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Dilemma: rose innestate o con radice propria?

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Aspirante Giardinauta
'Sera gente! Probabilmente scatenerò una guerra di opinioni ed esperienze... volevo chiedere il vostro parere sulla questione in oggetto: sono migliori le rose da talea (own-root o radice propria) o quelle innestate?
Ho fatto un po' di ricerche in rete e tutti quanti sottolineano vantaggi/svantaggi di una o dell'altra forma.

Nello specifico, vorrei acquistare delle HT e vorrei finalizzare l'acquisto di rose (con zolla - NON a radice nuda) nei prossimi dieci giorni, ho scoperto vari vivai/produttori che vendono online, affidabili e rinomati... tra cui Meilland e Nino Sanremo (che produce anche Meilland).
La differenza principale tra i due è che la prima produce rose, a quanto ho capito, solo dei propri ibridatori e solo innestate, mentre il secondo produce rose di vari ibridatori di diverse case da talea, che crescono su radici proprie.

Nel mio caso, vorrei porre le rose acquistate in vasi cilindrici abbastanza capienti, alti 55cm , diametro 40cm (per questioni di spazio, non posso prendere vasi più grandi :martello2).

Ora, io ho avuto esperienze con ht su portainnesto, che quindi hanno bisogno di vasi profondi e che rendono generalmente meglio in piena terra... tuttavia ho letto che quelle a radice propria da talea, avendo un apparato radicale meno profondo, rendono bene anche in vaso...
D'altro canto, sviluppano più lentamente nei primi anni (questo è un side che ho trovato su molti forum/siti italiani e stranieri).

Secondo voi, nel mio caso, quale delle due sarebbe più opportuna? grazie per le risposte!


(PS: io personalmente, dopo averne sentito parlare, propendo per quelle da talea, ma non conoscendole direttamente, chiedo a voi)
 
K

Kakugo

Guest
Le mie rose sono praticamente tutte Meilland (la maggior parte provenienti da Lione) e a parte le rampicanti tutte innestate. A parte la Charles De Gaulle sono piante con apparati radicali estremamente sviluppati, molto vigorosi che nei vasi da te citati starebbero veramente "strette".

In passato ho avuto ibridi di Thea non innestati: tutto quello che ti hanno detto è vero. Minore sviluppo radicale, minore vigore di crescita nei primi anni... quello che però non ti hanno detto è che sono anche piante molto delicate, almeno per gli standard della "classica" rosa. Non ti faccio mistero: di tutte quelle che avevo (cinque piante) ne è sopravvissuta solo una, che comunque, nonostante la abbia oramai da quattro anni, come vigore non può neppure lontanamente paragonarsi alle HT innestate più giovani che ho (piante che ho da due anni).
Per assurdo piantarle in vaso rende le cose più complesse: il vaso è un ambiente che richiede cure più attente e mirate. La superstite di sopra, a mio parere, si è salvata solo perché la ho messa in terra.

Non tutto è perduto però. Se vuoi stare sugli HT, puoi optare per cultivar meno vigorosi (per via del portainnesto meno "gagliardo"). La già citata CDG è un'opzione. Altre sono Simchoca, Julio Iglesias, Black Baccara e Claude Brasseur. In alternativa molte inglesi si prestano bene alla coltivazione in vaso.
 

Elena64

Aspirante Giardinauta
Io ho due rose (innestate) che sono rimaste 6 anni in vasi 40 x 40 cm... Quindi probabilmente dipende anche dalla varietà; se prendi delle rose che non diventano grandissime secondo me puoi riuscire a tenerle in vaso senza troppi problemi. Quest'anno ho cambiato completamente la terra, le ho potate e ho potato anche le radici; vediamo come se la caveranno...
Comunque l'ho letto anch'io che tante varietà di rose hanno l'apparato radicale molto delicato, ed è per questo che è più pratico innestarle... Ovviamente poi ci saranno quelle estremamente delicate e quelle che invece vivono bene pure con le loro radici, penso si possa solo andare a tentativi e fidarsi dell'esperienza dei coltivatori!
 
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