Corbezzolo e alcaloidi

[Alessandro2005]

Su wikipedia sta scritto che il corbezzolo (Arbutus unedo) contiene alcaloidi che possono creare problemi a persone sensibili: in effetti il nome di specie, unedo, significa infatti "(ne) mangio uno (solo)". Ieri tuttavia, passeggiando nella macchia mediterranea,

io ne ho mangiati un bel po' e non ho avuto alcun inconveniente

Sarà che sono di una generazione che non soffre di particolari allergie?
Qualcuno ne sa di più?

 

[anassagora]

Ciao,
Virgilio lo chiamò per primo semplicemente Arbustus, poi la denominazione fu completata da Plinio con Unedo che come ben dici (unum edo) significa proprio ne mangio solo uno. Tale denominazione non è però da riportare alla tossicità del frutto ma piuttosto al fatto che secondo Plinio non fossero molto buoni (polpa friabile, sapore disomogeneo). Naturalmente discutibile il gusto di questi antichi che tra l'altro, erano capaci di mangiare le peggiori schifezze e poi si perdevano davanti ad un frutto così delizioso!!
La BASSISSIMA TOSSICITA' è da imputare ad un alcaloide idrochinonico (l'arbutina) assimilabile all'idrochinone, sostanza utilizzata in dermocosmesi come sbiancante ed ora vietata. Tale sostanza è contenuta sì nel frutto ma occorrerebbe consumarne in quantità industriali per avere gli effetti negativi dell'arbutina!
Sicuramente è diuretico, depurativo, antisettico ed antinfiammatorio.

Riassumendo possiamo dire, senza creare allarmismi, che il consumo di corbezzoli è sicuro. Se ne consumiamo grosse quantità, è bene tenere sotto osservazione il nostro organismo qualora dovesse avere qualche strana reazione (ma se ci pensate questo vale un po' per tutto).
A mio parere quello che osserveremo per prima sarà l'effetto diuretico.:ros:

saluti

 

[Alessandro2005]

...
A mio parere quello che osserveremo per prima sarà l'effetto diuretico.:ros:

saluti

Confermo. Grazie

 

[anassagora]

Di nulla, la stessa domanda me l'ero posta io un anno fa (più o meno in questo periodo) perchè mi piacciono molto... preparai anche una marmellata. Discreta

 

[verdiana]

Da noi i frutti si chiamano volgarmente "'mbriacula" ossia che ubriaca.
Mangiarne tanti, dà una specie di stordimento o meglio un euforia come quella del bicchiere di troppo.