Ciao,
la concimazione delle orchidee è un affare molto semplice: ne basta pochissimo e le quantità che noi diamo eccedono molte vote le loro esigenze.
Una Phal emette 200-400 gr di tesssuti ogni anno (2 foglie, radici, uno scapo fiorale), che al 90% sono costituiti di acqua, quindi 20-40 gr sono la sostanza secca, composta per la maggior parte di cellulosa e altre sostanze organiche.
Se si brucia la sostanza organica restano le ceneri, che contengono i minerali che abbiamo fornito con i fertilizzanti alla pianta (azoto no, ma fosforo, potassio, calcio, etc.). Le ceneri sono una piccola frazione della sostanza secca, quindi in conclusione una Phal ha bisogno e assorbe pochi grammi di fertilizzante ogni anno.
Per un accrescimento di 400 gr, 1 gr ca. sono azoto e potassio, 1 g tutti gli altri assieme compresi i microelementi.
Se usi un concime 10-10-10 bastano 10 gr all'anno di concime teorici. Ovviamente ci sono degli sprechi e dovrai in pratica darne di più.
Ma la pianta è anche in grado di riciclare i nutrienti contenuti nei tessuti che lascia morire, perciò alla fine basta molto poco.
D'altronde le orchidee assorbono l'acqua di pioggia che scorre sui tronchi degli alberi, che scioglie polveri, resti vegetali, escrementi di uccelli, ma in quantitativi minimi. Perciò sono adattate alla scarsità di nutrienti minerali.
Se le quantità di nutrienti forniti sono superiori alle necessità, anche il cambiamento della composizione dei fertilizzanti a seconda dello stato vegetativo della pianta perde importanza. L'assorbimento dei minerali è un processo attivo: la pianta fa passare all'interno della cuticola delle radici i minerali necessari e se sono in eccesso non li assorbe, tutto qui.
Tutto quello che si legge riguardo alla nutrizione delle orchidee e la scelta dei fertilizzanti è preso a piè pari dai manuali di concimazione delle piante agrarie, con la differenza che
1) le orchidee sono epifite e qundi non c'è il suolo in mezzo, che può favorire o impedire l'assorbimento dei nutrienti;
2) le specie agrarie hanno accrescimenti molto più veloci delle orchidee: da un seme di grano si sviluppano in 5-6 mesi centinaia di altri semi ricchi di amido, foglie e radici per un totale di 100-200 gr di sostanza secca (N.B. quesrta sostanza secca è prodotta a partire da un seme, non da una pianta adulta). Din conseguenza le necessità sono molto più elevate e rapide, e in certi periodi è meglio dare più azoto oppure più fosforo e potassio perché qualche differenza si vede.
Comunque Akerne, che è un notissimo vivaista da tanti anni (e che trarrebbe vantaggio economico dalla modulazione della concimazione proposta da alcuni) e che produce anche fertilizzante, concima tutto l'anno con lo stesso fertilizzante e con le stesse concentrazioni.
Tutti i manuali di coltivazione di orchidee seri concordano nel dare poca importanza alla concimazione. Molto più importanti sono luce, acqua, umidità dell'aria, etc.
In altre parole se non concimi per sei mesi non succede niente: se dai troppa o poca luce o acqua per sei mesi, ti puoi giocare la pianta.
Ciao
Carlo