No Giulia, non ti offendere ma stai ancora ragionando da coltivatrice di filodendri e non di Aloe!
Lasciami introdurre che, purtroppo, in inverno anche le piante più sane si indeboliscono e si assottigliano perchè nelle nostre case continuano a vegetare, in assenza di luce peró il tessuto che si forma eziola o, più comunemente parlando, sfila. Per questo ti raccomandavo di sospendere le annaffiature completamente, onde evitare di creare un tessuto debole e inutile che danneggia la pianta esponendola a problemi come marciume e parassiti, come sta avvenendo nelle tue piante. Le più giovani non sono più colpite, sono semplicemente ponderalmente più piccole e quindi il fenomeno si vede prima e meglio.
Ció detto, io non mi azzarderei a nebulizzare un'Aloe nemmeno in piena estate, perché l'acqua che si accumula nella rosetta centrare e all'ascella delle foglie è un invito a nozze per i funghi e i batteri
Il macerato d'aglio puó essere valido contro gli afidi (i pidocchi delle rose) ma purtroppo la cocciniglia è resistente anche a sostanze molto più tossiche presenti sia nelle piante, sia negli insetticidi. L'unico modo per liberarsene è di cospargerle di olio (che impedisce loro di respirare e protegge la pianta in maniera naturale, come le proprie cere prodotte dalle foglie) o di alcool (tossico, per cui esse muoiono). In alternativa puoi usare l'acetone (scioglie i rivestimenti zuccherini attorno all'insetto) e poi risciacquarlo. A patto che nessuna di queste sostanze finisca nel terreno, sono tutti e tre metodi validi che poi necessitano di una rimozione meccanica dell'insetto morto in questione. Esistono in commercio anche antiparassitari specifici per cocciniglia e insetti 'tosti' da utilizzare secondo opportuno dosaggio, avendo cura di non nebulizzare ma di cospargere solo le zone della pianta interessate da parassitosi. Uno di questi è di origine naturale, si chiama Piretro e deriva da un crisantemo.
I funghi sono tutta un'altra storia e non sono affatto (o solo in minima parte) soggetti alle sostanze solfonate presenti nell'aglio, tanto è vero che, se il genere allium conosce pochi parassiti, è invece assai soggetto a micosi e nematosi. Ció detto, i migliori antifungini in agricoltura restano le sostanze rameiche e gli antimicotici chimici. Nel caso tu volessi andare sul naturale, allora posso consigliarti la polvere di cannella (contiene tannini, fa precipitare le proteine dei fungi), polvere di amamelide (idem come sopra), canfora (anticrittogamico, funziona sia contro insetti che funghi e batteri) e polvere di chiodi di garofano (antisettico). Tutte queste sostanze si usano in forma di polvere da cospargere sulle zone annerite. Il nemico numero 1 dei funghi resta un corretto regime idrico, non aver paura di lasciar seccare completamente il terreno: aloe è fatta per immagazzinare acqua e non ne soffre, anzi, ne giova, crescendo più rigogliosa alla ripresa del periodo vegetativo.
Riassumendo:
Contro la cocciniglia: olio, piretro, alcol, acetone o antiparassitari specifici.
Contro i funghi: cannella, chiodi di garofano, canfora, amamelide, antimicotici sistemici.
Tutti i prodotti al di fuori di questi espongono la pianta a rischi. Naturale non è sempre sinonimo di buono, bisogna sapersi destreggiare anche li
Un saluto!