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conigli e piante velenose

bacarat

Maestro Giardinauta
Ritorno sul mio annoso (e noioso) problema, che per fortuna vostra, non è comune a moltissimi di voi: i soliti conigli selvatici… voracissimi delle mie piante.
Anche se quest’anno la situazione è stata meno grave dell’estate scorsa (l’anno scorso avevo intitolato una discussione “disperazione”), i danni sono stati comunque numerosi.
Belle di notte, vinche, lantane, polloni di una nuova agave, digitalis e alcee, sono spariti dopo le scorribande notturne di qualche coniglietto, e così anche qualche carpobrotus trapiantato da poco.
Erano per lo più piante piantate di recente (tre/quattro mesi), e, peraltro, molte anche velenose (le avevo scelte con cura!:D)
Adesso, se devo trarre qualche conclusione, devo dire :
- non è vero che le piante velenose resistano molto più di altre;
- innaffiare le piante significa condannarle a morte; ma non innaffiarle .. è impossibile, allora meglio innaffiarle la mattina e non la sera, visto che i conigli si avvicinano meno durante il giorno.
- le piante giovani e tenere (è ovvio), ma anche quelle meno giovani se trapiantate da meno di un anno sono quelle più aggredite.
A questo punto mi viene un dubbio: ma le piante si difendono dai conigli per aver assimilato con il tempo qualcosa dal terreno? O più semplicemente è una questione di quanta acqua contengono?
Faccio due esempi per farmi capire: un coniglio aggredisce un rosmarino trapiantato da poco e non tocca un rosmarino già attecchito, anche se ugualmente grandi e ugualmente lignificati.
I conigli non mangiano i carpobrotus spontanei, ma mangiucchiano le talee (degli stessi carpobrotus spontanei) che ho trapiantato da pochi mesi.
Perché ?
 

new dawn

Guru Giardinauta
E' molto interessante la tua osservazione.
Forse le piante, non per difendersi dai conigli, dopo un certo tempo che sono nel terreno, hanno assimilato una sostanza che a loro non va bene?
Probabile anche il fatto che piante più ricche di acqua siano più tenere, ma forse il carpobrotus diventa, ... che so io ... più amaro. Certo è che le piante mature hanno caratteristiche chimiche diverse da quelle giovani. Basti pensare che alcune non fioriscono prima di qualche anno, per esempio.
Pensa, se trovi delle risposte potresti fare una pubblicazione a livello mondiale e avere il copyright:D
 

bacarat

Maestro Giardinauta
E' molto interessante la tua osservazione.
Forse le piante, non per difendersi dai conigli, dopo un certo tempo che sono nel terreno, hanno assimilato una sostanza che a loro non va bene?
Probabile anche il fatto che piante più ricche di acqua siano più tenere, ma forse il carpobrotus diventa, ... che so io ... più amaro. Certo è che le piante mature hanno caratteristiche chimiche diverse da quelle giovani. Basti pensare che alcune non fioriscono prima di qualche anno, per esempio.
Pensa, se trovi delle risposte potresti fare una pubblicazione a livello mondiale e avere il copyright:D

Allora bisogna assolutamente trovare un chimico e vedere se quest'ipotesi ha un qualche fondamento.:rolleyes:

Poi che questi conigli siano dispettosi - come dice Scardan - non c'è dubbio :mazza:.
.... vedremo se osano anche con l'unica rosa rugosa che ho.
 

ROSSANA367

Giardinauta Senior
Sono certa che diventerai (già lo sei!!!!) un'esperta di conigli... :lol:
Non ci sono falchetti che li contrastino un po', in quella zona?

P.S. Le tue piantine stanno benissimo, le echeverie sono cresciute molto e hanno i fiori, le daigre sono belle cicce e piene di figli.
 

new dawn

Guru Giardinauta
Ma sai che forse è una buona idea sul serio? Ne sono comparsi un paio dalle mie parti, bellissimi. Bisognerebbe capire che habitat creargli per farlo diventare stanziale.
Così poi ti devi liberare dai falchetti.
 

bacarat

Maestro Giardinauta
non è mica cosa da poco addestrare un falco. io scherzavo.
la falconeria è un' arte. e sicuramente non fa per me.
 
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