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Clorosi!

whiteblade

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti. Vi espongo il mio problema.
Due anni fa in una zona del mio terreno piantai una quercia rossa,un Liquidambar, una serie di rinco e una Wistaria.
L'anno scorso le piante non mi regalarono grandi soddisfazione (erano sofferenti e sbiadite). Pensai fosse stato il trapianto a farle patire così, e aspettai. Quest'anno il problema si è ripresentato. Le piante presentano gli stessi sintomi: foglie ingiallite e crescita bloccata. Ai rinco un mese fa ho somministrato del chelato di ferro il quale sembra avere risolto, in parte, il problema. Le foglie sono tornate verdi (non verdissime ma forse perchè prendono tutto il giorno il sole). Quindi anche per le altre ipotizzo sia un problema legato alla carenza di ferro (Clorosi ferrica). Proprio vicino a queste però ci sono una Quercia e un acero campestre che non sembrano risentire del problema. Ora mi chiedo, può essere che ci sia uno strato superficiale in cui manca del ferro?
Posso sperare che un avolta raggiunta una certa profondità con le radici le piante crescano senza problemi?
Come posso rimediare senza dover correre ogni anno ai ripari?
Possibile che l'unico chelato di ferro che ho trovato (a Castorama) costi 10 euro x 50gr?

purtroppo ora sono a Milano e non posso postare foto.
Forse ne ho qualcuna vecchia.

Grazie a tutti
 
S

scardan123

Guest
Bentornato WB,
dunque... io lo pago 7 euro per 5 chili, al consorzio, ora non ricordo se chelato o solfato ma sempre contro la clorosi è.
Un po' ladri da te! alla faccia, costa 10 volte il prosciutto...

E' molto facile che ci sia un terreno povero di ferro, ad esempio una zona molto molto argillosa, con calcinacci di muratori, etc...
Purtroppo ti tocca intevrenire ogni anno oppure cambiare la terra. Per le piante piccole ancora si fa, per le grandi (=alberi) no. In quel caso la speranza è che le radici spingendosi sotto arrivino a trovare uno strato di terra meno schifosetta.
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
In realtà non è che nel terreno manchi il ferro. Il problema è che in certe circostanze (cioè quando il pH del terreno è troppo alto, cioè è neutro o alcalino) le piante non riescono ad assimilarlo dal terreno.
In genere i terreni tendenzialmente alcalini sono i terreni argillosi e quelli che vengono innaffiati spesso con acque calcaree, di pozzo.

Ti metto questo schema preso da internet per chiarire la questione

50984-216.jpg

Indica a che valori di ph i vari elementi sono assimilabili dalle piante.

Ci sono comunque piante più sensibili di altre ad un terreno alcalino (per esempio le acidofile). Quindi alcune possono mostrare più frequentemente sintomi di clorosi ferrica rispetto ad altre.

Non ti saprei dire se il problema possa risolversi quando le radici saranno andate più in profondità...
Io però ti consiglierei di agire in due maniere:

- Comprare del solfato di ferro (che aiuta ad acidificare il terreno) e spargerlo sul terreno. Rinnovi l'applicazione quando in superficie non ne vedi più. E' molto più economico del ferro chelato (cercalo nei consorzi agrari) e se usato con continuità (nel lungo periodo) ti risolve in parte il problema.

- Io, (come ferro chelato) uso questo Bolikel. Costa circa 10 euro nei Brico e la confezione è da 250 g. Io ne metto 10 g in 6 litri di acqua. E' molto efficace e dà risultati immediati. Rispetto ad altri prodotti è più economico.
Lo usi nel caso si manifestasse il problema, nel giro di tre o quattro giorni te lo risolve.

:Saluto:
 

Erika

Moderatrice Sezz. Cactacee e Succulente / Parliamo
Membro dello Staff
Bentornato WB,
dunque... io lo pago 7 euro per 5 chili, al consorzio, ora non ricordo se chelato o solfato ma sempre contro la clorosi è.
Un po' ladri da te! alla faccia, costa 10 volte il prosciutto...

Scardan me ne comperi 10 kg?

In tutta sincerità, al consorzio agrario, per il chelato di ferro mi hanno chiesto 22€ di 1kg.....avercelo qua un consorzio con prezzi così buoni!
 
Ultima modifica:

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Adesso parlerà lui stesso...ma credo si riferisse al solfato di ferro.

E' la polverina giallognola Scardan?
 

whiteblade

Aspirante Giardinauta
Ciao Scardan!! Grazie per la pronta risposta

C'hai preso! Il terreno è argilloso. Però per gli scarti dei muratori (che a mio avviso sono i nemici principali di ogni coltivatore, peggio degli afidi!) non credo, perchè prima di mettere a dimora liquidambar e quercus rubra ho fatto fare uno scavo di 70 cm di profondità, rimosso la terra (che era piena di sassi) e sostituita con terra nuova, che mi sembrava migliore, più lavorata dai lombrichi. Ma a quanto pare mi sbagliavo.

Cavolo ma il consorzio agrario è così economico?^^
Il solfato di ferro costa lo stesso prezzo ma almeno è in una scatola da 500 gr
Però mi sembra meno efficacie. Ho provato a darlo alle mie ortensie (che ora che mi ci fai pensare hanno lo stesso problema) ma non mi sembra sia migliorata la situazione.

Cmq farò un salto al consorzio.

cambiare terra non penso sia la soluzione migliore. Mio padre gioca con la terra da quando mi sono dedicato al giardinaggio. E' solo con la mia passione che finalmente si vedono delle zone verdi.^^

Cmq è strano perchè un mio vicino ha piantato un Liquidambar tre anni fa e il suo sembra stare bene!!!

Altra cosa: Non ho mai concimato se non in autunno con del letame messo alla base
 

whiteblade

Aspirante Giardinauta
WOW Helene!!!

Grazie infinite.
Visto che è da tempo che volevo controllare il ph del mio terreno: Le cartine tornasole dove si acquistano? in farmacia? Sono attendibili?
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Ho trovato questa bella discussione in cui Echinodorus spiegava molte cose interessanti sui terreni, tra cui anche come misurarne il pH.

http://forum.giardinaggio.it/giardinaggio/18199-acido-alcalino.html


Credo tu possa trovare le cartine di tornasole in farmacia. Comunque io ho visto in vendita anche delle sonde da infilare nel terreno, ma non so quanto possano essere attendibili....

57590.jpg

Erano più economiche di queste, sui 10 euro...
 
Ultima modifica:

whiteblade

Aspirante Giardinauta
Quanti consigli in così poco tempo!

Allora:
1) analizzo il terreno per capire a che punto siamo.
2) Nel caso risultasse alcalino aggiungo in quantità solfato di ferro.
3) Aggiungo subito del chelato di or.....hem.... ferro in soluzione alle piante malate.

Il solfato di ferro lo aggiungo solo ai piedi delle piante o su tutto il terreno?
C'è un periodo particolare in cui è meglio somministrarlo? (scommetto in primavera prima della comparsa delle foglie)
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
In genere io somministro tutti i prodotti nell'area coperta dalla chioma della pianta (che in genere, sottoterra è quella occupata dalle radici).

Il solfato di ferro lo sommistrerei sempre, cosparso sul terreno e lo riapplichi quando non ne vedi più, anche perchè contrasta il calcio apportato dalle innaffiature (che influenza il ph).

Il ferro chelato lo puoi somministrare quando ce n'è evidente necessità oppure fare dei cicli.
Potresti applicarlo due o tre volte in autunno, quando la pianta crea delle riserve nelle radici per superare l'inverno. Poi fare un altro ciclo in primavera, verso aprile e poi un ciclo in estate.

Credo che sia sufficiente....
 

kevin02

Bannato
Scardan me ne comperi 10 kg?

In tutta sincerità, al consorzio agrario, per il chelato di ferro mi hanno chiesto 22€ di 1kg.....avercelo qua un consorzio con prezzi così buoni!

Il prezzo che hai scritto tu è giusto cara Erika, da me costa circa 20 €, quel prezzo che dice Scardan è del solfato di ferro che è molto, ma molto più economico!!!!!!!!!!! :eek:k07:
 

Erika

Moderatrice Sezz. Cactacee e Succulente / Parliamo
Membro dello Staff
Il prezzo che hai scritto tu è giusto cara Erika, da me costa circa 20 €, quel prezzo che dice Scardan è del solfato di ferro che è molto, ma molto più economico!!!!!!!!!!! :eek:k07:

Grazie Kevin x la conferma...comunque non dispero a buon prezzo prima o poi :squint:
 
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