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COCCINIGLIE – maledette e dannose (Parte 1)

biro46

Maestro Giardinauta
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La cocciniglia sia la cotonosa che dello scudetto la troviamo purtroppo alcune volte sulle nostre amate orchidee, cerchiamo di capire un poco questo insetto e come combatterlo

La cocciniglia è uno stretto parente degli afidi. In natura se ne trovano circa 7000 specie diverse, tutte appartenenti alla famiglia dei Rhynchota. Hanno un apparato boccale appuntito e succhiante per nutrirsi della linfa delle piante infestate, caratteristica presente solo nelle femmine mentre i maschi ne sono sprovvisti, il maschio della cocciniglia ha vita breve e viene utilizzato solo per fini riproduttivi. Il dimorfismo tra i maschi e la femmine sono piuttosto evidenti, i maschi sono più piccoli delle femmine e sono dotati di ali usate semplicemente per spostarsi e raggiungere le femmine per l’accoppiamento mentre le femmine sono più grosse e sono attere.

La cocciniglia si sviluppa in climi aridi, caldi e temperati con scarsa umidità e poca ventilazione, condizione di questo tipo permettono una veloce attecchimento di questo parassita che in fase iniziale, per stabilirsi sulla pianta, predilige zone con anfratti poco esposti al sole (pieghe delle foglie, tra la foglia ed il fusto, ecc.) per poi diffondersi su tutta la pianta. Partendo da una piccola colonia, la cocciniglia è in grado di invadere tutta la struttura della pianta radici comprese, nutrendosi della sua linfa. Normalmente il loro ciclo vitale dall’uova all’insetto adulto è di circa un mese accelerato da climi particolarmente caldi e ridotto da climi freschi, in casa si ha un ciclo di circa 2 settimane, per questo è opportuno ripetere i trattamenti a distanza di 10-15 gg tra di loro

Data l’abitudine delle femmine di nascondersi in zone ombrose e difficilmente individuabili se si trova una pianta infestata dalla cocciniglia è necessario controllare bene anche tutta la zona intorno, i sottovasi sia sopra che sotto e eventuali zone vicine dove sia possibile nascondersi, ma non solo perchè ha anche la brutta abitudine di nascondersi ad esempio sotto le guaine che ricoprono i pseudobulbi delle Cattleya o sotto le guaine fogliari degli Oncidium e comunque in zone delle nostre orchidee dove a prima vista non è possibile individuarla.
 
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