Delonix
Florello Senior
Ciao a tutti.
Pongo questa domanda che nasce da una mia attuale esperienza:
Mio zio è stato ricoverato qualche giorno fa in ospedale ed i medici non hanno dato grandi speranze...anzi. Mio padre è andato a vederlo e la prima sera è tornato pensando al peggio, sembrava che potesse non arrivare al giorno dopo da come stava.
La sera successiva altro passaggio in ospedale e mio zio era lì, più o meno stabile, ma non peggiorato. Le sere successive sempre meglio, da ombra di sè stesso a persona centrata che comprende e risponde. Oggi forse lo fanno alzare.
A tavola a pranzo se ne parlava coi miei. Non che si sperasse di vederlo zompettare fuori dall'ospedale tra 3 giorni e fare la verticale, però le notizie non erano di crolli fisici, bensì il contrario.
Mia madre, entra nel discorso con una massima tipo: -Ma i medici non sbagliano poi tanto, se ti dicono così ormai.....
Davanti a questa affermazione di "gioia e gaudio" le ho chiesto: -Ma perchè ormai che ci sei non vai lì e gli tiri una stilettata nel cuore? Ti spiace stia un pochino meglio? Se vive un altro po' è un problema che ti opprime? etc etc etc...
Insomma, tra mezzo pieno e mezzo vuoto mia madre è sempre, costantemente, inesorabilmente verso "il bicchiere casca e si sbriciolerà in mille schegge taglientissime".
Come vivete gli eventi voi? Come prendete l'ignoto?
Pongo questa domanda che nasce da una mia attuale esperienza:
Mio zio è stato ricoverato qualche giorno fa in ospedale ed i medici non hanno dato grandi speranze...anzi. Mio padre è andato a vederlo e la prima sera è tornato pensando al peggio, sembrava che potesse non arrivare al giorno dopo da come stava.
La sera successiva altro passaggio in ospedale e mio zio era lì, più o meno stabile, ma non peggiorato. Le sere successive sempre meglio, da ombra di sè stesso a persona centrata che comprende e risponde. Oggi forse lo fanno alzare.
A tavola a pranzo se ne parlava coi miei. Non che si sperasse di vederlo zompettare fuori dall'ospedale tra 3 giorni e fare la verticale, però le notizie non erano di crolli fisici, bensì il contrario.
Mia madre, entra nel discorso con una massima tipo: -Ma i medici non sbagliano poi tanto, se ti dicono così ormai.....
Davanti a questa affermazione di "gioia e gaudio" le ho chiesto: -Ma perchè ormai che ci sei non vai lì e gli tiri una stilettata nel cuore? Ti spiace stia un pochino meglio? Se vive un altro po' è un problema che ti opprime? etc etc etc...
Insomma, tra mezzo pieno e mezzo vuoto mia madre è sempre, costantemente, inesorabilmente verso "il bicchiere casca e si sbriciolerà in mille schegge taglientissime".
Come vivete gli eventi voi? Come prendete l'ignoto?