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Ci impediranno di seminare ortaggi in libertà?

Gertrude J.

Maestro Giardinauta
http://www.libreidee.org/2013/05/lue-piccoli-ortaggi-fuorilegge-vietato-prodursi-il-cibo/

L’Ue: piccoli ortaggi fuorilegge, vietato prodursi il cibo
Una nuova legge proposta dalla Commissione Europea renderebbe illegale “coltivare, riprodurre o commerciare” i semi di ortaggi che non sono stati “analizzati, approvati e accettati” da una nuova burocrazia europea denominata “Agenzia delle Varietà Vegetali europee”. Si chiama “Plant Reproductive Material Law”, e tenta di far gestire al governo la regolamentazione di quasi tutte le piante e i semi. Se un contadino della domenica coltiverà nel suo giardino piante con semi non regolamentari, in base a questa legge, potrebbe essere condannato come criminale. Questa legge, protesta Ben Gabel del “Real Seed Catalogue”, intende stroncare i produttori di varietà regionali, i coltivatori biologici e gli agricoltori che operano su piccola scala. «Come qualcuno potrà sospettare – afferma Mike Adams su “Natural News” – questa mossa è la “soluzione finale” della Monsanto, della DuPont e delle altre multinazionali dei semi, che da tempo hanno tra i loro obiettivi il dominio completo di tutti i semi e di tutte le coltivazioni sul pianeta»...





Io francamente comincio ad essere un po' stufa.
Uno: Sono esagerata io o effettivamente stiamo sfiorando il pazzesco?
Due: E' una notizia vera? Qualcuno ne sa niente?
 
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Marcello

Master Florello
ciao,
se non si riesce a controllare il pensiero dei popoli,lo si fa altrimenti controllando la sua fame.
 
K

Kakugo

Guest
Ciao.

Anni fa ci fu una proposta di legge che cercava di criminalizzare chi si faceva la manutenzione dell'auto o della moto da solo. Secondo la proposta sarebbe bastato anche solo cambiare le pastiglie dei freni per finire nei guai. E' finita nel nulla.

Leggendo questa notizia mi accorgo di una sottile differenza: non sarebbe vietata la coltivazione in sè, ma quelle di piante nate da sementi "non approvate" dall'ennesima burocrazia "europea". Che vuol dire? Molti dei cultivar più popolari di ortaggi (ad esempio il pomodoro Principe Borghese o la zucca Marina di Chioggia) non sono coperti da brevetto o da alte forme di proprietà intellettuale. Chiunque può riprodurli e qualunque vivaista può venderli senza pagare royalties a chicchesia.
Io ho il sospetto che questo "ufficio di omologazione dei semi" altro non sia che un tentativo di "cavare il sangue alle rape", ovvero sia di legare l'approvazione del seme ad un titolare cui poi chiunque voglia coltivare la pianta debba pagare le royalties, che possono essere date o negate a piacere per regolare ulteriormente il mercato. O almeno la mia esperienza in altri settori mi porta sempre a vedere la situazione in questo modo.

Qualcuno (che sia una multinazionale o un consorzio di vivaisti ed ibridatori) ha sniffato la possibilità di fare qualche soldo sulla pelle del pubblico e non ha esitato a provarci nel modo più bieco, ovvero sia facendo "lavorare" il pubblico per proprio conto, avendo ben cura di nascondersi fin quando non ci sarà da iniziare ad incassare.

Per quanto riguarda la tua seconda domanda... è tutto vero. la legge è stata leggermente ritoccata ma è ancora un mostro.

Io questo fine settimana scriverò sia alla Commissione UE preposta che al parlamentare che rappresenta il mio distretto elettorale a Strasburgo per fare sapere loro cosa ne penso.
Invito tutti a fare altrettanto.

L'indirizzo della Commissione UE è il seguente:

European Commission
Directorate-General Health & Consumers
B - 1049 Brussels
Belgium

I parlamentari UE li potete trovare qui:

http://www.europarl.europa.eu/meps/it/search.html?country=IT
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Mi auguro che sia una notizia destituita di fondamento o, se vera, l'Italia si rifiuti di recepire eventuali direttive europe in tal senso.
Anche se, è triste dirlo, ormai non mi meraviglia più nulla.
Mi da solo un senso di grande tristezza che in nome di un'"Europa unita" che, oltretutto, più disunita e litigiosa non potrebbe essere, il nostro Paese stia pian piano perdendo l'identità e l'orgoglio nazionale.
L'unica cosa che posso dire è che sinora mi sono sempre attenuta a regole e leggi ma che se dovesse subentrare il divieto di coltivarsi il proprio orticello diventerò una pericolosa criminale e ..........mettessero pure una taglia su di me!!!!!!
Potrei arrivare a mettere mine antiuomo lungo il confine del mio orto!!!!!
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
Onestamente, io ci andrei cauto. Questi articoli sono pubblicati da pseudogiornali che non hanno nulla di professionale. Per di più, non vi è alcun riferimento verificabile a proposte di legge depositate.
Insomma, mi sembra un po' un allarmismo basato sul nulla. Quando vedrò una proposta di legge, ne riparleremo.
Per ora, il massimo che sono riusciti a dire è stato "Una nuova legge proposta dalla Commissione Europea". Beh, la commissione europea è un po' grossa, e "una nuova legge" è un po' generico.
 

njnye

Florello Senior
La questione è vera ma molto più complessa di quello che si dice nel trafiletto iniziale perché è stata inserita in un contesto di sicurezza alimentare. Ci sono da alcuni mesi mobilitazioni contro questa decisione per la paura (giustificata) che alcune sementi antiche e regionali vengano "uccise" da queste direttive calate dall'alto. Avere una classe politica poco influente in Europa si riflette anche sulla capacità di far sentire la propria voce. E gli effetti si vedono.
Se volete approfondire, questo è un articolo recente: http://www.slowfood.com/sloweurope/ita/news/176482/diritti-ai-semi-
E qui c'è la documentazione ufficiale (purtroppo è solo in inglese): http://ec.europa.eu/dgs/health_consumer/pressroom/animal-plant-health_en.htm
 

Lorenzo-8836

Aspirante Giardinauta
Io tutti gli anni compro piantine e sementi al Consorzio, perchè mi sento più "sicuro". Infatti l'anno passato mio cognato ha piantato semi di un melone che aveva mangiato, ha trapiantato le piantine e, come risultato, piante belle ma nessun melone!!!! Mia suocera ha fatto nascere piantine di zucchina dalle zucchine dell'anno prima: produzione scarsa! Non parliamo poi se si piantano semi di pomodoro comprato.... Insomma, io ammiro chi di noi riesce a rifarsi l'orto tutti gli anni con i propri semi, legge bastarda o no vorrei fare così anch'io, ma sono già inquadrato a comprare sementi e piantine nuove tutti gli anni. Che tristezza! Ci manca solo che mettano la "tassa sull' hobby" e ci facciano pagare le piantine 20 euro l'una!!!! Dai, maledetti, questa non l'avevate ancora pensata eh?
 

njnye

Florello Senior
In realtà con l'Iva già stiamo pagando la tassa sugli hobby. Poi possono sempre mettere tasse su tasse sulla stessa cosa, vedi la casa che da quando la compriamo a quando la vendiamo/ereditiamo ha almeno 7 imposte diverse... Se continua così l'unica salvezza sarà tornare al baratto, come si faceva nel Medioevo...
Comunque mi fa molto ridere che per fare gli interessi della Monsanto commercializzino gli ogm e poi dichiarino guerra alle sementi locali. Fa molto ridere o fa molta rabbia, a seconda del distacco con cui la si guarda!
 

idice

Giardinauta Senior
Se l'Europa continua di questo passo, proporrei un referendum per decidere se rimanere o uscire dall'UE come volevano fare in Inghilterra (dove non hanno l'euro e stanno benissimo).
 

lucignolo

Aspirante Giardinauta
Vorrei dire la mia in merito....
sono un ortolano della domenica, mi diletto con ortaggi per dare l'idea ....30 pomodori, 7 zucchini, 7 cetrioli ecc...
Acquisto le piantine dal vivaio e dopo averle messe a dimora metto anche dei semi ( di zucchine e cetrioli) delle bustine comperate al supermercato.
Bene, le piante che vengono dalla semina producono meno del 50% delle piante acquistate. Mi sono informato presso il rivenditore il quale mi ha detto che le piantine sono degli ibridi e per questo più produttivi se voglio la stessa resa devo acquistare le bustine di ibridi.
Ho fatto un'altra esperienza con l'insalata, il seme che ha prodotto una pianta da me coltivata (ed acquistata come piantina) se seminato da dell'insalata che va subito in seme. Quella dell'insalata non volevo crederci ho provato più volte anche guardando le fasi lunari ma il risultato è stato lo stesso. Noi abbiamo perso molte varietà di ortaggi sostituendoli con ibridi che come tali non si riproducono. NOI NON SIAMO PIU' PADRONI DEI SEMI come lo erano i nostri nonni, che lasciando andare in seme l'insalata preparavano la coltivazione per l'anno venturo, raccoglievano i semi dei vari ortaggi e li conservavano per l'anno venturo. Non credo che la CEE voglia non farmi coltivare il mio orticello, piuttosto vuole mettere un freno all'arrivo di semi da ogni parte del mondo, oggi la nostra società è multirazziale.
 
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njnye

Florello Senior
In realtà come dicevo in un post precedente la questione è complessa e non si esaurisce nel "mi vogliono o non mi vogliono far coltivare l'orto" (che onestamente per le istituzioni europee ha un valore economico tendente allo zero). Non sono invece d'accordo sul fatto che l'Ue abbia obbligato a iscrivere le sementi al registro europeo che ha dei costi (e una complessità) comunque non indifferenti e quindi rischia di far sparire molte sementi tradizionali (e in Italia ce ne sono tantissime di regionali).
Per capire meglio questo aspetto: http://it.finance.yahoo.com/notizie/europa-sementi-tradizionali-rischio.html
A me sembra l'ennesima decisione presa dall'alto senza considerare le ripercussioni a livello locale perché nessuno si è fatto sentire a riguardo...
 

patrizia

Maestro Giardinauta
Lo penso anche io, anche all'estero ci sono tanti coltivatori appassionati di pianticelle autoprodotte e autoselezionate (indipendentemente dalla loro resa) :mazza:
 

Marcello

Master Florello
io finche posso i semi me li prendo dalla pianta.
Per le bietole rosse mi è andata bene e quest'anno non ho comprato piantine e nemmeno semi.

Idice,in l'inghilterra non stanno benissimo(sempre meglio di noi ma ci vuole poco)
 

Barbara G

Aspirante Giardinauta
Io questo fine settimana scriverò sia alla Commissione UE preposta che al parlamentare che rappresenta il mio distretto elettorale a Strasburgo per fare sapere loro cosa ne penso.
Invito tutti a fare altrettanto.

L'indirizzo della Commissione UE è il seguente:

European Commission
Directorate-General Health & Consumers
B - 1049 Brussels
Belgium

I parlamentari UE li potete trovare qui:

http://www.europarl.europa.eu/meps/it/search.html?country=IT

Ciao Kakugo,

Hai una bozza da diffondere della lettera che hai scritto alla comunità europea?
Penso di poterla far inviare a molti se ho un modello pronto...

Grazie mille,
 
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