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antracnosi?

ladybug

Giardinauta
Buonasera a tutti, vi chiedo aiuto per una pianta (che credo sia una varietà di viburno) che nel giro di pochissimi giorni si è ammalata e sta perdendo tantissime foglie, quelle cadute sono tutte arricciate, mentre quelle rimaste sulla pianta mostrano aree nerastre evidenti soprattutto sulla pagina superiore...
Ho guardato su un manualetto di Gardenia e mi sembra che possa trattarsi di antracnosi ma non ne sono sicura..
Cosa posso fare? Di che si tratta e cosa posso applicare sulla mia pianta per evitare che muoia?
Grazie,
Elisabetta

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Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Quale sia per certo l'agente di malattia non te lo saprei dire, ma è una tipica sintomatologia che gli inglesi chiamano leaf spot (vi sono diverse specie di funghi che provocano maculature fogliari: per essere certi bisognerebbe fare un isolamento, oppure conoscere molto bene la patologia del viburno, che se è lui potrebbere essere V. tinus o V. lucidum).
La difesa si basa su una corretta gestione della pianta in quanto a bagnatura, concimazioni e potatura allo scopo di evitare per quanto possibile le condizioni favorevoli allo sviluppo delle malattie fungine (che si insediano più facilmente in condizioni di umidità, fogliame ammassato, eccessi di concimazione azotata); poi è buona cosa togliere e bruciare le foglie colpite che sono sorgente di ino**** in quanto contengono i germi del patogeno.
Passando al chimico, un intervento con anticrittogamici ha la migliore validità se fatto alla comparsi dei primi sintomi, non a malattia in atto e con danni ormai fatti: vanno bene sostanze attive a largo spettro come penconazolo, tebuconozolo e simili, magari abbinate ad un prodotto di copertura come il mancozeb).
Ciao
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
si tratta molto probabimente di antracnosi, la maculatura diffusa e irregolare è tipica delle patologie delle vie vascolari.
Uso di prodotti anticrittogamici per annaffiatura come dodina e magari anche fosetil-alluminio potrebbero aiutare la pianta.
La base del problema potrebbe essere la tipologia del terreno, spesso i viburni vengono piantati in terreni pesanti senza nessun accorgimento.
Il termine leaf-spot è troppo generico, gli inglesi lo usano per definire qualsiasi macchia fogliare, un pò come dire muffa in italiano.
http://www.agriligurianet.it/Agrinet/DTS_GENERALE/20090327/FRONDE_FRUTTI_FIORI_2009.pdf
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
...
Il termine leaf-spot è troppo generico, gli inglesi lo usano per definire qualsiasi macchia fogliare, un pò come dire muffa in italiano.
http://www.agriligurianet.it/Agrinet/DTS_GENERALE/20090327/FRONDE_FRUTTI_FIORI_2009.pdf

Convengo solo parzialmente: io lo trovo riferito fondamentalmente a malattie ad eziologia fungina (o batterica) di tipo necrotossico che colpiscono elettivamente i tessuti fogliari, in linea di massima simili per patogenesi ed epidemiologia; nel lessico italiano della patologia vegetale invece con termini quali "maculature" o "necrosi" ci riferiamo piuttosto al sintomo che non al tipo di malattia (sec. Baldacci).
Antracnosi in effetti è un quadro sintomatologico che sta a significare, almeno in patologia vegetale, un aspetto come di macchie di color carbone (antrace); nei vecchi testi la si trova riferita a un sacco di malattie di varie piante, talvolta con il sinonimo di vaiolo oppure di nebbia (fagiolo, noce, vite, fico, agrumi, fruttiferi, cucurbitacee ecc.).

Ho scorso il Disciplinare della Regione Liguria: non mi pare che nello specifico siano stati molto circostanziati, nel senso che mentre per altre malattie fogliari si italianizza il nome del genere del patogeno (septoriosi, cladosporiosi, oppure si cita il nome scientifico del patogeno stesso) scrivendo solo antracnosi non è scontato a quale patogeno si alluda. Ci sarebbe anche da fare un aggiornamento sugli agrofarmaci, che come è noto sono in continua fase di revisione (ad es. recentemente sono stati revocati dodina e ditianon citati per l'antracnosi, dunque saranno presto eliminati nei soliti tempi concessi per lo smaltimento delle scorte).

Comunque quella che in inglese viene chiamata viburnum anthracnose leaf spot ha come agente di malattia Colletotrichum gloeosporioides, fungo che attacca molte specie coltivate (sull'olivo provoca ad es. la c.d. lebbra sui frutti).
Le malattie causate da detto patogeno vengono considerate di tipo necrotossico, dunque per chiudere il cerchio mi pare che ci stia il termine leaf spot, non essendo una patologia di tipo vascolare.
 
Ultima modifica:

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
infatti gli anglo-americano hanno una scarsa terminologia, leaf-spot è troppo generico.
Perchè tu sai a priori quali prodotti verranno ritirati per sempre? evitiamo le polemiche, come se esistessero decine di prodotti nuovi e rivoluzionari, alla fine quelli commerciabili per il pubblico sono sempre quelli.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Peccato sia difficile conversare con te. Un aggiornamento sulla revisione dei prodotti fitosanitari è una informazione, non una polemica.
Rispetto alla terminologia anglo-americana, il mio Editore non è del tuo stesso avviso, anzi ha voluto per ogni malattia o fitofago il corrispondente nome in inglese, perché ritenuto più descrittivo.
Ciao
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
leaf-spot vuol dire semplicemente macchia fogliare, associabile ad una miriade di malattie più disparate, non ha nessuna specificità intrinseca, mentre in italiano come ben risaputo dire septoriosi o cladosporiosi o batteriosi pur riferito alla macchia delle foglie è restrittivo, mentre leaf spot deve essere associato al suo aggettivo.
Basta fare una piccola ricerca con google per capirne il senso, dove sarebbe la specificità secondo il tuo autore?
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Faccio qualche esempio per spiegarmi meglio.

Noi diciamo "rincosporiosi dell'orzo", con riferimento al patogeno, che ha il merito di rispondere ad una logica scientifica, ma per converso è un modo poco empirico per comunicare: in inglese questa malattia viene chiama "barley leaf blotch", con riferimento all'aspetto visivo del sintomo/danno tipico che la malattia produce; la "pirenofora" (sempre dell'orzo), diventa invece "net blotch", perchè le maculature sono reticolari.
La virosi del frumento che noi chiamiano "mosaico comune", viene identificata con "soil-borne wheat mosaic virus", quindi con un riferimento aggiuntivo alla trasmissione per via radicale (veicolata da un protozoo plasmodioforale).
L'anarsia del pesco, di cui noi non abbiamo in pratica altro termine se quello italianizzato del genere dell'insetto ("minatrice dei germogli" ha ben poco seguito, e suppongo sia l'italianizzazione della dizione inglese), viene denominata "peach twig borer", ossia in tre parole si richiama: la pianta ospite, l'organo attaccato, il nome comune delle larve che hanno la caratteristica di penetrare negli organi vegetali (potremmo tradurre "tarlo dei getti del pesco).

Non che io voglia sminuire il lessico scientifico italiano, anzi abbiamo una gran ricchezza e io credo che spesso il termine inglese sia una traduzione di quello delle lingue neo-latine (es.: ruggine = rust; bolla = leaf curl), tuttavia l'Editore (non l'autore che sono per inciso io) con il quale collaboro mi chiede di mettere il nome delle malattie e dei fitofagi anche in inglese, non solo per una questione di opportunità e utilità, ma anche perché trova che la denominazione inglese sia non di rado didatticamente incisiva.

Poi scusami, ma google mi sembra un po' limitativo come punto di confronto e riferimento scientifico-accademico.

Ciao
...e scusa agli altri lettori per questa sorta di "fuori tema" specialistico.
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Faccio qualche esempio per spiegarmi meglio.

Noi diciamo "rincosporiosi dell'orzo", con riferimento al patogeno, che ha il merito di rispondere ad una logica scientifica, ma per converso è un modo poco empirico per comunicare: in inglese questa malattia viene chiama "barley leaf blotch", con riferimento all'aspetto visivo del sintomo/danno tipico che la malattia produce; la "pirenofora" (sempre dell'orzo), diventa invece "net blotch", perchè le maculature sono reticolari.
La virosi del frumento che noi chiamiano "mosaico comune", viene identificata con "soil-borne wheat mosaic virus", quindi con un riferimento aggiuntivo alla trasmissione per via radicale (veicolata da un protozoo plasmodioforale).
L'anarsia del pesco, di cui noi non abbiamo in pratica altro termine se quello italianizzato del genere dell'insetto ("minatrice dei germogli" ha ben poco seguito, e suppongo sia l'italianizzazione della dizione inglese), viene denominata "peach twig borer", ossia in tre parole si richiama: la pianta ospite, l'organo attaccato, il nome comune delle larve che hanno la caratteristica di penetrare negli organi vegetali (potremmo tradurre "tarlo dei getti del pesco).

Non che io voglia sminuire il lessico scientifico italiano, anzi abbiamo una gran ricchezza e io credo che spesso il termine inglese sia una traduzione di quello delle lingue neo-latine (es.: ruggine = rust; bolla = leaf curl), tuttavia l'Editore (non l'autore che sono per inciso io) con il quale collaboro mi chiede di mettere il nome delle malattie e dei fitofagi anche in inglese, non solo per una questione di opportunità e utilità, ma anche perché trova che la denominazione inglese sia non di rado didatticamente incisiva.

Poi scusami, ma google mi sembra un po' limitativo come punto di confronto e riferimento scientifico-accademico.

Ciao
...e scusa agli altri lettori per questa sorta di "fuori tema" specialistico.

Ciao
si hai ragione google è limitativo, resta chiaro che leaf-spot di suo ha poco valore specifico, non identifica nulla di preciso, dire maculatura, macchia fogliare o muffa ha la stessa sua valenza.
 
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