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Consigli Vari su piante per casa, interno e esterno

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

i rami secchi e legnificati li puoi tagliare alla base.
La pianta, se innestata, emetterà nuovi rami al di sopra del punto di innesto.
Difficilmente quindi emetterà rami "da sotto terra" ma varie ramificazioni dagli steli rimasti vitali.

Ste
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

secondo me però non sono dei rami morti, ma delle piantine morte.
Ad esempio nell'ultima foto credo ci siano 4 piantine, 1 viva e 3 no. Le puoi quindi togliere dal vaso, tirandole via.

Ste
 

Toivonen

Aspirante Giardinauta
Ciao,

secondo me però non sono dei rami morti, ma delle piantine morte.
Ad esempio nell'ultima foto credo ci siano 4 piantine, 1 viva e 3 no. Le puoi quindi togliere dal vaso, tirandole via.

Ste
Si Stefano, partono direttamente dal terriccio. Quindi, elimino i rametti secchi e tiro via le piantine che sembrano morte? Fammi capire, ne approfitto per imparare, cosa intendi per innesto? L’innesto non è un metodo di riproduzione? (Ne abbiamo parlato quando chiesi per il ciliegio, e c’era bisogno della pianta donatrice.
 
Ultima modifica:

Toivonen

Aspirante Giardinauta
Ho fatto come detto.
Queste le piantine, morte, e questo ciò che rimane.
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Le altre... due si salveranno, hanno foglie, e ho rimosso una piantina morta da una.

Le altre, quelle critiche... Una è nuda, verde, potrebbe salvarsi, solo le estremità sono brutte, secche, aggrinzite e marroncine.
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l’altra è nuda, e ha un colore che non è bello, e le parti che vanno verde le estremità non sono turgide, ma un po’ aggrinzite.
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Infine vi chiedo... una ha una porzione che non è completamente verde, a vederla non non gode di gran salute ed è spoglia, la lascio? La taglio?
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Grazie a tutti per i vostri consigli
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

la piantina in primo piano nell'ultima foto non è messa benissimo. Probabilmente seccherà tutta.
Le altre senza foglie sono anch'esse molto sofferenti. Non bagnare troppo e vedi come si comportano (se iniziano a vegetare)
Quelle con le foglie stanno bene (almeno loro)
Tra qualche settimana poi vedi come evolve la situazione.

Ste
 

Toivonen

Aspirante Giardinauta
Stefano, ci hai visto non bene, benissimo. Una è morta, l’altra non vegeta, non fa più foglie, il colore cambia (in peggio) lentamente.
Prendendo le ultime 3 foto, la terzultima non si capisce se si possa salvare, la vedo ‘ferma’, anche se non mi sembra peggiorare.
La penultima è morta.
L’ultima, quella spoglia nel vasetto di quella con le foglie, ha quella in primo piano (a tre diramazioni, appunto spoglia), che mi sembra stia facendo la fine delle altre, e non so se tirarla via o attendere ancora. Solo una mi sembra abbia superato completamente la crisi, anche se non fa fiori, ma è sicuramente e completamente sana.
Ne ho comprate altre, dopo ve le faccio vedere, ma credo che due delle vecchie le perderò, purtroppo
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

se non ti servono i vasi vuoti, puoi sempre provare ad aspettare ma, se vedi che la situazione peggiora, sostituisci le piante.
Spesso, con le roselline, è difficile recuperare una situazione compromessa. Visto il prezzo irrisorio delle piante è meglio prenderne di nuove (almeno non si soffre guardando piante che decadono senza poterci fare nulla).

Ste
 
Ultima modifica:

Toivonen

Aspirante Giardinauta
Ciao,

se non ti servono i vasi vuoti, puoi sempre provare ad aspettare ma, se vedi che la situazione peggiora, sostituisci le piante.

Ste
Certamente Stefano. Non ho fretta, ovviamente, ciò che ho buttato è perché era irrimediabilmente morto, in maniera inequivocabile. Sostituire... in che senso?
 

Toivonen

Aspirante Giardinauta
Ho capito. Vi faccio vedere le violette (la Viola appena fiorisce... resta spoglia, la lavanda è esplosa), che stan bene, e i nuovi acquisti di ieri, assieme ai superstiti, che dovrebbero essere una la bianca, l’altra... non so. Se ritrovo bianca e salmone/arancio fluo ho tutti i colori.
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Toivonen

Aspirante Giardinauta
Ciao,

hai fatto una bella spesa. BRAVO!

Ste
Grazie Stefano, si, sono molto belle.
Stavolta non le lascio più a nessuno, mi farò venire a prendere da papà...
Adesso vediamo se riesco a completare i colori, e poi mi piacerebbe la violetta africana bianca, ma proprio non la trovo. L’estate ‘verde’, tornato a casa, oltre a prendermi cura di queste piantine (a proposito, anche queste dovrò pensare di rinvasarle a ottobre/novembre?) la passerò a provare in ogni modo di fare le talee delle rose del giardino dei nonni, voglio assolutamente avere alcuni esemplari perché non so se in futuro la loro casa verrà venduta. Nel mentre, ho 4 talee fogliari delle violette (tutte quelle che avevo fatto, di rosa, le avevo lasciate ad una ragazza del mio palazzo, ma son morte), ma tutto tace (il terriccio universale che ho usato è moolto ‘pesante’... in futuro mi dovrai/dovrete consigliare miscele e marchi.

Ps
Mi piacerebbe tantissimo la Black Baccara! Ho visto che online la vendono, ma... ovunque, poi, trovo ‘esaurito’
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

la violetta si rinvasa a primavera e solo se il vaso è pieno.
La rosa si rinvasa dopo la potatura autunnale (se il vaso è pieno).

Goditi le tue piante. Non pensare già all'autunno, alla prossima primavera etc.

Goditi le piante stagione per stagione.

Completa la collezione con calma, senza fretta e senza bramosia. Con la natura e le piante la prima parola da tener sempre in mente è CALMA.

Ste
 

Toivonen

Aspirante Giardinauta
Ciao,

la violetta si rinvasa a primavera e solo se il vaso è pieno.
La rosa si rinvasa dopo la potatura autunnale (se il vaso è pieno).

Goditi le tue piante. Non pensare già all'autunno, alla prossima primavera etc.

Goditi le piante stagione per stagione.

Completa la collezione con calma, senza fretta e senza bramosia. Con la natura e le piante la prima parola da tener sempre in mente è CALMA.

Ste
Grazie Stefano... vi posterò qualche foto e aggiornamento, grazie per la compagnia, i preziosi consigli e la passione condivisa... in questo viaggio :)
 

Silvia

Maestro Giardinauta
Ti auguro che tutta questa bellezza, che è vita, ti aiuti a superare il dispiacere per le tante perdite subite (e non mi riferisco solo alle piante). Da nonna, sono stata molto intenerita dall'evidente affetto che ti legava alla tua. Con amicizia.
Silvia
 

Toivonen

Aspirante Giardinauta
Ti auguro che tutta questa bellezza, che è vita, ti aiuti a superare il dispiacere per le tante perdite subite (e non mi riferisco solo alle piante). Da nonna, sono stata molto intenerita dall'evidente affetto che ti legava alla tua. Con amicizia.
Silvia
Cara Silvia, non ci conosciamo, hai parlato di tenerezza e tenero vuole essere un mio pensiero che voglio dedicarti, mi perdonino i moderatori (sono moderatore di un forum molto grande e seguito non solo in Italia ma anche all’estero, comprendo certe dinamiche) per l’ot.
La storia della mia famiglia, e per famiglia ne intendo due, una è quella ‘io mamma e papà’, l’altra è quella ‘più grande’, è stata sicuramente complicata, per grossi problemi di salute nel primo caso, e per alcune dinamiche subdole nel secondo. Quando è mancato mio nonno, cui non parlavo da quasi 4 anni (non per colpa mia, e ti prego di credermi), nonno rivisto in punto di morte e mancato sette anni fa il 22 di questo giugno, è stata occasione per ritrovarci, e di sentirci vicini. Ho ritrovato una nonna che mi ha cresciuto, ogni sabato e domenica, da bambino, mangiavo nella loro villa con giardino, io che a Taranto abito in appartamento, casa che, a parte il clima di ‘festa’ del wend, era per me luogo amato come non mai, da me che son sempre stato amante della natura, poco propenso alla vita da gran viveur, e bisognoso di suoi spazi.
Mia mamma non ha conosciuto il padre, è morto nel ‘64 che lei aveva tre anni e solo nel maggio scorso, dopo quindi 58 anni (è giovane), l’ho portata davanti alla lapide di suo padre colmando con un piccolo volto in bianco e nero una grande voragine, padre che mi son premunito di trovare per fatti miei, partendo dal pretesto del voler costruire l’albero genealogico della mia famiglia.
Mia nonna materna è mancata nel ‘96, la ricordo perfettamente anche se avevo 13 anni, ma ovviamente, oggi ne ho 36, non solo non l’ho vissuta, ma quello che ho vissuto non venne vissuto da persona consapevole, data la mia età al tempo.
Restano, appunto, i miei nonni paterni, quelli del sabato e domenica, di me che abbatto i gerani col pallone, di me che guardo mio nonno innaffiare tutto il giardino ogni giorno d’estate, per ore. Quelli di grande affetto ma di grandi conflitti e dispiaceri, risolti solo nel 2012, quando mio nonno morì, ed era troppo tardi. Ritrovai la mia nonna, quella di sempre, ma anche di più, non so se per farsi perdonare per colpe che sapeva quanto mi avessero fatto soffrire, non so se perché lei, ritrovatasi ‘ospite’ (mia zia, che io adoro per amore e per quanto fatto con me per tener unita la famiglia, con il marito e mia cugina, hanno sempre vissuto dai miei nonni) in casa sua, a fronte di una figlia devota ma anche di acciacchi crescenti e invalidanti, da me e mio padre non ha mai trovato prese in giro ma solo affetto e comprensione, non so se, forse, solo per amore di un nipote complice.
Le ho sempre voluto bene, in questi ultimi sette anni era rimasto solo il buono.

Le sue condizioni dovevano essere gestite, lato medico, in maniera diversa, ho battagliato nell’ultimo periodo anche con mio padre preannunciando un epilogo simile solo 20 giorni prima, in una litigata furibonda al telefono con lui, ma non mi è stato possibile trovare un modo, e per motivi diversi... una gestione assassina, e un paio di incompetenti, hanno dissolto equilibri già labili. In 4 giorni, dal ricovero, se n’è poi andata, io non son nemmeno riuscito a vederla. All’inizio è stato irreale. Poi è arrivato il dolore lancinante. Adesso c’è il dolore ‘maturo’.
Hai usato due delle parole che governano la mia vita, ‘tenerezza’, ma soprattutto un pilastro della mia esistenza, ‘Bellezza’. La Bellezza che giace leggera nelle cose grandi, ma che sa risplendere ed emergere, quando notata dai nostri occhi che tornano ad aprirsi e a RI-conoscere, soprattutto nelle piccole cose.

Al mio migliore amico, amico che sa cosa io provi, questo scrivevo ieri, circa le roselline che ho perso, ma non solo.

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Hai saputo vedere, animo nobile, e a te per questo, perché a volte si ha tanto bisogno di essere visti e quindi accolti, rivolgo le mie parole. E un tenero Grazie.
 
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Toivonen

Aspirante Giardinauta
Ragazzi, datemi un consiglio.
Le prime roselline che ho preso (purtroppo è morta anche l’altra, ne restano due, una sicuramente salva perché sta bene anche se non ha fiori, l’altra non mi sembra abbia un bell’aspetto, ma tocca aspettare) le tenevo nel balcone della camera da letto, balcone che adesso prende sole da circa le 16 fino al tramonto.
Ho installato le zanzariere (si vedono in qualche foto), quindi per comodità le metto nel balcone della cucina, che prende sole da circa le 10.30 fino alle 15-16.
La mattina esco alle 8, e metto le piante in questo balcone, poi ritorno verso le 13 e al rientro sposto subito le piante in camera da letto, praticamente attaccate alla finestra con le zanzariere, lato interno. Ho notato, l’avevo notato anche con le prime roselline, che quando rientro alcune estremità, soprattutto boccioli non ancora aperti, sono afflosciati. Dopo averle messe dentro la situazione migliora, non si ritirano completamente su ma noto un miglioramento sicuramente sensibile. Innaffio ogni giorno al tramonto. Qualche consiglio? Ho letto a riguardo, ovviamente, e pare che sia eccessiva traspirazione da, ovviamente, eccessivo calore. Le rose sono piante da esterno, ma... se provassi, per questo periodo di caldo intenso, a tenerle dietro la zanzariera, lasciando loro prendere il sole del tardo pomeriggio? Oppure suddividere l’innafiatura, adeguando le quantità, aggiungendo una piccola bagnata al mattino?
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Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

le piante vanno in sofferenza perché hanno sete. Il vaso piccolo asciuga in fretta. Devi dar loro più acqua e proteggerle durante le ore calde della giornata.
Non le spostare sempre. Trova loro un posto e lasciale li, giorno e notte.
I continui spostamenti non piacciono alle piante.

Ste
 

Toivonen

Aspirante Giardinauta
Ciao,

le piante vanno in sofferenza perché hanno sete. Il vaso piccolo asciuga in fretta. Devi dar loro più acqua e proteggerle durante le ore calde della giornata.
Non le spostare sempre. Trova loro un posto e lasciale li, giorno e notte.
I continui spostamenti non piacciono alle piante.

Ste
Si Stefano, sicuramente ero troppo conservativo con l’acqua. Adesso va sicuramente meglio. Le lascerò in camera da letto tutto il giorno, prenderanno l’ultimo sole che, però, non arriva in maniera aggressiva. Grazie!
 
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