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l'amore......

Manu1

Maestro Giardinauta
non so. l'amore è molto meno astratto di così per me. Io convivo col padre di mia figlia da 10 anni, e mia figlia ...ne ha quasi nove, fatevi due conti. La bimba è arrivata subito, non cercata, ma accolta con entusiasmo, l'entusiasmo di chi sa cheuna cosa bella tra due persone che si vogliono bene non è mai un problema. E così il tempo dell apassione sfrenata è durato poco, è arrivato il mutuo, i pannolini, i lavori a casa, ma tutto fatto con entusiasmo amore (tanto sonno), gioia, io ricordo i miei primi mesi, in tre nel mio microlocale da single, con tanto amore bohemien. Lungo questi anni ci siamo ritagliati dei fine settimana da fidanzati (con bimba dai nonni) perchè eravamo sicuri che il nostro amore aveva ancora parecchio da crescere fuori dalla famiglia, solo noi due.
E spesso mi chiedo, se quest'uomo lo amo perchè è il meraviglioso padre di mia figlia o a prescindere, me lo chiedo prechè mi piace mettermi alla prova. Come si a a distinguere l'amore dall'affetto. Quest'uomo è una delle persone che amo o è la persona che amo? la, indubbiamente.
per me non è cos' complicato.

ps
questo non vuol dire che non gli spaccherei la testa ogni due per tre, ma il ragazzo si farà, col tempo....
 
La mia anima gemella è quella che ha ciò che manca a me.
Non me serve una persona che sia come me,diventa tutto scialbo e monotono .
in 2 ci si completa essendo diversi .
Amore,amore che ....moda ,volersi bene.ciao
vincenzo
 

seya

Master Florello
altra riflessione...
se nel tuo cammino cambi, o se cambia la persona che sta con te? se riscontri nel tempo che i tuoi valori e le tue certezze non sono le sue? e soprattutto quando scopri che il tuo amore non è l'amore che prova lui/lei per te? non è lo stesso, non ha la stessa intensità, non gli dà lo stesso spessore la medesima importanza?
ti accorgi che non può più essere chiamato con il suo nome, ma questo sentimento quando è giusto, sincero e riconoscibile?
quando hai acquisito l'esperienza per "vedere" e non solo per "sentire" che è giusto?
perchè magari il tuo "sentire" è utopia, inganno, ingenuità, presunzione/ falsa sicurezza di riconoscere qualcosa che non è?
 

pa0la

Florello
altra riflessione...
se nel tuo cammino cambi, o se cambia la persona che sta con te? se riscontri nel tempo che i tuoi valori e le tue certezze non sono le sue? e soprattutto quando scopri che il tuo amore non è l'amore che prova lui/lei per te? non è lo stesso, non ha la stessa intensità, non gli dà lo stesso spessore la medesima importanza?
ti accorgi che non può più essere chiamato con il suo nome, ma questo sentimento quando è giusto, sincero e riconoscibile?
quando hai acquisito l'esperienza per "vedere" e non solo per "sentire" che è giusto?
perchè magari il tuo "sentire" è utopia, inganno, ingenuità, presunzione/ falsa sicurezza di riconoscere qualcosa che non è?

rimetti tutto in discussione, anche l'ovvio
senza paura
a dir la verità fa una paura boia (fatto non da molto), nessuno ha voglia di scoprire che quello che pensa è vero
ma puoi scoprire che non è vero affatto, che il nocciolo di quello che si è stati prima è ancora integro e sano, da li puoi ripartire, da li DEVI ripartire
se invece scopri che non c'è più allora non c'è più, non c'è buona volontà o atteggiamento o spirito di sacrificio che tenga.....non c'è più edè finita lì
 

seya

Master Florello
si deve attraversare il dolore per capire, certo, e lo si deve accettare e accogliere per superarlo, ma quando si esce e si è messo tutto sottosopra, anche sè stessi e il proprio modo di vedere le cose e di sentirle, e di valutare i sentimenti altrui e le azioni soprattutto, è più difficile riaprirsi e ritrovare quel sentimento puro e incontaminato che ti aveva colpito precedentemente, non ti approcci più allo stesso modo, ma nella maniera in cui tu sei cambiata e ho paura che l'amore successivo dovrà pagare per l'amore precedente, per le ferite inferte che sono naturalmente presenti.
la chiave è il non aver mai paura?
 

pa0la

Florello
te lo faccio dire da De Andrè Seya, la chiave non c'è l'amore ha l'amore come solo argomento

Oltre il muro dei vetri si risveglia la vita
che si prende per mano
a battaglia finita
come fa questo amore
che dall'ansia di perdersi
ha avuto in un giorno la certezza di aversi
 

quadricromia

Guru Giardinauta
Ottima riflessione Seya.
Secondo me la chiave è non smettere mai di desiderare... desiderare di migliorare, di capire, di sentirsi se stessi sempre e sentirsi sempre a proprio agio.
Se si riesce a voler bene a sè stessi perseguendo questi desideri non esiste paura o difficoltà a riaprisi ... oh sono parole scritte... perchè farlo e metterlo in pratica è una fatica bestiale e soprattutto non è detto che riesca a perfezione, ma almeno non hai perso te stessa!
 

seya

Master Florello
ma amare sè stessi e sentirsi sempre sè stessi, è conciliabile e può coesistere con l'altro?
e se si desidera proteggere sè stessi ciò può avere un equilibrio tale da scindere il bene del sè con il bene dell'altro, senza per questo venire schiacciati dal bene per l'altro? ma il bene dell'altro è sempre anche il nostro bene?
e se il sentirsi sè stessi è sinonimo di libertà spirituale ed emotiva , con una spinta dall'interno talmente grande che infrange tutto il resto, come si riesce ad includere anche un nuovo amore?
la chiave è l'equilibrio tra l'assoluta pienezza del sapersi donare e abbandonare all'altro e la dignità e il prendersi cura del proprio IO?

Paola quel che dice De Andrè in poche parole è...
che l'ho riletta tre volte e ...ho trovato tre significati diversi...
 

pa0la

Florello
ma amare sè stessi e sentirsi sempre sè stessi, è conciliabile e può coesistere con l'altro?
e se si desidera proteggere sè stessi ciò può avere un equilibrio tale da scindere il bene del sè con il bene dell'altro, senza per questo venire schiacciati dal bene per l'altro? ma il bene dell'altro è sempre anche il nostro bene?
e se il sentirsi sè stessi è sinonimo di libertà spirituale ed emotiva , con una spinta dall'interno talmente grande che infrange tutto il resto, come si riesce ad includere anche un nuovo amore?
la chiave è l'equilibrio tra l'assoluta pienezza del sapersi donare e abbandonare all'altro e la dignità e il prendersi cura del proprio IO?

se l'esistenza e la felicità dell'altro è anche il tuo bene allora si è conciliabile senza rinunciare all'amore ed al rispetto di se.
almeno io la vedo così, la dove entrambi accettano che lo spazio dell'uno e dell'altro non è sottratto alla coppia ma funzionale al benessere di entrambi, nessuno dei due è schiacciato.
accettare non significa però non cercare anche uno spazio che sia condiviso, un interesse comune, un divertimento insieme





Paola quel che dice De Andrè in poche parole è...
che l'ho riletta tre volte e ...ho trovato tre significati diversi...

e perchè ingabbiarlo nelle parole è impossibile
 

seya

Master Florello
non parlo solo di spazi, ma di accettare per il bene dell'altro cose che a noi non sono proprio congeniali. ma mi hai già risposto, quando dici di non rinunciare al rispetto di sè e dei propri valori.
ma nel frattempo mi sono venute in mente altre centocinquanta domande...
vabbè un altro giorno...
 

quadricromia

Guru Giardinauta
ma amare sè stessi e sentirsi sempre sè stessi, è conciliabile e può coesistere con l'altro?

per me è imprescindibile!

e se si desidera proteggere sè stessi ciò può avere un equilibrio tale da scindere il bene del sè con il bene dell'altro, senza per questo venire schiacciati dal bene per l'altro? ma il bene dell'altro è sempre anche il nostro bene?

Non esiste il bene mio e tuo, esiste il bene di entrambi...
quando ho detto voler bene a se stessi intendevo dire che non si dovrebbe 'perdere di vista' il proprio io... a volte accade... di ritrovarsi giorno dopo giorno che al mattino ti svegli e no nti riconosci che la vita ti va stretta...

e se il sentirsi sè stessi è sinonimo di libertà spirituale ed emotiva , con una spinta dall'interno talmente grande che infrange tutto il resto, come si riesce ad includere anche un nuovo amore?
E allora non è amore... se la spinta dall'interno è così forte. Ci si lascia andare senza tante domande... tenere a mente il proprio bene e volersi sentire a proprio agio è una lavoro quotidiano, lasciarsi andare è una scelta istantanea dettata dall'amore!

la chiave è l'equilibrio tra l'assoluta pienezza del sapersi donare e abbandonare all'altro e la dignità e il prendersi cura del proprio IO?

Ecco, si, così!
 

seya

Master Florello
sai Quadri, quando leggo le risposte mi sembrano talmente giuste, che le domande non dovrebbero nemmeno esistere.
perchè poi nella realtà e quotidianità le cose non riescono a volte ad incastrarsi tanto bene così...?
cmq si, quel che dici sul cambiare e non sentirsi più sè stessi e vivere una vita non nostra concordo...sta lì l'ingarbuglio, e da lì partono i quesiti interiori, come è giusto che sia...
 

quadricromia

Guru Giardinauta
Oh però c'è da aggiungere una riflessione:
dov'è l'altra metà della coppia mentre si vivono questi dubbi amletici?
dovrebbe avvertirli anche l'altra metà!?
 

seya

Master Florello
l'altra metà è su un altro pianeta.
almeno da mia esperienza.
se conosce bene la sua anima ed è capace/desidera/ha interesse nell' interrogarsi allora è presente, attiva.
altrimenti la battaglia la si combatte e vince da sola.
il prima e il dopo sono terrificanti ma necessari al raggiungimento del sè disperso/confuso/acciaccato.
e il lavoro come dici tu è per sempre...
 
G

Ghiotto

Guest
Io penso sia semplicemente cosi': nell'amore (in generale,ogni tipo di amore vero) non e' il nostro cervello a comandare e decidere dove e come andare, e' il cuore che cammina e noi lo inseguiamo. Quindi torna bene la frase ...........le nostre impronte ci precedono, perche' siamo noi a seguire i passi dell'amore!!!!
Avete capito???? Io si. Ciao
 

Manu1

Maestro Giardinauta
mmmmm....l'amore passa dalla testa, l'amore ci cattura perchè spinge i tasti giusti, della nostra mente, del nostro cuore, perchè riempie i nostri bisogni e cattura la nostra curiosità. ed è con la nostra esperienza, con il nostro vissuto che noi lo aiutiamo a crescere e non a distruggersi. capisco che sia una visione piu "matura" dell'amore, ma la preferisco di gran lunga alle dolorose fiammate della giovinezza.
 

francesco saverio

Giardinauta Senior
Io penso che l'Amore,
sia la profonda luce che la persona vede nell'altro/a.E' e resta l'unione di sentimenti, di sofferenze, di dolori che l'uno e l'altra devono sopportare nella vita d'unione.Essere sempre e ccmunque felici, sorridenti ecc. Dialogare sempre, parlare di argomenti vari
e saper ascoltare.Beh quest'ulima cosa e' quella che piu' mi riguarda perche' do' sempre poco spazio per es. mia moglie e a voltelitighiamo per questo.Ma nulla di grave, Lei conosce il mio carattere come io il suo e l'essere ancora assieme resta la dimostrazione di un Amore tra noi, che spero non tramonti mai.....
Ciao da Saverio
 

Sevi

Fiorin Florello
Col piffero che la passione finisce! :eek:
Alberoni con queste sue teorie da strapazzo mi è sempre stato tanto, ma tanto antipatico cat:
Oltre al fatto che afferma banalità assolute facendole passare per chissà quali importanti verità.

Tanto si sa...che non è possibile sapere la verità sui sentimenti.
Ognuno ha la propria, legata al proprio vissuto, scontato...però è ammesso sia scontato.
Non vedo alternativa.

Cadiamo sempre nello stesso errore da secoli...pensare che ciò che abbiamo vissuto personalmente sia universale.
Per fortuna così non è :tupitupi:
Sono esperienze. Nulla di più.
Ognuna con la propria verità dentro, che però non è trasferibile.

Così come non è vero che la passione si trasforma, o meglio...è vero per alcuni ma mica x altri.
E se poi si trasforma...spesso migliora grazie alla maggior conoscenza che si ha l'uno dell'altra, anche questo lo si sa, sorry :embarrass

E le farfalle? Bè...non sto a scrivere cos'ho sentito l'altro giorno per qualcosa che mi è accaduto.
Ma quella fitta di gelosia (immotivata, tanto per precisare :ros:) che mi ha assalita...mi ha smosso un sacco di cose nello stomaco! :ros:
Qualcuno dirà che non è la stessa cosa, invece sì.
Le ho avute (ok lo ammetto, erano + di una) perché il sentimento è ancora molto forte, e la passione pure.

Non certo per possessività (non nego di avere pure quella, mannaggia, ma non in questo caso...giuro)
questo intendo, e lo so bene io cosa ho sentito dentro (e sempre senza particolare motivo, aggiungo :cry:)

P.S. Faccina che piange perché...se 'sta cosa letta in un modo può essere anche bella...dall'altro non lo è per nulla!
Il bello, o brutto, è che...vabbè, che niente. Mi fermo qui, tanto è inspiegabile :inc:
 
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