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erica in difficoltà???

lizzy3

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti!:Saluto:

vorrei alcune delucidazione sull'erica, che ho comprato ad ottobre, per avere un pò di colore anche d'inverno....appena presa era bellissima , anzi erano, circa 5 piantine, piantate a terra, in un angolo (muro) del giardino ed intorno ho messo dei grossi sassi in modo da farla sentire a casa, il clima è mite(sono a roma, vicino al mare) comunque durante questi 3 mesi ha fatto un bel freddo che ha assicurato una temperatura decente per l'erica!! Il terreno non è acido, ma ho messo (in grani) un pò di ferro circa 1 volta al mese. Comunque, dopo circa 2 settimane l'erica è ingiallita :(ed ha spigato con dei ciuffi verdi, è così ormai da 2 mesi!! e non sò se è normale o se c'è qualcosa di sbagliato!! MI potete aiutare??
Grazie a tutti!

:)
 

*Lucy*

Aspirante Giardinauta
ciao, anche a me ha fatto dei ciuffi verdi, ma x ora non è ingiallita.Nel vaso ho messo terra acida mescolata a universale ( sbagliato però, perchè vuole SOLO terra acida) così ho aggiunto anch'io del ferro.
Dicono che sia una pianta molto difficile da mantenere e chi l'ha avuta, al max è riuscita a farla vivere 2 anni ( qualcuno mi smentisca se non è vero).
Prova ad aggiungere del terriccio x acidofile e in inverno fa che sia raggiunta da un pò di sole.Attenzione però che in primavera e in estate vuole solo ombra.Auguri!
 
P

Piera1

Guest
Io ho due eriche sopravvissute all'estate palermitana. L'erica non solo vuole terra acida anzi se è solo torba bionda è meglio ma vuole anche acqua decalcificata. Ombra in estate, da me ombra totale e soprattutto non va piantata insieme ad altre piante, l'erica ha un brutto caratteraccio, ama stare da sola, parola di Ippolito Pizzetti e scusatemi se è poco.
 

lizzy3

Aspirante Giardinauta
grazie mille delle risposte!!:hands13:

..la pianta è all'ombra quasi sempre, forse il problema è la terra.... argillosa!! e la somministrazione di ferro non è stata sufficiente anche xchè è in terreno pieno!! aumenterò il ferro e inserirò del terreno per acidofile... e speriamo bene!!

Ciao:Saluto:
 

marcisett

Aspirante Giardinauta
erica

Ciao. L'ingiallimento della tua erica(clorosi)è dovuto al mancato assorbimento di ferro per via di un terreno troppo calcareo. L'aggiunta di semplice ferro, o di solfato ferroso , non ti risolve la situazione, perchè il problema non è la mancanza, ma il non assorbimento. In questi casi, bisogna usare ferro chelato , che anche in presenza di calcio viene assorbito. và immesso inprimavera con la precauzione di sotterarlo subito leggermente, perche la luce lo può degradare. TI saluto Marcello
 

marmellato

Aspirante Giardinauta
Per rendere acida la terra la cosa migliore oltre che ai chelati, è l' aggiunta a fine inverno nel terreno di solfato ammonico. Operazione da ripetere a fine agosto inizio settembre. In questo modo la pianta non soffrirà di clorosi.
 
P

Piera1

Guest
Per rendere acida la terra la cosa migliore oltre che ai chelati, è l' aggiunta a fine inverno nel terreno di solfato ammonico. Operazione da ripetere a fine agosto inizio settembre. In questo modo la pianta non soffrirà di clorosi.

Grazie marmellato, questa me la salvo, ma dimmi, dove posso trovare il solfato ammonico?
 

lizzy3

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti!!

grazie mille... il terreno dopo questi suggerimenti migliorerà anche per le altre piante!!... vi farò sapere!!


ciaooooooooo:Saluto:
 

marcisett

Aspirante Giardinauta
erica

Ciao Lizzy, ciao a tutti. Il solfato ammonico è un concime azotato a reazione acida, ed è indicato per concimare con azoto le piante acidofile; ma come concime usato nelle proporzioni corrette, non modifica , se non in minima parte il PH del terreno, dosi maggiori porterebbero conseguenze alla pianta non gradite. Per correggere un terreno troppo calcareo, in un terreno più acido, la cosa migliore potrebbe essere quella di trattare il terreno con fiori di zolfo che ,trasformandosi in acido solforico , lo fanno diventare acido . tale trattamento è più efficace quando è accompagnato da soministrazioni di torba, specialmente quella di sfagno (torba bionda). Vi saluto Marcello
 

marmellato

Aspirante Giardinauta
Dico solfato ammonico in quanto mi è stato consigliato da Carlo Pagani un giardiniere molto conosciuto che oltre a condurre un programma di giardinaggio su sky scrive articoli sulla rivista Gardenia. Uso questa concimazione nelle piante acidofile nel periodo indicato ovviamente nelle dosi indicate, e ho avuto ottimi risultati. Una passata di cuoio torrefatto o dermazoto è consigliata nel perido di riposo vegetativo nov- febbr.
 

kiwoncello

Master Florello
Ho forti dubbi sul solfato d'ammonio col quale è facile bruciare le piante per eccesso di apporto azotato, soprattutto acidofile che non amano eccessive concimazioni. Correggere significativamente il pH di un terreno alcalino è impresa non facile; si riesce invece a riabbassare il pH di terreni originariamente acidi ma via via diventati meno acidi soprattutto per colpa di annaffiature alcaline. D'inverno sono utili lo zolfo sì ma anche il solfato di ferro il cui ferro viene assorbito molto lentamente a differenza del chelato, ma che acidifica il terreno. La cornunghia va bene mescolata (non troppa) in occasione di rinvasi oppure come integrante della concimazione biannuale con granulare a lenta. Incidentalmente non credo molto a quanto si legge su Gardenia.
 

marmellato

Aspirante Giardinauta
Mi inchino d' innanzi al parere di kiwo. Però voerrei avere il vostro e il tuo parere su una risposta che mi fu data a specifica domanda.
Come fare per mantenere l' acidità nelle piante acidofile?
R I S P O S T A

Gentile Andrea,

il solfato ammonico oltre che mantenere l'acidità giusta per la coltivazione di acidofile garantisce anche l'apporto di azoto completamente ammoniacale pertanto la sua azione è progressiva e duratura anche perchè non viene dilavato dalle piogge.L'azione acidificante nel terreno deriva dalla presenza sostanziale di zolfo(65% SO3),non contiene alcun residuo,il100%dei componenti è utile alla nutrizione vegetale e al miglioramento delle caratteristiche del terreno. Compatibile con i fertilizzanti a lenta cessione del tipo Baycothe o cornunghia,distribuiti ovviamente in tempi diversi per non aumentare eccessivamente la salinità del terreno.Il periodo migliore per distribuirlo è a fine marzo e a fine agosto.


Il solfato di ferro è tutt'altra cosa,un prodotto ideale per combattere tutte le forme di clorosi ferrica che provocano l'ingiallimento delle foglie.
La saluto cordialmente e le auguro liete Festività,Carlo Pagani.

Quindi? cosa è meglio? Ora si che sono confuso?:confused:
largo al dibattito


 

kiwoncello

Master Florello
Che il periodo migliore per concimare le acidofile sia quello primaverile-primo autunnale (io dilaterei fra marzo e tutto settembre dipendendo dal clima locale) non è una novità. Il solfato di ferro non è un prodotto ideale anti-clorosi in quanto come detto il suo ferro viene assorbito con estrema lentezza; può andare bene per prevenire la clorosi ma una volta che questa sia instaurata non ce la fa a farla regredire, a differenza dei vari chelati di ferro a rapido assorbimento: va bene per acidificare ma senza esagerare con la dose. Il solfato d'ammonio (a bassissime concentrazioni) va bene per la fertirrigazione cui si ricorre ampiamente nella coltivazione intensiva di varie acidofile e non acidofile. E' chiaro che se ne distribuisci piccolissime concentrazioni male non fa ma ripeto, la sua rapida azione ne fa un concime pericoloso.
 

marcisett

Aspirante Giardinauta
erica

Ciao a tutti . L'erica richiede una posizione aperta e in pieno sole. Tutte le specie crescono bene in terreni acidi e con alto contenuto di torba. Le specie che fioriscono in primavera e in inverno tollerano anche terreni leggermente calcarei, mentre la maggior parte di quelle che fioriscono in estate , e in autunno crescono solo in terreni esenti da calcare. Trasformare un terreno acido aggiungendo della calce è relativamente semplice, à ragione Kiwoncello a dire che non è facile correggere un terreno calcareo in natura. L'aggiunta di 250gtrammi di fiori di zolfo per ogni metro quadrato può ridurre il ph da 7 a 5,40consentendo così di coltivare una grande quantità di piante calcifughe, che prima non potevano dare risultati soddisfacenti. Può anche essere necessario ripetere il trattamento con quantità dimezzate dopo 3 anni , e continuare a spargere torba sulla superficie del terreno .In ogni caso però non bisogna eccedere , perchè le piante si indebolirebbero e crescerebbero molto lentamente , divenendo facile preda di malattie. Alcune piante come il rododrendo, il liquidambar, l'azalea e l'erica possono crescere anche in terreni alcalinipurchè trattati con zolfo e torba.
 

elle

Aspirante Giardinauta
Ritiro su questo post e mi intrufolo per chiedere consiglio :)

ho preso una piantina di erica lo scorso novembre.... (erica calluna)
l'ho tenuta in vaso un po' rialzato da terra, vicino a un muro rivolta a nord
per tutto l'inverno è stata bene e fiorita ...
poi nel giro di una settimana gli aghetti da verdi sono diventati verde scuro-scuro e poi marroni
e fiori sembravano come secchi :(

il colpo di grazia credi di averglielo dato spostandola dalla sua posizione in una più soleggiata perchè i muratori dovevano fare dei lavori...

ora su consiglio altrui l'ho potata drasticamente...
ma non vedo miglioramenti...
secondo voi è ancora viva ?!

in caso di -:-... secondo voi quali sono le cause? la posizione in cui l'avevo tenuta va bene per ritentarci con un'altra? in vaso relativamente piccolo può vivere? scusate le mille domande :)
 
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