Un pettirosso...
Oggi ho visto posarsi sul tinus che ho appena fuori dalla finestra della cucina, il primo pettirosso della stagione.
Eh sì, ci siamo...Anche qui tempo da lupi e riscaldamento già acceso.
La pioggia cade inesorabile da ore e la temperatura è scesa parecchio, ma nel mese appena passato, soprattutto nella seconda parte del mese, mi ero già accorta che l'autunno quest'anno, sarebbe stato più precoce.
Le foglie del Quercus rubra già cominciavano ad arrossarsi, così come il Lyriodendron e il Ginko, cominciavano a sfoggiare la livrea autunnale.
Tutto farebbe presagire un inverno di tutto riguardo...(meditate giardinauti del nord, meditate...)
Anch'io come River, per quanto ami le belle giornate, ho bisogno anche di pioggia.
Veder piovere, specie dopo lunghi periodi siccitosi, mi dà quiete, mi ristora.
A me piace questo clima, ne sento il bisogno. Credo che se dovessi andare a vivere in zone bellissime, ma con scarse precipitazioni, diventerei piuttosto irritabile.
Forse è una condizione abbastanza normale per chi è nato al nord o per chi non è mai vissuto dove è sempre quasi primavera.
SEBBY ha scritto:
A me piacerebbero tanto sia l'autunno che l'inverno.........
se solo potessi fare le cose che mi piacciono: starmene accanto al fuoco mentre fuori piove, passeggiare dopo un temporale, raccogliere rami e bacche, andare a funghi, starmene al calduccio facendo la maglia, leggere un buon libro, preparare conserve, cucinare buoni pranzetti calorici......
Invece: sveglia alle 6:20 con un buio tremendo... via di corsa al lavoro... piove e tutto si complica, anche scendere dalla macchina sotto il diluvio diventa una scocciatura....tutti intorno sono di umore pessimo...si arriva alla sera stramortiti...
Non è l'autunno che è brutto.....sono i nostri ritmi che non si conciliano.....
Condivido appieno quello che hai detto Sebby.
Venendo a vivere qui, ho riscoperto queste due stagioni e le amo tanto, quanto amo la primavera e l'estate.
Fintanto che ho vissuto a Milano, non facevo che correre e correre e, come dice seya, tutt'attorno non trovavo altro che grigiore e gente arrabbiata, che quando parla morde, per il freddo, per la nebbia, per la pioggia, per la neve...insomma, per tutto.
Poi, pur abitando in uno dei tanti paesi dormitorio in cintura nord di Milano e godendo di qualche beneficio in più rispetto ai cittadini veri e propri, per me, con l'arrivo dell'autunno, si spegneva tutto.
Tutto ingrigiva e diveniva un lungo tunnel da cui uscivamo solo con l'approssimarsi della primavera.
Qui invece, i ritmi sono scanditi anche dalle stagioni. Da tre anni con l'arrivo dell'autunno, mi godo i colori, le luci che cambiano, l'odore dell'aria e rallento i ritmi.
In inverno, quasi a diventare un tuttuno con la vita del giardino, tutto si fa più quieto, quasi ovattato e mi ritempro dalle fatiche della bella stagione appena trascorsa preparandomi così, a quelle successive.
E' il tempo della riflessione, dello stare in giardino nelle giornate fredde ad osservare, a godere la sensazione dell'aria pungente che un po' taglia il viso ma che, al tempo stesso, apprezzo perchè è vivace e mi fa cogliere piacevolmente il calore della casa non appena rientro.
Un tepore che sa di un lungo e morbido abbraccio.
E' anche la stagione in cui mi godo maggiormente il lago.
Via dalla pazza folla, ripulito da presenze continue e massicce, girandolo in lungo e in largo, si può godere di una pace incredibile. I tramonti invernali nelle giornate di cielo terso, sul lago sono qualcosa di indimenticabile.
E' bellissimo...