Buongiorno a tutti
Guardando sul forum e su internet non sono riuscito a farmi un'idea chiara su come funzioni la stratificazione fredda sui semi di molte piante.
Mi è più o meno chiaro il suo perché, ovvero evitare che qualche seme decida di germinare in pieno inverno, ma non il come.
Ovunque consigliano di mettere i semi in un ambiente leggermente umido (scottex, cotone idrofilo, terra) e freddo (esterno o frigorifero) per più o meno tempo (da chi dice alcune settimane a chi diversi mesi).
C'è anche il freezer cut, ovvero lasciare in ammollo i semi per un paio di giorni e metterli poi in freezer per altrettanto tempo, per indebolire il tegumento con l'espansione del ghiaccio, dicono.
Ci sono poi la scarificazione o la carta vetrata, per indebolire tegumenti troppo duri e renderli permeabili all'acqua.
Tutti questi metodi sembrano favorire la germinazione indebolendo (con acqua, freddo o meccanicamente) il tegumento per favorire il passaggio d'acqua e radici.
Ma se i semi naturalmente entrano in letargo nella stagione fredda, per quale motivo io, artificialmente, non posso ricreare le condizioni di calore ideale per farlo germinare bypassando la stratificazione?
Questo "bisogno di freddo" di cui scrivono ovunque e ha anche una sua unità di misura, che processi fisico-chimici aziona?
Guardando sul forum e su internet non sono riuscito a farmi un'idea chiara su come funzioni la stratificazione fredda sui semi di molte piante.
Mi è più o meno chiaro il suo perché, ovvero evitare che qualche seme decida di germinare in pieno inverno, ma non il come.
Ovunque consigliano di mettere i semi in un ambiente leggermente umido (scottex, cotone idrofilo, terra) e freddo (esterno o frigorifero) per più o meno tempo (da chi dice alcune settimane a chi diversi mesi).
C'è anche il freezer cut, ovvero lasciare in ammollo i semi per un paio di giorni e metterli poi in freezer per altrettanto tempo, per indebolire il tegumento con l'espansione del ghiaccio, dicono.
Ci sono poi la scarificazione o la carta vetrata, per indebolire tegumenti troppo duri e renderli permeabili all'acqua.
Tutti questi metodi sembrano favorire la germinazione indebolendo (con acqua, freddo o meccanicamente) il tegumento per favorire il passaggio d'acqua e radici.
Ma se i semi naturalmente entrano in letargo nella stagione fredda, per quale motivo io, artificialmente, non posso ricreare le condizioni di calore ideale per farlo germinare bypassando la stratificazione?
Questo "bisogno di freddo" di cui scrivono ovunque e ha anche una sua unità di misura, che processi fisico-chimici aziona?