• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Chi la ricorda?

Olmo60

Guru Master Florello
:LOL::LOL::LOL:..si si....oggi mi era venuto un pensiero a proposito della forma di quella frase che mi sembrava una genialata .... ma dopo Gentiloni ho un obnubilamento....spero temporaneo...:cautious:
 

MaryFlowers

Fiorin Florello
Gran bei versi :) fino precisamente a oggi abbiam avuto l’estate di San Martino sarà anche per questo tornata alla base perché ormai anche qua giù nel profondo sud l’inverno si avvicina e per trovare un po’ di calore e compagnia nel forum ,ciao a tutti bei fiori
 
Ultima modifica:

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
@DryMan nooo....dai ....
rimembra rimembra. ...

:cautious:o_O ...speta ...
Rimembra > rimembranze >
Ricordanze.....
"A me mi "ricorda qualcosa e qualcuno di......

INFINITO

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare.
dva-leoparda-620x399.jpeg

PS Confesso che non lo ricordavo tutto ( è un canto e non una poesia)...:banghead:e me lo sono andato a ricopiare per una discreta parte....

marco
 
Ultima modifica:

Olmo60

Guru Master Florello
me la ricordo che inizia con Tanto caro...ma potrei sbagliare perchè è l'ultimo verso che per me è speciale...è stato...maremma marco...dovevi proprio scrivere Questa...:cry:

ora ricordo anche la rimembranza smarrita ma a voi non direbbe niente, sicchè mi taccio....anzi chiedo scusa per aver osato avere un pensiero, partito da sale + piovigginando....ma che non riguarda tanto le parole, ma come sono scritte! una palla di pensiero, colpa dei libri che piacciono ai monomaniaci.....dai quali sono poi perseguitati! :LOL: sorry:D
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
@Olmo non volea certo risvegliar
si fatto tuo rattristar....
...ma si qualcosa manca....memoriaccia mia...convinto come ero di ricordare bene la prima parte (poco meno della metà) non ho pensato minimamente a rileggermela...
e NO ...non è "Tanto" ....
ma......"Sempre"

PS Olmo non fraintendere non do poco rispetto ai pensieri da te scritti con la "faccina in lacrime" ...ANZI...
È che spero di farti tornare un nuovo sorriso....
ma scusa de che? Mi son perso qualcosa ?

:V:V
marco
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
A me, in buona parte, rimane come ricordo perché ha un romanticismo "noire" come, in tanti, noi spesso abbiamo.
...questo perdersi con gli occhi verso un orizzonte laddove l'orizzonte non è visibile ...
così come ci capita di essere sovrapensiero fissando un punto indefinito tra i quattro muri di una stanza , così lui fissava tal lontano ed infinito orizzonte "in gran parte" nascosto/ chiuso da una siepe, un orizzonte di fantasia/in-visibile all'occhio, ma non ai nostri pensieri... laddove tal lontano orizzonte, in realtà, non rappresenta un punto lontano reale e in natura ....ma la lontanza di un ricordo, un punto lontano della nostra memoria e nel tempo

Un momento di sovrapensiero in cui l'unico "rumore " avvertibile è il mentale ed astratto rumore ( lo stormir ) dei pensieri, che vanno e vengono fluttuando nella nostra mente... e non i veri rumori esterni e naturali ....

Lui adopera la natura come strumento descrittivo di paragone per spiegare cosa e come tali grevi ed intensi pensieri giravano in quel momento all'interno della sua capoccia....ma in realtà descrive ciò che stava pensando

Non vado oltre....
solo che, in sintesi, pure io ho passato momenti tanto "intensi" da sentire il bisogno di estraniarmi e perdermi con la mente al di là di quel ipotetico lontano reale orizzonte. ...con una siepe ipotetica (o un muro ) a bloccare la realtà e permettermi di spaziare a distanze infinite con i pensieri....senza distrazioni
questo ci leggo io in quel canto
...
 
Ultima modifica:

giallocrema

Giardinauta Senior
Se evoca così tanto, colpisce, inquieta, fa sorgere domande vuol dire che il poeta ha saputo fare il suo mestiere.
Anche se a me lui non è mai andato troppo a genio.
Io sento proprio l'umidiccio nelle ossa e odore di bruciato quando la leggo.
Mi devo quasi mettere un maglione:LOL:
Il teletrasporto in realtà virtuali è una specialità di grandi scrittori e poeti
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
Giallocrema a tutti noi capitano tali situazioni
....un esempio calzante e riportato ai giorni nostri potrebbe essere ....come quando in un un momento di nostalgia o di pensieroso "abbacchiamento" o di forte emozione sentiamo il bisogno di mettere su un tal disco o di ascoltare una tal canzone per perderci con i tali pensieri e/per estraniarci dalla realtà che ci circonda ...

Solo che la grandezza del Leopardi cosí come di altri grandi della storia era la bravura nella particolaritá descrittiva di quel suo/loro e nostro sentire ....
facendoci ritrovare/immedesimare, in un "tal/certo qualcosa" di nostro (poesia, racconto/libro ...perché no ...pure canzone quadro ecc poco importa..)

@Datura rosa ....se sono (siamo) troppo in OT ....bacchetta OK?

Marco
 
Ultima modifica:

Olmo60

Guru Master Florello
bravo marco..è "Sempre"...:su:.."tanto" non avrebbe avuto lo stesso impatto..anzi non ci stava proprio! e pensare che se fosse stato più felice non avrebbe scritto versi così mirabili...un vero elogio alla depressione...in questi giorni sto leggendo delle biografie di grandi logici matematici del '900, tipo Godel, Tarski, Turing, Post.... quasi tutti con qualche rotella fuori posto...sta cosa fa pensare...:D
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
TUTTI ma proprio tutti i grandi della storia e a memoria d'uomo erano talmente tanto in lá con la mente , con la testa che ognuno di loro , ai loro tempi ,era considerato al pari dei folli ...
magari proprio per il loro antesignano vivere le cose di una vita, al tempo a loro contemporanea, ma ingessata e lenta ...e che essendo costretti a viverla ...andavano fuori di melone....o li si considerava
(Succede ancora ai giorni nostri) dei visionari ....poi son diventati GIOTTO , Michelangelo, Van Gogh , Monet, Picasso, Ligabue, Dali....o Leonardo da Vinci , Wright, Lumiere ...e poi è nata la Jobs e la Apple....e tanti tanti altri..( gli Italiani poi...sanno tutti chi siamo e la storia da noi scritta e fatta)
...certo hai ragione ....ce ne
sono state di menti folli per il loro tempo che ora sono storia.... sono quei folli e/o depressi che allora, come oggi, erano considerati da chi ha vissuto i loro contemporanei tempi degli psicolabili visionari .... sono loro che han scritto , in effetti, la nostra storia

io in realtà non mi stupisco di quelle menti "turbolente" ma di quanti tantissimi di più che allora come oggi .....manco si sono accorti....di chi avevano di fianco....
oppure ispirandomi a un vecchio quesito ....erano e sono loro i "matti fuori di testa" o lo sono gli altri a non essersi "accorti" di tali menti superiori?
Ohioi.... mi son perso in meandri di storn(d)imento....
Che mi ha preso? Bho sicuramente è per via della pizza peperoni verde e mascarpone che mi son magnato poco fa....vabbè ragionava la pancia a volte dopo....succede
marco
 
Ultima modifica:

Datura rosa

Guru Master Florello
Personalmente non ci vedo depressione nei versi ma il racconto di scene di vita usuali per il periodo ed il luogo fatto da un uomo, il poeta, che nell'autunno della sua vita rivà indietro col pensiero a momenti trascorsi - di solito nel ricordo i lieti - e fissa, anzi, momenti "goduriosi" - l'allegria del vino che ribolle nei tini e lo scoppiettare dello spiedo - e la serenità del fischiettio del cacciatore forse in attesa del cibo che su quello spiedo verrà cotto all'interno della casa. E gli uccelli neri "che se ne vanno", non incombono, portandosi via i pensieri tristi. E anche l'urlo del mare e il biancheggiare della spuma delle onde violente è vita, è energia; non è certo un mare in cui possa essere dolce naufragare come nei versi del Leopardi.
 
Alto