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Rivalutazione territorio secco

Acul98

Aspirante Giardinauta
Salve a tutti! Ultimamente mi fermo sempre a pensare a dei metodi di rivalutazione del territorio italiano, più precisamente sardo che è ormai in questi ultimi anni caratterizzato da pochissimi alberi e immensi campi secchi senza alcuna pianta. Quindi vi farò qualche domanda per essere più informato su questo argomento: È possibile piantare alberi "non-nostrani" come i Ficus sp. per poter ricoprire ampie zone in poco tempo? O è illegale? inoltre si può fare in modo , diciamo, "privato"? o bisogna avere i permessi dal comune in cui si intende fare questo lavoro? Grazie mille a tutti :)
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
no non si possono piantare piante in genere..... se le piante non sono autoctone e non solo di tal nazione ...ma di tal regione o addiritttura nei siti protetti che sia nativa di quel medesimo sito.....
non è che servono permessi da tizio o da caio ....tu come privato non puoi farlo .....sempre che tu stesso non sia ditta appaltata dallo stato.....e....
non devi fare richiesta di eventuali permessi al comune ma allo STATO ITALIANO o agli organi di pubblica sicurezza addetti ( avrei scritto ancora oggi alle guardie forestali......se non fosse che sono stata smembrate in più "sezioni" e poi accorpate ora ai carabinieri ,ora ai pompieri, ecc ecc MA E' A LORO che devi richiedere istanza e PERMESSO per agire.... non ai comune .... se non per sapere o avere info su piani urbanisitici eventualmente presenti per la tal zona o per tale altra...).
 
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Acul98

Aspirante Giardinauta
Grazie mille per la risposta esaustiva! E se il terreno interessato è all'interno del paese? Tecnicamente è proprietà del comune o no? Non viene utilizzato quasi mai, solo alcuni del quartiere hanno piantato delle piante come pino o ulivo. In quel caso possono essere piantati alberi non-autoctoni?
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
Per ottemperare alle leggi sulla salvaguardia del territorio , in generale NO NON SI DEVONO PIANTARE, arbitrariamente....a propria libera scelta e velleitá piante non autoctone ......
Credimi SAREBBE MOLTO MEGLIO E GIUSTO se tu andassi a chiedere info alla forestale ( CHE PRIMA dell'ultima riforma erano gli autorizzati alla tutela del territorio a cui Si DOVEVA far obbligatoriamente a capo.....)
oltre a rischiare delle sanzioni (in alcuni casi pure molto severe)
Poi potrebbero imporre il ripristino del terreno. a così come era prima e a spese vostre ....se poi come spesso è in sardegna ( per chè da lì scrivi giusto ?) il vostro comune è inserito in un qualche parco o territorio "protetto".....le rogne possono essere molteplici e di entità importante.....

Poi ti dirò molto raramente dei terreni incolti NON sono di nessuno e molto poco spesso il proprietario è il comune....
Anzi spessissimo i terreni incolti sopratutto se inseriti in contesti urbani sono proprietà di privati....
 
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boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Riguardo al terreno, dovresti informarti su chi sia il proprietario, perchè anche se vedi un terreno abbandonato difficilmente è un terreno demaniale, nè tanto meno del comune (che non se ne fa nulla di un terreno incolto, e data la mancanza di soldi tende a venderlo se anche ce l'ha....), ma è quasi sicuramente privato. Perciò l'eventuale impianto di alberi andrebbe fatto in accordo con il proprietario, semmai (fermo restando eventuali vincoli sull'introduzione di piante).
Ma al di là dell'aspetto "legale" non capisco il motivo per cui vorresti piantare alberi "esotici". A maggior ragione per riqualificare un terreno della macchia mediterranea io sarei per piantare alberi autoctoni (chessò, lecci, sughere, pini, ecc...) perchè pensare a ficus?
Il fatto che nel terreno secco non vi siano alberi non significa necessariamente che il problema sia la siccità, e se anche fosse, un terreno completamente arido difficilmente potrebbe far sopravvivere alberi in generale (siano autoctoni che esotici), per altro dubito che i ficus in generale possano sopravvivere senza acqua, forse neppure il fico nostrano...
In certi casi le zone "brulle" erano in origine alberate, sono poi state disboscate a uso agricolo e poi abbandonate per mancanza di produttività, o trasformate in "pascoli", per tanto in queste condizioni prima che ritorni il bosco possono passare decenni, o forse mai se vengono periodicamente utilizzati come pascoli (es. anche da capre), quindi bisognerebbe vedere bene qual'è la situazione prima di piantare alberi che (al di là del discorso legale) potrebbe anche rivelarsi una fatica inutile... Del resto se in un terreno non ci sono alberi c'è sempre un motivo, è non è quasi mai la mancanza di disseminazione, quindi andarli a inserire artificialmente non è la soluzione se prima non si interviene sulla causa.
Ti porto la mia esperienza: io a tempo perso "pianto" alberi (premetto che lo faccio solo ed esclusivamente in aree urbane o semi-urbane abbandonate, non certo in aree naturali, che da me per altro sono rarissime). Ho notato che laddove anche un terreno sia abbandonato e privo di alberi è perchè qualcuno li ha tolti, o li toglie periodicamente, (esempio tipico: uno sfalcio che ogni 2-3 anni fa tabula rasa) o c'è qualche causa per cui in un modo o nell'altro alberi che vi nascono o vengono piantati, muoiono nel giro di uno o 2 anni (esempio terreni di riporto o appunto soggetti a rimanere del tutto disidratati in estate). Di contro, in una zona abbandonata dove "potenzialmente" potrebbero crescere alberi, questi tendono a spuntare da soli, e quindi a maggior ragione diventa superfluo andarceli a mettere.
Quindi onde evitare delusioni, è meglio scegliere bene cosa piantare e soprattutto dove. Questo non vuole essere una dissuasione dal farlo, ma un semplice consiglio per evitare delusioni.
 
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marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
Buondí boba ....
Quoto in toto ciò che hai scritto salvo " se incolto o apparentemente abbandonato ....difficilmente di proprietà del comune...."
Infatti molto spesso se sono nei confini comunali potrebbero , si, essere anche di privati, ma posti sotto sequestro per i più vari motivi " dall' espropriazione forzosa in attesa di ricorso e riguardante progetti comunali di futura urbanizzazione.......all'ancor più pericolosa attesa di bonifica ambientale con messa in capo al comune da
parte della magistratura....
Sequestro cautelativo dei magistrati onde evitare inquinamento probatorio per cause ancora in corso o cautelativi per azioni fallimentari private e con curatore designato il comune in cui tale terreno è insito.....insomma i comuni ci entrano molto più di quanto non sia lecito pensare....
 

Acul98

Aspirante Giardinauta
Grazie mille a tutti per le risposte più che esaustive! davvero molto interessante... per quanto riguarda il ficus mi è venuto in mente solo perchè è una pianta che ha un portamento di grandissime dimensioni e quindi un solo albero poteva occupare più spazio..ma ovviamente opterei per alberi autoctoni
 

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