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non leggiamo più come un tempo

giallocrema

Giardinauta Senior
Beh non solo la lettura è cambiata.
Se si vanno a vedere certi sceneggiati tv storici (E le stelle stanno a guardare, per esempio, forse anni 70) i dialoghi hanno una lentezza, delle pause, delle inquadrature chilometriche. Io li trovo, non a caso, molto ....riposanti.
Mi piaceva l'italiano forbito, i bravi attori, le puntate che procedevano lente.
Come sorbirsi un vinello d'annata
 

Olmo60

Guru Master Florello
mannaggia quanto ti capisco! mi trovi assolutamente d'accordo, tra certe programmazioni e quelle di adesso c'è una differenza di spessore esagerata. Attori con i controfiocchi, testi accurati, a me sembravano e sembrano perfetti..anche se, è vero, riguardarli adesso fa un'altra impressione, sembra di piombare in un altro mondo. Quando trovo una serie DVD non me la lascio scappare, ma poi riguardarle da sola mi rattrista e va a finire che rimangono "incellofanate":rolleyes:
 

giallocrema

Giardinauta Senior
Mi sfugge il motivo per cui guardarle da sole ti rattrista. Se fossimo vicine le guarderemmo assieme.;)
D'altro canto con tutte quelle cose che faccio da sola questa è una delle tante.
E direi che sono tra quelle di qualità maggiore. Parlo pure da sola abbastanza spesso:whistle:
Anche leggere è una attività solitaria.
Un bel libro su un plaid steso nel prato nel sole settembrino...che si può volere di più. Passeggiare e sentire i rumori della natura. Osservare gli uccelli.
Tutte attività solitarie. Un'altra persona interromperebbe l'incantesimo.
Decisamente la solitudine non mi fa paura. Il libro è il tuo compagno in quel momento.
 

veciamarta

Giardinauta Senior
Sono cambiati anche i metodi di programmazione, oltre al modo di fare cinema.
Fino a qualche anno fa, si guardava una puntata alla settimana delle serie tv preferite. Oppure una al giorno e poi si aspettava il giorno dopo per vedere quella nuova. C'era l'attesa! Ora con l'avvento dei canali dedicati e le tv in streaming (Netflix in primis) quell'attesa non esiste più. Ti poi guardare tutta la stagione in un giorno solo. Il risultato è che si perde la pazienza di aspettare. Tutto e subito.

Oltretutto il nostro cervello non ha nemmeno il tempo di elaborare la storia che, nell'arco di qualche settimana, ci si dimentica buona parte della trama.
 

giallocrema

Giardinauta Senior
Già e poi quando si vedeva una puntata per esempio de:"il segno del comando" l'Italia si svuotava per seguire la tv e per il resto della settimana si commentava l'evoluzione del giallo.
C'era una bella attesa e quindi si facevano cose solide, di spessore, di qualità e uno si gustava pure l'attesa.
Che poi l'attesa è la parte più bella della vita, ce lo ha insegnato Leopardi ( marò quanto so' filosofa stasera)
 

giallocrema

Giardinauta Senior
Io ho dei ricordi bellissimi di esperienze di lettura, un po' come calarsi in un'altra dimensione. Ci sono degli autori che ti rapiscono e tu vivi nel loro mondo parallelo. Uno di questi è Buzzati. Non riesco a spiegarmi la fascinazione, il senso dell'arcano che mi comunica. Credo di essermi spolverata Il segreto del bosco vecchio in poche ore la prima volta. Contiene tutto quello che io sentivo da bambina quando vagavo nei boschi e descrive benissimo come questa dimensione sia mutata con l'età adulta.
Ancora adesso mi fa sussultare, come se mi stregasse, come faccio a spiegare questo innamoramento, questa corrispondenza di amorosi sensi a chi non legge? Come faccio a spiegare che spesso le persone in carne e ossa o in tv non dicono nulla di così eccitante, di così profondo? Come faccio a trasmettere? Non saprei neanche da che parte cominciare. Non so neppure se qualcuno sarebbe disposto ad ascoltarmi.
 

Olmo60

Guru Master Florello
C'era l'attesa! Ora con l'avvento dei canali dedicati e le tv in streaming (Netflix in primis) quell'attesa non esiste più.
non capisco..... non si può guardare sto Netflix una volta per settimana? danno le serie tutte di seguito? una serie completa al giorno? spiegami cara, così non mi faccio venire neanche la voglia.:)
 

veciamarta

Giardinauta Senior
non capisco..... non si può guardare sto Netflix una volta per settimana? danno le serie tutte di seguito? una serie completa al giorno? spiegami cara, così non mi faccio venire neanche la voglia.:)
Rilasciano tutto il pacchetto stagionale completo, in un colpo solo. Diciamo che si può anche decidere di guardare un episodio alla settimana (gli episodi rimangono a disposizione sempre, non sono come la tv, decidi tu quando guardare), ma dato che ci sono tutte a disposizione, la tentazione è forte. Si finisce per guardarle tutte. Tipo maratona di 10 ore... :confused:
 
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Datura rosa

Guru Master Florello
Beh non solo la lettura è cambiata.
Se si vanno a vedere certi sceneggiati tv storici (E le stelle stanno a guardare, per esempio, forse anni 70) i dialoghi hanno una lentezza, delle pause, delle inquadrature chilometriche. Io li trovo, non a caso, molto ....riposanti.
Mi piaceva l'italiano forbito, i bravi attori, le puntate che procedevano lente.
Come sorbirsi un vinello d'annata

Quanti ne ho guardati in piedi appoggiata allo stipite della porta della stanza dov'era il televisore, da ragazzina sfidando la regola che poco dopo cena si andava a letto! Me ne stavo in silenzio alle spalle dei miei genitori pronta a ritirarmi al primo accenno di un loro movimento e durante l'intervallo tra il primo e il secondo tempo!!!
Canne al vento, Il romanzo di un maestro, Il Vicario di Wakefield, Ottocento, La Pisana, ll mulino del Po...............Bellissimi per me, in un Italiano perfetto, curati nei particolari da registi come Anton Giulio Majano, Mario Landi, Daniele D'anza, Eros Macchi....... che "guidavano attori del calibro di Franco Volpi, Eleonora Rossi Drago, Ivo Garrani, Roldano Lupi, Riccardo Garrone, Cosetta Greco, Anna Proclemer........................!!!

Ricordo che rimasi talmente colpita dallo sceneggiato in quattro puntate Graziella, tratto dal breve romanzo omonimo di Alphonse de Lamartine (con Corrado Pani, Ilaria Occhini, Fosco Giachetti...e la regia di Luca Ronconi), che cercai di procurarmi il libro; ne trovai un'edizione in francese che lessi d'un fiato, anche se con certa difficoltà! Più avanti nel tempo visitai Procida, l'isola dove era ambientata la storia, che mi piacque tantissimo e me la riportò alla mente ed è, per coincidenza, di questa estate la rilettura del libro che ho fatto acquistare proprio a Procida da mio fratello là in vacanza!
Mi è sempre rimasta in mente una frase del libro: Aime mon âme ! Elle sera avec toi toute ta vie (Ama la mia anima! Sarà con te per tutta la tua vita!).

IMG_20181001_073543.jpg

Ora il televisore è un accessorio molto "defilato" nella mia casa, utile per le Previsioni del tempo e per sapere, cercando di interpretarlo col mio cervello, cosa accade nel mondo e, per quanto riguarda i libri, salvo poche eccezioni, preferisco la rilettura dei vecchi.

Eh sì, sono tanto datata e altrettanto nostalgica!!!!!!
 
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veciamarta

Giardinauta Senior
ah ma allora è volersi male!:D;)
Ahahah Più o meno ;)! Successo un paio di volte (a me) di non resistere. Poi ho deciso di darmi un contegno, due episodi al giorno (massimo). Ma in rete leggevo di parecchi che si fanno le maratone per prassi. Ci vuole comunque il fisico eh... mica tutti reggono. Non è tanto diverso dai cofanetti di DVD, solo che in quest'ultimi di solito li hai già visti per cui te li riguardi con calma una o due episodi (tanto sai già come va a finire e non ti sfuggono). Sui siti streaming invece no, se la serie è interessante ti piglia la febbre.
Terrificanti invece sono le maratone nelle tv dedicate. Qualche tempo fa avevano fatto (non ricordo su che canale) tutta la serie completa di X file. Una settimana circa di h24. Immagino gli appassionati del telefilm e come farsi davvero male.
 
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Olmo60

Guru Master Florello
Mi sfugge il motivo per cui guardarle da sole ti rattrista. Se fossimo vicine le guarderemmo assieme.;)

è un fatto di condivisione, da sola non mi dà gusto...buona parte dell'arricchimento che mi sembra di ottenere attraverso le immagini reali, mi arriva da come arrivano anche agli altri..in mancanza di "altri" questo tipo di soddisfazione manca. Per i libri mi capita l'opposto.
Ricordo che rimasi talmente colpita dallo sceneggiato in quattro puntate Graziella, tratto dal breve romanzo omonimo di Alphonse de Lamartine (con Corrado Pani, Ilaria Occhini, Fosco Giachetti...e la regia di Luca Ronconi), che cercai di procurarmi il libro; ne trovai un'edizione in francese che lessi d'un fiato, anche se con certa difficoltà! Più avanti nel tempo visitai Procida, l'isola dove era ambientata la storia, che mi piacque tantissimo e me la riportò alla mente ed è, per coincidenza, di questa estate la rilettura del libro che ho fatto acquistare proprio a Procida da mio fratello là in vacanza!
Mi è sempre rimasta in mente una frase del libro: Aime mon âme ! Elle sera avec toi toute ta vie (Ama la mia anima! Sarà con te per tutta la tua vita!).
forse negli sceneggiati di un tempo, l'ambientazione era molto curata, era una parte integrante della storia, non potevi raccontare quella storia in altri luoghi che non fossero "quelli". Penso al "Segno del comando" con quella Roma notturna e le sue fontane che mi sono rimaste così impresse o persino "La freccia nera" che mi ha "perseguitato" in un viaggio per castelli in Inghilterra anche se non c'entravano niente.
In qualche modo, ispiravano ad andare a ricercarli "live".
Lo stesso radicamento valeva per la scrittura: molti classici sono calati in un ambiente preciso, descritto minuziosamente, riportato in vita tale e quale. L'ambiente è una parte della storia imprescindibile perchè i personaggi lo fanno loro, è il loro "essere così come sono"... oggi molti non riescono nemmeno a leggerli, sembrano noiosi.
 
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Datura rosa

Guru Master Florello
Lo stesso radicamento valeva per la scrittura: molti classici sono calati in un ambiente preciso, descritto minuziosamente, riportato in vita tale e quale. L'ambiente è una parte della storia imprescindibile perchè i personaggi lo fanno loro, è il loro "essere così come sono"... oggi molti non riescono nemmeno a leggerli, sembrano noiosi.
E' vero! L'ambiente veniva descritto così minuziosamente che personalmente mi capitava (ma mi capita tuttora) di immaginarlo in una sorta di sceneggiatura personale che quando capita che io rilegga il libro mi torna alla mente pressoché identica a quella della prima lettura.
La cosa assurda è che quando veniva fatta una trasposizione cinematografica del libro alcune scene mi deludevano perché mi piacevano di più quelle che avevo immaginate io. La scena dell'incendio di Atlanta in Via col vento, una delle scene più famose del film - considerata ancora oggi una delle sequenze più prodigiose realizzate all’epoca (siamo all'incirca negli anni '40) - mi parve "finta", come in effetti era, con quella sproporzione tra il carretto a cavalli e le fiamme sul fondo.
Via col vento.jpg

Pensate a che incendio mi ero creata nel cervello!!!:eek::whistle: Non lo avevate ancora capito che qualche rotellina in testa ogni tanto mi si "ingrippa"?;)
 

giallocrema

Giardinauta Senior
La delusione in seguito a una trasposizione cinematografica è normale, ciascuno si infervora quando ha amato molto un libro su "come andava fatto film"
Perché ti ritieni strana?? Io credo di aver avuto un travaso di bile alla seconda trasposizione de I promessi sposi, con una monaca di Monza che doveva essere un fascio di nervi e invece sembrava una mammoletta.
Con via col vento credo abbiano fatto un buon lavoro, in certi punti i dialoghi sono fedelissimi, l'ambiente è curatissimo e poi come dire Vivien è stata strabiliante, poi anche se gli è venuto poco bene un incendio che vuoi che sia su 4 ore di film.
Il doppiaggio italiano è stato squisito, tranne con i neri madrelingua inglese che parlavano coi verbi all'infinito. Ecco lì si che potevo uccidere il direttore del doppiaggio, ma che cacchio gli è venuto in mente?
 

Commelina

Master Florello
sono anni che non leggo un trhread così interessante. Grazie Olmo di averlo iniziato. Bellissima la polemica con Spulky sui Sofri, padre e figlio e intriganti le opinioni sulle trasposizini cinematografiche. Che dire, a leggere qua sembra che il forum sia ancora vivo... ehm.
Per quanto riguarda la tecnologia dico che sono anni che leggo con il libro elettronico. Trovo favoloso il fatto che posso cambiare la dimensione del carattere (sono vecchietta) e il costo basso dei libri è un grande incentivo. Non avrei mai detto che lasciare i libri di carta mi sarebbe piaciuto. Ora la parte romantica della lettura (odore del libro nuovo, sfogliare fisicamente le pagine, gustare la consistenza delle copertine) non mi interessa più. Trovo più interessanti i contenuti... tutti racchiusi in duecento grammi L'intera Biblioteca Nazionale in 200 grammi... susate se è poco!!!
 

Olmo60

Guru Master Florello
grazie Commy, trovo strano che qualcuno lo trovi interessante, però il tuo giudizio mi fa piacere e ti ringrazio. :) Con Spulky ehm...la chiamerei discussione, non polemica, perchè mai chattato per fare polemica, magari se mi devo difendere, allora ci sta....tuttavia mi rendo conto di aver esagerato un cichinino: se mi metto nei panni di chi legge ( e so mettermici benissimo) mi rendo conto che arrivo "pallosa":D però, per me, è un'esigenza di chiarezza (in generale) che mi "prende la mano" ...a volte anche per delle cose minime, come stavolta....:tupitupi:perciò mi scuso con Spulky e, ovvìa, basta sviolinate...:V
Devo dire che spesso mi vien voglia di provare a leggere i libri elettronici ma poi mi dico che se me ne dovesse piacere uno, dovrei ricomprarlo in cartaceo: non riesco nemmeno a pensare di non possedere un libro che mi è piaciuto, li ricompro pure se si rovinano nel tempo, .quindi poi la curiosità mi passa.


Domanda: voi che leggete in e.book, vi capita di rileggere più volte lo stesso libro?
Commelina: ma come hai fatto a rinunciare alle sottolineature? alle note a margine, alle orecchie sulle pagine? alle macchie di caffè, ragù di carne, tracce di marmellata che condiscono i passaggi più significativi?...non è romanticismo...è vita! (e fame:LOL:)
 
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