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Consiglio potatura Acero palmato Red Sentinel

Gingleman

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti.
Vengo a chiedere consiglio su come gestire il mio acero in vaso, che si sta avvicinando al primo autunno in mia "compagnia".
Tralasciando l'aspetto delle foglie che si sono seccate per il troppo caldo , vorrei capire se è consigliato potare l'albero ed eventualmente quando e in che modo, dato lo sviluppo particolarmente bizzarro che sta avendo .
IMG_20200924_091610.jpg IMG_20200924_091523.jpg IMG_20200924_091618.jpg

E' un tipo di acero che si sviluppa principalmente in altezza, ma questo effetto antenna non me l'aspettavo. La parte bassa sembra "ferma" ma piena di foglie, mentre la parte centrale è un po' spoglia e non mi sembra intenzionata a svilupparsi. La parte alta invece è in grande forma.

Dite che è il caso di fare qualche intervento (nel giusto periodo) ed in caso, quale? Oppure è ancora troppo giovane e conviene vedere cosa succede tra 1 anno?
Grazie in anticipo
 
D

Davide N.

Guest
Ciao Gingleman,

il tuo obiettivo è tenerlo in vaso oppure piantarlo in terra a un dato momento?
 
D

Davide N.

Guest
Parliamo bene di Acer palmatum 'Twombly's Red Sentinel' immagino...
https://www.alberaturedagiardinofastigiata.it/it/acer-palmatum-twombly-s-red-sentinel/

Non ho esperienza diretta con questa cultivar, che scopro ora, ma in generale gli aceri giapponesi si lasciano crescere piuttosto liberamente, non si potano granché a parte i rami secchi e qualche ramo problematico, a meno che si voglia condurlo in una forma molto particolare, che sia comunque coerente con il suo portamento naturale. Non so quanto spazio hai a disposizione, ma idealmente puoi lasciarlo crescere come vuole e rinvasarlo in vaso più grande ogni 2 anni circa, fino a raggiungere la taglia adulta di 3 metri tra almeno una decina d'anni. Non pensare di avere a che fare con una sorta di "cipresso rosso" perfettamente regolare... è ancora giovane e deve costruirsi la sua tortuosa impalcatura, con una logica a noi sconosciuta.

Spiega magari più chiaramente cosa ti aspetti dalla tua pianta, così da poter consigliarti la potatura più adatta ;)
 
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Gingleman

Aspirante Giardinauta
Parliamo bene di Acer palmatum 'Twombly's Red Sentinel' immagino...
https://www.alberaturedagiardinofastigiata.it/it/acer-palmatum-twombly-s-red-sentinel/

Non ho esperienza diretta con questa cultivar, che scopro ora, ma in generale gli aceri giapponesi si lasciano crescere piuttosto liberamente, non si potano granché a parte i rami secchi e qualche ramo problematico, a meno che si voglia condurlo in una forma molto particolare, che sia comunque coerente con il suo portamento naturale. Non so quanto spazio hai a disposizione, ma idealmente puoi lasciarlo crescere come vuole e rinvasarlo in vaso più grande ogni 2 anni circa, fino a raggiungere la taglia adulta di 3 metri tra almeno una decina d'anni. Non pensare di avere a che fare con una sorta di "cipresso rosso" perfettamente regolare... è ancora giovane e deve costruirsi la sua tortuosa impalcatura, con una logica a noi sconosciuta.

Spiega magari più chiaramente cosa ti aspetti dalla tua pianta, così da poter consigliarti la potatura più adatta ;)

Ciao e grazie per la risposta!
L'acero è proprio quello, è un po' differente dagli altri, come forma, perchè lo spazio in larghezza a mia disposizione non è moltissimo.
Quello che mi aspetto, o meglio che mi piacerebbe, è che abbia le sembianze di un albero piu' che di un cespuglio : in questo caso, il gruppone di foglie alla base stona un po', mentre vorrei che cominciasse a sviluppare foglie in maniera piu' fitta un po' piu' in alto... non so se mi spiego.
 

danielep

Florello Senior
Non conosco la varietà (ne creano una al giorno o_O), ma sui palmati giapponesi si interviene entro una settimana dalla caduta delle foglie (non oltre) perché la linfa comincia a circolare subito dopo e, più avanti nell'autunno o in inverno, la pianta gemerebbe abbondante linfa . I tagli vanno protetti con mastice.
I rami alla base, lasciandoli crescere, andrebbero ad ingrossare il tronco. D'altro canto, poiché sarà innestato, potrebbero prendere il sopravvento i rami della pianta selvatica, più robusti.
Vedi tu;)
 
D

Davide N.

Guest
Ciao e grazie per la risposta!
L'acero è proprio quello, è un po' differente dagli altri, come forma, perchè lo spazio in larghezza a mia disposizione non è moltissimo.
Quello che mi aspetto, o meglio che mi piacerebbe, è che abbia le sembianze di un albero piu' che di un cespuglio : in questo caso, il gruppone di foglie alla base stona un po', mentre vorrei che cominciasse a sviluppare foglie in maniera piu' fitta un po' piu' in alto... non so se mi spiego.
Quindi se ho capito bene, più concretamente vorresti avere un tronco visibile alla base, senza foglie fino a tot cm, e poi vedere le ramificazioni. In alto una chioma un po' più fitta...
È comunque troppo tardi per potare, meglio aspettare febbraio-marzo.

@danielep il mastice io non lo uso mai e nessuno lo usa più qui in Svizzera, né nei giardini né nei vivai.
 

anto84r

Aspirante Giardinauta
Io non poterei se fossi in te...soprattutto se sono rami importanti aspetterei almeno 1 anno..la pianta sembra ancora giovane e ha bisogno di trovare il suo accrescimento naturale. Se hai notato una crescita veloce potresti pensare di sostituire fra 1 mese il vaso con uno da 40 /50 di diametro concimendo con dello stellagro.
 

Gingleman

Aspirante Giardinauta
Io non poterei se fossi in te...soprattutto se sono rami importanti aspetterei almeno 1 anno..la pianta sembra ancora giovane e ha bisogno di trovare il suo accrescimento naturale. Se hai notato una crescita veloce potresti pensare di sostituire fra 1 mese il vaso con uno da 40 /50 di diametro concimendo con dello stellagro.
Volevo chiedere proprio questo... quando è il caso di cambiare vaso? Effettivamente la crescita mi sembra notevole
 

Gingleman

Aspirante Giardinauta
Quindi se ho capito bene, più concretamente vorresti avere un tronco visibile alla base, senza foglie fino a tot cm, e poi vedere le ramificazioni. In alto una chioma un po' più fitta...
È comunque troppo tardi per potare, meglio aspettare febbraio-marzo.

@danielep il mastice io non lo uso mai e nessuno lo usa più qui in Svizzera, né nei giardini né nei vivai.
Ciao, esattamente quello che mi piacerebbe avere, ma non so se è la cosa "giusta " da fare.
Per il periodo di potatura non mi è ancora ben chiaro quando sia giusto procedere: avevo capito che il periodo corretto fosse appena dopo la caduta delle foglie, quindi tra fone ottobre e dicembre. Quindi sbaglio? Grazie
 

danielep

Florello Senior
Ciao, esattamente quello che mi piacerebbe avere, ma non so se è la cosa "giusta " da fare.
Per il periodo di potatura non mi è ancora ben chiaro quando sia giusto procedere: avevo capito che il periodo corretto fosse appena dopo la caduta delle foglie, quindi tra fone ottobre e dicembre. Quindi sbaglio? Grazie
@Davide N. la vede da giardiniere esperto (ma certi giardinieri meno esperti fanno delle grosse castronate-chiusa parentesi) ;)
Io da bonsaista, in base a quanto letto ed alle esperienze acquisite....sul campo.
Ora, che si possa non usare il mastice, ci sta, gli aceri ricallano velocemente; forse le mie sono solo fisime .
Ma che un acero palmato potato a fine inverno (se non subisce un taglio delle radici contemporaneamente) non gema linfa mi suona stranoo_O
Quando lo rinvasi, vedi se trovi della pomice da mescolare al terriccio, leggermente acido, e predisponi un buon strato di drenaggio sul fondo (pomice grossa o lapillo, no argilla espansa).
Con un substrato drenante l'acero in vaso beve di più, è vero, ma è anche meno soggetto a malattie ed al marciume radicale;)
 

Gingleman

Aspirante Giardinauta
@Davide N. la vede da giardiniere esperto (ma certi giardinieri meno esperti fanno delle grosse castronate-chiusa parentesi) ;)
Io da bonsaista, in base a quanto letto ed alle esperienze acquisite....sul campo.
Ora, che si possa non usare il mastice, ci sta, gli aceri ricallano velocemente; forse le mie sono solo fisime .
Ma che un acero palmato potato a fine inverno (se non subisce un taglio delle radici contemporaneamente) non gema linfa mi suona stranoo_O
Quando lo rinvasi, vedi se trovi della pomice da mescolare al terriccio, leggermente acido, e predisponi un buon strato di drenaggio sul fondo (pomice grossa o lapillo, no argilla espansa).
Con un substrato drenante l'acero in vaso beve di più, è vero, ma è anche meno soggetto a malattie ed al marciume radicale;)

Grazie, quindi seguendo il tuo consiglio, tra un mese potrei già rinvasare seguendo le indicazioni che mi hai dato? Dopo la perdita delle foglie ed eventuale potatura?
 
Ultima modifica:
D

Davide N.

Guest
@Davide N. la vede da giardiniere esperto (ma certi giardinieri meno esperti fanno delle grosse castronate-chiusa parentesi) ;)
Io da bonsaista, in base a quanto letto ed alle esperienze acquisite....sul campo.
Ora, che si possa non usare il mastice, ci sta, gli aceri ricallano velocemente; forse le mie sono solo fisime .
Ma che un acero palmato potato a fine inverno (se non subisce un taglio delle radici contemporaneamente) non gema linfa mi suona stranoo_O
Quando lo rinvasi, vedi se trovi della pomice da mescolare al terriccio, leggermente acido, e predisponi un buon strato di drenaggio sul fondo (pomice grossa o lapillo, no argilla espansa).
Con un substrato drenante l'acero in vaso beve di più, è vero, ma è anche meno soggetto a malattie ed al marciume radicale;)
Hai pienamente ragione daniele, sono io che ho detto una castroneria. Mi sono dimenticato che gli aceri piangono a fine inverno. Poi non è che muoiano, anche se piangono... è fondamentale evitare i periodi di gelo, poi per il resto è meno impotante.

Per il mastice penso che in ogni caso per i tagli di piccole dimensioni sia completamente inutile. Per tagli più grossi se ne può discutere... anche se io non ne ho le competenze per farlo. Ho imparato che non si usa più e punto, non ho mai potuto approfondire la questione.
 
D

Davide N.

Guest
Ciao, esattamente quello che mi piacerebbe avere, ma non so se è la cosa "giusta " da fare.
Non c'è nulla di sbagliato nel tuo desiderio. Puoi dunque rimuovere i rami più bassi fino all'altezza che più desideri. Prima lo fai meglio è! Infatti più è piccolo il taglio più è facile per la pianta "cicatrizzarlo". Tuttavia deve essere eseguito con molta cura, ovvero:

1) taglio netto con lama affilata e pulita
2) preservazione del collare del ramo
3) nessun moncone di più di 2mm (nel tuo caso)
4) superficie di taglio più esigua possibile (non serve tagliare di sbieco)

Qui parlano del mastice
http://www.isaitalia.org/03-potare-gli-alberi-adulti.html
http://www.arboricoltura.info/pura-fantasia/

L'unico taglio che effettuerei sulla parte superiore è il seguente
IMG_20200924_091610.jpg
 
Ultima modifica di un moderatore:

anto84r

Aspirante Giardinauta
Io il mio giovane Acero che ha da poco arrestato la sua crescita annuale, non lo poto ma lo travasero' fra poco...anche per un fattore climatico, le temperature qui in Brianza si sono abbassate in 2 giorni di circa 10 gradi! Visto che farò il cambio vaso approffittero' aggiungendo al compost un concime organico a rilascio graduale, molti esperti consigliano lo stallatico pellettato, che in effetti darebbe il giusto vigore durante il periodo invernale all'apparato radicale che anche con il freddo può continuare la sua crescita.. e poi prepara al meglio la pronta germinazione per la primavera.
 
D

Davide N.

Guest
Be', il concime organico in vaso non ce lo metterei... Le piante assimilano i nutrimenti sotto forma minerale, quindi i concimi organici devono subire il processo di decomposizione e demineralizzazione prima di poter nutrire le piante. In un vaso non so se siano presenti i microgranismi necessari a questi processi di trasformazione della materia...

Per le piante in vaso è preferibile usare fertilizzanti minerali a lento rilascio ;) Per il giardino è tutto un altro discorso...
 

monikk64

Fiorin Florello
Domanda da ignorante rivolta a tutti :
lo stallatico pellettato dato che è concentrato perché disidratato e a lento rilascio non dovrebbe essere usato in superficie perché con le innaffiature percoli man mano nella terra?
Mescolato alla terra di rinvaso non rischia di "bruciare" le radici per la troppa concentrazione?
 

anto84r

Aspirante Giardinauta
Be', il concime organico in vaso non ce lo metterei... Le piante assimilano i nutrimenti sotto forma minerale, quindi i concimi organici devono subire il processo di decomposizione e demineralizzazione prima di poter nutrire le piante. In un vaso non so se siano presenti i microgranismi necessari a questi processi di trasformazione della materia...

Per le piante in vaso è preferibile usare fertilizzanti minerali a lento rilascio ;) Per il giardino è tutto un altro discorso...

Infatti sono a rilascio graduale...proprio per questo, a differenza dell'azoto liquido.. o di altro minerale sintetizzato... probabilmente con l'organico ci vorrà 1 mese prima che avvenga l'assimilazione dei nutrienti.
 
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