Sì, lo so, ma in certe occasioni non sono le parole o il significato intrinseco del brano ad essere importanti ma l'articolazione dei suoni, l'alternanza dei toni, le vibrazioni e l'intensità della voce...... a suscitare emozione e far scattare quel processo mentale di astrazione dalla situazione contingente, di cornice di silenzio assoluto nel quale la musica diventa Musica, assoluta, tua e non di altri secondo la tua percezione, scavando nell'animo.
Non è raro che in particolari stati d'animo una musica commuova, a volte fino alle lacrime: e sono quelle note che oltretutto, nel pianto, aiutano a sfogare il dolore o percepire ancora più intensamente la felicità del momento.
A proposito di note e significato delle parole nell'"arte espressiva", io ho sempre detestato le note alle poesie scritte a piè di pagina nei testi di Letteratura per le scuole (credo che molti ricordino l'onnipresente De Sanctis).
Ottimo critico ma con reazioni umane come le mie o le vostre di fronte a una poesia; potrei capire note sulla metrica o altri elementi tecnici ma non su cosa muovesse l'autore a scrivere quelle parole quelle e non altre, per cosa sussurrasse o gridasse con esse, cosa volesse esprimere con esse: quello lo immagina ciascun lettore in un "tu per tu" ideale con lui.
O no?
Scusate l'OT