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Buon Natale e felicissimo nuovo Anno

Asclepias

Giardinauta Senior
Con l'auspicio che possano rinnovarsi fra tutti noi gli stessi sentimenti,
offriamo alcune composizioni delle "nostre" regioni
(non ho trovato il testo della veneta "Chiarastella")
e porgiamo vivissimi auguri di salute, serenità e prosperità con un
buon Natale
e felicissimo Anno nuovo
[FONT=&quot]Antonio ,[/FONT] [FONT=&quot]Enza [/FONT]e [FONT=&quot]Giancarlo[/FONT]
[FONT=&quot][/FONT]


Ninna Nanna
zona Peloritani-Madonie della Sicilia

O Bbammineddu quantu siti bbeddu,
viniti a la me casa si vi piace,
ah…ah!
Oh…oh
Ora ca li pasturi sunnu già arrivati,
i longa via sunnu vinuti,
ah…ah!
Oh…oh!
U Bbammineddu nta la naca ciancìa
e l'àncilu Gabrieli lu nnacava.
Tri palureddi santi ci dicìa:
"Dormi figghiu, s'amatu di Maria".
E li pasturi già l'amm'adurari,
oh…oh!
Oh…oh!.


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LE CIARAMELLE
Giovanni Pascoli docente universitario a Messina

Udii tra il sonno le ciaramelle,
ho udito un suono di ninne nanne.
Ci sono in cielo tutte le stelle,
ci sono i lumi nelle capanne.
Sono venute dai monti oscuri
le ciaramelle senza dir niente;
hanno destata ne' suoi tuguri
tutta la buona povera gente.
Ognuno è sorto dal suo giaciglio;
accende il lume sotto la trave;
sanno quei lumi d'ombra e sbadiglio,
di cauti passi, di voce grave.
Le pie lucerne brillano intorno,
là nella casa, qua su la siepe:
sembra la terra, prima di giorno,
un piccoletto grande presepe.
Nel cielo azzurro tutte le stelle
paion restare come in attesa;
ed ecco alzare le ciaramelle
il loro dolce suono di chiesa;
suono di chiesa, suono di chiostro,
suono di casa, suono di culla,
suono di mamma, suono del nostro
dolce e passato pianger di nulla.
O ciaramelle degli anni primi,
d'avanti il giorno, d'avanti il vero,
or che le stelle son là sublimi,
conscie del nostro breve mistero;
che non ancora si pensa al pane,
che non ancora s'accende il fuoco;
prima del grido delle campane
fateci dunque piangere un poco.
Non più di nulla, sì di qualcosa,
di tante cose! Ma il cuor lo vuole,
quel pianto grande che poi riposa,
quel gran dolore che poi non duole;
sopra le nuove pene sue vere
vuol quei singulti senza ragione:
sul suo martòro, sul suo piacere,
vuol quelle antiche lagrime buone!


[FONT=&quot]
[/FONT]


Pastorale di Sant'Alfonso Maria de' Liguori, originario di Pagani e vissuto anche a Tramonti
[FONT=&quot]Quanno nascette [/FONT][FONT=&quot]N[/FONT][FONT=&quot]inno[/FONT][FONT=&quot] a Bettalemme[/FONT]
[FONT=&quot]era nott'e pareva miezo juorno.[/FONT]
[FONT=&quot]Maje le stelle - lustre e belle -[/FONT]
[FONT=&quot]se vedettero accossì:[/FONT]
[FONT=&quot]e a cchiù lucente[/FONT]
[FONT=&quot]jett'a chiammà li Magge all'Uriente.[/FONT]

[FONT=&quot]De pressa se scetajeno l'aucielle[/FONT]
[FONT=&quot]cantanno de na forma tutta nova:[/FONT]
[FONT=&quot]pe 'nsi agrille - co li strille,[/FONT]
[FONT=&quot]e zompanno a ccà e da llà.[/FONT]
[FONT=&quot]E' nato, è nato,[/FONT]
[FONT=&quot]decevano, lo Dio, che nc' à creato.[/FONT]

[FONT=&quot]Co tutto ch'era vierno, Ninno bello,[/FONT]
[FONT=&quot]nascetteno a migliara rose e sciure.[/FONT]
[FONT=&quot]Pe 'nsi o ffieno sicco e tuosto[/FONT]
[FONT=&quot]che fuje posto sott'a Te,[/FONT]
[FONT=&quot]se 'nfigliulette,[/FONT]
[FONT=&quot]e de frunnelle e sciure se vestette.[/FONT]

[FONT=&quot]No 'ncerano nnemmice pe la terra,[/FONT]
[FONT=&quot]la pecora pasceva c'o lione;[/FONT]
[FONT=&quot]co o craprette se vedette[/FONT]
[FONT=&quot]o liupardo pazzeà;[/FONT]
[FONT=&quot]l'urzo e o vitiello[/FONT]
[FONT=&quot]e co lo lupo 'n pace o pecuriello.[/FONT]

[FONT=&quot]Se rrevotaje nsomma tutt'o munno,[/FONT]
[FONT=&quot]lu cielo a terra o mare e tutt'i gente.[/FONT]
[FONT=&quot]Chi dormeva se senteva[/FONT]
[FONT=&quot]'n piett'o core pazzeà[/FONT]
[FONT=&quot]pe la priezza;[/FONT]
[FONT=&quot]e se sonnava pace e contettezza.[/FONT]


Quando nacque il Bambinello a Betlemme
era era notte ma sembrava mezzogiorno.
Mai le stelle – lucenti e belle -
si videro così:
e la più luccicante
andò a chiamare i Magi in Oriente.

Subito si svegliarono gli uccelli,
cantando in un modo tutto nuovo:
persino i grilli – con gli stridii ,
e saltellando di qua e di là,
e dicevano "E' nato, è nato,
il Dio che ci ha creato"

Nonostante fosse inverno, bel Bambinello,
spuntarono a migliaia rose e fiori.
Persino il fieno secco e duro
che fu posto sotto a Te,
germogliò
e di foglioline e fiori si vestì.

Non c'erano nemici sulla terra,
la pecora pascolava con il leone,
con la capretta si vide
il leopardo scherzare;
l'orso con il vitello
e con il lupo la pecorella in pace.

Insomma tutto il mondo si è rivoltato
il cielo, il mare e tutta la gente.
Chi dormiva, si sentiva
in petto il cuore battere forte
dalla felicità,
e sognava pace e contentezza.

Il testo, come già detto è di Sant'Alfonso Maria deì Liguori, Dottore della Chiesa, che è anche autore della più celebre cantata natalizia "Tu scendi dalle stelle".
 
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Antonella65

Maestro Giardinauta
A
Chi
Ama
Dormire
E si sveglia
Sempre di buon
Umore, a chi saluta
Ancora con un bacio, a
Chi lavora molto e si diverte di
più, a chi va in fretta in auto ma
Non suona ai semafori, a chi arriva
In ritardo ma non cerca scuse, a chi spegne
La televisione per fare due chiacchiere, a chi è
Felice il doppio quando fa a metà, a chi si alza presto
Per aiutare un amico, a chi ha l'entusiasmo di un bambino
e pensieri da uomo, a chi vede nero solo quando è buio,
A chi non aspetta Natale
Per essere
Migliore.
Auguri
a tutti
voi!
 
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