L'argomento in verità è tutt'altro che semplice, anche se poi in pratica esistono tecniche vivaistiche tabulate (tabelle che però in questo momento non ho, almeno per tutte le specie nominate).
Intanto la sopravvivenza del seme. In base alla longevità i semi vengono classificati in microbiotici (3-5 anni), mesobiotici (fino a 15), macrobiotici (decenni, come quelli di molte leguminose tra cui il gen. Acacia), ma alcuni sopravvivono solo poche settimane.
Quanto alla germinazione, essa è condizionata da:
- fattori esterni: temperatura (per buona parte delle specie da 15 a 25 °C), umidità (generalmente il substrato deve essere imbibito), ossigenazione (es. troppa acqua nel substrato ostacola una buona ossigenazione), luce (la maggior parte delle specie sembrerebbero indifferenti, altre richiedono un certo numero di ore di luce e si sa che sono più efficaci le radiazioni della zona del rosso);
- fattori interni: i semi di molte piante non germinano immediatamente anche se messi in situazione idonea a causa della dormienza, un fenomeno collegato ad aspetti intrinseci del seme stesso, che biologicamente assolve il compito di far superare al seme condizioni ambientali sfavorevoli e dunque assicurarne la più alta probabilità di sopravvivenza; la dormienza può essere dovuta a fattori fisico-morfologici (es. un tegumento duro e impermeabile) o a fattori di tipo genetico.
Per far germinare questo tipo di semi si ricorre a "forzature" che consistono in pratiche dette scarificazione e stratificazione.
La scarificazione ha lo scopo di eliminare la dormienza dovuta a fattori fisici, e si usano metodi meccanici (appositi apparecchi), fisici (acqua bollente), chimici (impiego di acidi forti).
Con la stratificazione si agisce sui fattori di tipo genetico, sottoponendo i semi, disposti in strati (o anche frammischiati) alternati con miscugli umidi di torba e silice, a periodi (da poche a molte settimane) di temperature relativamente basse e alte.
Trovano inotre impiego ormoni vegetali implicati nel processo di germinazione (gibberelline, in particolare la GA3) e starter di compostaggio per ammorbidire il rivestimento.
Per la germinazione del seme della Rosa canina (o per meglio dire l'achenio, il frutto secco indeiscente, provvisto di un robusto pericarpo, che si estrae dal falso frutto chiamato cinorrodio) si opera mediante stratificazione: 8-24 settimane a 20-25 °C e poi altrettante al freddo 2-5 °C; si può aggiungere al substrato uno starter di compostaggio (oppure pre-trattare l'achenio con acido solforico concentrato e poi lavare per scarificare il pericarpo). Si semina poi in primavera.
Per Acacia dealbata, che ha una dormienza fisica, si fanno trattamenti per rompere il tegumento del seme, consistenti nell'immersione per 12-24 ore in acqua bollente appena tolta dalla fiamma (dieci parti di acqua per una di seme), e rimescolando fino a raffreddamento. Si fa poi asciugare in ambiente aerato (non al sole) e si semina senza ulteriori indugi (semina primaverile).
Se riuscirò a procurarmi tabelle più dettagliate, anche per gli altri semi, ci sarà una seconda puntata. Per intanto ciao.