• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Consiglio: è accanimento terapeutico?

ravenea

Aspirante Giardinauta
sono veramente disperata,la mia gatta,dopo venti anni stà per morire! lo sò che doveva succedere,ma un gran pezzo della mia vita lo stà facendo lentamente.Insufficenza renale,anemia....il veterinari mi ha dato le flebo da fare due volte al giorno,ma,mi chiedo faranno del bene,o allungheranno la sua agonia? non penso abbia molto dolore,un miagolio ogni tanto,ma non sò veramente cosa fare,chiunque abbia un esperienza simile mi dica qualcosa!!!
 

carne

Florello Senior
La sofferenza di un animale nostro compagno è una sofferenza anche nostra...purtroppo la vita oltre alle gioie ci dà anche le prove e la vita è cruda nella sua imparzialità. Tu hai l'appoggio del veterinario e meglio di lui io non posso fare ma, ogni essere umano quando è nel dolore, nella sofferenza, ha bisogno di avere intorno chi lo ama, anche se può dare solo la presenza non ppotendo più di tanto la vicinanza ed una carezza sono ottime medicine che alleviano il dolore.
Ciao rosanna
 

Agatha

Guru Giardinauta
ciao ravenea,
ho vissuto quello che stai vivendo, quindi posso capire cosa provi e anche se non ti conosco, mi dispiace. Il mio certosino di 22 anni, proprio in estate mi stava abbandonando e sapevo che ormai non c'erano più cure da fare, avrei voluto lasciarlo andar via a casa "serenamente" ma dopo una notte di agonia, non ce l'ho fatta a vederlo soffrire ancora, l'ho portato dal veterinario...pur essendo consapevole che stava suonando la sua ora, ho pianto per una settimana come una ragazzina. Non so quanto possano essere utili le cure che ti ha dato il veterinario, ma è giusto provarle tutte, magari si riprende.

I nostri amici fanno un pezzo di vita insieme a noi, poi rimangono un mucchio di bei ricordi da conservare teneramente, altro non possiamo fare...
 

ravenea

Aspirante Giardinauta
ciao ravenea,
ho vissuto quello che stai vivendo, quindi posso capire cosa provi e anche se non ti conosco, mi dispiace. Il mio certosino di 22 anni, proprio in estate mi stava abbandonando e sapevo che ormai non c'erano più cure da fare, avrei voluto lasciarlo andar via a casa "serenamente" ma dopo una notte di agonia, non ce l'ho fatta a vederlo soffrire ancora, l'ho portato dal veterinario...pur essendo consapevole che stava suonando la sua ora, ho pianto per una settimana come una ragazzina. Non so quanto possano essere utili le cure che ti ha dato il veterinario, ma è giusto provarle tutte, magari si riprende.

I nostri amici fanno un pezzo di vita insieme a noi, poi rimangono un mucchio di bei ricordi da conservare teneramente, altro non possiamo fare...

è proprio così,tanti anni,mille cose passate...e lei era là ,testimone di eventi piacevoli..e anche tragedie,ma è difficile lasciarla andare,ancora ho nelle orecchie le risa dei miei bambini quando l'hanno portata a casa,è cresciuta con loro,con noi tutti,è un pezzo di vita che ci abbandona e....vorrei non soffrisse,non penso si riprenda,è troppo stanca,una vita piena,con tanti figli,non l'ho mai costretta a qualcosa che non fosse la sua natura,sono contenta di questo....e cmq grazie a tutti,ho la certezza di essere capita in questo momento ,per me ,tanto triste!
 

Nieves

Giardinauta Senior
Ti capisco.... io però non riuscirei a vedere che soffre se non ci sono più speranze...regalale l'ultimo pensiero d'amore.
Ti abbraccio.
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
ciao, ci sono passata a gennaio
secondo me, se con un ciclo di cure si riprende per un periodo piuttosto lungo, direi di farle
se come con la mia, dopo un ciclo di cure, passati 3 giorni eravamo al punto di prima...

io ho optato per lasciarla andare
 

Diletta

Maestro Giardinauta
esperienza identica...il 19 giugno di 4 anni fa..ho chiamato il vet, è venuto a casa...ho ho abbracciato teneramente il mio più caro amico peloso...fino alla fine...e ora sto piangendo...quindi forse ancora non lo supero...ma ho fatto la cosa migliore per il mio Duca...
 

elena_11293

Master Florello
ciao ravenea,

mi è successo, sì, e anche più volte, per cui cerco di dirti ora qualcosa della mia esperienza così forse può darti una mano a trovare un po' di serenità in questo momento, il che è quello che ti permetterà poi di fare buone scelte, per te e per la tua micia.

ciò che ho imparato a considerare come metro per decidere è la qualità di vita che l'animale sta conducendo. ma non in generale, bensì di momento in momento. e soprattutto rapportata con la sua età e condizioni.
un gatto anziano pur essendo sordo e/o cieco può benissimo condurre una vita ancora del tutto soddisfacente per lui. magari per noi è uno strazio il fatto che non veda bene e sbatta qui e là, o che dorma più di venti ore al giorno, o che non riesca più a saltare sul divano perché ha l'artrite alle zampe, ma se le altre sue funzioni primarie (mangiare, riposare, ecc) sono ancora 'a posto' (relativamente appunto all'età e condizioni), allora possiamo ben lasciar andare il nostro sentire emotivo e pensare: sta vivendo bene. e di conseguenza attenerci a quello.

quando invece non riesce proprio più ad alimentarsi, l'intestino non funziona, non dorme, ha dolori, lì è il momento di pensare bene a come sta vivendo. anche i miei veterinari, tra l'altro, si regolano proprio in questo modo quando devono dare consigli sul da farsi.
un gatto 'malato' cronicamente se non è in condizioni critiche o tali da non permettergli qualità minima di vita (vedi su) loro lo sostengono. e lì allora diventa solo una questione relativa al proprietario, se è disposto ad adattarsi alla situazione o meno, non di reale sofferenza per l'animale.
ad es., loro stessi in ambulatorio hanno tenuto per qualche anno un micione che era stato investito e aveva una paralisi dalla vita in giù, il proprietario l'aveva portato per sopprimerlo e loro invece hanno fatto il possibile per salvarlo. ha vissuto molto, trascinandosi in giro per l'ambulatorio era diventato la mascotte di tutti, una persona gli ha perfino fatto un carrellino con ruote per poter andare più spedito.. ma loro dovevano ogni giorno più volte al giorno aiutarlo a far pipì perché aveva perso capacità di controllo sulla vescica. significa che anche nei giorni di chiusura uno di loro doveva andarci, e questo per anni. ecco quindi un esempio: il gatto viveva 'bene' a modo suo nonostante l'infermità e le difficoltà relative, il problema era solo di chi lo teneva, se era disposto o no a vivere con lui prendendosi l'impegno di sostenerlo al meglio. certo che faceva una gran pena vederlo trascinarsi in giro, sentivi il cuore dolere, ma se poi entravi un po' nella situazione ti rendevi conto che quel gatto era probabilmente felice. non sentiva gran male, aveva un sacco di attenzioni, buon cibo, cure costanti. e disponibilità ad aiutarlo con quello che in lui non funzionava più bene.

per tornare però allo specifico tuo, di gatta anziana con problemi tali da richiedere flebo due volte al giorno, quel che è successo a me è stato proprio lo stesso in un caso, con una gatta che aveva 27 anni.
era nata selvatica in un giardino del vicinato e lì nei giardini ha vissuto gran parte della sua vita, mangiando qui e là quando qualcuno le dava qualcosa. nel frattempo molti gatti di famiglia sono venuti e andati, ma lei, sopravvivendo a inverni all'aperto, un investimento e un sacco di altri problemi, è andata sempre avanti, alla grande. sempre piuttosto selvatichetta, non c'era modo di avvicinarla. poi negli ultimi anni aveva iniziato lei ad avvicinarsi di più, a chiedere cibo, a esser felice che una vicina gliene desse ogni giorno lasciandole pure fare un giro un casa, che noi le avessimo messo una casetta di legno isolata e imbottita per l'inverno sul davanzale dove le piaceva stare... quando quella vicina è andata a viver via, la micia ha adottato definitivamente casa dei miei. passava ancora il giorno fuori ma la notte un po' intimorita chiedeva di entrare. finché proprio si è accasata. a quel punto avrà avuto già 25 anni credo. sorda. in breve poi anche quasi cieca. magrissima per problemi renali. qualche problema di contenzione di pipì e feci. ma buon appetito, forse un totale di 21-22 ore di sonno al giorno, voglia di coccole. alla fine ha cominciato a dimagrire sempre più, per cui proprio si è reso necessario sostenerla con le flebo. andavo io a fargliele, proprio due volte al giorno. non ne ero felice, mi dispiaceva doverle mettere così spesso quegli aghi nella sua povera pellaccia (era davvero solo pelle e ossa, un esserino) e veder poi i ponfi che si gonfiavano col liquido, ma lei si lasciava inspiegabilmente fare e per il resto del giorno continuava quella sua vita ormai minimissima. era una piuma. mia madre mi diceva che ogni notte temeva che non l'avrebbe rivista viva l'indomani.
e invece siamo andati avanti così per mesi, e lei ha superato perfino la parte più rigida dell'inverno, dormendo sempre con bolle dell'acqua calda. un giorno quasi di primavera ha chiesto come sempre faceva di uscire per stare un po' in giardino a godersi il sole distesa sul prato. poi ha fatto la sua giornata al solito, mangiando e dormendo e facendosi coccolare. la notte è andata a dormire, si è messa giù a ciambella nella cuccia e poi è spirata.

posso dirlo: è stata una bellissima esperienza per tutti noi. io ero stanca di fare quel su e giù quotidiano a casa dei miei, mia madre era senz'altro stanca di pulire in giro quando lei non riusciva a far pipì nella lettiera. mio padre sopportava poco gli strilli che erano diventati i suoi miagolii data la sordità. ma, proprio siamo stati felici di averla avuta così, fino all'ultimo, permettendole davvero di fare tutta la sua vita e di morire naturalmente.

mi sono pentita io di averle fatto quelle flebo pensando che ci stavamo accanendo per tenerla in vita? no.
sono felice di averlo fatto? sì.
ha vissuto bene tutta la sua vita, in fondo, sempre libera. e alla fine anche se molte delle sue funzioni stavano andandosene, lei STAVA BENE. a modo suo, ma stava bene.

con il veterinario eravamo d'accordo di farci sentire in caso di peggioramento improvviso, se non fosse più riuscita ad alimentarsi da sola o se fosse stata agonica. non è accaduto, anche se a volte ci siamo preoccupati e l'abbiamo chiamato, ma come detto fino all'ultimo giorno è adata avanti con i suoi ritmi ed è potuta perfino andare fuori a godersi il tepore del sole.

una persona che ho conosicuto proprio in sala d'attesa dal vet l'anno scorso mi ha raccontato che il loro micio è diabetico e da 11 anni gli stanno facendo l'insulina due volte al giorno. non vanno in vacanza per poterlo accudire. quello a parte, il gatto vive la sua vita. e loro sono un po' stanchi certo ma contenti.

così, ravenea, anche nel tuo caso ti direi: considera di giorno in giorno la cosa, non in generale. e se puoi lascia un po' andare le emozioni che provi e resta su come effettivamente sta la tua gatta. può mangiare? dorme bene? ha voglia di coccole?
se qualcosa in questo un giorno cambia e ti preoccupa, chiama il veterinario e consigliati. e se invece facendole le flebo per reidratarla costantemente lei riesce ad andare avanti con la sua vita così com'è adesso che ha 20 anni, cerca di sentire che è okay per lei. e quindi può esserlo anche per te :)

spero questo ti aiuti,

vi auguro il meglio, di cuore!


ps: dopo la mia ultima esperienza ancora troppo recente, mi sento di aggiungere anche questo, in accordo con quello che ti ha scritto diletta.. se la situazione dovesse peggiorare, vedi se puoi chiamare a casa il veterinario invece di portarla in ambulatorio, per poterla salutare dove ha vissuto
 

elena_11293

Master Florello
Ti capisco.... io però non riuscirei a vedere che soffre se non ci sono più speranze...regalale l'ultimo pensiero d'amore.
Ti abbraccio.


nieves, non so come sia andata nel tuo caso, per cui assolutamente non giudico la tua scelta.

prendo solo spunto dalla tua frase per dire che io sinceramente no, non direi mai a nessuno di optare per l'eutanasia se è la persona a non sopportare di vedere l'animale in determinate condizioni. in quel caso non è certo un gesto d'amore, è mancanza di capacità di gestire le proprie emozioni.
sono altre le cose che vanno considerate se parliamo del suo reale bene. il fatto che non ci siano più speranze, che stia andando verso la fine della sua vita, non significa mica che si debba accelare il tempo in cui accadrà. valutare, bene, quali siano le reali condizioni. ricordando che quel che può dare strazio a noi per come eravamo abituati a vederli vivere può non esserlo per un animale, soprattutto se anziano e con problemi cronici.

io consiglio ancora: lascia andare un po' le emozioni, ravenea, sono naturalissime e comprensibilissime ma se è al bene della micia che punti come si intuisce facilmente, allora guarda davvero a quello e permettiti di essere lucida nello scegliere cosa fare. se il vet ti ha consigliato di farle delle flebo, non è mica perché vuole tenerla in vita a forza, vorrà ben dire che ha considerato già le alternative dato il suo stare in questo momento e ha valutato che le si può dare ancora un periodo di vita dignitoso. se hai dei dubbi su questo chiediglielo, chiedigli perché lui sceglierebbe così. e chiedi anche a te stessa se vuoi lasciarla andare a suo tempo o quando invece ancora non sta tanto male per non vederla soffrire e ricordarla in condizioni buone.... la medicina veterinaria del momento ha i mezzi per sostenere un animale in queste situazioni finché non peggiorano realmente, sta quindi davvero più a noi capire se siamo disposti a esser loro vicini in queste fasi della loro vecchiaia o meno.

un abbraccio anche a da me
 

ravenea

Aspirante Giardinauta
ciao ravenea,

mi è successo, sì, e anche più volte, per cui cerco di dirti ora qualcosa della mia esperienza così forse può darti una mano a trovare un po' di serenità in questo momento, il che è quello che ti permetterà poi di fare buone scelte, per te e per la tua micia.

ciò che ho imparato a considerare come metro per decidere è la qualità di vita che l'animale sta conducendo. ma non in generale, bensì di momento in momento. e soprattutto rapportata con la sua età e condizioni.
un gatto anziano pur essendo sordo e/o cieco può benissimo condurre una vita ancora del tutto soddisfacente per lui. magari per noi è uno strazio il fatto che non veda bene e sbatta qui e là, o che dorma più di venti ore al giorno, o che non riesca più a saltare sul divano perché ha l'artrite alle zampe, ma se le altre sue funzioni primarie (mangiare, riposare, ecc) sono ancora 'a posto' (relativamente appunto all'età e condizioni), allora possiamo ben lasciar andare il nostro sentire emotivo e pensare: sta vivendo bene. e di conseguenza attenerci a quello.

quando invece non riesce proprio più ad alimentarsi, l'intestino non funziona, non dorme, ha dolori, lì è il momento di pensare bene a come sta vivendo. anche i miei veterinari, tra l'altro, si regolano proprio in questo modo quando devono dare consigli sul da farsi.
un gatto 'malato' cronicamente se non è in condizioni critiche o tali da non permettergli qualità minima di vita (vedi su) loro lo sostengono. e lì allora diventa solo una questione relativa al proprietario, se è disposto ad adattarsi alla situazione o meno, non di reale sofferenza per l'animale.
ad es., loro stessi in ambulatorio hanno tenuto per qualche anno un micione che era stato investito e aveva una paralisi dalla vita in giù, il proprietario l'aveva portato per sopprimerlo e loro invece hanno fatto il possibile per salvarlo. ha vissuto molto, trascinandosi in giro per l'ambulatorio era diventato la mascotte di tutti, una persona gli ha perfino fatto un carrellino con ruote per poter andare più spedito.. ma loro dovevano ogni giorno più volte al giorno aiutarlo a far pipì perché aveva perso capacità di controllo sulla vescica. significa che anche nei giorni di chiusura uno di loro doveva andarci, e questo per anni. ecco quindi un esempio: il gatto viveva 'bene' a modo suo nonostante l'infermità e le difficoltà relative, il problema era solo di chi lo teneva, se era disposto o no a vivere con lui prendendosi l'impegno di sostenerlo al meglio. certo che faceva una gran pena vederlo trascinarsi in giro, sentivi il cuore dolere, ma se poi entravi un po' nella situazione ti rendevi conto che quel gatto era probabilmente felice. non sentiva gran male, aveva un sacco di attenzioni, buon cibo, cure costanti. e disponibilità ad aiutarlo con quello che in lui non funzionava più bene.

per tornare però allo specifico tuo, di gatta anziana con problemi tali da richiedere flebo due volte al giorno, quel che è successo a me è stato proprio lo stesso in un caso, con una gatta che aveva 27 anni.
era nata selvatica in un giardino del vicinato e lì nei giardini ha vissuto gran parte della sua vita, mangiando qui e là quando qualcuno le dava qualcosa. nel frattempo molti gatti di famiglia sono venuti e andati, ma lei, sopravvivendo a inverni all'aperto, un investimento e un sacco di altri problemi, è andata sempre avanti, alla grande. sempre piuttosto selvatichetta, non c'era modo di avvicinarla. poi negli ultimi anni aveva iniziato lei ad avvicinarsi di più, a chiedere cibo, a esser felice che una vicina gliene desse ogni giorno lasciandole pure fare un giro un casa, che noi le avessimo messo una casetta di legno isolata e imbottita per l'inverno sul davanzale dove le piaceva stare... quando quella vicina è andata a viver via, la micia ha adottato definitivamente casa dei miei. passava ancora il giorno fuori ma la notte un po' intimorita chiedeva di entrare. finché proprio si è accasata. a quel punto avrà avuto già 25 anni credo. sorda. in breve poi anche quasi cieca. magrissima per problemi renali. qualche problema di contenzione di pipì e feci. ma buon appetito, forse un totale di 21-22 ore di sonno al giorno, voglia di coccole. alla fine ha cominciato a dimagrire sempre più, per cui proprio si è reso necessario sostenerla con le flebo. andavo io a fargliele, proprio due volte al giorno. non ne ero felice, mi dispiaceva doverle mettere così spesso quegli aghi nella sua povera pellaccia (era davvero solo pelle e ossa, un esserino) e veder poi i ponfi che si gonfiavano col liquido, ma lei si lasciava inspiegabilmente fare e per il resto del giorno continuava quella sua vita ormai minimissima. era una piuma. mia madre mi diceva che ogni notte temeva che non l'avrebbe rivista viva l'indomani.
e invece siamo andati avanti così per mesi, e lei ha superato perfino la parte più rigida dell'inverno, dormendo sempre con bolle dell'acqua calda. un giorno quasi di primavera ha chiesto come sempre faceva di uscire per stare un po' in giardino a godersi il sole distesa sul prato. poi ha fatto la sua giornata al solito, mangiando e dormendo e facendosi coccolare. la notte è andata a dormire, si è messa giù a ciambella nella cuccia e poi è spirata.

posso dirlo: è stata una bellissima esperienza per tutti noi. io ero stanca di fare quel su e giù quotidiano a casa dei miei, mia madre era senz'altro stanca di pulire in giro quando lei non riusciva a far pipì nella lettiera. mio padre sopportava poco gli strilli che erano diventati i suoi miagolii data la sordità. ma, proprio siamo stati felici di averla avuta così, fino all'ultimo, permettendole davvero di fare tutta la sua vita e di morire naturalmente.

mi sono pentita io di averle fatto quelle flebo pensando che ci stavamo accanendo per tenerla in vita? no.
sono felice di averlo fatto? sì.
ha vissuto bene tutta la sua vita, in fondo, sempre libera. e alla fine anche se molte delle sue funzioni stavano andandosene, lei STAVA BENE. a modo suo, ma stava bene.

con il veterinario eravamo d'accordo di farci sentire in caso di peggioramento improvviso, se non fosse più riuscita ad alimentarsi da sola o se fosse stata agonica. non è accaduto, anche se a volte ci siamo preoccupati e l'abbiamo chiamato, ma come detto fino all'ultimo giorno è adata avanti con i suoi ritmi ed è potuta perfino andare fuori a godersi il tepore del sole.

una persona che ho conosicuto proprio in sala d'attesa dal vet l'anno scorso mi ha raccontato che il loro micio è diabetico e da 11 anni gli stanno facendo l'insulina due volte al giorno. non vanno in vacanza per poterlo accudire. quello a parte, il gatto vive la sua vita. e loro sono un po' stanchi certo ma contenti.

così, ravenea, anche nel tuo caso ti direi: considera di giorno in giorno la cosa, non in generale. e se puoi lascia un po' andare le emozioni che provi e resta su come effettivamente sta la tua gatta. può mangiare? dorme bene? ha voglia di coccole?
se qualcosa in questo un giorno cambia e ti preoccupa, chiama il veterinario e consigliati. e se invece facendole le flebo per reidratarla costantemente lei riesce ad andare avanti con la sua vita così com'è adesso che ha 20 anni, cerca di sentire che è okay per lei. e quindi può esserlo anche per te :)

spero questo ti aiuti,

vi auguro il meglio, di cuore!


ps: dopo la mia ultima esperienza ancora troppo recente, mi sento di aggiungere anche questo, in accordo con quello che ti ha scritto diletta.. se la situazione dovesse peggiorare, vedi se puoi chiamare a casa il veterinario invece di portarla in ambulatorio, per poterla salutare dove ha vissuto

Elena ,grazie,ma la mia gatta non mangia più da giorni,è accasciata non si alza ,e direi che è quasi inconsciente,vorrei che fosse come per il tuo micio,ma sembra che ha mollato tutto,è stanca,dorme,pare,lazampina su gli occhi,non mi resta che aspettare in questa domenica dove è già difficile trovare un medico figuriamoci un veterinario,e...non so,non mi passerà mai!!
 

Agatha

Guru Giardinauta
è proprio così,tanti anni,mille cose passate...e lei era là ,testimone di eventi piacevoli..e anche tragedie,ma è difficile lasciarla andare,ancora ho nelle orecchie le risa dei miei bambini quando l'hanno portata a casa,è cresciuta con loro,con noi tutti,è un pezzo di vita che ci abbandona e....vorrei non soffrisse,non penso si riprenda,è troppo stanca,una vita piena,con tanti figli,non l'ho mai costretta a qualcosa che non fosse la sua natura,sono contenta di questo....e cmq grazie a tutti,ho la certezza di essere capita in questo momento ,per me ,tanto triste!

anch'io facevo le tue stesse riflessioni, quel momento era diventato una sequenza di fatti rivisti in moviola, 20 22 anni di vita insieme non sono pochi. Se da come ho letto è arrivata, l'ultimo atto d'amore che puoi darle è lasciarla andare al suo cammino...ti abbraccio*
 

elena_11293

Master Florello
Elena ,grazie,ma la mia gatta non mangia più da giorni,è accasciata non si alza ,e direi che è quasi inconsciente,vorrei che fosse come per il tuo micio,ma sembra che ha mollato tutto,è stanca,dorme,pare,lazampina su gli occhi,non mi resta che aspettare in questa domenica dove è già difficile trovare un medico figuriamoci un veterinario,e...non so,non mi passerà mai!!

ho capito, sì. allora, sento di dirti così: se tu senti che ce la fai a starle semplicemente vicino oggi per aspettare fino a domani quando puoi chiamare il tuo veterinario e possibilmente chiederli di venire a casa, fallo. stai nel cuore e sostieniti come puoi per esserle accanto nel frattempo. e se intanto hai a casa le flebo che ti ha dato fagliele, perché l'intontimento può essere dato proprio dalla disidratazione. poi domani mattina decidi consigliandoti con il vet.
se invece senti che non c'è da aspettare, chiama il vet di turno. di solito si alternano quindi può capitare uno qualsiasi della zona e chiedono di andare in ambulatorio, per cui dovresti portarla fuori.
valuta le due alternative su quello che puoi effettivamente fare tu, tenedo conto di come la vedi stare via via che la giornata prosegue..
ti/vi siamo vicini, un abbraccio
 

elena_11293

Master Florello
ps: intanto tienila in una stanza dove non ci sia disturbo, con poca luce. e tienila calda, anche se è estate tienila avvolta in qualcosa di caldo e morbido
 

Nieves

Giardinauta Senior
nieves, non so come sia andata nel tuo caso, per cui assolutamente non giudico la tua scelta.

prendo solo spunto dalla tua frase per dire che io sinceramente no, non direi mai a nessuno di optare per l'eutanasia se è la persona a non sopportare di vedere l'animale in determinate condizioni. in quel caso non è certo un gesto d'amore, è mancanza di capacità di gestire le proprie emozioni.
sono altre le cose che vanno considerate se parliamo del suo reale bene. il fatto che non ci siano più speranze, che stia andando verso la fine della sua vita, non significa mica che si debba accelare il tempo in cui accadrà. valutare, bene, quali siano le reali condizioni. ricordando che quel che può dare strazio a noi per come eravamo abituati a vederli vivere può non esserlo per un animale, soprattutto se anziano e con problemi cronici.

io consiglio ancora: lascia andare un po' le emozioni, ravenea, sono naturalissime e comprensibilissime ma se è al bene della micia che punti come si intuisce facilmente, allora guarda davvero a quello e permettiti di essere lucida nello scegliere cosa fare. se il vet ti ha consigliato di farle delle flebo, non è mica perché vuole tenerla in vita a forza, vorrà ben dire che ha considerato già le alternative dato il suo stare in questo momento e ha valutato che le si può dare ancora un periodo di vita dignitoso. se hai dei dubbi su questo chiediglielo, chiedigli perché lui sceglierebbe così. e chiedi anche a te stessa se vuoi lasciarla andare a suo tempo o quando invece ancora non sta tanto male per non vederla soffrire e ricordarla in condizioni buone.... la medicina veterinaria del momento ha i mezzi per sostenere un animale in queste situazioni finché non peggiorano realmente, sta quindi davvero più a noi capire se siamo disposti a esser loro vicini in queste fasi della loro vecchiaia o meno.

un abbraccio anche a da me
Non è incapacità di gestire le proprie emozioni. Perchè farlo soffrire se non ci sono più speranze? Per me è una crudeltà inutile.
 

elena_11293

Master Florello
Non è incapacità di gestire le proprie emozioni. Perchè farlo soffrire se non ci sono più speranze? Per me è una crudeltà inutile.


ma sì, certo che SE soffre non ha senso, questo è anche il mio pensiero e non ho dubbi in proposito.

il mio punto nel commento che quoti era: trovo necessario porre molta attenzione a valutare bene proprio la reale sofferenza dell'animale, invece che solo la propria, nel compiere scelte definitive.
 

Nieves

Giardinauta Senior
Sì ,ovvio che parlo solo in casi di malattie terminali dove la sofferenza c'è e si vede.
E comunque il veterinario stesso ci sa consigliare cosa sia meglio fare, noi in quelle situazioni non siamo molto lucidi....
 

ravenea

Aspirante Giardinauta
Sì ,ovvio che parlo solo in casi di malattie terminali dove la sofferenza c'è e si vede.
E comunque il veterinario stesso ci sa consigliare cosa sia meglio fare, noi in quelle situazioni non siamo molto lucidi....

forse...non l'avrei fatto lo stesso,togliere la vita mi angoscia seppur per la sofferenza,alleviarla invece si,oggi non mancano i mezzi,ci sono passata un pò di volte con gli umani,ma oramai è tardi,ieri è andata via in punta di piedi,così come era entrata per caso nelle nostre vite,tanti anni di ricordi,belli,brutti,e lei sempre lì ad ascoltare l'inascoltabile senza giudicare,sempre presente,una fetta della mia vita che non tornerà più,tutti i ricordi legati ad essa,qualcosa di più grande di una semplice gatta!!ho imparato da loro un grande senzo di dignità,di semplicità a superare gli ostacoli senza scomporsi....ti ringrazio Felix,(così la chiamarono i miei piccoli figli)dormi sotto quel grande pino....e ringrazio tutti voi per seermi stati vicini ....un grande abbraccio
 

lore.l

Moderatrice Sezz. Giardinaggio / Composizioni Flor
Membro dello Staff
Mi disp tantissimo x la tua micia,sò cosa stai passando e come ti senti,purtroppo arriva questo momento e soffriamo tantissimo x loro!!!Io ho dovuto prendere le decisione dell'eutanasia ben 3 volte e non ti dico quanto sia difficile e doloroso farlo....ma come diceva Nieves,è una crudeltà vederli soffrire quando sai che non ci sono molte speranze,è l'ultimo atto d'amore che devi fare x loro!!!Un abbraccio....ciao ciao
 

Violetta516

Maestro Giardinauta
ravenea è capitato anche a me, come ho qui raccontato più volte in altre tristi occasioni, con il mio adorato MILLO, il mio cuore, la mia ombra. Alla fine ho dovuto decidere, consigliata ovviamente dal veterinario, di alleviare le sue sofferenze. Non era più lui, era confuso se non incosciente, respirava a fatica, non mangiava, non reagiva a nulla, povero Amore...non lo dimenticherò mai, ho sempre una sua foto con me, ancora piango quando ci penso.
La tua micia è andata via da sola, ha smesso di star male ma so quanto sia doloroso dopo tanti anni di vita insieme. Ti sono vicina. Valentina
 
Alto