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Finalmente un telegiornale parla delle foibe

Masolino

Bannato
Questa sera, con mia sorpresa ,il telegiornale regionale del Lazio su rai3 [ 19.30 ] ha dedicato un ampio spazio al genocidio delle foibe, presentando il viaggio che il sindaco di Roma farà ai luoghi dell'eccidio con varie scolaresche.
Hanno mostrato filmati d'epoca ed immagini .
Meglio tardi che mai......
 

Erika

Moderatrice Sezz. Cactacee e Succulente / Parliamo
Membro dello Staff
Circa 3-4 anni fa ho visto una puntata della trasmissione "Terra" dedicata interamente alle foibe, molto bella ed accurata...spero sempre ne facciano una replica per poterla rivedere.
 

Masolino

Bannato
« La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Nella giornata [...] sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero. »

(legge 30 marzo 2004 n. 92)

Ansa.it >> GIORNO RICORDO, ITALIA COMMEMORA VITTIME FOIBE
Oggi l’Italia renderà omaggio ai morti delle foibe, cavità carsiche a imbuto rovesciato, del 1943-1945 e ai trecentomila esuli dalle coste Istriane e Dalmate negli anni tra il 1945 e il 1954. Il 10 febbraio, infatti, è il Giorno del Ricordo, istituito quattro anni fa dal Parlamento proprio per non dimenticare quei drammi al confine orientale del Paese rimasti per decenni sotto traccia, quasi rimossi, comunque vissuti ‘in solitario’ dai diretti interessati.

La cerimonia ufficiale si tiene al Quirinale alla presenza del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e del Vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli.
Altre cerimonie si svolgono a Trieste. La più importante alla foiba di Basovizza, da alcuni anni diventata monumento nazionale dove sarà inaugurato il Centro di documentazione “per meglio capire e comprendere - ha detto l’assessore comunale alla cultura, Massimo Greco - quei drammi e tramandarli alle nuove generazioni”.

Ieri a Lucio Toth, presidente dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, sono intanto giunti i messaggi dei presidenti di Camera e Senato e del Presidente del Consiglio, Romano Prodi. Il dramma delle ‘foibe’ ha avuto due momenti distinti: i mesi successivi all’8 settembre 1943 e, poi, i mesi a cavallo della fine della Seconda Guerra Mondiale. Nella prima fase in alcuni piccoli paesi nel centro dell’Istria, nella seconda alle spalle delle città di Trieste e Gorizia ‘invase’ dalle truppe del maresciallo Tito tra maggio e giungo 1945. Non è noto il numero degli ‘infoibati’ - cioé degli anticomunisti o, semplicemente, dei servitori dello Stato italiano - anche se gli storici sono unanimi nel parlare di alcune migliaia. L’esodo, invece, fu un fenomeno che si sviluppò, in modo massiccio e imprevedibile per le autorità italiane, quando fu chiaro che Roma intendeva rinunciare alla cosiddetta ‘zona B’, cioé l’Istria e la Dalmazia. Gli italiani di quelle terre, per evitare di finire sotto la dominazione comunista di Tito, preferirono abbandonare tutto, case, beni, affetti e partire. Molti rientrarono in Italia, moltissimi, invece, partirono per gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia
 

Fioredeldeserto

Giardinauta Senior
ti quoto alla grande ma se si istituisce un giorno del ricordo e poi nessuno ne parla.... che senso ha...............??????????????????????'
mi viene in mente che anche nella morte ci vuole fortuna:confuso::confuso:
 

Danilis

Apprendista Florello
Purtroppo l'uomo riesce a mettere la politica anche davanti ad una tragedia come questa o come quella degli ebrei o quella dei vietnamiti o dei cileni e non si cura del fatto che diverse persone abbiano sofferto a causa di ALTRE persone guidate da ideali - sia politici che non - contorti e irrazionali.
Dico che bisogna essere intelligenti e ricordare tutte le vittime umane che hanno subìto violenza e che l'hanno subìta soltanto perché avevano la colpa di appartenere ad un'idea diversa e bisogna ricordarle pensando che queste persone erano umane e in ogni caso nessuno si merita di morire per mano di un altro uomo.
Quindi per favore non mettete mai la politica davanti a un fatto di tale portata. Nè su questo nè su altri.
 

Finzi Contini

Giardinauta
Purtroppo l'uomo riesce a mettere la politica anche davanti ad una tragedia come questa o come quella degli ebrei o quella dei vietnamiti o dei cileni e non si cura del fatto che diverse persone abbiano sofferto a causa di ALTRE persone guidate da ideali - sia politici che non - contorti e irrazionali.
Dico che bisogna essere intelligenti e ricordare tutte le vittime umane che hanno subìto violenza e che l'hanno subìta soltanto perché avevano la colpa di appartenere ad un'idea diversa e bisogna ricordarle pensando che queste persone erano umane e in ogni caso nessuno si merita di morire per mano di un altro uomo.
Quindi per favore non mettete mai la politica davanti a un fatto di tale portata. Nè su questo nè su altri.

L'uomo è la bestia più feroce che esista... quindi sono d'accordo con te. Il problema è che spesso (immagino non qui, non vi conosco abbastanza per saperlo) le foibe ed altre stragi vengono tirate fuori da una parte politica per compensare la vergognosa colpa dello sterminio di massa dell'olocausto. Ecco, questo non lo sopporto...
Non sono d'accordo sull'impostazione che ne fa da contraltare l'olocausto. Parliamo di foibe e punto. E' chiaro che 5/10 mila omicidi sono un orrore ma storicamente 3/4 milioni vengono citati più spesso.
Riassumendo: l'uomo è la bestia più feroce che esista...
 

anna08

Giardinauta Senior
Ho letto da poco il libro di Giampaolo Pansa "La bambina dalle mani sporche", parla appunto delle atricità dei titini e delle foibe. Molto interessante e, ahimé, raccappriciante.
 

Danilis

Apprendista Florello
Ciao, volevo trattenermi dal dare un giudizio complessivo sull'uomo perché poi mi sembra di essere troppo pessimista però Finzi Contini ha espresso bene ciò che sottointendeva il mio messaggio.
 

mikki

Maestro Giardinauta
Si sono organizzate anche le scuole perchè sulle foibe mia figlia è andata a vedere una mostra all'Eur.
 

gianfra

Guru Giardinauta
Delle foibe si è sempre saputo ed anche parlato in epoche remote senza mai insistere più di tanto per questioni politiche e di rapporti di vicinato e perche tutto sommato non era conveniente insistere in quanto Tito costituiva un cuscinetto fra Est ed Ovest .
Comunque alla base di tutto c'è un'unica madre per tutti : LA GUERRA . Non esiste guerra senza stragi sia di militari che di civili , la storia ci ha insegnato che questo è il motivo comune a tutte le guerre dai babilonesi ad oggi.
Nesun popolo che combatte è scevro da tutto ciò , prima le fa poi inventa le giustificazioni ed infine gira gli armadi verso il muro : così nessuno li apre ed il tutto va nel dimenticatoio o per lo meno così si spera. Ogni tanto però una domandina bisognerebbe farcela : perchè altri popoli ci odiano o se proprio non ci odiano però ti guardano male ??? noi guardiamo a quello che ci hanno fatto, ma noi che abbiamo fatto agli altri ??? cioè si parla giustamente di Foibe perchè che non si parla di quel che abbiamo fatto noi ???? e di cose ne abbiamo fatte , sia in libia che in abissinia, che in grecia che in iugoslavia , tralascio al spagna perche qui gli italiani combattevano su entrabi i fronti. Chi ricorda che Graziani ha gassato svariate migliaia di cittadini inerni etiopi ??? idem è stato fatto in libia ?? o quello che hanno combinato le camicie nere sia in grecia, che albania che jugoslavia ???? per non parlare poi della Shoah. Si nasconde si sminuisce , poi c'è un Gheddafi che te lo continua a ricordare e che alla fine ti presenta il conto, e Noi si paga.
 

Masolino

Bannato
Per concludere

‘A livella

Ogn’anno,il due novembre,c’é l’usanza
per i defunti andare al Cimitero.
Ognuno ll’adda fà chesta crianza;
ognuno adda tené chistu penziero.

Ogn’anno,puntualmente,in questo giorno,
di questa triste e mesta ricorrenza,
anch’io ci vado,e con dei fiori adorno
il locu lo marmoreo ‘e zi’ Vicenza.

St’anno m’é capitato ‘navventura…
dopo di aver compiuto il triste omaggio.
Madonna! si ce penzo,e che paura!,
ma po’ facette un’anema e curaggio.

‘O fatto è chisto,statemi a sentire:
s’avvicinava ll’ora d’à chiusura:
io,tomo tomo,stavo per uscire
buttando un occhio a qualche sepoltura.

“Qui dorme in pace il nobile marchese
signore di Rovigo e di Belluno
ardimentoso eroe di mille imprese
morto l’11 maggio del’31″

‘O stemma cu ‘a curona ‘ncoppa a tutto…
…sotto ‘na croce fatta ‘e lampadine;
tre mazze ‘e rose cu ‘na lista ‘e lutto:
cannele,cannelotte e sei lumine.

Proprio azzeccata ‘a tomba ‘e stu signore
nce stava ‘n ‘ata tomba piccerella,
abbandunata,senza manco un fiore;
pe’ segno,sulamente ‘na crucella.

E ncoppa ‘a croce appena se liggeva:
“Esposito Gennaro - netturbino”:
guardannola,che ppena me faceva
stu muorto senza manco nu lumino!

Questa è la vita! ‘ncapo a me penzavo…
chi ha avuto tanto e chi nun ave niente!
Stu povero maronna s’aspettava
ca pur all’atu munno era pezzente?

Mentre fantasticavo stu penziero,
s’era ggià fatta quase mezanotte,
e i’rimanette ‘nchiuso priggiuniero,
muorto ‘e paura…nnanze ‘e cannelotte.

Tutto a ‘nu tratto,che veco ‘a luntano?
Ddoje ombre avvicenarse ‘a parte mia…
Penzaje:stu fatto a me mme pare strano…
Stongo scetato…dormo,o è fantasia?

Ate che fantasia;era ‘o Marchese:
c’o’ tubbo,’a caramella e c’o’ pastrano;
chill’ato apriesso a isso un brutto arnese;
tutto fetente e cu ‘nascopa mmano.

E chillo certamente è don Gennaro…
‘omuorto puveriello…’o scupatore.
‘Int ‘a stu fatto i’ nun ce veco chiaro:
so’ muorte e se ritirano a chest’ora?

Putevano sta’ ‘a me quase ‘nu palmo,
quanno ‘o Marchese se fermaje ‘e botto,
s’avota e tomo tomo..calmo calmo,
dicette a don Gennaro:”Giovanotto!

Da Voi vorrei saper,vile carogna,
con quale ardire e come avete osato
di farvi seppellir,per mia vergogna,
accanto a me che sono blasonato!

La casta è casta e va,si,rispettata,
ma Voi perdeste il senso e la misura;
la Vostra salma andava,si,inumata;
ma seppellita nella spazzatura!

Ancora oltre sopportar non posso
la Vostra vicinanza puzzolente,
fa d’uopo,quindi,che cerchiate un fosso
tra i vostri pari,tra la vostra gente”

“Signor Marchese,nun è colpa mia,
i’nun v’avesse fatto chistu tuorto;
mia moglie è stata a ffa’ sta fesseria,
i’ che putevo fa’ si ero muorto?

Si fosse vivo ve farrei cuntento,
pigliasse ‘a casciulella cu ‘e qquatt’osse
e proprio mo,obbj’…’nd’a stu mumento
mme ne trasesse dinto a n’ata fossa”.

“E cosa aspetti,oh turpe malcreato,
che l’ira mia raggiunga l’eccedenza?
Se io non fossi stato un titolato
avrei già dato piglio alla violenza!”

“Famme vedé..-piglia sta violenza…
‘A verità,Marché,mme so’ scucciato
‘e te senti;e si perdo ‘a pacienza,
mme scordo ca so’ muorto e so mazzate!…

Ma chi te cride d’essere…nu ddio?
Ccà dinto,’o vvuo capi,ca simmo eguale?…
…Muorto si’tu e muorto so’ pur’io;
ognuno comme a ‘na’ato é tale e quale”.

“Lurido porco!…Come ti permetti
paragonarti a me ch’ebbi natali
illustri,nobilissimi e perfetti,
da fare invidia a Principi Reali?”.

“Tu qua’ Natale…Pasca e Ppifania!!!
T”o vvuo’ mettere ‘ncapo…’int’a cervella
che staje malato ancora e’ fantasia?…
‘A morte ‘o ssaje ched”e?…è una livella.

‘Nu rre,’nu maggistrato,’nu grand’ommo,
trasenno stu canciello ha fatt’o punto
c’ha perzo tutto,’a vita e pure ‘o nomme:
tu nu t’hè fatto ancora chistu cunto?

Perciò,stamme a ssenti…nun fa”o restivo,
suppuorteme vicino-che te ‘mporta?
Sti ppagliacciate ‘e ffanno sulo ‘e vive:
nuje simmo serie…appartenimmo à morte!”


Antonio de Curtis
 

verdiana

Esperta Sez. Identificazioni
Delle foibe si è sempre saputo ed anche parlato in epoche remote senza mai insistere più di tanto per questioni politiche e di rapporti di vicinato e perche tutto sommato non era conveniente insistere in quanto Tito costituiva un cuscinetto fra Est ed Ovest .
Comunque alla base di tutto c'è un'unica madre per tutti : LA GUERRA . Non esiste guerra senza stragi sia di militari che di civili , la storia ci ha insegnato che questo è il motivo comune a tutte le guerre dai babilonesi ad oggi.
Nesun popolo che combatte è scevro da tutto ciò , prima le fa poi inventa le giustificazioni ed infine gira gli armadi verso il muro : così nessuno li apre ed il tutto va nel dimenticatoio o per lo meno così si spera. Ogni tanto però una domandina bisognerebbe farcela : perchè altri popoli ci odiano o se proprio non ci odiano però ti guardano male ??? noi guardiamo a quello che ci hanno fatto, ma noi che abbiamo fatto agli altri ??? cioè si parla giustamente di Foibe perchè che non si parla di quel che abbiamo fatto noi ???? e di cose ne abbiamo fatte , sia in libia che in abissinia, che in grecia che in iugoslavia , tralascio al spagna perche qui gli italiani combattevano su entrabi i fronti. Chi ricorda che Graziani ha gassato svariate migliaia di cittadini inerni etiopi ??? idem è stato fatto in libia ?? o quello che hanno combinato le camicie nere sia in grecia, che albania che jugoslavia ???? per non parlare poi della Shoah. Si nasconde si sminuisce , poi c'è un Gheddafi che te lo continua a ricordare e che alla fine ti presenta il conto, e Noi si paga.
Ti quoto xkè non potevi riassumere meglio 70 anni di storia. :storto:
Ci sono troppi libri di storia chiusi negli armadi rivolti verso i muri...e sarebbe anche il caso che le nuove generazioni, 'sti libri li aprissero.
La GUERRA è guerra, sia da parte dei vincitori che da parte dei vinti...e sono sempre le popolazioni a pagare.
 

Fioredeldeserto

Giardinauta Senior
Delle foibe si è sempre saputo ed anche parlato in epoche remote senza mai insistere più di tanto per questioni politiche e di rapporti di vicinato e perche tutto sommato non era conveniente insistere in quanto Tito costituiva un cuscinetto fra Est ed Ovest .
Comunque alla base di tutto c'è un'unica madre per tutti : LA GUERRA . Non esiste guerra senza stragi sia di militari che di civili , la storia ci ha insegnato che questo è il motivo comune a tutte le guerre dai babilonesi ad oggi.
Nesun popolo che combatte è scevro da tutto ciò , prima le fa poi inventa le giustificazioni ed infine gira gli armadi verso il muro : così nessuno li apre ed il tutto va nel dimenticatoio o per lo meno così si spera. Ogni tanto però una domandina bisognerebbe farcela : perchè altri popoli ci odiano o se proprio non ci odiano però ti guardano male ??? noi guardiamo a quello che ci hanno fatto, ma noi che abbiamo fatto agli altri ??? cioè si parla giustamente di Foibe perchè che non si parla di quel che abbiamo fatto noi ???? e di cose ne abbiamo fatte , sia in libia che in abissinia, che in grecia che in iugoslavia , tralascio al spagna perche qui gli italiani combattevano su entrabi i fronti. Chi ricorda che Graziani ha gassato svariate migliaia di cittadini inerni etiopi ??? idem è stato fatto in libia ?? o quello che hanno combinato le camicie nere sia in grecia, che albania che jugoslavia ???? per non parlare poi della Shoah. Si nasconde si sminuisce , poi c'è un Gheddafi che te lo continua a ricordare e che alla fine ti presenta il conto, e Noi si paga.

quoto alla grande la guerra rimane sempre la guerra e dalla guerra non ci sono mai nè vincitori nè vinti perchè siamo tutti sconfitti
 
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