Faccio qualche esempio per spiegarmi meglio.
Noi diciamo "rincosporiosi dell'orzo", con riferimento al patogeno, che ha il merito di rispondere ad una logica scientifica, ma per converso è un modo poco empirico per comunicare: in inglese questa malattia viene chiama "barley leaf blotch", con riferimento all'aspetto visivo del sintomo/danno tipico che la malattia produce; la "pirenofora" (sempre dell'orzo), diventa invece "net blotch", perchè le maculature sono reticolari.
La virosi del frumento che noi chiamiano "mosaico comune", viene identificata con "soil-borne wheat mosaic virus", quindi con un riferimento aggiuntivo alla trasmissione per via radicale (veicolata da un protozoo plasmodioforale).
L'anarsia del pesco, di cui noi non abbiamo in pratica altro termine se quello italianizzato del genere dell'insetto ("minatrice dei germogli" ha ben poco seguito, e suppongo sia l'italianizzazione della dizione inglese), viene denominata "peach twig borer", ossia in tre parole si richiama: la pianta ospite, l'organo attaccato, il nome comune delle larve che hanno la caratteristica di penetrare negli organi vegetali (potremmo tradurre "tarlo dei getti del pesco).
Non che io voglia sminuire il lessico scientifico italiano, anzi abbiamo una gran ricchezza e io credo che spesso il termine inglese sia una traduzione di quello delle lingue neo-latine (es.: ruggine = rust; bolla = leaf curl), tuttavia l'Editore (non l'autore che sono per inciso io) con il quale collaboro mi chiede di mettere il nome delle malattie e dei fitofagi anche in inglese, non solo per una questione di opportunità e utilità, ma anche perché trova che la denominazione inglese sia non di rado didatticamente incisiva.
Poi scusami, ma google mi sembra un po' limitativo come punto di confronto e riferimento scientifico-accademico.
Ciao
...e scusa agli altri lettori per questa sorta di "fuori tema" specialistico.