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Vanda coerulea e suoi ibridi

Brunobruno

Bannato
Inserisco questa mia esperienza a beneficio di chi, recentemente ha chiesto delucidazioni su questa straordinaria orchidea

Vanda e Vandaceae

Copiadi_MG_3399.jpg


Vanda Blue Magic

Per me è sempre stata l’ orchidea preferita.
E tuttavia la mia prima esperienza fu negativa. Sei Vanda di colore vario, in fiore importate dalla Tailandia, appese in una veranda asciutta ebbero breve vita.
Poi costituimmo la società con serra ed esse divennero il cavallo di battaglia. Quando le esponemmo ad una mostra floricola di Messina conquistarono gli occhi di tutti.
In serra erano appese nella parte più luminosa ed innaffiate regolarmente con temporizzatore che pescava in una vasca contenente fertilizzante. Vanda, Rhyncostilis, Ascocentrum, Rhyncovanda, Ascocende, Ma la parte del leone la facevano le Vanda “Kultana Blue”. questo incrocio figlio della Vanda coerulea X Vanda Chusri Narattrugsa, fioriva 6 volte all’anno con spighe di 10-12 fiori larghi fino a 12 cm di un colore blu lavanda carico.
E altre con colori vari e bellissime erano molto meno floribunde e la loro cultura meno facile.
Perciò a chi vuole cimentarsi con queste orchidee consiglio gli ibridi di colore blue, dove la Vanda coerulea (o tessellata var. coerulea) prevale. Oltretutto queste sopportano temperature anche vicino allo zero.
Per chi le coltiva in casa o con il giardini ciò che è essenziale è un’irrorazione molto frequente ed un ambiente umido.

Oggi, non avendo a serra, tengo le piante, 2 Kultana Blue, 1 Vanda JVB TanHunSiang4n x V. Gordon Dillon, piante di Ca. 3 anni che aspetto in fiore in un paio d’anni ed una Vanda Blue Magic (nella foto) d’estate sotto l’impianto nebulizzatore temporizzato che uso per le Passiflora sottog. Tacsonia, che richiedono un ambiente fresco ed umido d’estate. La foto mostra i nebulizzatori in azione (notturna) ed il telo che ricopre le passiflore, per evitare l’appesantimento del terreno, mentre le vanda sono appese ai graticci soprastanti. In queste condizioni le “piccole” hanno aggiunto due paia di foglie d’estate.
D’inverno esse stanno in una verandina (temp. Minima 7°C., appese ad un simile graticcio e in mezzo a delle passiflore rampicanti che creano un atmosfera umida. Vengono giornalmente nebulizzate a mano. In queste condizioni esse sembrano vivere bene.
Benché di solito si acquistino nei classici cestini (una volta di teak, ora di plastica) esse possono essere fissate a cesti,, scatole o tavole di politirolo, avendo l’avvertenza di metter sotto del muschio per mantenere l’umidità. Non l’ho provato, ma sono convinto che funzioni anche un bastone da Phylodendon che assicura un’umidità costante. D’estate, non esporre al sole pieno del meriggio, a meno che non si disponga di una nebulizzazione continua o frequente.
Un concime bilanciato al 1,5 per mille /metà della concentrazione raccomandata per le normali piante), spruzzata giornalmente con una pompa a mano su tutta la pianta aiuterà sviluppo e fioritura.
Ma evitare le ore vicine alla notte, perché il ristagno nelle ascelle può provocare gravi malattie fungine.

nebulizzazione.jpg
 
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amboinensis

Giardinauta Senior
Grazie per le informazioni sicuramente utili è una tra le mie orchidee preferite, il tuo esemplare è magnifico :Saluto:
 

MollyAl

Aspirante Giardinauta
Grazie davvero x aver condiviso con noi la tua esperienza con la Vanda..............è davvero un bell'esemplare!!!!!!!!!!! Io pochi giorni fa ne ho acquistata una su ebay ed è proprio una bella piantina ma na ho già uccisa una e ho paura di far fuori pure questa.....per questo stò chiedendo tante informazioni a tutti su come coltivarla. Io ho acquistato la Vanda Gordon dillon x ascocenda lenachal......Hai qualche consiglio?
 

carophal

Aspirante Giardinauta
io ne ho una azzurrina con un effetto quadrucciato e credo abbia in prevalenza vanda coerulea iinfatti, contrariamente a quanto ho sempre letto, non disdegna le temperature attorno ai 15°, ha emesso già due fogli e diverse radici tra cui due di grosse dimensioni
 

Brunobruno

Bannato
Per MullyAl
Come detto mentre le Vanda azzurre in genere rivestono meno difficoltà e tollerano temperatur più basse gli altri incroci (ed anche la V. rotscildiana) possono avere maggiori difficoltà, richiedendo un ambiente caldo ed anche notevole umidità. Ciò naturalmente anche per le Ascocende, che trovo meravigliose per la ricchezza di colori, ma che, senza serra calda, non coniglierei a chi non abbia esperienza.

Sulky in altro post ha parlato di invaso con bark grosso. Non vedo controindicazione, dato che io steso ho già detto che il tipo di composto conta relativamente poco (anche asolutamente sintetico come chips di polistirolo), ma conta molto il tipo di arieggiamento e l'umidità. e le Phalenopsis (che pure sono Vandaceae) vivono in vaso, non vedo perchénon dovrebbero farlo le Vanda, anche se la loro crtescita può sbilanciare vasi piccoli e leggeri.
Non l'ho provato di perona, ma penso si pootrebbe sperimentare una cultura in idroponica.
 

Ele&Ro

Giardinauta
Sulky in altro post ha parlato di invaso con bark grosso. Non vedo controindicazione, dato che io steso ho già detto che il tipo di composto conta relativamente poco (anche asolutamente sintetico come chips di polistirolo), ma conta molto il tipo di arieggiamento e l'umidità. e le Phalenopsis (che pure sono Vandaceae) vivono in vaso, non vedo perchénon dovrebbero farlo le Vanda, anche se la loro crtescita può sbilanciare vasi piccoli e leggeri.

Anche solo polistirolo? quello a forma di S da imballaggio?
Io sto provando anche con dei tappi di sughero, ma non ho ancora imparato a regolarmi con le innaffiature,,,
Tu cosa ne pensi?
 

Brunobruno

Bannato
Non posso essere certo dei tappi di sughero perché non conosco quali sostanze potrebbero portarte in soluzione. Certo il polistirolo è quello degli imballaggi ed èassolutamente inerte.
 

marealto

Moderatore Sez. Orchidee
Membro dello Staff
Tenuto conto che il sughero si usa, per tappare il vino e per altri mille usi non ultimo la realizzazione di zattere per orchide direi che il sughero in un eventuale test di cessione dia un esito certamente nullo, quindi utilizzabile certamente in qualsiasi substrato
 

Brunobruno

Bannato
Probabilmente Marealto può avere ragione, ma io mi sono espresso con cautela, perché un conto è il sughero naturale (largamente impiegato nell’ orchicoltura) ed un altro i tappi che ignoro come vengano trattati.
Un altro materiale molto valido per le orchidee a radice grossa è il nocciolo di pesca opportunamente sterilizzato (bastano 8 minuti in microonde alla massima potenza)
 

pretorian

Guru Giardinauta
Probabilmente Marealto può avere ragione, ma io mi sono espresso con cautela, perché un conto è il sughero naturale (largamente impiegato nell’ orchicoltura) ed un altro i tappi che ignoro come vengano trattati.
Un altro materiale molto valido per le orchidee a radice grossa è il nocciolo di pesca opportunamente sterilizzato (bastano 8 minuti in microonde alla massima potenza)

si, cerchiamo pero' di non andare su X-Files! il nocciolo della pesca lo sconsiglio altamente per le sue piu' che conosciute proprieta' TAGLIENTI

Bruno, di substrati se ne possono creare molti ma cerchiamo di consigliare e citare cose "consolidate" e semplici dato che come hanno gia' detto i moderatori ed ELEBAR, questo forum c'e' anche o meglio e' popolato da massaie, burocrati, idraulici, ................... comunque non dottori in orchidiologia.

Ora se quello che si propone e' largamente usato, consolidato e di facile gestione va bene! ma come i noccioli di pesca tra i loro bordi e le punte li trovo molto pericolosi!.
 

Ronin

Esperto di Orchidee
il nocciolo della pesca lo sconsiglio altamente per le sue piu' che conosciute proprieta' TAGLIENTI

peccato che però proprio i noccioli di pesca siano stati citati, quale substrato di coltivazione usato da un appassionato che ne aveva a disposizione gratis in enormi quantità, nel più famoso libro di orchidee pubblicato in Italia oramai molti anni fa...

Va bene dare i consigli "per tutti", ma ampliare un tantino gli orizzonti mettendo a conoscenza che esistono delle altrenative altrettanto valide ogni tanto non fa certo male.
 

Ele&Ro

Giardinauta
peccato che però proprio i noccioli di pesca siano stati citati, quale substrato di coltivazione usato da un appassionato che ne aveva a disposizione gratis in enormi quantità, nel più famoso libro di orchidee pubblicato in Italia oramai molti anni fa...

Va bene dare i consigli "per tutti", ma ampliare un tantino gli orizzonti mettendo a conoscenza che esistono delle altrenative altrettanto valide ogni tanto non fa certo male.

Quindi secondo te coi tappi?
Al momento escludo i noccioli delle pesche perchè leggermente fuori stagione, magari tra qualche mese ci penserò...
Altre idee strambe attuabili in questo periodo? Ovviamente senza nulla togliere ai metodi classici...
 

Ronin

Esperto di Orchidee
coi tappi potrebbe andare benissimo, come con tantissimi altri materiali, ovviamente: l'importante è trovare la tecnica colturale adatta per il materiale che si usa... e lì conta solo la conoscenza della natura e delle esigenze della pianta e la sensibilità personale, i consigli (chiunque li possa dare) son convinto che servano a ben poco, perchè quando ci si incammina per una strada poco o per nulla battuta da altri, non so proprio a cosa potrebbero servire se non a ribadire ovvietà.
 
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Brunobruno

Bannato
peccato che però proprio i noccioli di pesca siano stati citati, quale substrato di coltivazione usato da un appassionato che ne aveva a disposizione gratis in enormi quantità, nel più famoso libro di orchidee pubblicato in Italia oramai molti anni fa...

Va bene dare i consigli "per tutti", ma ampliare un tantino gli orizzonti mettendo a conoscenza che esistono delle altrenative altrettanto valide ogni tanto non fa certo male.

Grazie Ronin, almeno uno che ha visto che non pretendo di essere il Deus-ex-machina (che significa il dio fuori dalla macchina, altrimenti mi sanzinano:muro::muro::muro:) ma che riporto quanto già segnalato da pubblicazioni nazionali o ionternazionali, salvo i casi in cui io abbia esperienza diretta e che ne abbia constatato i risultati.
E' chiaro che i noccioli di pesca non sono disponibili ora, ma vengono indicati come posibilità, in quanto danno notevole possibilità di adesione alle radici.
Poi è chiaro che è il modo di coltivare che conta e mi pare di averlo già sottolineato dicendo che il substrato è relativamente poco importante, salvo l'uso del buon senso. Perché l'ho scritto. Ma pensate a come vivono le epifite: credete che si preoccupino molto su cosa si abbarbiucano?

Bruno
 

pretorian

Guru Giardinauta
Poi è chiaro che è il modo di coltivare che conta e mi pare di averlo già sottolineato dicendo che il substrato è relativamente poco importante, salvo l'uso del buon senso. Perché l'ho scritto. Ma pensate a come vivono le epifite: credete che si preoccupino molto su cosa si abbarbiucano?

il problema non e' che possa o meno essere utilizzato! il problema e' di dare qualcosa di semplice e sicuro e ripetitivo come esperienza. Se una persona che gia' ha problemi nel tenere una vanda in modo "normale" inizia anche ad avere delle perplessita' in piu' sul cambio di substrato, tempi di asciugatura et similia.

Per il discorso di pensare a come vivono, vorrei pero' sottolineare che non e' corretto prendere un solo parametro di ambientazione in quanto la riuscita e' data dall'intero contesto. E' lo stesso concetto di non bagnarle se le temperature e l'areazione non e' consona .......... per non parlare delle temperature da Cymbidium che consigli :muro:
 

marealto

Moderatore Sez. Orchidee
Membro dello Staff
.... per non parlare delle temperature da Cymbidium che consigli

Faccio notare che stiamo parlando di vanda coerulea e suoi ibridi, per cui le temperature basse che sono state indicate sono consone per questa specie.
(è esattamene il motivo per cui ho dato un nuovo titolo al post che in origine poteva far intendere che si stava parlando della vanda in generale, per le quali quelle temperature potrebbero essere letali)

Allo stesso tempo vorrei però avvertire che il colore azzurro-viola non da alcuna certezza che si ha a che fare con una vanda coerulea, per cui prima di esporla a determinate temperature accertatevi che sia una specie che possa essere posta a tali temperature.
 
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