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concimi ternari e fosforo

Maria42

Apprendista Florello
Cari moderatori, so che questa discussione ci sta un po' "strettina" in questa sezione ma non spostatela, per favore! Di qui passano regolarmente un sacco di esperti in chimica!!!

Nella marea di concimi ternari disponibili sul mercato, mi spiegate in parole semplici perchè il fosforo è sempre in percentuale minore, a volte decisamente bassissima rispetto ad azoto e potassio?
Perchè è così bassa se il fosforo promuove, fra le altre cose, la formazione dei fiori?! Perchè si legge ovunque che per le piante da fiore bisogna abbondare in potassio se è il fosforo che ne incentiva la produzione? E infine, se io volessi fare un trattamento (per irrigazione o nebulizzazione fogliare) utilizzando ad es. l'integratore CIFO (quello al fosforo), quando potrebbe essere il periodo giusto? La primavera? L'eccesso potrebbe essere dannoso?

Grazie a chiunque risponda in maniera semplice (ad una che di chimica capisce quasi nulla!).
ciao
Maria
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Ti dirò che quando vedo sugli scaffali tutta la serie di concimi "specifici" per rosa orchidea ecc. dubito che la dichiarata specificità stia innanzitutto...nel prezzo! In effetti quel che so è che le piante abbisognano di 17 elementi nutritivi, alcuni dei quali in misura maggiore (macroelementi), e tra questi il carbonio (se lo prendono da sole come anidride carbonica dall'aria), l'idrogeno e l'ossigeno (derivano dall'acqua e vengono impiegati nella fotosintesi per formare, assieme al carbonio, gli zuccheri/amidi), e poi azoto, fosforo e potassio che entrano nella composizione di numerose sostanze e partecipano alle attività metaboliche.
Dunque sono indispensabili, ma a seconda della specie vegetale, e della fase di sviluppo, il fabbisogno può variare. Vi sono tabelle che danno la composizione % in peso secco o peso fresco di tali elementi, che è come dire l'ipotesi di fabbisogno. Mediamente si ha (su peso secco del vegetale) questa proporzione tra N-K-P = 3:2:1, dunque pur potendo le diverse piante avere fabbisogni leggermente diversificati avranno necessità maggiori di azoto (si trova negli acidi nucleici, nelle proteine strutturali ed enzimatiche), a decrescere di potassio (interviene in molte attività metaboliche) e di fosforo (come quantità è al 6°/7° posto tra i macroelementi; entra nelle composizione di sostanze che svolgono ruoli importanti negli scambi energetici a livello metabolico, inoltre è presente negli acidi nucleici e nelle sostanze di riserva di semi e tuberi).

In particolare il fosforo è richiesto dalle piante nella loro fase di crescita (dopo che si è esaurita la scorta nel seme), si sa che favorisce lo sviuluppo dell'apparato radicale, inoltre è un fattore di precocità, ossia facilita e anticipa tutti i fenomeni attinenti alla riproduzione (l'azoto viceversa sfavorisce tali processi, mentre esercita una fortissima azione sulla crescita vegetativa).
Il potassio non entra nella composizione di molecole vegetali, ma esercita essenziali attività nella regolazione di un gran numero di reazioni metaboliche (favorisce l'accumulo di sostanze di riserva, la resistenza alle malattie e al freddo, e in pratica ad es. fa aumentare il tenore zuccherino dell'uva e rende i frutti più coloriti e serbevoli); da segnalare che le piante sono in grado di assorbire più potassio di quanto in realtà se ne servono.

In conclusione: salvo che in ambito agrario dove i fabbisogni delle piante coltivate sono meglio conosciuti e si possono effettuare analisi del terreno e anche fogliari per stabilire i piani di concimazione, per il gardening generale io sarei per un concime bilanciato da dare due volte all'anno, in primavera (fase di crescita) e in autunno (fase di lignificazione/gemme/riserve), magari rinforzandolo in primavera con un supplemento in azoto/fosforo (in autunno eventualmente un poco di più di potassio).

Ciao

P.S. Chiedevi anche degli eccessi. Sì, possono essere anche controproducenti: ad es. è noto che l'eccesso di azoto, promuovendo un esagerato rigoglio vegetativo, allunga il ciclo vegetativo ritardando la maturazione dei frutti e favorisce l'attacco di parassiti animali e vegetali; poi ci sono gli antagonismi, nel senso che la forte concentrazione di un dato elemento ostacola l'assorbimento di un altro (es.: K vs Mg).
 
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Maria42

Apprendista Florello
per il gardening generale io sarei per un concime bilanciato da dare due volte all'anno, in primavera (fase di crescita) e in autunno (fase di lignificazione/gemme/riserve), magari rinforzandolo in primavera con un supplemento in azoto/fosforo (in autunno eventualmente un poco di più di potassio).

Ciao

P.S. Chiedevi anche degli eccessi. Sì, possono essere anche controproducenti: ad es. è noto che l'eccesso di azoto, promuovendo un esagerato rigoglio vegetativo, allunga il ciclo vegetativo ritardando la maturazione dei frutti e favorisce l'attacco di parassiti animali e vegetali; poi ci sono gli antagonismi, nel senso che la forte concentrazione di un dato elemento ostacola l'assorbimento di un altro (es.: K vs Mg).

Grazie per le spiegazioni.
Orientarsi nella scelta corretta quando ci si trova davanti ad uno scaffale di un garden è decisamente difficile! Non sono avvezza all'uso di concimi in granuli a lenta cessione, sicuramente più pratici, perchè ho sempre pensato che non fossero l'ideale per la somministrazione in vasi su balcone: forse mi sbaglio ma ho l'impressione che rimangano nel terreno tal quali, visto che i miei vasi non prendono pioggia (o scarsamente), essendo riparati dal balcone del piano superiore, e li irrigo tramite centralina (quindi con gocciolatori che non bagnano l'intero terriccio). Devo quindi ricorrere a quelli liquidi o idrosolubili, somministrandoli ovviamente con maggiore frequenza: questi prodotti non sono quasi mai bilanciati! Contengono sempre o molto azoto o molto potassio! Da qui la mia domanda circa la possibilità di incrementare l'apporto di fosforo (con la speranza, magari mal riposta, di ottenere fioriture strepitose....!).
A proposito dell'azoto, so bene che l'eccesso facilita l'attacco dei parassiti ma... accidenti.... ovunque è in percentuale elevata! Da maggio a settembre (con pausa ad agosto o comunque quando fa molto caldo), utilizzo l'idrosolubile della Bayer per piante fiorite. E' pur vero che in questa composizione il potassio è elevatissimo ma mi sembra che di azoto non ce ne sia poi così poco... (dovrebbe essere 14-5-28). Insomma, 'sto azoto lo devo somministrare, mio malgrado!!!
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Per le piante in vaso in effetti il discorso cambia. Mi sembra che il tuo ragionamento non faccia una grinza.
D'altra parte, visto che vogliamo piante in continua produzione (che poi sarebbero i fiori), diventa indispensabile fornire nutrimento con regolarità. Considera che i fioristi professionali, che ormai sempre più largamente coltivano fuori suolo o comunque con fertirrigazione, forniscono a intervalli fissi acqua con in soluzione gli elementi nutritivi. Per dire, qualche settimana fa sono stato da Nino Sanremo a prendere una rosa, e l'operatore si è tanto raccomandato di bagnarla spesso perchè in vivaio tutti i vasi hanno l'irrigazione a goccia con soluzione nutritiva che entra in funzione - così mi ha detto - più volte al giorno.
Ciao
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Grazie Maria per questa bella discussione (e chiaramente anche ad Alessandro per le sue spiegazioni). Queste discussioni un po' più tecniche mi interessano molto e mi piacerebbe fossero fatte più spesso!
 

Danilis

Apprendista Florello
Per capire meglio l'importanza del fosforo nelle piante, vi ricordo che questo elemento entra a far parte del DNA e di altri nucleotidi quali ATP, NADPH, necessari, rispettivamente, alla respirazione cellulare ed alla fotosintesi clorofilliana.
 

Maria42

Apprendista Florello
Grazie a te Hélène, peccato però che sia già finita in seconda pagina! Speravo in qualche altro contributo, magari qualcuno che avesse avuto esperienze dirette!

Grazie Alessandro per i tuoi interventi. Sì, anch'io ho sentito parlare di tali metodi applicati dai floricoltori professionisti. Poi se consideriamo che quelle piante ricevono la giusta temperatura, umidità e luce (quest'ultima in maniera omogenea, così da farle crescere con forma armoniosa), non lamentiamoci se a casa nostra, dopo qualche giorno, ci ritroviamo con una pianta irriconoscibile!!! Una quindicina di giorni fa ho acquistato una bellissima varietà di clerodendro tutta in fiore. Portata a casa, l'ho rinvasata e le ho cercato la sistemazione migliore: sta bene, per carità, le foglie sono belle verdi, ne mette anche di nuove ma quanto a fiori.... un bel ricordo!
Cercando in rete, ho trovato un articolo che parlava di uno studio condotto sulle orchidee, alcune fertilizzate normalmente, altre con maggiore apporto di fosforo. Pare che il risultato sia stato di assoluta parità: tutte hanno fiorito nello stesso periodo e con la stessa intensità.
Andiamo bene... questo smonterebbe tutte le mie speranze!
Comunque tentar non nuoce: la prossima primavera proverò a fare una somministrazione di integratore al fosforo. Vi dirò!

grazie a tutti
 
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