di 5-10 cm, segnarsi dove è stato preso il campione, e farlo analizzare. Il campione deve essere di mezzo kg circa. In un terreno di 100 metri servirebbero circa 5 campioni. Un chimico presente nel sito puo approfondire meglio quanto detto. Il costo per campione puo aggirarsi intorno ai 30 euro. Ma non si pensi che siano buttati via.

Bene, bene..tutte notizie utili. Metodo e tecnica di base.
 
M

margherita51

Guest
Anch'io penso che un po' di teoria, magari con qualche esempio concreto affianco sarebbe opportuna. Quello che per uno è scontato magari può essere illuminante per qualcun'altro. Potremmo dividerli per argomenti, per es. "Valutazione del sito: cosa ho e cosa mi occorre" oppure "i fondamenti della progettazione: la struttuta del giardino e l'arredo verde" ecc.o altro, a me in questo momento è venuto in mente questo.
 

Walnut

Giardinauta Senior
Appunto...è molto difficile racconatere tutto e generalizzare sulla teoria. La progettazione, del verde come di qualsiasi altro ambito, è sempre specifica per QUEL luogo e QUELLA situazione. Il massimo che si può teorizzare è solo il metodo.

Concordo con te che ogni luogo ha una storia a sè, ma riguardo alla progettazione, esistono anche piccole regole o trucchi che molto spesso vengono dimenticati o nemmeno presi in considerazione e che invece bisognerebbe avere ben presenti quando ci si accinge a progettare un giardino o una semplice aiuola.....
 

cancy

Aspirante Giardinauta
Appunto...è molto difficile racconatere tutto e generalizzare sulla teoria. La progettazione, del verde come di qualsiasi altro ambito, è sempre specifica per QUEL luogo e QUELLA situazione. Il massimo che si può teorizzare è solo il metodo. Ossia partire da dati di partenza ben precisati, come scritto qui http://www.giardinaggio.it/forum-g/showthread.php?t=25194 (FAQ che pochi leggono :martello2) e nozioni di base che rigurdano le piante e il loro habitat. Poi, basandosi sull'esperienza, su esempi realizzati, ecc. si procede per tentativi, fino ad arrivare alla soluzione che più soddisfa l'utente finale. Soluzione che è sempre risultato di un compromesso tra molteplici fattori.
Detto ciò credo che potrebbe essere utile, come già proposto da molti di noi innumerevoli volte, una raccolta di immagini di nostri spazi o di spazi di cui sia possibile citare la fonte, divisi per tipologia: balconi, terrazze, cortili, piccoli giardini, grandi giardini, ecc. Le immagini dovrebbero essere corredate dai dati di progetto di cui sopra e da brevi didascalie esplicative delle varie fasi ante e post, inserite SOLO ED ESCLUSIVAMENTE dall'autore del post. Per fare tutto ciò non dobbiamo necessariamente aspettare che i gestori del forum istituiscano delle sezioni specifiche. Potremmo intanto iniziare da soli,postando all'interno della sezione progettazione e seguendo i criteri suddetti, se condivisi.
Che ne pensate?

Volevo scrivere anche io cosi,menomale che ci hai pensato tu...io pasticcio sempre quando devo spiegarmi..:martello: :martello:
Si potrebbe chiamare il nuovo post :"Pensato...e fatto"
 

Roberto Rossi

Giardinauta Senior
Brava Walnut, a te il merito di aver lanciato l'idea, e bravi tutti gli altri che l'hanno pèresa al volo.

Vorrei dare il mio contributo teorico all'argomento, in modo generale.
Tale metodologia è applicabile alla progettazione di qualsiasi spazio verde, dal davanzale...al giardino. Conviene seguire questa scaletta.

Obietivi: prima di iniziare qualsiasi progetto, bisogna definire cosa vogliamo realizare; con quale spesa, per quale utilizzazione, con quali stili e con quali tempi di realizzazione.

Raccolta dati: in questa fase si raccolgono tutti le info sul sito che dobbiamo progettare; creare piante e prospetti con misure degli elementi più importanti, mappare tutti gli elementi presenti (alberi, rocce, muretti a secco...pilastri, ingressi, ringhiere ecc...).
Annotare esposizioni al sole ed all'ombra durante tutto l'arco dell'anno.
Valutare la qualita del terreno, i dati climatici e la presenza di un pozzo per l'irrigazione e/o la possibilità di realizzarlo.

Solo a questo punto siamo in grado di cominciare a progettare gli spazi.
A individuare le essenze più adatte, e la loro disposizione, a individuare le dimensioni, forma e colore dei contenitori, a pragettare pergole e posizionare supporti per i rampicanti. Progettare percorsi ed itinerari e specchi d'acqua.......ed impianti di irrigazioni.

Fase di realizzazione del progetto: a questo punto si comincia a realizare materialmente quello che abbiamo progettato.

Valutazione del lavoro svolto e raggiungimento obiettivi: Fase da non sottovalutare , poichè ci da la possibilita di capire dove abbiamo sbagliato. Se si tratta di errori di progettazione, raccolta dati o di realizzazione.....
Una volta capito l'errore, si tratta di corregerlo ripartendo dal punto individuato e ripercorrendo le varie fasi, sino ad una nuova valutazione conclusiva. Con nuova valutazine del raggiungimento degli obiettivi prefissati, con la spesa prevista.

Sembra molto complicato ma in realta, è il nostro modo di pensare ed agire quotidiano, anche se non ce ne rendiamo conto!:eek:k07:
 

Walnut

Giardinauta Senior
Vorrei dare il mio contributo teorico all'argomento, in modo generale.
Tale metodologia è applicabile alla progettazione di qualsiasi spazio verde, dal davanzale...al giardino. Conviene seguire questa scaletta.

Sembra molto complicato ma in realta, è il nostro modo di pensare ed agire quotidiano, anche se non ce ne rendiamo conto!:eek:k07:

Ciao Roby,
sono felice che l'idea ti sia piaciuta.
Come dici tu, una data metodologia e alcuni punti fermi, (non amo chiamarle regole), possono valere per qualsivoglia spazio, sia esso una semplice aiuola o grande giardino. Non a tutti però può risultare immediato cogliere certi consigli, quindi un pò di sana teoria credo sia utile, anzi indispensabile. Troppo spesso infatti sull'onda dell'entusiamo si è colti dalla fredda di realizzare materialmente senza pensare ad un approccio progettuale....
 
M

margherita51

Guest
Per l'appunto: un po' di teoria.
Dando qualche consiglio a Pillo che aveva qualche problema col suo giardino io ho fatto prorio questo: prima un bel po' di teoria, poi la pratica. Pillo è un uomo paziente e l'ha accolta volentieri. Io penso che è già difficile per un non professionista fare dei progetti validi senza tener conto di alcuni principi progettuali che, secondo me, si impongono in ogni giardino. Quando ho realizzato l'arredo verde del mio giardinetto, appena comprata la casa più di vent'anni fa, sono andata a Saonara da Sgaravatti pensando che potessero aiutarmi e non solo vendermi piante. Mi hanno proposto una cosa estremamente banale: siepe perimetrale di viburno tino due aiuole di rose moderne a fiancheggiare il vialetto d'accesso e qualche albero sul prato a distanze regolari. Dietro il costruttore aveva messo due pini marittimi, davanti mi hanno proposto una magnolia ed io ho messo una betulla a tre rami perchè mi piace molto quest'albero. Non si sono proprio sognati di dirmi che c'era troppo poco spazio per gli alberi. Quando ho deciso di rifare il marciapiede che era troppo misero (ghiaino lavato) ho scoperto che le radici dei pini erano già sotto la casa mentre la betulla aveva spostato il pozzetto del bagno . Ho tagliato tutto e mi sono trovata con grande sgomento davanti ad una tabula rasa. Mi dicevo: "adesso che ci metto?'" e non sapevo che fare. Allora non c'erano siti di giardinaggio ed Internet era una novità per pochi. Così sono andata in libreria ed ho incominciato a studiare: ho scoperto un mondo. Perchè anche se hai la sensibilità estetica per capire che ciò che hai realizzato è brutto, fare qualcosa di bello per tentativi è un'enorme perdita di tempo e di denaro.
Quindi suggerirei alcuni articoli su argomenti che potremmo scegliere insieme e che restino nel forum sempre consultabili da chi si accinge a fare qualcosa nel suo giardino. I moderatori che dicono?
 

Roberto Rossi

Giardinauta Senior
....Quindi suggerirei alcuni articoli su argomenti che potremmo scegliere insieme e che restino nel forum sempre consultabili da chi si accinge a fare qualcosa nel suo giardino. I moderatori che dicono? margherita51

Ben vengano gli articoli che ti hanno permesso la realizzazione del tuo giardino, sono sempre ben accetti.
Penso che i moderatori non abbiano niente in contrario.:cool2:
 
Ultima modifica:

giubilo

Giardinauta
Perchè anche se hai la sensibilità estetica per capire che ciò che hai realizzato è brutto, fare qualcosa di bello per tentativi è un'enorme perdita di tempo e di denaro.

Qui vorrei fare un appunto che mi tengo dentro da un pò.
E' vero che se hai la sensibilità capisci. E' anche vero però che le opere d'arte richiedono molto tempo. Il denaro va e viene. Ci sono persone che spendono più di mezzo milione per le case e il giardino viene seminato usando sementi trovate al supermercato. Questo penso sia dovuto alla scarsa considerazione sia del giardinaggio sia all'ignoranza sul tempo richiesto da un giardino sia nella progettazione sia nella cura.
Inoltre pur progettando giardini vorrei capire quali sono i canoni su cui basiamo, e soprattutto basano, il criterio del bello e del brutto. Quando si va a scuola di progettazione ti dicono "non bisogna fare questo ma quest'altro". Questa è una limitazione stupida. "Le foglie delle piante devono essere armoniche" cavolata. Perche se uno osserva la natura difficilmente trova "l'armonia su misura" ( ortica con tarassaco, o trifoglio con cerfoglio o rumex con papavero....si possono trovare anche tutti insieme :crazy: Senza contare il sambuco con i cornus ). Quindi a parte il come e su cosa costruire un giardino, quindi le nozioni pratiche, giardinicole, per il resto sta al gusto individuale. Il maggior sforzo che faccio è capire esattamente, e dico esattamente, i gusti dei propietari perche in fondo sono loro a godersi il giardino. Non è facile. Loro fanno anche un bello sforzo ad affidare una realizzazione dei loro gusti ad un'estraneo. Quindi che si facciano forza i progettisti in erba :)
 

Walnut

Giardinauta Senior
Qui vorrei fare un appunto che mi tengo dentro da un pò.
E' vero che se hai la sensibilità capisci. E' anche vero però che le opere d'arte richiedono molto tempo. Il denaro va e viene. Ci sono persone che spendono più di mezzo milione per le case e il giardino viene seminato usando sementi trovate al supermercato. Questo penso sia dovuto alla scarsa considerazione sia del giardinaggio sia all'ignoranza sul tempo richiesto da un giardino sia nella progettazione sia nella cura.
Inoltre pur progettando giardini vorrei capire quali sono i canoni su cui basiamo, e soprattutto basano, il criterio del bello e del brutto. Quando si va a scuola di progettazione ti dicono "non bisogna fare questo ma quest'altro". Questa è una limitazione stupida. "Le foglie delle piante devono essere armoniche" cavolata. Perche se uno osserva la natura difficilmente trova "l'armonia su misura" ( ortica con tarassaco, o trifoglio con cerfoglio o rumex con papavero....si possono trovare anche tutti insieme :crazy: Senza contare il sambuco con i cornus ). Quindi a parte il come e su cosa costruire un giardino, quindi le nozioni pratiche, giardinicole, per il resto sta al gusto individuale. Il maggior sforzo che faccio è capire esattamente, e dico esattamente, i gusti dei propietari perche in fondo sono loro a godersi il giardino. Non è facile. Loro fanno anche un bello sforzo ad affidare una realizzazione dei loro gusti ad un'estraneo. Quindi che si facciano forza i progettisti in erba :)
Caro Giubi,
qual'è il tuo approccio alla progettazione?
 
Ultima modifica:

giubilo

Giardinauta
ehhmmmm :astonishe ...cosa intendi per approccio?
Il come mi pongo verso la progettazione? o casa faccio per prima cosa quando devo progettare? o...??
 

Walnut

Giardinauta Senior
ehhmmmm :astonishe ...cosa intendi per approccio?
Il come mi pongo verso la progettazione? o casa faccio per prima cosa quando devo progettare? o...??
Mi spiego subito: anch'io per un pò ho avuto a che fare con la progettazione e mi sono scontrata con le stesse impressioni e dubbi che hai appena espresso.
Era la mia prima esperienza e più che un progettista (che non ero e che non sono) ai miei capi serviva un qualcuno che mettesse un certo numero di piante in un determinato pezzo di terra, senza farsi tante domande o porre tanti problemi.
Quell'esperienza mi creò un'immensa frustrazione, perchè ero sicura che lavorare col verde non potesse ridursi ad una sterile compra-vendita o ad un matematico preventivo.
La mia visione del giardino e di tutto quello che gli girava attorno, il contatto con le piante, le atmosfere da ricreare, gli angoli dei ricordi, non potevano essere solo miei sogni e così iniziai ad informarmi, a leggere a cercare persone che grazie alla loro sensibilità, avevano cercato di dare una forma a quelle quelle idee che ai più sembravano inutile poesia.
Quella poesia, quel nulla che è tutto....
 

Walnut

Giardinauta Senior
Qui vorrei fare un appunto che mi tengo dentro da un pò.
E' vero che se hai la sensibilità capisci. E' anche vero però che le opere d'arte richiedono molto tempo. Il denaro va e viene. Ci sono persone che spendono più di mezzo milione per le case e il giardino viene seminato usando sementi trovate al supermercato. Questo penso sia dovuto alla scarsa considerazione sia del giardinaggio sia all'ignoranza sul tempo richiesto da un giardino sia nella progettazione sia nella cura.
Inoltre pur progettando giardini vorrei capire quali sono i canoni su cui basiamo, e soprattutto basano, il criterio del bello e del brutto. Quando si va a scuola di progettazione ti dicono "non bisogna fare questo ma quest'altro". Questa è una limitazione stupida. "Le foglie delle piante devono essere armoniche" cavolata. Perche se uno osserva la natura difficilmente trova "l'armonia su misura" ( ortica con tarassaco, o trifoglio con cerfoglio o rumex con papavero....si possono trovare anche tutti insieme :crazy: Senza contare il sambuco con i cornus ). Quindi a parte il come e su cosa costruire un giardino, quindi le nozioni pratiche, giardinicole, per il resto sta al gusto individuale. Il maggior sforzo che faccio è capire esattamente, e dico esattamente, i gusti dei propietari perche in fondo sono loro a godersi il giardino. Non è facile. Loro fanno anche un bello sforzo ad affidare una realizzazione dei loro gusti ad un'estraneo. Quindi che si facciano forza i progettisti in erba :)
Miiii, quanti spunti interessanti di cui parlare.
Dice il detto: non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace.
Chissà perchè però la natura accosta le forme in modo spontaneo ma inimitabilmente elegante mentre quando ci proviamo noi ad imitarla ne viene fuori una pesante accozzaglia senza verso.
I perchè sono tanti:
1 non siamo madre natura
2 esistono anche e soprattutto in natura "leggi" che spesso non osserviamo o ignoriamo.
A parte i proverbi, bisogna ricordare che non tutto è bello, non tutto piace, e non tutto va con tutto e soprattutto bisogna ricordare che al di là delle piante, dei materiali, degli arredi che si scelgono, esistono semplici regolette che ci possono aiutare nella ricerca dell'armonia.
E' difficile capire i gusti dei proprietari?
Spesso nemmeno loro sanno bene cosa desiderano e il più delle volte non sono nemmeno lontanamente consci delle potenzialità e soprattutto dei limiti dei loro spazi verdi. Un consiglio? Osserva attentamente le loro case, gli arredi, le tende, i soprammobili. Questi oggetti sapranno raccontarti molto più di quanto sapranno fare loro.
 

giubilo

Giardinauta
Mi spiego subito: anch'io per un pò ho avuto a che fare con la progettazione e mi sono scontrata con le stesse impressioni e dubbi che hai appena espresso.
Era la mia prima esperienza e più che un progettista (che non ero e che non sono) ai miei capi serviva un qualcuno che mettesse un certo numero di piante in un determinato pezzo di terra, senza farsi tante domande o porre tanti problemi.
Quell'esperienza mi creò un'immensa frustrazione, perchè ero sicura che lavorare col verde non potesse ridursi ad una sterile compra-vendita o ad un matematico preventivo.
La mia visione del giardino e di tutto quello che gli girava attorno, il contatto con le piante, le atmosfere da ricreare, gli angoli dei ricordi, non potevano essere solo miei sogni e così iniziai ad informarmi, a leggere a cercare persone che grazie alla loro sensibilità, avevano cercato di dare una forma a quelle quelle idee che ai più sembravano inutile poesia.
Quella poesia, quel nulla che è tutto....

Per allargare il discorso e per proseguirlo mettendo dei paletti bisognerebbe capire cosa si intende per progettista e qual'è il significato letterale.
Quest'ultimo lo si va a cercare e il garzanti recita
1 autore di un progetto per la costruzione di qualcosa: il progettista di una macchina, del viadotto
2 chi per professione fa progetti edili o industriali || Anche come agg. : ingegnere progettista
3 (fig. non com.) chi idea piani difficilmente realizzabili

Come si evince direi che neanche io non sono un progettista perchè non impongo il mio disegno, mentre tu facevi la progettista o comunque lavoravi per i progettisti. Il problema, quindi lo si può spostare sulla fortuna di incontrare una "progettista" che realizza i desideri e le aspettative del committente.
Non sono un romantico ( come te :eek:k07: ) ma sono pratico. La mia praticità però non è egoistica e non impongo le mie idee progettuali. In definitiva non sono un progettista ( :cry: ) Come in molti lavori bisogna essere un pò psicologi. Il motivo del fiorire di tanti vivai giardini penso derivi dal mettere in gioco la propria vanità, che nel lavoro serve: mettere in pratica, e perche no! anche in vetrina, il propio modo di vedere il giardino e gli spazi godibili nel verde. In pratica la tua casa all'aperto e non quella altrui.
Il mio approccio è stato una conseguenza alla passione per l'essere umano e per la natura. Ci sono caduto dentro mi ci sono evoluto mandando a cag.re quelli che mi richiedevono e richiedono aggressività.
Il mio approccio per l'oggi e il domani è creare valore del mio lavoro, da quel che faccio, rendendo divertente per me e utile al benessere altrui.
Senbra un discorso elettorale :martello:
 
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