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Carpino Betulus

Robin1976

Giardinauta
Ciao a tutti, ho un carpino betulus che proprio non va .....

L'ho acquistato lo scorso Marzo in un ottimo centro di Bonsai (Crespi) ed era ancora da mettere in vaso da bonsai. L'ho rinvasato con un composto di terra da bonsai, ghiaia e acadama (circa 50%, 25% e 25%) e l'ho lasciato all'aperto.

Ha buttato nuove foglie .... ma hanno un aspetto secco e duro ... e tendono subito a diventare marroncine anche se noncadono. Cosa può essere? :confused: Ho trovato on line che c'è questo fungo che provoca appunto un imbrunimento delle foglie. Per combatterlo occorre spruzzare con Idrossido di rame o ossiclururo di rame in primavera ed estate. Adesso secondo voi è troppo tardi?

Quest'estate l'ho tenuto su un balcone ad est dove batte il sole alla fino alle 13:00 crica, ma sapendo che non ama la luce diretta, l'ho tenuto dietro ad un'altra pianta (non bonsai) che gli faceva ombra. Su questo balcone ci tengo anche 2 Serisse variegate, 1 zelkova e 1 Cotoneaster e non hanno alcun problema, anzi ......

Lo innaffio quando la terra è secca.

Nel week-end gli farò le foto così Lunedì le posto.
 
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gil hardy

Aspirante Giardinauta
una foto protrebbe servire. per es. i carpini a volte sono affetti da oidio, ma senza foto è difficile a dirsi
questa è la scheda di crespi ,vedi se può aiutarti
Carpinus
Carpino
Il nome di questo genere appartenente alla famiglia delle Betulaceae, pare derivi dalla parola latina carpentum, un termine che significa carro; il legame con questa specie va ricercato proprio nel tipo di legno utilizzato un tempo nella costruzione dei carri. Anche addentrandosi fra i vocaboli celtici si può trovare un riferimento al Carpino: car che significa legno e pin testa, costituiscono un’allusione dell’impiego di questa pianta nella produzione di gioghi per il bestiame bovino. Il genere Carpinus si compone di almeno un paio di dozzine di specie distribuite in quasi tutti i Paesi posti nelle regioni temperate dell’Emisfero boreale, e prevalentemente nell’Asia centrale ed orientale. Il Carpinus comprende specie arboree, e in maniera più rara sub-arboree. Non raggiunge mai altezze troppo elevate, ed è caratterizzato da una ramificazione lunga e sottile. Ha foglie caduche, provviste di picciolo e di stipole. In aprile-maggio, produce fiori in amenti. I semi sono racchiusi in frutti a piccola cupola, tipo la noce, aperta e trilobata. Il Carpino comune (Carpinus betulus) presenta solchi e striature sulla corteccia grigia ed un fogliame verde brillante che, in autunno, diviene giallo paglierino. La sua età media in natura è di 200 anni. Com’è testimoniato da analisi eseguite sui relitti fossili in varie località dell’Italia settentrionale, i Carpini possono essere considerati come i residui del sottobosco delle grandi ed antiche foreste. Non ha un grande valore commerciale, e ciò è dovuto soprattutto al suo legno che si contorce e si lacera con facilità e quindi non si presta a lavori di tornio. È, però, particolarmente apprezzato per il suo fogliame, che essendo molto ornamentale viene utilizzato spesso nei viali, in parchi cittadini ed anche in giardini privati, dove in autunno assume tonalità vivaci di giallo e scarlatto che lo rendono ancor più affascinante.


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Home » Specie bonsai » Carpinus

Sezioni

Il bonsai
Potatura

Esposizione
Pinzatura

Annaffiatura
Avvolgimento

Terreno
Concimazione

Rinvaso
Patologie


Il bonsai
La coltivazione a bonsai di questa pianta è piuttosto diffusa poiché, oltre a possedere, come sopra accennato, una ramificazione fine e sottile presenta anche un tronco ben bilanciato. Ad eccezione dell’eretto formale, il Carpino può essere educato in qualsiasi stile e viene valorizzato particolarmente se formato come bonsai di medie dimensioni. Le varietà che vengono usate con più frequenza in Giappone per la creazione di bonsai sono il Carpinus turkzaninowii, il Carpinus cordata, il Carpinus laxiflora e il Carpinus coreana, mentre in Europa ed in America la specie oriunda è il Carpinus betulus che è piuttosto diffusa ed è perfettamente adattabile alla coltivazione a bonsai.

Sezioni


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Esposizione
Ad esclusione dei mesi più caldi dell’anno, in cui è meglio garantire a questa specie una posizione a mezzombra, il Carpino va sempre collocato in pieno sole, tenendo presente, però, che le sue radici sono piuttosto sensibili al calore intenso e si potrebbero bruciare facilmente. Per fare in modo che la pianta possa trarre solo benefici dall’irradiazione solare, senza che il suo apparato radicale ne risenta, è consigliabile mantenere uno strato costante di muschio sopra la superficie del substrato. Sempre a causa della particolare conformazione delle sue radici, durante i periodi più rigidi dell’inverno va protetto dalle gelate, collocandolo in un luogo riparato.

Sezioni


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Annaffiatura
Per quanto riguarda l’irrigazione, il Carpino non ha esigenze che si discostino da quelle generali, pertanto un’adeguata annaffiatura dovrà essere abbondante in estate, con frequenti nebulizzazioni, mentre più ridotta in autunno, in proporzione alla diminuzione di esigenza idrica da parte della pianta. Bisogna fare attenzione, però, a non far mai asciugare completamente il terreno, neanche durante i mesi più rigidi dell’inverno. Al fine di evitare ristagni d’acqua, è importante garantire un buon drenaggio.

Sezioni


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Terreno
La miscela di terra più adeguata è costituita da akadama (80%) e terriccio (20%).

Sezioni


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Rinvaso
Il rinvaso si effettua in marzo, quando le gemme iniziano a gonfiarsi, potando le radici ed eliminando completamente quelle vecchie e marce. Bisogna tener presente che nei primi dieci anni di vita della pianta, la frequenza del trapianto dovrà essere ogni due anni, mentre successivamente potrà trascorrere anche un tempo maggiore prima che sia necessario intervenire.

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Potatura
Il Carpino ha la tendenza a perdere rami in inverno, quindi la potatura dovrà essere effettuata all’inizio della primavera. Un modo per evitare, o quanto meno per ridurre, questa tendenza è quello di mantenere la silhouette dei rami molto delineata, affinché aria e luce possano raggiungere tutte le parti dell’albero. Per ridefinire la silhouette, si tagliano i nuovi germogli a 2 o 3 nodi. Quando si pota è consigliabile lasciar crescere i germogli e solo successivamente accorciarli in modo considerevole, altrimenti si rischiano ritiri di linfa nel periodo invernale. Un’altra forma di potatura, che riguarda le ramificazioni con crescita moderata, è l’eliminazione dell’ultimo germoglio, che generalmente si presenta molto grande se confrontato con il resto: tagliandolo in primavera, il ramo apparirà più proporzionato. Poiché l’apice del Carpino è piuttosto vigoroso, occorre potarlo più aggressivamente rispetto alle altre zone, in modo da garantire una migliore distribuzione dell’energia nella pianta. In questo senso è fondamentale che all’apice non vi siano rami troppo forti rispetto allo spessore del tronco e alla dimensione dei rami principali.

Sezioni


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Pinzatura
I rami del Carpino non richiedono una forte pinzatura. Occorre considerare, però, che le sue foglie nascono alterne sui rami, per cui quando si pinza bisognerà tener conto della direzione in cui si svilupperà il nuovo germoglio. La pinzatura può essere leggera, intervenendo con le dita solo sulle nuove foglie in formazione, oppure più aggressiva, tagliando il resto del ramo con le forbici e lasciando solo 2-3 foglie. Il Carpinus ha una certa tendenza a far seccare i rami durante l’inverno, perciò è preferibile lasciar crescere i rametti per poi pinzarli in estate, quando si saranno ingrossati. La cimatura che si utilizza soprattutto per correggere la differenza di vigore tra i rami, va applicata quando i germogli sono appena dischiusi, intervenendo in maniera più aggressiva su quelli forti e solo leggermente su quelli deboli.

Sezioni


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Avvolgimento
Per conferire una buona struttura all’albero si può intervenire anche con l’avvolgimento, avendo cura però di applicarlo nei periodi adeguati, ossia in primavera o in alternativa all’inizio dell’autunno. Poiché la corteccia è estremamente delicata, il filo va accuratamente rivestito con della carta adesiva per fioristi, inoltre va controllato frequentemente per evitare che non stringa troppo i rami e/o il tronco.

Sezioni


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Concimazione
Da aprile all'inizio di luglio, somministrare ogni 15 giorni il Concime Liquido Organico Bonsan insieme al Concime Stimolante Bonsan, oppure, una volta al mese, Bonsan Concime Solido Organico Hanagokoro più il Concime Stimolante Bonsan. Dalla fine di agosto ad ottobre fertilizzare ogni 15 giorni con Concime Liquido Organico Bonsan o con Bonsan Concime Solido Organico Hanagokoro. Due volte all'anno (in autunno e a fine inverno) somministrare Bonsan Concime Solido Organico Hanagokoro; 3-4 volte all'anno è opportuno intervenire anche con la Soluzione Curativa Minerale Bonsan. Per stimolare la radicazione, utilizzare Concime Fluido Organico Minerale con vitamine B Bonsan al posto del Concime Liquido Organico Bonsan.

Sezioni


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Patologie
Questa specie è abbastanza soggetta a lepidotteri, coleotteri e oidio. Il Carpino spesso è anche attaccato dal ragnetto rosso, che se si manifesta in forma lieve, può essere eliminato semplicemente spruzzando in modo energico la pianta; se l’attacco è piuttosto forte, è opportuno intervenire con specifici trattamenti acaricidi.

Sezioni
 

Greenray

Esperto di Bonsai
una "dritta" un po' contorta (?!)

Senti Robin,
ho visto che dall'ora di pranzo nessuno ti ha ancora risposto.
Mi dispiace che a te sia toccato io che gareggio per non essere il peggiore fra i principianti!
Stavo per scriverti di usare le tag per trovare più rapidamente le discussioni che posono interessarti, ma ho già verificato io che non ce n'è sia cercando "betulus" che "carpino".
Cercando invece nei titoli, sia con "betulus" che con "carpino", qualcosa si trova.
Soprattutto, trovi QUALCUNO a cui magari porre direttamente la tua domanda.
Puoi farlo anche con un messaggio privato, non è vietato!
Io ti suggerisco di non ripetere tutta la domanda nel messaggio, ma di chiedere di rispondere alla domanda di questa discussione, di cui darai il link (e magari ricorda le due tag).
In questo modo pur chiedendo a chi ti pare (suggerirei ad esempio Boba74) un aiuto, non priverai il forum di una interessante discussione e di tutti i singoli passi che essa compie.
Forse giustamente sono stato criticato per voler apparire un moderatore.
Per il momento la cosa che mi riesce meglio è di dare un saluto o un benvenuto più cordiale possibile a chi inizia una discussione.
L'altra cosa che tento di fare è di "svelare" alcune potenzialità che in questo forum mi sembra che siano sfruttate troppo poco, soprattutto da chi ne avrebbe più bisogno.
Sono anche capace di muovere delle critiche, più o meno aspre verso chi secondo me vuol tutto e subito senza fare la sua parte di fatica.
Questo non è il tuo caso, perché spieghi una precisa situazione, un preciso stato della pianta, le tue preoccupazioni e ciò che fino ad ora hai raccolto come informazioni, quindi la tua parte l'hai fatta e quello che ti manca non mi sembra che sia la volontà, ma una indicazione anche approssimativa della direzione da prendere, una ipotesi per il malessere del tuo carpino.

Per darti una idea del mio livello di conoscenza rasoterra, sappi che da meno di una settimana io so che il carpino è una specie di olmo (però non ho trovato conferme a questo fatto, nemmeno smentite)
Quindi se trovi poco con "carpino" e con "betulus" prova anche con "olmo".
Vedrai un numero di discussioni maggiori, ma naturalmente non specifici per la tua pianta.
Tuttavia credo che il suo problema possa essere generale, francamente non lo so.
Nel frattempo ho visto che Gil Hardy ti ha già dato una lunga risposta, quindi termino e me la leggo anch'io che per adesso di olmi non ne ho, ma non si sa mai.

Ho trovato questo:
http://www.giardinaggio.it/giardino/Alberi/Carpinus/Carpinus.asp

Ciao
 
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gil hardy

Aspirante Giardinauta
il "carpinus betolus " è il carpino bianco. magari trovi qualcosa cercando "carpino nero" ostrya carpinifolia , sono simili
 

Greenray

Esperto di Bonsai
ostrya carpinifolia

il "carpinus betolus " è il carpino bianco. magari trovi qualcosa cercando "carpino nero" ostrya carpinifolia , sono simili

Toglimi una curiosità, già che ci sei.
Una persona che credo esperta, mi ha detto che il carpino è della stessa famiglia dell'olmo, ma io non sono riuscito a trovarne conferma.
Forse intendeva dirmi che entrambi sono latifoglie, ma non credo perché per questo non credo che servirebbe un esperto.
Ho forse capito male?
Mi ha fatto notare anche come dalle foglie (molto simili) si possa distinguere uno dall'altro.

Vorrei sapere quale è la tua opinione o meglio ancora se hai una certezza in merito, anche perché ho spacciato questa informazione per buona a Robin, seppur con riserva.

Ciao e grazie
 
Ultima modifica:

gil hardy

Aspirante Giardinauta
Toglimi una curiosità, già che ci sei.
Una persona che credo esperta, mi ha detto che il carpino è della stessa famiglia dell'olmo, ma io non sono riuscito a trovarne conferma.
Forse intendeva dirmi che entrambi sono latifoglie, ma non credo perché per questo non credo che servirebbe un esperto.
Ho forse capito male?
Mi ha fatto notare anche come dalle foglie (molto simili) si possa distinguere uno dall'altro.

Vorrei sapere quale è la tua opinione o meglio ancora se hai una certezza in merito, anche perché ho spacciato questa informazione per buona a Robin, seppur con riserva.

Ciao e grazie
sono 2 famiglie diverse gli olmi appartengono alla famiglia delle "ulmaceae" i carpini alla famiglia delle "betulaceae"
l'olmo ha fiorii rmafroditi il carpino unisessuati disposti in amenti maschili e femminili. l'olmo ha frutti a noce alata (samara) il frutto del carpino è un achenio protetto da un involucro di consistenza erbacea ecc...ecc...
 

Robin1976

Giardinauta
Soprattutto, trovi QUALCUNO a cui magari porre direttamente la tua domanda.
Puoi farlo anche con un messaggio privato, non è vietato!
Io ti suggerisco di non ripetere tutta la domanda nel messaggio, ma di chiedere di rispondere alla domanda di questa discussione, di cui darai il link (e magari ricorda le due tag).
In questo modo pur chiedendo a chi ti pare (suggerirei ad esempio Boba74) un aiuto, non priverai il forum di una interessante discussione e di tutti i singoli passi che essa compie.

Grazie Greenray, non ci avevo pensato!! Ho già avuto a che fare con Boba74 per altre essenza e devo dire che mi è sempre stato di grande aiuto.
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Rettifica

Ciao a tutti, ho un carpino betulus che proprio non va .....

Senti Robin, ........
Per darti una idea del mio livello di conoscenza rasoterra, sappi che da meno di una settimana io so che il carpino è una specie di olmo (però non ho trovato conferme a questo fatto, nemmeno smentite)

  1. il "carpinus betolus " è il carpino bianco. magari trovi qualcosa cercando "carpino nero" ostrya carpinifolia , sono simili.
  2. sono 2 famiglie diverse gli olmi appartengono alla famiglia delle "ulmaceae" i carpini alla famiglia delle "betulaceae"
  3. l'olmo ha fiorii ermafroditi il carpino unisessuati disposti in amenti maschili e femminili. l'olmo ha frutti a noce alata (samara) il frutto del carpino è un achenio protetto da un involucro di consistenza erbacea ecc...ecc...

In buonafede -:-, ti ho detto una bischerata, mea culpa :cry:

Grazie Greenray, ...... Ho già avuto a che fare con Boba74 e devo dire che mi è sempre stato di grande aiuto.

Non ti ho mica suggerito un nome a caso !

Ciao
 
Ultima modifica:

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
a vedere dalle foglie potrebbe essere o un attacco di qualche fungo, anche se non mi sembra oidio. Io proverei con un antifungino generico, se non ce l'hai ne trovi anche nei brico, sotto la voce anticrittogamici, possibilmente a largo spettro, non di quelli spray ma di quelli solubili o bagnabili.
Però non escludo l'eventualità di ragnetto rosso, in tal caso serve un acaricida.
A mio avviso comunque alla base ci sta un porblema di terriccio, forse la miscela da te utilizzata provoca ristagni d'acqua nel terreno (io diffido dai cosiddetti "terricci pronti per bonsai", che alla fine si rivelano principalmente composti da torba, quindi del tutto inutilizzabili se non in piccole percentuali, forse era meglio invertire e mettere 60-80% tra akadama e ghiaia e al max un 20% ti terriccio.
Quindi la prox primavera sarebbe utile un rinvaso completo. Nel frattempo annaffia poco, e solo quando il terriccio asciuga, onde evitare il rischio di ulteriori ristagni....
 

Robin1976

Giardinauta
Grazie Boba74, anche io penso si tratti di un fungo. Inizialmente ho attribuito questa secchezza all'estate molto calda ed al mio balcone soleggiato, tant'è vero che avevo sposato il bonsai in un posto più ombreggiato. Ma non è cambiato nulla.

Ristagni di acqua, li escluderei perchè nonostante l'utilizzo del terriccio pronto (forse anche meno del 50% ... vado a occhio e quando mi sembra una buona mistura drenante invaso) il drenaggio è ottimo e lascio sempre asciugare tra una innaffiata e l'altra (quando ho dei dubbi mi regolo con uno stuzzicadenti).

Escluderei anche il ragnetto rosso perchè .... proprio non ne ho visti (si vedono a vista vero?)

Adesso provo con l'antifungino generico che ho a casa .... poi vediamo come si sviluppa la situazione .. anche se a questo punto, mi sa che vedrò i risultati il prossimo anno, visto che ormai con l'autunno le foglie ingialliscono di loro ....

So che voi bonsaisti seri non amate il terriccio pronto, ma io mi sono sempre trovata bene aggiungendo akadama e ghiaietta. Le percentuali sono pressochè quelle che ti dicevo .... anche se come ripeto vado a occhio e probabilmente la pecentuale che uso è anche meno (visto che ho notato che la terra asciuga in un attimo ... soprattutto gli ultimi rinvasi che ho fatto).
Se non altro vedo che tutti gli altri - Serissa variegata (che mi ha fatto una splendida fioritura la scorsa primavera), Olmo, Cotoneaster e Ficus Retusa - gradiscono questo tipo di mistura.

Vi terrò aggiornati!
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
il ragnetto rosso non lo vedi (è piccolissomo), si manifesta con macchie o decolorazioni sulla superficie della foglia.
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Hei Robin, è dal dicembre 2009 che non scrivi niente sul forum ed io vorrei sapere come sta il tuo carpino e soprattutto come o dove stai tu.
Ciao.
 
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