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Approposito di salute ed inquinamento

Scatolina

Guru Giardinauta
Vorrei approfondire in questo post degli argomenti accennati in un'altra discussione e che ho notato hanno acceso gli animi ecologisti di molti di noi.
In particolare abbiamo scoperto di avere tra noi un personaggio a dir poco rivoluzionario per quanto riguarda le alternative al consumismo quotidiano.
In riferimento a tutto questo, vorrei inserire in questo mio post una lettera pervenutami attraverso una mailing list, che trovo molto interessante e di pubblica utilità.
Eccola:


Cibo bio, casa bio, arredamento bio, cosmetici bio… ma chi
pensa all’abbigliamento ecologico e biologico? Ormai è più
o meno diffusa la coscienza della nostra aumentata
delicatezza cutanea, vale a dire che da un po’ di tempo a
questa parte ci siamo accorti di come siano maggiormente
diffuse le allergie, le dermatiti, di quante strane
reazioni/sfoghi compaiano sul nostro corpo. Bene, sempre
più spesso si sente anche ‘dare la colpa’ ad inquinamento,
ad un uso smodato e assolutamente poco consapevole di
prodotti per il corpo, al benessere – si sente anche
questo! -… ma quante volte abbiamo sentito parlare di
vestiti? Cosa resta a contatto della nostra pelle per
l’intera giornata? Gli abiti. E di cosa sono fatti gli
abiti? Sempre più di fibre sintetiche e artificiali – che
non sono la stessa cosa – e sempre meno di cotone, lana,
seta, lino e addirittura canapa – che non sempre sono
‘naturali’ o ‘bio’ come si crede, soprattutto lana, cotone
e seta -.

Procediamo con ordine. Le fibre per eccellenza non
naturali sono le cosiddette fibre sintetiche e le fibre
artificiali
. Le fibre sintetiche – rayon, nailon, lycra… -
sono… petrolio! Fondamentalmente indossiamo abiti
fabbricati a partire da derivati del petrolio e composti
di carbone e idrogeno. Solo un esempio per non
terrorizzare più del dovuto: per ‘sintetizzare’ il nylon
occorrono dei procedimenti che prevedono l’utilizzo di
prodotti tossici quali l’acido cianidrico e l’acido
nitrico. Le fibre artificiali hanno invece un passato
naturale, esse infatti vengono fabbricate a partire da
materie prime ‘naturali’, fondamentalmente la cellulosa;
stiamo parlando di fibre quali la viscosa e il rayon. Il
problema è che il procedimento che porta ad ottenere il
prodotto finito a partire dalla cellulosa prevede una
serie di trattamenti chimici che seppelliscono questo
passato naturale. Un solo esempio, il primissimo passaggio
– e dopo ce ne sono molti altri - per ottenere la viscosa
è quello di dissolvere la cellulosa nella soda caustica.

Perché tutto questo? Perché questi materiali costano di
meno, si possono colorare più facilmente, sono resistenti
a muffe e batteri, sono più facili da pulire, spesso si
sgualciscono molto meno – addirittura non si sgualciscono!
–… Già. In compenso: minimo non fanno ‘respirare’ bene la
nostra pelle, non assorbono il sudore, provocano fenomeni
elettrostatici e non possono essere sottoposti a bollitura
per cui non possono essere sterilizzati. E fin qui abbiamo
tenuto conto solo dei possibili ed eventuali danni al
nostro corpo, ma abbiamo pensato all’impatto ambientale?
Tutti i procedimenti per ottenere e migliorare –
antimuffa, antipiega, antitarma… - queste fibre, prevedono
una lunga serie di procedure e prodotti chimici che
producono residui e contribuiscono al danneggiamento
dell’ambiente circostante.

Tutto ciò dovrebbe spingerci a tenere in maggiore
considerazione l’ipotesi di scegliere e di indossare abiti
prodotti con fibre naturali: cotone, lana, seta, lino,
canapa
. Già. Si tratta sì di fibre che hanno origine
vegetale o animale ma fino a che punto sono ‘naturali’
ed ecologiche? I prodotti che si trovano normalmente in
commercio utilizzano lana, cotone e seta… trattati. Questo
significa che prima di diventare il bel maglioncino caldo
e colorato che indossiamo, la lana o il cotone di cui si
compone ha subito dei trattamenti non propriamente
naturali. Ma facciamo un ulteriore passo indietro.

Parliamo del cotone. Il cotone si produce a partire da una
pianta tropicale ad arbusto la cui coltivazione, udite
bene, prevede l’utilizzo di diserbanti e pesticidi. Stiamo
parlando di circa il 2,4 % della superficie terrestre
coltivata a cotone, per la cui coltivazione si utilizza il
25 % di pesticidi del totale utilizzato nel mondo, che si
traduce in almeno un milione di persone intossicate e di
molti morti – stiamo parlando di chi lavora in questo
settore -, che si traduce in centinai di milioni di
metri cubi d’acqua utilizzati per l’irrigazione.

Parliamo della lana. La maggior parte della materia prime
utilizzata dall’industria tessile proviene dall’Australia
e dalla Nuova Zelanda a scapito dei piccoli e medi
produttori.

Parliamo della seta. La maggior parte della seta viene
prodotta nei paesi asiatici da cui viene importata senza
alcuna garanzia circa i diversi trattamenti subiti durante
le differenti fasi della produzione.

Ma qua stiamo già sfociando nel passaggio successivo:
tutte queste fibre per esigenze di mercato vengono
comunque trattate. E non stiamo parlando ‘solo’ di tintura
ma addirittura di trattamento della fibra stessa che priva
la lana di lanolina, il cotone di amidi e peluria, la seta
di sericina e fibrina, Risultato? Le fibre risultano più
fragili, perdono alcune loro caratteristiche quali
elasticità, traspirabilità e resistenza, ed infine, durano
di meno.




Tutto questo mi ha un po scossa...... e voi come vivete questa realtà di oggi??
 

Danilis

Apprendista Florello
Io vedo che i jeans che indosso sono di cotone 100%, i pesticidi utilizzati sono molti, ma di certo non ammazzano le persone, bensì inquinano le falde acquifere .... Poi non ho capito cosa c' entra questa frase con l' inquinamento:

Parliamo della lana. La maggior parte della materia prime
utilizzata dall’industria tessile proviene dall’Australia
e dalla Nuova Zelanda a scapito dei piccoli e medi
produttori.

Non vorrà mica essere una lettera di boicottaggio?

Dani ;);)
 

mercuzio

Maestro Giardinauta
Prima di tutto grazie Scatolina per il contributo.
Non credo proprio si tratti di boicottaggio i piccoli produttori si devono adeguare, e spesso i mezzi meno costosi per farlo sono anche quelli più dannosi per noi questo a qualsiasi campo si faccia riferimento.
I pesticidi non uccidono le persone???!!! E se si inquina una falda acquifera pensate che non ne risentano anche le persone???!!
Anche se viviamo al centro di una metropoli (fortunatamente non è il mio caso) risentiamo comunque di tutti quei fenomeni di inquinamento terrestre che bene o male ci raggiungono e peggiorano il nostro stile di vita ...e per stile di vita non intendo l'approccio del singolo alla vita quotidiana bensì la possibilita di vivere in modo sano.
Ciao.
 
Y

yanomami

Guest
eh no!
e dove la mettiamo la cazzata mi si consenta il termine, delle bottiglie di plastica che una volta sbriciolate e filate ne fanno mafglioni?
e poi noi c'e li indossiamo e non sappiamo dele alergie?
gia proprio cosi,poi non e detto che naturale non sia trattato, oppure non e detto che perche sia canapa non sia esente da sostanza chimiche,la canapa viene detto anche maiale vegetale in qiuanto non si butta via niente,
poi attenzione come il cotone che lo vogliamo bianchissimo,non esiste il colore del cotone naturale non e bianchissimo, cosi come le torbe neutre ehh si porca paletta,le torbe neutre non esistono in quanto tutte le torbe sono acide ,sia le nere che le bionde,si ci vuole piu consapevolezza negli aquisti e nelle piccole cose,
da oggi quando si va a fare la spesa portiamoci borse di stoffa e fate come ho fattoio che sulle borse ci disegno dei fiori,un albero o ci scrivo poesie ,da un lato e dall'altro ci scrivo che non voglio ogm,o simili ..sapete fa un certo effetto e credo di aver lanciato una moda sullo stile new age consapevole
 
Y

yanomami

Guest
IO lo so che la mia è una battaglia persa,ma voglio comunque tentare lo stesso,per lo meno ,non di cambiare il mondo,ma di rendere consapevoli gli altri esseri umani, checchè se ne dica,come la volti è la giri,a nessuno di noi piace il mondo come è oggi.
GIà ,il fatto e che non facciamo nulla per migliorare le cose,
dai, siamo onesti, quanti di noi pur sapendolo che quattro passi dal tabaccaio fanno bene ,prendiamo la macchina per fare si e no tre quattrocento metri?
certo i centri delle città sono congestionati,ma nessuno di noi rinuncia ala comodità dell'auto, invece del mezzi publici,,poi ci arrabbbiamo se il cane fa la cacca sul marciapiede e il proprietario non la raccoglie,ma noi,allora che abbiamo intasato il bidone dei rifiuti con un sacco di spazzatura voluminoso piu che pesante?,certo, la tolleranza zero, ma noi dobbiamo essere i primi a rispettare le regole,gli altri non lo fanno?be cominciate a farlo voi e noi insieme,
ho fatto una provaa nei bidoni dell'immondizia a mettere 2 sacchi da 110litri con tutto quello che capitava alla fine avevo due sacchi piu voluminosi che pesanti,infatti legati ci stacano appena in ascesore,poi ho preso altri due sacchi uguali hi primi ed ho usato discrnimento per i rifiuti tuto quello che ci infilavo lo piegavo e strappavo e riducevo a minimi termini,
con sorpresa pesavano un po di più degli altri ,ci stava tre volte tanto e entavano in ascensore occupando un minimo spazio,
ora, pensate in una citta come milano o roma se tutti facessero cosi,che risparmio,e pensate che io non ho fatto il riciclaggio di quello che ho messo dentro ,peniamo con il ricilaggio e differenziato.
 

mercuzio

Maestro Giardinauta
Si Yanomami anche io lo faccio sempre con i rifiuti :)
Però vedi spesso le persone non lo fanno vuoi per pigrizia vuoi per ignoranza vuoi ...per cosa ti pare
Quindi io rinnovo la mia proposta di fare un post informativo anche su quelle piccole e semplici regole che una persona dovrebbe adottare per migliorare, anche se poco lo stile di vita di tutti, tu potresti farlo visto che infindo è il tuo lavoro.
Se avessi tempo di farlo te ne saremmo tutti molto grati :) :)
Ciao e grazie ancora.
 

Scatolina

Guru Giardinauta
Seconda parte

Ciao, se vi interessa vi incollo la seconda parte dell'articolo che ho messo all'inizio.....

Le fibre cosiddette naturali, possono essere considerate effettivamente ecologiche nel momento in cui non solo non subiscono trattamenti particolari – mercerizzazione per il cotone, tintura… - che risultano inquinanti per l’ambiente e nocive per la salute dell’uomo, sono ecologiche e bio nel momento in cui provengono da coltivazioni ed allevamenti biologici certificati. Oggi l’abbigliamento prodotto con fibre biologiche è considerato ancora un prodotto di nicchia, con dei costi abbastanza elevati e una commercializzazione non ancora molto diffusa. In ogni caso si ha sempre più coscienza del problema e la domanda di questo tipo di prodotto comincia a farsi più consistente.

In generale dunque gli abiti in fibre naturali che troviamo normalmente in commercio, anche se sono al 100% cotone, lana o altro, non sono esattamente dei prodotti ‘bio’ – e comunque restano sempre preferibili ad abiti prodotti con fibre sintetiche e artificiali o a quelli che pur essendo in fibre naturali contengono una percentuale di ‘sintetico’ –.

Qualche esempio. Il cotone subisce la mercerizzazione, un procedimento chimico che consiste in una forte impregnatura con soda caustica, questo per aumentarne brillantezza, renderlo più resistente ai lavaggi in modo che non si restringa e per migliorarne la capacità di assorbire il colore. La lana viene quasi sempre sottoposta ad un trattamento chiamato superwash, che serve anche in questo caso per renderla irrestringibile e che consiste nel sovrapporre una pellicola sintetica resinosa sulla superficie della fibra; le scaglie cornee della fibra vengono completamente ricoperte a scapito delle sue caratteristiche traspiranti. Anche la seta non si salva: viene trattata con delle resine, subisce un processo di sbiancamento con dei candeggianti ottici e, per aumentarne il peso, è sottoposta ad una carica di sali metallici. In generale queste fibre subiscono spesso dei trattamenti con resina acrilica al fine di evitare restringimento e sgualcitura, con conseguente diminuzione della capacità di assorbimento dell’acqua e aumento della carica elettrostatica. A tutto ciò aggiungete ulteriori trattamenti antimuffa, antitarma, antipiega … - lavorazioni che rientrano in quel processo che tecnicamente viene chiamato finissaggio -. Per ottenere l’antistiro, dunque per accontentare tutti coloro che odiano stirare, le fibre vengono trattate con resine sintetiche contenti formaldeide; se la vostra maglietta di cotone è garantita anti-macchia, le fibre sono state trattate con resine fluorate.

Non ci stuferemo mai di ripeterlo: a pagare le conseguenze di questo ‘abuso chimico’ sono l’ambiente e l’uomo che in esso vive. La nostra pelle ‘respira’ a contatto con tali tessuti e l’ambiente riceve in regalo una serie di scorie chimiche tossiche che vanno ad inquinare acqua, terreno e aria.

Vale la pena? Non è forse meglio lavorare al fine di trovare un’alternativa? – e ci sono: tinture con pigmenti vegetali; sbiancatura con ossigeno piuttosto che con cloro… - Non è meglio stirare una camicia in più o utilizzare un capo che, forse è più delicato, ma di cui abbiamo la certezza che non danneggi noi e l’ambiente? Informazione e sensibilizzazione sono necessarie anche al fine di arrivare ad un mercato di prodotti di questo genere più ampio e dunque – forse - meno costoso.

Ricapitoliamo gli svantaggi delle fibre sintetiche ed artificiali:

- sono di impedimento alla naturale ‘respirazione’ della pelle
- non assorbono il sudore
- provocano fenomeni elettrostatici
- non possono essere sterilizzate (problema importante nel caso di indumenti intimi)
- sono dei ‘portatori non sani’ di innumerevoli sostanze tossiche
- le fibre sintetiche lasciano penetrare i raggi ultravioletti

E dunque, quali sono invece i vantaggi delle fibre naturali?

Innanzitutto le fibre naturali sono vive, respirano e possiedono una loro naturale capacità di adattamento e di reattività – un esempio: un capo di abbigliamento, se lasciato all’aperto per un’intera notte, perde gli odori di cui è impregnato -. Altra caratteristica fondamentale di fibre vegetali o animali è quella della traspirabilità, caratteristica che favorisce l’interscambio termico tra organismo ed ambiente garantendo protezione sia dal freddo sia dal caldo e riducendo il ristagno di sudore sulla cute. Se fa freddo le fibre da preferire sono lana e seta che hanno una composizione proteica molto simile alla nostra cute – la lana per esempio contiene cheratina, una sostanza che si trova anche nella nostra pelle -. Se fa caldo, naturalmente cotone e lino, fibre vegetali che disperdono il calore e mantengono fresca la pelle.

Schematizziamo le caratteristiche – positive e negative - delle fibre naturali.

COTONE

- buona capacità di assorbimento
- resistente e dunque lavabile senza troppi problemi
- alto grado di conduzione del calore e dunque risulta essere una fibra fresca
- poco elastico
- infiammabile
- può essere attaccato da muffe e batteri
- poco resistente alla luce e alle sostanze acide

LANA

- è molto elastica
- cattivo conduttore di calore è dunque utile per riparasi dal freddo
- ha un alto potere assorbente grazie alla lanolina in essa contenuta (può assorbire fino al 20% del suo peso in acqua senza che si avverta la sensazione di umido o bagnato)
- assorbe facilmente gli odori e lo sporco aderisce molto sulla sua superficie
- il sudore, se depositato sulle fibre di lana per molto tempo o se non lavato con molta cura, deteriora la fibra
- si indebolisce se resta troppo tempo esposta al sole
- quando è umida perde molta della sua naturale resistenza, per questo non andrebbe mai strizzata quando è bagnata

SETA

- protegge la pelle dal calore
- è resistente
- ha una buona capacità di assorbimento
- è poco resistente alla luce solare

LINO

- questa fibra sembra esercitare un’azione antiallergica e solitamente è consigliabile a persone che soffrono di sudorazione eccessiva
- è molto resistente
- ha una buona capacità di assorbimento
- ha poca elasticità
- si sgualcisce con facilità

Qualche consiglio:

Preferite indumenti intimi di lana o seta che sono naturalmente resistenti all’attacco di germi e batteri. Evitate candeggi casalinghi per i capi di lana, lavateli con saponi neutri o delicati, utilizzate acqua fredda e un’emulsione di lanolina. Lavate sempre i vestiti appena acquistati prima di indossarli, in modo da abbassare il contenuto di sostanze chimiche.
 

amethyst

Aspirante Giardinauta
Dico la mia...

Non ho sufficienti dati per suffragare o meno l'ipotesi che i colori nei tessuti di fibre naturali possano o meno scatenare allergie e/o problemi vari...
Chiedo però di riflettere anche sui trattamenti che noi riserviamo ai nostri capi di abbigliamento. Vedo persone che utilizzano quantitativi esagerati di detersivo, utilizzano sbiancanti "perchè altrimenti la maglietta resta grigia" (embè? basta che sia pulita!) e, per finire, ammollano la biancheria già stra-lavata nell'ammorbidente... che si appiccica alle fibre e non si toglie più nemmeno a risciaquarlo.
Esperienza personale: il mio ex-fidanzato, quando viveva con mammà aveva un problema... un eritema proprio sul... sedere!! :p Mammà usava sempre l'ammorbidente, io invece non l'ho mai usato, lo considero un prodotto superfluo ed inquinante. Bene, quando lui venne ad abitare con me... l'eritema scomparì!! Poi se ne andò anche il fidanzato, ma questa, è un altra storia...! :rolleyes:

Baci!
Ele :love_2:

P.S. complimenti a Yanomami, collega di spesa fatta con la sporta di tela! Sai quanti sguardi "da pazza" mi sono presa dalle varie cassiere dei supermercati, sempre pronte ad imbustare tutto nei sacchettacci di plastica? Quando tiro fuori la mia sporta, mi guardano come un'extra-terrestre!!! :eek:
 
Y

yanomami

Guest
Grazie ametist,ma i complimenti vanno a tutti coloro,che in un modo o nell'altro fanno un piccolo sforzo per migliorare il pianeta,bene visto,che siamo in due e già qualcosa,anzi in tre, è gia molto,auguriamoci che in futuro altri del forum si aggreghino,
MA... ATTENZIONE...
si può essere anche allergici alle sostanza naturaliun esempio lampante è che io sono allergico al sapone di marsiglia,certo non quello che vendono qui a torino,ma proprio quello originale che mi arriva da marsiglia ,dove vi e l'ultima fabbrica di questo sapone.Ma sono anche allergico alla lana,è spesso uso cotone seta lino kapok che e lana vegetale,ma ,dal prodotto naturale ci si può curare,dal chimico no,spesso uso di propoli a cicli aiuta per quasi tutte le allergie.,ma spesso il problema e questo ,
io non capisco perchè il prodotto naturale costa meno ma viene venduto di piu
come il riso,il riso integrale nonha praticamente lavorazioni sè non quello di pulizia evitando i basaggi dello sbiancamento,della lucidatura evia dicendo allora perche costa di piu?,ma cosi come tanti altri prodotti,cosi io ho trovato una persona che mi vende i prodotti della terra ad un prezzo che se ve lo dico non ci credete,comprando a casse pago la grandissima cifra di euro uno per kg di prodotto, e cio che produce non ha nulla di chimico,io stesso ho controlato e quando serve gli vado a fare trattamenti non chimici,di gente cosi in giro ce ne ,oh vero non c'e la certificazione,ma a men non serv in quanto o visto di persona con controlli a sorpresa in tempi e modi diversi.
io credo che se riuscissimo ad appprovigionarci la merce dal contadino forse le cose cambierebbero,
ah invece di usare l'anticalcare,usate una volta a settimana ltri uno di aceto nella lavabiancheria a 90gradi un lavaggio a vuoto,per tutti i ppanni n on superate gradi 60 ,i capi durano di piu e non cuociono,per i pelucchi invece aggiungete nell'ultimo risciaquo un bicchiere di aceto bianco,ed il gioco e fatto,
ad esempio ilbuon vecchio bicarbonato usato come det,per intimo quando si hanno arrossamenti micosi o lievi infezioni e un tocasana ed ecco il perchè
in quanto l'ambiente e acido con u ph quattro-cinque ,se noi modifichiamo l'abitus i batteri non si riproducono,molto semplice,
la prossima volta che le vostre piante hanno il mal bianco provate col bicarbonato,e poi direte che quello che ha un pessimo carattere aveva ragione
un fiore di loto bianco per ognuno di voi che leggerà questi articoli.
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Anche a me hanno sempre detto che ho un pessimo carattere.......non a caso sono una scorpiona ;)
a parte questo, vedo che siamo nella stessa lunghezza d'onda....... anche io uso moltissimo l'aceto, anche per le pulizie di casa.

Lavo i vetri e detergo quasi tutto, in casa, con un mix di aceto a ammoniaca, e tutto splende, senza usare tanti prodotti, troppi prodotti, che poi alla fine sono tutti uguali, ma uno serve per i vetri, l'altro per le superfici, un altro per la cucina, un altro per il bagno. Come se ci fosse un dentifricio diverso per ogni dente che abbiamo in bocca :D

Grazie per il fiore di loto :)
 

Scatolina

Guru Giardinauta
Io metto l'aceto al posto del brillantante nella lavastoviglie. E lo uso per scrostare i rompigetto dei rubinetti ;)
Ma d'ora in poi gli darò ancora più spazio all'interno dei lavori in casa! :)
 
Y

yanomami

Guest
AH BEH, SI BEH
il problema, è però che usare l'ammoniaca con l'aceto,non e proprio quel che si dice salutare, a meno che non sia ammoniaca vegetale,ed ancora...
piuttosto usa l'aceto di mele con quakche olio essenziale,ad esempio l'olio di geranio e lavanda servono a disinfettare e sterilizzare i taglieri da cucina dove ci tagli gli algi e la carne,ad esempio usa il tee tre o meglio la maleleuca-alternifolia che e lo stesso per pulire in casa,20goce in due litri di aqua e ..che buona puzza hai in casa,opure il vecchio e antico bergamotto che ha un potere disifettante ecezzionale e che profumo che c'hai poi,
certo fare attenzione ai mix che sono pericolosi,e quindi non vanno bene.
ma comunque anche se mi rimane il mio pessimo carattere,è comunque un carattere,d'altronde io non l'ho mai nascosto che il mio carattere e pessimo,ma ha anche dei vantaggi è molti
presuntuoso?
arrogante? autoritario?
ma certo questo ed ancor di più
il fatto e che non siamo noi dello scorpione ad aver ragione,ma gli altri ad avere torto!
e poi come è che quando ci vuole qualcuno con le p..... cercano quelli dello scorpione.
tutti i grandi inventori,artisti,scienziati son tutti dello scorpione,insomma qualcosa di piu abbiamo, è innato.....
ad esempio farsi poi un essenza di colonia leggere leggera con le rose bulgare e damascene .e poi ti voglio vedere,
in natura abbiamo già tuto ciò che ci serve,basta solo saerlo trovare ed usare,tutto qui,
la cosa è semplice,ma, quando si va in u bosco ,porca paletta e portiamoci un po di semi da spargere durante le passeggiate,e vedrete che in pochi anni avremmo dei boschi adatti.
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Uso sempre l'aceto di mele ed uso anche gli olii essenziali nell'acqua per la pulizia dei pavimenti e dei posti dove dormono cane e gatta.

Cmq grazie, sei gentile scorpionaccio ;)
 
Y

yanomami

Guest
a proposito di animali,non quelli a due zampe ma quelli a quattro zampe,metti nella cuccia del cane ,e nella cesta del gatto sootto la coperta dove si sdraiano foglie di alloro e maggiociondolo che insieme tengono lontani pidocchi mosche e papataci, forse non lo sapete ma nei polllai soprattutto e dove si allenano volatili si deve dixco si deve costruire con il maggiociondolo che risulta velenoso per i parasiti mentre e innocuo per i volatili.
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Grazie, questo del maggiociondolo non la sapevo proprio, mentre uso di già le foglie di alloro con i grani di pepe, ottimi contro le tarme.
Hai visto quante informazioni di scambiamo :)
 
Y

yanomami

Guest
Scuuuusa, neh,ma visto che ho studiato a pesaro urbino farmacopea erboristica qulcosa ho imparato,ed a qualcosa e servito,meno male
dunque e vero,ma il maxmum dell'effetto contro le tarme negli armadi lo trovicon un miz a base di
eugenia
quassia
geranium robertianum var sanguineum,
cardamomo
cedro rosso d'america del nord in pratica quello canadese
E siccome sono molto presuntuoso ti imparo un altra cosa metti nei cassetti dove hai posateuna spezia stupenda e dove hai la pasta metti del gomada masticare alla menta lasciando le lastrine nella stagnola,
la buomna puszza di menta terra lontane le farfaline che si trovano nella pasta e nella farina,ossia le tarme del grano che sono picole e poi sfarfallano,ma attttteeenzione,se effettivamente ci troviamo queste bestie che magari sono ricche di vitamine ,quindi mangiarle non fa n
male, vuole anche dire che
quegli alimenti hanno subito trattamenti chimici limitati
quindi non tutto il male viene per nuocere,
e vrissimo che un ago punge e fa male
ma con l'ago si uniscono i lembi di pelle,anche quella umana
quelli come noi dello scorpione sono come gli aghi,o come il sale nella vita.
una cosa che non ho capito e se stai ad amsterdam a spinellarti o vivi a pitigliano e sapere dove e questo posto?
comunque mi resta sempre il mio carattere.PESSIMO.
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Sarà, ma quando ti leggo, mi metti allegria, probabilmente tra scorpioni non funziona ;)

Cmq, abito ad Amsterdam perchè mio marito lavora qui ed io l'ho seguito;
mai fatto uno spinello, spero non sia un problema, per me non lo è :)

Grazie per i suggerimenti, sono sempre ottimi, io ogni tanto faccio anche dei Pommanders, prendo le arancie o limoni e li stecco con chiodi di garofano, poi li spolvero con polvere di noce moscata, di giaggiolo e li metto negli armadi o li lascio in un piatto in salotto, sono decorativi e le tarme non amano le spezie, mentre io si :)
In inverno brucio sempre dell'olio essenziale di cannella, ottimo per depurare l'aria e togliere disinfettare e profumare gli ambienti.
A novembre alla sera, accendo una candela bianca e mi beo della sua luce e bevo un bicchiere di vino rosso.

Di queste piccole chicche ne ho a bizzeffe, se vuoi, quando voui, te le dico :)

Pitigliano è in Toscana, una città splendida, nata dal tufo in zona etrusca http://www.pitigliano.net/cosa_chi_dove/infoindex.htm

qui troverai alcune notizie :)

A disposizione per qualsiasi altra notizia, ciao
 
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