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(Discussione molto triste) Quando vorresti proteggere un'amica...

sabryina

Giardinauta Senior
Quando vorresti proteggere un'amica dai pericoli, che già lontanamente odoravi...
Quando la realtà supera il brutto pensiero che avevi nei confronti di una situazione... ovvero, pensavi che i risvolti fossero X, invece sono peggiori di X 5 volte...
A volte pensi che forse avresti dovuto proteggerla da chi l'ha violentata. O meglio, ci hai provato, ma non è stato abbastanza.
Non posso per ovvie ragioni raccontare gli episodi singoli, perché si tratta di 2 persone distinte (che nemmeno si conoscono) ma con esito uguale. Due ragazze violentate, fisicamente o psicologicamente. Due care amiche che si sono ritrovate a subire ciò che anch'io ho subito. Ma non voglio che siano sole nell'affrontare i postumi come è successo a me... voglio che sappiano che io ci sono, ci sarò.
Com'è possibile che nel 2019 ancora esistano persone (uomini e donne) che violentano il/la proprio/a partner?
Non so se mi senta più triste o arrabbiata...

Non pretendo risposte a questa discussione, ma ho bisogno di sfogarmi...
 

sabryina

Giardinauta Senior
Queste persone sono assolutamente malate, non è possibile neanche immaginare che per loro sia la "normalità" fare queste cose. Non si rendono conto...
 

Sevi

Fiorin Florello
Hai fatto bene, capisco (e anche immagino) la sensazione orribile, sia da una parte che dall'altra; perché sono diversi, e troppi, i modi in cui il male, soprattutto quel tipo di male, può arrivare a manifestarsi.

Ferite che pur cicatrizzando, nel tempo, tornano comunque a sanguinare.
Mi dispiace enormemente, per le situazioni vissute, e perché ti sto dando solo parole scontate che non servono a niente.
È che le parole si ripetono nella verità di ciò che di scontato invece non ha proprio un bel nulla, poiché mai e poi mai dovrebbe accadere.

Ti, e vi, abbraccio :bacio:
 

monikk64

Fiorin Florello
Queste persone sono assolutamente malate, non è possibile neanche immaginare che per loro sia la "normalità" fare queste cose. Non si rendono conto...
Dissento.
A mio parere NON sono malate, non nel senso comune del termine.
E si rendono perfettamente conto.
Sono semplicemente persone arroganti e prepotenti, persone che non accettano un NO.
E quando viene detto loro un no, si prendono con la forza quel che viene loro negato. Non per malattia. Per prepotenza.
Eppure... eppure noi donne a volte ce li cerchiamo col lanternino, i tipi così....
Incomprensibile, ma vero. O almeno, non li riconosciamo in tempo.... quasi come dovessimo autopunirci per qualcosa....:(
Vi è mai capitato di conoscere qualcuna che inanella elementi così uno dopo l' altro???? A me purtroppo sì.....
 

Marcello

Master Florello
Malattia è un termine generale. ..Il principio del possesso di una persona che non si può difendere ed è costretta a subire fa parte in realtà di una cultura talvolta nazionale come in certi paesi arabi....Nel mondo occidentale le cose vanno meglio però esistono realtà mentali inconcepibili ancora radicate in certi luoghi....Non tutte sfociano in violenza ma si rivelano in vessazioni,obblighi,comandi e ruoli sociali definiti.....La soluzione non la conosco,credo però che siano proprio le donne,emancipandosi,a ridefinire i ruoli sociali traendo più importanza e meno assoggettamento....l'uomo di fronte a questi movimenti si spaventa e si dà una calmata
 

DryMan

Guru Giardinauta
Il principio del possesso di una persona che non si può difendere ed è costretta a subire
non sono persone malate, sono ignoranti, prevaricatrici e cattive nell'animo, esseri di cui il genere umano potrebbe privarsene senza rimpianto.
Quando poi si entra nella spirale della paura diventa ancora più difficile superare il problema, ma dentro da qualche parte resterà sempre un cattivo pensiero è inevitabile.
 

monikk64

Fiorin Florello
Malattia è un termine generale. ..Il principio del possesso di una persona che non si può difendere ed è costretta a subire fa parte in realtà di una cultura talvolta nazionale come in certi paesi arabi....Nel mondo occidentale le cose vanno meglio però esistono realtà mentali inconcepibili ancora radicate in certi luoghi....Non tutte sfociano in violenza ma si rivelano in vessazioni,obblighi,comandi e ruoli sociali definiti.....La soluzione non la conosco,credo però che siano proprio le donne,emancipandosi,a ridefinire i ruoli sociali traendo più importanza e meno assoggettamento....l'uomo di fronte a questi movimenti si spaventa e si dà una calmata
Stavolta condivido in pieno!
... e aggiungo che le donne devono ancora convincersi profondamente che è giusto pretendere rispetto.
Questa consapevolezza non è ancora arrivata a "inzuppare" per bene l'anima delle donne....:banghead:

E ora permettetemi un suggerimento pratico a tutte le donne (specie se giovani) : se volete testare le tendenze nascoste di un uomo conosciuto da poco, per scappare a gambe levate prima che sia troppo difficile, osservatelo quando ha bevuto alcoolici.... (metodo non attuabile con gli astemi per ovvi motivi...)
Già gli antichi romani avevano capito che in vino veritas.... ed è un metodo infallibile. Se diventa anche solo leggermente iroso o violento, anche solo verbalmente... cambiate uomo. :su:

Perdonate il malloppazzo ma è un argomento che mi fa diventare irrimediabilmente logorroica!!!!
 
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sabryina

Giardinauta Senior
Credo che siano malati mentalmente per svariati motivi... Purtroppo l'esperienza mi dice che c'è sempre un evento traumatico alla base di questi violentatori (che ricordo essere sia al maschile che al femminile).
Il mio ex era vissuto con genitori divorziati, rapporto morboso con la madre (finanche a sentire voci in cui asserivano avere rapporti incestuosi, spero sia falsa anche se non ho modo di confermare o smentire!), padre che se non ho capito male spacciava anche... Non mi stupisce che anche il padre picchiasse la madre quand'ancora erano sposati. Quindi una malattia che nasce da molto, molto, molto prima.
Gli altri due fidanzati delle mie amiche erano diversi, anche se l'ultimo ricalca similarmente la storia del mio ex. Nell'altro credo ci sia della meschinità rabbiosa, forse quasi bipolare...
Il tutto comunque condito da assoluto menefreghismo da parte dei loro genitori a portare i figli da professionisti alle prime avvisaglie di anormalità (perché forse anormali lo erano anche loro, vittime inabili ad uscirne o aguzzini).
Le ragazze successive del mio ex mi hanno sempre cercata, ma ho visto che non ha cambiato... anzi, mi nominava sempre, come per dire "Tu non sei come la Sabryina, vorrei che fossi lei". Mi cercavano per chiedermi come sia riuscita a mollarlo e scappare da lui...
 

CLEMETIS68

Master Florello
Mi cercavano per chiedermi come sia riuscita a mollarlo e scappare da lui...
Ecco il problema ....questi esseri schifosi ..riescono non solo a umiliarti fisicamente
ma è come se ,,fossero padroni del nostro io ..
ecco perchè a una come me ,che ringraziando il cielo non è capitato, non capisce come
una donna non riesca a lasciare questi esseri ...
io penso che tu debba aiutarle a capire di lasciarli il prima possibile
e a essere forte come TE
Un abbraccio:bacio:
 
Ultima modifica:

garofano

Maestro Giardinauta
Quello che hai condiviso con noi e' molto triste, ed e' una cosa che ahime' conosco molto bene, perche' anch'io a suo tempo ci sono andata molto vicino e sono riuscita a salvarmi per il rotto della cuffia.Mi ha fatto comunque molto male e c'ho dovuto lavorare parecchio per uscirne fuori.
Purtroppo devo condividere l'opinione di chi ha detto che c'e' un'attitudine psicologica a fare il carnefice e c'e'un'attitudine psicologica della potenziale vittima ad essere tale.Il carnefice e la vittima hanno in fondo gli stessi meccanismi che li muovono, ma in uno c'e' il viraggio verso la violenza , nell'altra si vira verso il ruolo di vittima e per di.pou' spessissimo si instaura in meccanismo di coazione a ripetere.
Per uscirne fuori , la vittima deve mettersi in discussione , esaminare il suo passato , scoprire cosa c'e' alla base di tutto questo e lavorarci di conseguenza, per non ricommettere gli stessi errori.Occorre rompere il cerchio, senno' non se ne esce.E'un lavoro molto difficile da fare da soli.
Purtroppo si dice che per ogni carnefice esiste una vittima che "lo aspetta' per cosi' dire: le vittime d3vono imparare z non essere piu' tali.
 

sabryina

Giardinauta Senior
Ecco il problema ....questi esseri schifosi ..riescono non solo a umiliarti fisicamente
ma è come se ,,fossero padroni del nostro io ..
ecco perchè a una come me ,che ringraziando il cielo non è capitato, non capisce come
una donna non riesca a lasciare questi esseri ...
io penso che tu debba aiutarle a capire di lasciarli il prima possibile
e a essere forte come TE
Un abbraccio:bacio:
Purtroppo si riesce a capire solo se ci si è passati, ma non perché voglia peccare di superbia ma... studiando un po' di psicologia, volenti o nolenti (come nel mio caso), arrivi a capire perché succeda.
Conosco persone molto forti essere annientate, quelle di cui si potrebbe dire che spaccano il mondo e non si fanno mettere i piedi in testa.
Ci sono tanti motivi per cui non molleranno facilmente il partner violento, ma spiego meglio elencando le varie fasi di transizione.
1) Innamoramento
2) Violenze "minori" ===> La vittima si chiede se è un caso o meno
3) Perpetrarsi delle violenze ===> La vittima fa delle violenze la normalità
4) Il carnefice dà la colpa alla vittima ===> La vittima vorrebbe cambiare se stessa
5) La vittima inizia a capire qualcosa, ma con la sindrome della crocerossina spera che il partner cambi
6) Evento fortemente traumatico ===> La vittima inizia a prendere coscienza del problema
7) La vittima ha paura di scappare da questa situazione negativa per paura di ritorsioni anche violente

Credimi, quando si arriva al punto n.7 devi trovare un coraggio non da poco conto... c'è chi non può più raccontarlo, nonostante abbia trovato il coraggio di provare ad uscirne :(

Quello che hai condiviso con noi e' molto triste, ed e' una cosa che ahime' conosco molto bene, perche' anch'io a suo tempo ci sono andata molto vicino e sono riuscita a salvarmi per il rotto della cuffia.Mi ha fatto comunque molto male e c'ho dovuto lavorare parecchio per uscirne fuori.
Purtroppo devo condividere l'opinione di chi ha detto che c'e' un'attitudine psicologica a fare il carnefice e c'e'un'attitudine psicologica della potenziale vittima ad essere tale.Il carnefice e la vittima hanno in fondo gli stessi meccanismi che li muovono, ma in uno c'e' il viraggio verso la violenza , nell'altra si vira verso il ruolo di vittima e per di.pou' spessissimo si instaura in meccanismo di coazione a ripetere.
Per uscirne fuori , la vittima deve mettersi in discussione , esaminare il suo passato , scoprire cosa c'e' alla base di tutto questo e lavorarci di conseguenza, per non ricommettere gli stessi errori.Occorre rompere il cerchio, senno' non se ne esce.E'un lavoro molto difficile da fare da soli.
Purtroppo si dice che per ogni carnefice esiste una vittima che "lo aspetta' per cosi' dire: le vittime d3vono imparare z non essere piu' tali.
Concordo, anche se la colpa per il 90% è del carnefice. Una vittima può esserlo tale ma vivere normalmente se non si dà modo di esserlo. Il carnefice per fermarlo devi attuare metodi coatti restrittivi.
 

sabryina

Giardinauta Senior
:su: :su: :su:

Mi soffermo un attimo sul punto 5)...
La sindrome della crocerossina ha mietuto più vittime di una catastrofe naturale....
Donne, non illudetevi, NON riuscirete a cambiarlo/salvarlo.
Mettetevi in salvo voi.
Cose che razionalmente non si può far altro che concordare.
Ma in quei momenti la razionalità va a... "donnine"... :(
 

monikk64

Fiorin Florello
Vero! A quello servono le amiche (tentano) : a ripeterti fino allo sfinimento quello che dovrebbe dirti la razionalità... Il più delle volte è un tentativo vano ma è anche vero che la goccia scava la pietra.....
 

sabryina

Giardinauta Senior
Vero! A quello servono le amiche (tentano) : a ripeterti fino allo sfinimento quello che dovrebbe dirti la razionalità... Il più delle volte è un tentativo vano ma è anche vero che la goccia scava la pietra.....
Esatto. A volte i consigli pressanti allontanano la vittima dalle amiche perché non vuole vedere la realtà, altre volte essere vicine con costanza aiuta.
 

sabryina

Giardinauta Senior
Una pagina Facebook ha condiviso questo.
Spero sinceramente che qualcuno faccia una perizia psichiatrica a costui, di cui purtroppo non si conosce identità in quanto hanno censurato il cognome.

FB_IMG_1570446909292.jpg
 

Sevi

Fiorin Florello
Una pagina Facebook ha condiviso questo.
Spero sinceramente che qualcuno faccia una perizia psichiatrica a costui, di cui purtroppo non si conosce identità in quanto hanno censurato il cognome.

Vedi l'allegato 527173


Che parole si possono trovare, dire, o anche solo pensare, di fronte a tanta ignoranza e cattiveria?

Perché qui si tratta di cattiveria pura, eh, non è normale scrivere un commento così, da parte di un idiota simile.
Ma che vergogna sono, per la società e per tutto il genere umano, certi "esseri"?

Mi chiedo chi li ha cresciuti, da chi possa essere nata tanta....no, non voglio chiamarla ignoranza.
L'ignoranza totale qui è soprattutto del cuore, e posso solo chiamarla cattiveria o crudeltà totale.

Che schifo. Schifo. Schifo. Miliardi di volte schifo. Schifo.
 
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