Verde pubblico.

[Mariangela1]

Casa mia confina con dei giardinetti pubblici probabilmente ricavati da un vecchio podere, c'è un ciliego enorme, alto più di 10 mt. che in primavera si riempie di fiori, quando maturano le ciliege è un piacere vedere le persone che le raccolgono, i ragazzi che lo scalano fino in alto: mi sembra che l'albero sia più vivo e non solo un pisciatoio per cani; mi chiedo perchè nei giardinetti e lungo le strade ci siano sempre quelle piante anonime tutte ugali, nella mia zona i platani erano piante diffuse lungo i corsi d'acqua, c'erano anche parecchi gelsi, ma io non saprei riconoscerli, sono scomparsi dalla flora locale.

 

[boba74]

Perchè chi progetta il verde di solito non ne ha un'idea.
Invece di usare piante autoctone, che oltre ad avere meno problemi, magari costano anche meno, si preferisce seguire la moda di altre città (magari con tutt'altro clima), o quel che è peggio, scegliere le piante in base a interessi di chi le vende.
Dalle mie parti non ho mai visto un ciliegio in un giardinetto pubblico, magari, mi accontenterei anche di qualche quercia. Purtroppo è un trionfo di aceri negundi (americani e iper infestanti), robinie, tuie. Quando va bene, cedri del Libano. Ma dove sono finiti gli olmi, le quercie, i carpini, gli aceri nostrani, e tutte le altre piante originarie? A volte si vedono, ma non nei parchi pubblici, bensì lungo le ferrovie e le strade di campagna, dove nascono spontaneamente e vengono regolarmente decimate ogni 3-4 anni.

 

[dianthus]

concordo! bella descrizione :hands13:
l'altro giorno a bormio ho visto in un giardinetto pubblico 4-5 peri stracolmi di perine, ho pensato anche io che fosse in origine un piccolo orto privato, e l'ho apprezzato molto!
:Saluto: