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Consiglio potatura Acero palmato Red Sentinel

anto84r

Aspirante Giardinauta
Domanda da ignorante rivolta a tutti :
lo stallatico pellettato dato che è concentrato perché disidratato e a lento rilascio non dovrebbe essere usato in superficie perché con le innaffiature percoli man mano nella terra?
Mescolato alla terra di rinvaso non rischia di "bruciare" le radici per la troppa concentrazione?

Non deve stare ne a contatto con le radici ne con il tronco...se concimi durante il rinvaso lo metti tutto intorno al pane di terra cercando di stare più lontano possibile dalle radici...attaccato alla pareti interne del vaso ! e poi un po in superficie lontano dal tronco sempre lateralmente sempre accostato lungo la circonferenza.
 

anto84r

Aspirante Giardinauta
Io poterei (se sei intenzionato a farlo) subito alla caduta delle foglie (pensa che i bonsaisti arrivano alla perversione di togliere le foglie colorate d'autunno per poter intervenire o_O:eek:) e lo rinvaserei a primavera quando le radici si attivano.;)

Le radici crescono anche in inverno se la temperatura del terreno non scende sotto i 6 gradi....Per mantere il terreno caldo con la pacciamatuta e drenante e fertile con la concimazione organica cambia anche la struttura del substrato.

Se molti sostengono che il momento del travaso e uno stress per le piante..qual'e' il senso di farlo ora che é in riposo vegetativo..ma farlo in primavera quando la pianta impiega tutte le sue energie per il processo di germogliatura ?
 

danielep

Florello Senior
Le radici crescono anche in inverno se la temperatura del terreno non scende sotto i 6 gradi....Per mantere il terreno caldo con la pacciamatuta e drenante e fertile con la concimazione organica cambia anche la struttura del substrato.

Se molti sostengono che il momento del travaso e uno stress per le piante..qual'e' il senso di farlo ora che é in riposo vegetativo..ma farlo in primavera quando la pianta impiega tutte le sue energie per il processo di germogliatura ?

Sulla maggior efficacia dei rinvasi in primavera o autunno probabilmente continueranno a scrivere pagine nei secoli futuri.:LOL:
Che il travaso sia necessariamente uno stress per le piante dipende semmai da eventuali tagli alle radici, da invasivi a nulli.
Mi capita di trapiantare piante in zolla in piena estate e piantine di Rosacee (Meli, Chaenomeles, ecc. ) in ottobre con tagli alle radici e foglie su, senza che nemmeno se ne accorgano:)
La mia propensione, in questo caso, per il trapianto in primavera era puramente prudenziale. Non so in che terra vada a finire la pianta né le condizioni in cui affronterà l'inverno. Tutto qui;)
 

anto84r

Aspirante Giardinauta
Sulla maggior efficacia dei rinvasi in primavera o autunno probabilmente continueranno a scrivere pagine nei secoli futuri.:LOL:
Che il travaso sia necessariamente uno stress per le piante dipende semmai da eventuali tagli alle radici, da invasivi a nulli.
Mi capita di trapiantare piante in zolla in piena estate e piantine di Rosacee (Meli, Chaenomeles, ecc. ) in ottobre con tagli alle radici e foglie su, senza che nemmeno se ne accorgano:)
La mia propensione, in questo caso, per il trapianto in primavera era puramente prudenziale. Non so in che terra vada a finire la pianta né le condizioni in cui affronterà l'inverno. Tutto qui;)

Daniele ma quando fai il travaso anche il terreno cambia...non potrai mai farlo identico al pane di terra conseguentemente le radici si troveranno ad adattarsi per qualche giorno alla nuova composizione dello stesso. Io lo farei sempre in uno stato di fermo vegetativo...ma sempre con temperature miti..perché credo che come noi umani se ci copriamo in estate o ci spogliamo in inverno ne risentiamo.
Poi é chiaro io mi riferisco in grnerale..poi ci sono piante resistenti che non ne risentono..ma dovremmo analizzare il tutto singolarmente...ma non ho l'esperienza per esprimermi
 

acerpaul

Aspirante Giardinauta
Questa cultivar mi è nuova. Nel senso che non l'avevo mai sentita nominare, ma pare sia stata ibridata addirittura negli anni 70.
Leggo che sia un acero a portamento colonnare, quindi mi pare normale la forma che sta assumendo.
E' giovane...fosse mio lo lascerei in pace. E travaserei a Marzo quando le gemme si ingrossano, in un vaso più largo.
 

Gingleman

Aspirante Giardinauta
Non c'è nulla di sbagliato nel tuo desiderio. Puoi dunque rimuovere i rami più bassi fino all'altezza che più desideri. Prima lo fai meglio è! Infatti più è piccolo il taglio più è facile per la pianta "cicatrizzarlo". Tuttavia deve essere eseguito con molta cura, ovvero:

1) taglio netto con lama affilata e pulita
2) preservazione del collare del ramo
3) nessun moncone di più di 2mm (nel tuo caso)
4) superficie di taglio più esigua possibile (non serve tagliare di sbieco)

Qui parlano del mastice
http://www.isaitalia.org/03-potare-gli-alberi-adulti.html
http://www.arboricoltura.info/pura-fantasia/

L'unico taglio che effettuerei sulla parte superiore è il seguente
Vedi l'allegato 594532
Posso chiederti perchè tra tutti elimineresti quel ramo? Quando dovrei fare la potatura che suggerisci?

Per quanto riguarda il travaso, prima di replicare errori magari già fatti, vorrei esporvi l'altro problema:
IMG_20200930_073935.jpg IMG_20200930_073946.jpg IMG_20200930_073954.jpg
Come vedete, le foglie sono secche. Ho letto che capita ed è dovuto al caldo. Il problema è che qui il caldo è andato via da settimane .
Ho pensato anche all'acqua utilizzata , che dalle mie parti è particolarmente dura (ho pensato a questo perchè sulle foglie si formava una patina biancastra tipica del calcare residuo) , cosi' ho cominciato ad usare acqua in uscita dall'addolcitore.
La cosa strana è che le nuove foglie partono bene, alcune si sviluppano , mentre altre cominciano ad arricciarsi ancor prima di crescere. Anche le foglie nuove, dopo poco tempo, tendono ad avere lo stesso problema. E parlo anche di foglie che il periodo caldo non l'hanno neanche "vissuto".

Da cosa puo' dipendere tutto cio'? E' possibile che una maggiore attenzione nella scelta della terra in cui rinvasare l'acero possa risolvere il problema? Oppure è una situazione che potrebbe sparire in primavera? Grazie ancora a tutti
 

danielep

Florello Senior
Quando lo rinvasi, vedi se trovi della pomice da mescolare al terriccio, leggermente acido, e predisponi un buon strato di drenaggio sul fondo (pomice grossa o lapillo, no argilla espansa).
Con un substrato drenante l'acero in vaso beve di più, è vero, ma è anche meno soggetto a malattie ed al marciume radicale;)
Mi autocito:)
E la patina biancastra avrebbe anche potuto essere oidioo_O
 

danielep

Florello Senior
No, non è oidio; sembra proprio calcare, come dici tu ;)
Comunque, a parte il caldo e l'aria secca, l'acero palmato ( tutte le piante in vaso più o meno) soffre molto se posto in terreno poco drenante e, in primo luogo, i riscontri immediati si hanno sulle foglie e sulla maggior predisposizione a malattie e parassiti.
A giudicare dal vaso, per quanto si può vedere, come dimensioni potrebbe andare, il rinvaso dovrebbe essere mirato principalmente alla sistemazione in un terreno drenante, soffice e sub-acido.
Oltre alla pacciamatura con corteccia potresti metterla per un 10 % nel terreno, assieme ad un 5 % di carbonella di legno. Pomice un 50 %
 

Gingleman

Aspirante Giardinauta
No, non è oidio; sembra proprio calcare, come dici tu ;)
Comunque, a parte il caldo e l'aria secca, l'acero palmato ( tutte le piante in vaso più o meno) soffre molto se posto in terreno poco drenante e, in primo luogo, i riscontri immediati si hanno sulle foglie e sulla maggior predisposizione a malattie e parassiti.
A giudicare dal vaso, per quanto si può vedere, come dimensioni potrebbe andare, il rinvaso dovrebbe essere mirato principalmente alla sistemazione in un terreno drenante, soffice e sub-acido.
Oltre alla pacciamatura con corteccia potresti metterla per un 10 % nel terreno, assieme ad un 5 % di carbonella di legno. Pomice un 50 %
Quindi nel nuovo vaso, ricapitolando, 50% pomice, 5%carbonella, 10%corteccia e solo il rimanente 35% di terriccio per piante acidofile? E pacciamatura di corteccia anche in superficie?
 
D

Davide N.

Guest
Infatti sono a rilascio graduale...proprio per questo, a differenza dell'azoto liquido.. o di altro minerale sintetizzato... probabilmente con l'organico ci vorrà 1 mese prima che avvenga l'assimilazione dei nutrienti.
Il concime organico è a "rilascio graduale" proprio perché la trasformazione della materia prende molto tempo, anche per lo stallatico pellettato, e si parla di molti mesi, se non anni in piena terra (dipende da molti fattori)... Altro che "dare il giusto vigore durante il periodo invernale".

Esistono fertilizzanti minerali a cessione rapida (ovvero in termini di giorni e settimane) e a lenta cessione (in termini di mesi) e io personalmente opterei per il secondo per un acero in vaso. L'"azoto liquido" è qualcosa di completamente al di fuori del mondo del giardinaggio, fai attenzione alle parole che usi, siamo su un forum, mica al bar :ROFLMAO:

@monikk64 lo stallatico pellettato in superficie su un vaso mi pare un sistema di concimazione di dubbia efficacia. Ripeto, senza microrganismi non serve a nulla. Per di più se la pianta viene rinvasata in substrati "sterili" come suggerito da daniele, ovvero in substrati che non siano terra da giardino. Quindi vien da sé che non credo che possa bruciare le radici anche se mescolato al terriccio.
Insomma, provatemi che nel substrato suggerito da @danielep ci saranno i microrganismi necessari e sarò ben contento di smentirmi, forse sono io che mi sbaglio. :)
La sua applicazione in giardino è un altro discorso e non ne parlo perché sarebbe OT.
 
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D

Davide N.

Guest
Posso chiederti perchè tra tutti elimineresti quel ramo? Quando dovrei fare la potatura che suggerisci?
Mi pare che quel ramo vada un po' troppo per la tangente e non mi sembra rientrare nel portamento colonnare della varietà. A lungo andare potrebbe squilibrare la pianta, tirandola giù dal suo lato con il suo peso futuro... Ma questa è una mia personalissima impressione sulla base di una foto, non ho nemmeno visto la pianta dal vivo ;)

Puoi farlo in un qualsiasi giorno tra la caduta delle foglie e fine gennaio, in cui il tempo è secco e soleggiato per due-tre giorni consecutivi e con temperature superiori a 0°C. Spero che @danielep non storcerà il naso :LOL:
In ogni caso è un taglio quasi insignificante...
 
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danielep

Florello Senior
Insomma, provatemi che nel substrato suggerito da @danielep ci saranno i microrganismi necessari e sarò ben contento di smentirmi, forse sono io che mi sbaglio.
Ti ho detto, partiamo da due approcci diversi:rolleyes:
Premesso che nel substrato da me suggerito c'è già un 10 % di corteccia, il 35 % mancante al 100% ho sottinteso fosse costituito dal famigerato TU (di torba di buona qualità), parte x Acidofile, parte con PH più neutro (percentuali da adattare alla durezza dell'acqua comunale.:)
Se poi @Gingleman vorrà adottare quanto gli ho suggerito, in toto o in parte, liberissimo;)
Non voglio convincerti né provare niente; so solo che le mie piante in vaso, bonsai o meno, traggono beneficio da un substrato più drenante della terra da giardino (che poi ce n'è per tutti i gusti):)
I giapponesi e molti Bonsaisti di fama mondiale coltivano le loro piante in Akadama puro (inerte) o con aggiunta di altri terreni inerti (Kanuma, Kiryu).
Il nutrimento e l'apporto di microorganismi è dato essenzialmente da fertilizzanti organici a lenta cessione.
In casa ho qualche pianta d'appartamento piantata in pomice pura cui, per questioni olfattive, non posso apportare fertilizzanti organici , bensì chimici diluiti, con periodicità.
Una specie di coltivazione idroponica, insomma:ciao:
 

danielep

Florello Senior
Spero che @danielep non storcerà il naso :LOL:
Non storco il naso assolutamente:LOL:
Per due motivi:
1) Alla pianta non succederà assolutamente niente;
2) Anche le succedesse, non è mia e non l'ho suggerito io :rolleyes::p:p:p
A parte gli scherzi, io taglio i miei aceri, secondo mie interpretazioni per formarli, ininterrottamente , da giugno a novembre.
Anzi ho letto (e verificato) che l'eliminazione dei monconi di rami raso tronco (anche grossi) va effettuata proficuamente (con buona formazione del callo) a fine giugno, primi luglio.
La ferita può essere sigillata con mastice o con nastro di alluminio adesivo ( per idraulici);)
 

Gingleman

Aspirante Giardinauta
Mi pare che quel ramo vada un po' troppo per la tangente e non mi sembra rientrare nel portamento colonnare della varietà. A lungo andare potrebbe squilibrare la pianta, tirandola giù dal suo lato con il suo peso futuro... Ma questa è una mia personalissima impressione sulla base di una foto, non ho nemmeno visto la pianta dal vivo ;)

Puoi farlo in un qualsiasi giorno tra la caduta delle foglie e fine gennaio, in cui il tempo è secco e soleggiato per due-tre giorni consecutivi e con temperature superiori a 0°C. Spero che @danielep non storcerà il naso :LOL:
In ogni caso è un taglio quasi insignificante...

Allora procederei quasi al rinvaso a breve e alla potatura del ramo da te suggerito e poi poterei anche i rami cerchiati in foto.
IMG_20200924_091610_mod.jpg
In fase di rinvaso faccio in modo di usare un terriccio leggermente acido con fondo drenante... Magari faccio anche qualche buco aggiuntivo alla base del vaso per favorire il drenaggio. E poi pacciamatura superiore.
Potresti indicarmi un esempio di fertilizzante minerale a rilascio graduale da aggiungere ? Non ho ben capito se è liquido o in altra forma. Grazie mille e scusate per l'interrogatorio :)
 

anto84r

Aspirante Giardinauta
Sulla concimazione ci sono da sempre pareri discordanti...per quanto mi riguarda io da sempre utilizzo sia per gli aceri che per le piante da frutto, due soli fertilizzanti , ad inizio primavera un prodotto liquido azotato a rilascio veloce 100% BIO ricco di amminoacidi acidi lattici, zuccheri e sali minerali, e in autunno già da fine settembre con concimi organici a rilascio graduale come lo stallatico pellettato (e non sbaglio), per il resto sono contro qualsiasi altra forma di fertilizzante chimico a rilascio graduale...(tipo le palline blu che si vedono) soprattutto per gli Aceri! E poi...come diceva bene Daniele I microorganismi vengono assorbiti proprio per la concentrazione di fertilizzanti organici. Il pellettato puo' essere utilizzato senza nessuna controindicazione ed é molto utile nelle sue funzioni anche in vaso, se inserito nel terreno durante il rinvaso si discioglie prima rispetto se messo in superficie.....ma comunque tempo 5 mesi ha fatto il suo dovere in termine di fertilità e microorganismi!
 
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