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Innesto su piante dioiche

danielep

Florello Senior
Poiché le piante dioiche sono costituite da individui maschili e femminili ed essendo entrambe necessarie per lo sviluppo dei frutti, ritenete possibile innestare una marza maschile su di una pianta femminile per fecondare i frutti di quest'ultima?
Me lo chiedo per non essere costretto a tenere necessariamente due piante del sesso opposto per specie.
In particolare, la domanda verte su tasso e agrifoglio.
 

giordi

Giardinauta Senior
Poiché le piante dioiche sono costituite da individui maschili e femminili ed essendo entrambe necessarie per lo sviluppo dei frutti, ritenete possibile innestare una marza maschile su di una pianta femminile per fecondare i frutti di quest'ultima?
Me lo chiedo per non essere costretto a tenere necessariamente due piante del sesso opposto per specie.
In particolare, la domanda verte su tasso e agrifoglio.

Ciao, la pianta innestata mantiene le sue caratteristiche sessuali. Potresti invece tentare ad innestare due rametti di piante di sesso diverso sullo stesso nesto. Non conviene lasciare sviluppare anche il portainnesto che avendo le radici è più robusta e potrebbe prendere il sopravvento sulla piantina innestata. Non ho nessuna notizia in merito ma non mi sembra troppo azzardata. Auguri e figli maschi e femmine, bye
PS. Ma come portainnesto cosa hai usato, forse una pianta nata da seme? Di norma si fa così perché le piante nate da seme sono più ''selvatiche'' e robuste delle varietà orticole, ottenute da incroci.
 
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danielep

Florello Senior
Grazie per la risposta e scusa il ritardo. :)
Ad esempio, intendevo innestare un elemento maschile su di una pianta di agrifoglio acquistato che sembra essere femminile, ma produce tre/quattro bacche per stagione.
Idem per dei tassi che ho prelevato in natura da piccoli, ma non hanno ancora sviluppato caratteristiche sessuali.
Però, rispondendomi da solo, se ci fosse questa possibilità, l' avrebbero già sfruttata a fini commerciali, sui kiwi, ad esempio; so che esistono delle specie o delle varietà autofertili, ma non trovo specificato da cosa derivi l'auto fertilità.
 

giordi

Giardinauta Senior
Grazie per la risposta e scusa il ritardo. :)
Ad esempio, intendevo innestare un elemento maschile su di una pianta di agrifoglio acquistato che sembra essere femminile, ma produce tre/quattro bacche per stagione.
Idem per dei tassi che ho prelevato in natura da piccoli, ma non hanno ancora sviluppato caratteristiche sessuali.
Però, rispondendomi da solo, se ci fosse questa possibilità, l' avrebbero già sfruttata a fini commerciali, sui kiwi, ad esempio; so che esistono delle specie o delle varietà autofertili, ma non trovo specificato da cosa derivi l'auto fertilità.
Ciao, penso che l'agrifoglio femmina che ti produce poche bacche dipenda dalla scarsità di insetti impollinatori o dall'uso di troppi pesticidi oppure è ancora troppo giovane.
Per i tassi, visto che ne hai diversi dipende sicuramente dal fatto che siano ancora troppo piccoli.
Dici che esistono kiwi autofertili? Forse si, dovrebbe essere la varietà nana 'Issai' con frutti piccoli e lisci.
Le piante autofertili, che io sappia, sono solo quelle monoiche ovvero ermafroditi i cui fiori hanno entrambe gli organi sessuali (stami e pistillo) come nelle rose e in altre tantissime piante.
 
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