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Rose antiche

Jc123

Giardinauta
Ti capisco: si cerca sempre la rosa perfetta. Se cerchi qualcosa del genere e ti piace il fiore di tipo antico secondo me dovresti rimanere tra le inglesi, soprattutto quelle degli ultimissimi anni (Emily Bronte, Gabriel Oak o the mill on the floss, per esempio). Ottima se piacciono le varietà a fiore semplice anche Tottering-by-gently; queste rose sono così selezionate da essere quasi perfette. Purtroppo queste varietà sono ancora poco diffuse, forse rozenlottum le ha, se no si possono acquistare direttaente da Austin.
 

LuisaMaria

Aspirante Giardinauta
Sono davvero tutte belle le Austin (ho visto che nel sito ufficiale non vende piú la Pat Austin..ne sai nulla?). A fiore semplice sono incantevoli su giardini molto spaziosi, in gran numero. Mi tentano le varietá “Piano” di Tantau..la Wedding Piano e la Charming Piano in particolare. Per la forma e per quel verdolino sono molto caratteristiche. Le conosci?


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Jc123

Giardinauta
riguardo la Pat Austin non saprei dirti con sicurezza, però spesso la David Austin roses spesso smette di vendere o riprodurre rose che per vari motivi non rispondono più agli standard che l'azienda si impone (in generale abbastanza elevati). Basti pensare che Austin nella sua vita ha commercializzato più di 250 varietà di rose, ma sul suo sito non ne vende più di una cinquantina. Alcune varietà non le commercializza più, altre le sconsiglia proprio (parlo come se fosse David Austin in persona, ma intendo ovviamente l'azienda, dato che lui è morto nel 2018). Alcune varietà sono state ritirate dal mercato e sostituite da varietà simili ma migliorative che ne hanno preso il nome (come per William Shakespear 2000 e Wisley 2008; l'anno alla fine è per distinguerle dalle varietà ritirate). In realtà quali varietà ritirare è una scelta anche di marketing: coltivare dieci varietà in più non è come dirlo: bisogna avere più piante madri, ci sono più varietà da distinguere fra loro nei campi di coltivazione e nei magazzini, una più alta probabilità di avere scarti e rimanenze da smaltire. Quindi penso (è una mia supposizione) che Austin eviti di avere diverse varietà simili fra loro, scegliendo quella che ritiene migliore a livello botanico o di marketing. Pochi anni fa Austin ha introdotto Lady of Shallott, molto simile a Pat Austin; penso che la varietà più moderna sia stata scelta per sostituire la più datata.
Ci sono poi una serie di varietà che Austin continua a vendere, ma che sul sito sono "nascoste". In pratica, se guardi tra le varietà non le trovi, ma se le cerchi per nome ci sono e sono in vendita. Penso che sia una sorta di "accompagnamento" graduale verso il ritiro
 

MargiM

Giardinauta
Sono davvero tutte belle le Austin (ho visto che nel sito ufficiale non vende piú la Pat Austin..ne sai nulla?). A fiore semplice sono incantevoli su giardini molto spaziosi, in gran numero. Mi tentano le varietá “Piano” di Tantau..la Wedding Piano e la Charming Piano in particolare. Per la forma e per quel verdolino sono molto caratteristiche. Le conosci?


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La Pat Austin le trovi da tuincentrum a 7,5...

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LuisaMaria

Aspirante Giardinauta
Grazie! Wow che prezzi super!!! La Pat Austin l’ho presa assieme alle altre 5 inglesine per la ormai famigerata (ho tormentato tutti) siepetta. Ho visto un solo fiore molto debole, cosí come tutta la pianta che è alta 80cm quindi mi chiedevo (dopo averne constatato la scomparsa dal sito ufficiale) se fosse ritenuta troppo ciondolante o se posso sperare che si irrobustisca un tantino di piú (allo stato attuale è quasi da supporti, non un bel vedere).


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Jc123

Giardinauta
Come dicevo prima, la decisione di ritirare una varietà è solo parzialmente legata alla validità della pianta. David Austin continua a riprodurre e vendere acune varietà mediocri, che potrebbero sicuramente essere migliorate, come, una fra tutte, la prima rosa inglese: Constance Spry. Comunque Pat Austin è una varietà apprezzata, che è stata venduta da Austin per trent'anni. Io sarei fiducioso: è normale che al primo anno la pianta sia un po' debole e fiorisca poco. Comunque è una caratteristica di diverse Austin l'avere rami lunghi e sottili, tanto da essere definiti in inglese "octopus canes", rami da polpo
 

LuisaMaria

Aspirante Giardinauta
Se alla riapertura di Albrighton cercano uno steward che faccia da cicerone ti devi candidare!! Grazie...


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Jc123

Giardinauta
comunque, per quanto riguarda Piano, la conosco, ma non l'ho mai vista dal vivo. Ho un paio di rose della collezione "nostalgic" di Tantau: in generale sono buone piante, a mio avviso una spanna sopra a quelle di Meilland. Tuttavia, come per la maggior parte degli ibridatori che hanno riproposto fiori di forma antica, la maggior parte delle varietà presentano la pianta di un'HT o una floribunda con sopra i fiori di forma antica. Non aspettarti qualcosa come le inglesi, pensa più che altro a una classica rosa rigida e spoglia, ma con un fiore a coppa o quartato e un leggero profumo
 

LuisaMaria

Aspirante Giardinauta
Anch’io non le ho mai viste intere (in generale le foto reperibili in rete delle piante intere sono davvero poche) ma per queste rose il sospetto era maggiore considerato che spesso le foto sono di bouquets..bello peró il fiore carciofone cosi :D
 

Jc123

Giardinauta
i fiori in sé sono molto belli. Io ho due varietà; la prima è Aquarell. Secondo me i fiori sono troppo grandi (forse sono l'unico a pensare che esistano rose con i fiori troppo grandi :D), però particolari e belli. La pianta è secondo me un po' bruttina, ma è giovane, si vedrà crescendo da me ha fatto tre ondate di fioritura.
L'altra varietà che ho è decisamente migliore, ma purtroppo non l'ho ancora identificata. L'ho comprata come Aphrodite, ma sono quasi sicuro che non sia lei; è un piccolo arbusto, alto circa 50 cm, riprodotto da talea. Fa fiori in mazzi di 3/7, mediamente profumati, che durano abbastanza sulla pianta (e anche in vaso come fiore reciso). La tengo in pieno sole (dalle 10 al tramonto) e non ne ha patito per niente. Non è senza fiori da metà maggio: anche solo uno o due, ma li ha sempre avuti, tutta estate. La cosa che mi dà più fastidio del non saperne il nome è non poterla consigliare...

ah, aggiungo qualora interessi: entrambe producono cinorrodi
 

LuisaMaria

Aspirante Giardinauta
Meilland ha sicuramente un marketing ferratissimo. Tantau forse non è spinta quanto meriterebbe e anzi credo che la casa madre non gratifichi i rivenditori: qui da me giá 3 vivai in un raggio di 50km non le tengono piú. Boh.
PS: come ben saprai alcune rose prima d’ingranare possono impiegarci pure diverse primavere. L’Aphrodite, che vedo sempre diversa nelle foto, ce l’hai da molto?


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Jc123

Giardinauta
le ho prese insieme in vaso nel luglio 2019, con i saldi di fine stagione. Anche io nelle foto la vedo molto diversa, ma nelle foto mi dà l'idea di essere ritoccata. Non penso sia la mia perché aphrodite la vedo uniforme, mentre la mia è rosa acceso in centro e bianca nei petali esterni. Anche il fogliame è descritto come verde scuro, mentre da me è verde chiaro (questo in realtà può dipendere dalla quantità di sole).

Meilland punta molto sul marketing e da decenni ha una grandissima fama. Secondo me però le rose prodotte da Meilland sono fuori tempo massimo, non introducono niente di veramente nuovo. Solo tra le paesaggistiche hanno varietà meritevoli. Io non sono un purista delle rose antiche che non può vedere le HT, ma Meilland ancora oggi introduce sul mercato quasi solo HT dal bocciolo turbinato e dai colori accesi, con piante spinose e rigide. Rose così ci sono dagli anni '30. Capisco che quello che richiede il grande pubblico sia ancora questo, ma non serve creare nuove varietà praticamente indistinguibili da quelle precedenti. Dalla nascita di Mme. A. Meilland, l'archetipo di queste varietà, sono passati 90 anni. Guardando le rose ibridate da Meilland negli ultimi anni, si può notare che non sono stati fatti molti passi in avanti. Ci si trova davanti a piante praticamente fatte con lo stampino, se non per il colore, senza prestare alcuna attenzione alla resistenza alle malattie e il profumo se c'è bene, se no fa niente. Meilland a mio avviso non aggiunge niente di nuovo sul mercato, si limita a mischiare caratteri già presenti in vari modi. Invece Tantau secondo me, nonostante ci siano anche piante di scarso valore, inserisce sul mercato varietà con qualcosa di nuovo. Secondo me l'ibridazione, con il passare del tempo, dovrebbe cercare di far progredire in generale la categoria. Le debolezze delle HT le conosciamo tutti (sono rigide, spoglie, suscettibili alle malattie funginee, poco ramificate, molto spinose, con spine grandi e appuntite). Ci si aspetterebbe che negli ultimi 90 anni siano stati fatti miglioramenti (cosa possibile, visto che esistono varietà che mitigano questi difetti), ma non è così. Questo secondo me deriva dal fatto che l'ibridazione per alcune aziende non sia più una passione e un desiderio di far sviluppare il genere Rosa, ma solo e soltanto un mezzo di lucro. Guardando i blog di alcuni ibridatori amatoriali, che immettono sul mercato una varetà ogni paio d'anni, si vede bene questa differenza. Spesso dicono di una varietà "bellissima rosa, ma non adatta al mercato". Tanti di loro sono attentissimi alla selezione di malattie resistenti e vigorose (alcuni appena vedono segni di malattie nei seedlings, le strappano senza pietà, non curanti del fiore. Altri, a mio avviso più lungimiranti, semplicemente non le commercializzano ma le utilizzano, se meritevoli, per successive ibridazioni). Una cosa che molti di loro fanno, secondo me giustamente, è rendere nota la genealogia delle loro piante, cosa che altri non fanno, pensando così di evitare che altri riescano ad ottenere una varietà simile (primo fra tutti Austin); nonostante il fatto che il rischio di plagio sia a mio avviso minimo, una cosa che faceva notare Ralph Moore, un ibridatore americano, è che le varietà vengono commercializzate circa 10 anni dopo, e ora di quel momento l'ibridatore sarà già impegnato a ricercare piante molto diverse. Sempre lo stesso ibridatore diceva (purtroppo è morto qualche anno fa) che, qualora riproducendo un suo incrocio qualcuno avesse ottenuto una piante migliore della sua, ne sarebbe stato felice, perché c'era una nuova buona varietà di rose.
 

LuisaMaria

Aspirante Giardinauta
Meilland si rivolge sicuramente alla massa, lavora su grandi numeri senza voler osare e quando arriva a qualcosa di buono il suo marketing fa il resto. Oltre alle “forchette” si sono dedicati come dici alle coprisuolo e pure alle “drift”, cespuglietti di piccole dimensioni, adatte ai vasi. Questo perché è attento al mutare dello stile di vita nel quale il giardino è sempre piú piccolo, se c’é. La new entry piú “briosa” e recente consiste nelle rose ad alberello che probabilmente conquistano, poi saperle mantenere non è da tutti. Il loro sito comunque è fatto molto furbescamente, anche questo indirizzato a chi tutto sommato apprezza la rosa ma ne ha una conoscenza superficiale vtutte le descrizioni sono esageratamente autocelebrative. Con questo non voglio dire non ci siano pure delle belle creature ma di “caratteristiche” poche. Sí per loro il profumo è optional sono peró indirizzati alla resistenza alle malattie con le varie certificazioni. Insomma per chi è alle prime armi tutto sommato hanno molto. Ti cimenti nell’ibridazione o sei informato a scopo conoscitivo? Io da una Eglantyne sto azzardando una talea e giá questo what a thrill.. :D


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Jc123

Giardinauta
Sì, conosco la serie drift, io ho la coral. Devo dire però che sono abbastanza deluso: l'ho acquistata da talea da Nino Sanremo questa primavera, all'inizio ha avuto molte difficoltà a partire, tanto che temevo di perderla. Moltissimo oidio. Dopo aver intervenuto, ha avuto una partenza a dir poco tiepida e ancora ad oggi non è sostanzialmente cresciuta. Sopavvive, ma niente di più. Ha fatto tre o quattro fiorellini scarsi, niente di spettacolare. Comunque le concedo il beneficio del dubbio, essendo il primo anno. Quest'inverno le troverò una nuova posizione (era in un vaso di circa 50l, decisamente sovraddimensionato per lei. Ho in programma di mettere al suo posto una "the ancient mariner").
Comunque non fidarti troppo dell'ADR per quanto riguarda la resistenza: consiste nel coltivarla in zone climatiche differenti fra loro e vedere se sopravvive, non guarda troppo alle malattie. Anche su questo la Meilland se la tira troppo. Io di Meilland ho se non ricordo male sei piante (André le Notre gpt, Pierre Arditi, Monica Bellucci, Cocktail, Les Quaitre Saisons e coral drift). André le Notre secondo me è una buona varietà (solo la variante rampicante), non è ottima per le malattie, ma il fiore è bello e molto profumato. Cocktail è una vecchia varietà di Meilland degli anni '50, una floribunda a fiore semplice con colori molto accesi; l'ho comprata per l'orto (attira gli impollinatori) e la tengo come pillar, e per il suo scopo va benissimo. Pierre Arditi l'ho comprata da innesto in vaso ad autunno 2017; una delle rose peggiori che io abbia. Bellissimo il fiore, anche discretamente profumato, pessima resistenza alle malattie; dopo tre anni ha ancora solo due rami principali e non accenna a buttarne altri, sto valutando se rimuoverla o relegarla nell'angolo più nascosto dell'orto. Les quaitre Saisons è una varietà a mio avviso molto bella; anche per lei è il primo anno, ma promette bene. Come tutte le sarmentose, essendo il primo anno la fioritura è stata ancora un po' scarsa (più che altro non ha rifiorito, ma è normale). Fiori in grandi grappoli, quartati, rosa acceso (anche se la mia sta producendo, spero, una mutazione bianca), molto durevoli, per nulla profumati. Perfetta per il posto che ho pensato per lei (all'angolo di un ba,cone, con i rami che vanno al di fuori della ringhiera). Monica Bellucci me la sono ritrovata comprando una rosa al supermercato a 2,50€. Volevo una Ena Harkness rampicante, mi sono trovato lei. A mio avviso orrenda e, per essere stata introdotta sul mercato solo 10 anni fa, decisamente scarsa, però in famiglia piace, allora la tengo. Di coral Drift dicevo già prima, la prima impressione non è buona.

A mio avviso ADR, Label Rouge e quant'altro non dicono niente di particolare sulla varietà, se non che la casa produttrice ha un sacco di soldi da spendere per far marketing. Le mie esperienze con ADR si limitano a Pierre Arditi, che, come dicevo, non è un granché, soprattutto per quanto riguarda le malattie funginee. Citavo la questione dei soldi perché, per partecipare alla selezione, bisogna fornire 120000 piante di quella determinata varietà; sarà chiaro che solo le multinazionali più facoltose possono permettersi una tale spesa solo per il marketing. ADR testa più che altro l'adattabilità climatica ai vari ambienti, mentre di solito nei nostri giardini guardiamo più che altro la resistenza alle malattie funginee. Comunque nella mia zona (pianura padana) non ho problemi di temperature eccessive, né verso il basso, né verso l'alto, e quindi guardo poco a questo
 
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Jc123

Giardinauta
Per quanto riguarda l'ibridazione, è un mio grande interesse, che però non sono mai riuscito ad attuare. L'ibridazione e la peculiarità genetica è quello che mi ha fatto avvicinare alle rose, perché ho una grande passione per la genetica. Questa primavera ho provato a fare delle ibridazioni (poche perché, avendo poche piante, è sempre una sofferenza spetalare dei fiori), che puntualmente non sono riuscite (alcune non hanno prodotto il cinorrodo, una lo ha prodotto ma, vista la mia grande fortuna, il ramo si è spezzato prima che maturasse...)
comunque sono riuscito a raccogliere un po' di cinorrodi da impollinazione libera, al momento ho una sessantina di semi in vernalizzazione, vediamo se esce qualcosa di decente (se no, butto tutto nel compost). A maggio di sicuro riproverò a impollinare, questa volta punterò sulla quantità.
Nelle talee invece io non ho quasi mai avuto fortuna. Adesso sto provando a far formare il callo fuori dalla terra, vediamo. Quest'estate mi sono radicate due talee di una HT abbastanza brutta che ho, penso di utilizzarle come portainnesto
 
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LuisaMaria

Aspirante Giardinauta
Wow genetıca..non sapreı da che parte comıncıare neppure con un lıbro ıllustrato (peró la mıa talea al momento resıste!). Come drıft ho la Peach (messa nell’aıuola dedıcata alle coprısuolo/tapezzantı): non è crescıuta gran che ma 2 fıorıture le ha fatte (e non è affatto “autopulente” come promuovono essere). Lıne Renaud, Metropolıtan, Velasquez, Pullman Orıent Express, Black Baccara sono tutte Meılland grandı fıorı ma a cespuglıo che le forchettone non le so tenere. A parte la Baccara hanno tutte un profumo forte e anche se gıovanı ı fıorı sono molto regoları. Tıcchıolate gıá ın vıvaıo non sono peggıorate ad eccezıone sempre della Baccara. Ho una sıepetta dı Larıssa e una Toscana (entrambe Kordes) che quanto a certıfıcazıonı rıguardantı le malattıe ma anche la fıorıtura cı sarebbe da mangıarsı ıl fegato. Poı Kordes boh, ha un sıto che sembra fatto col Commodore 64.. Dı Tantau ho solo la Red Nostalgıe Helmut Kohl: cespuglıetto lento a crescere e fıorı strabellı e durevolı anche con temporalı ma troppo grandı/pesantı. Il profumo a volte c’é altre no ma zero ticchiolatura..vedremo. Quanto manca alla primavera? :D


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Jc123

Giardinauta
Di Kordes ho solo una golden gate su radice propria di un anno; la varietà mi sembra buona, ma aspetto a sbilanciarmi. È già più alta di 2 metri! Il sito non lo conosco, darò un'occhiata. In generale preferisco informarmi da siti indipendenti, perché non hanno interesse nel rifilarti una varietà non buona. Sono ottime le recensioni di rightroses, ma non hanno molte varietà

Tantau come dicevo mi piace abbastanza come ibridatore. Il profumo di solito c'è, ma niente di strabiliante. Ho Aquarell e (penso) Biedermeier Garden; stavo meditando l'acquisto di Augusta Louise, di cui Aquarell è una mutazione, ma non sono convinto. Sono invece in attesa di Artemis, per la quale nutro alte aspettative.

Di Austin, che in fin dei conti reputo il migliore, ho solo 2 varietà (the wedgwood rose e Lady Emma Hamilton). Ho fatto giusto oggi l'ordine di Desdemona, Munstead wood, The ancient mariner e Thomas à Becket. Avrei voluto prendere anche Olivia Rose Austin e Emily Bronte; ieri mattina c'erano, ieri sera non erano più disponibili: si saranno dati tutti a un sabato di shopping. Peccato, sarà per l'anno prossimo

Quest'anno ho ordinato anche un ibrido di Hultemia persica (nome diffuso a livello giardinieristico, in realtà è stata spostata nel genere Rosa con nomenclatura binomiale di R. persica), Eyes for you

Sono in attesa anche di un ibrido perpetuo, Baron Girod de l'Ain. Sono stato a lungo combattuto per la resistenza alle malattie mediocre e la scarsa rifiorenza, ma alla fine non ho resistito
 
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LuisaMaria

Aspirante Giardinauta
Sıa la Baron che l’Artemıs mı pıaccıono molto. Vorreı la Louis Van Houtte ma non la trovo :(


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Jc123

Giardinauta
Della Louis Van Houtte se non sbaglio ne parlava il sito di Vivaio Taroni, penso che la abbiano, ma non so come sia la loro politica di vendita online. Però se non ricordo male non era ottima la resistenza al freddo e alle malattie
 
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