Ciao Lucia!
Scusa se torno come Mrs Hide, ma non riesco a inviare con Lalla, pretendono che mi ricordi la password, e io proprio non me la posso ricordare.
Io ho fallito con le camelie sasanqua, ma forse perché le tenevo in piena terra (e il Carso è noto per le sue rocce calcaree). So che sono più facilmente controllabili in vaso. Io ero passata alle sasanqua dopo aver fallito con le japonica a fioritura primaverile, perché soffrivano delle gelate tardive, così, mi ero detta, visto che le sasanqua fioriscono in autunno, non ci sarà problema di gelate primaverili, non avevo pensato alle gelate precoci (neve il 18 di novembre 1995: si vede che non c’era ancora l’effetto serra!)
Comunque ti racconterò quello che ho imparato. Hanno bisogno di avere terra umida, e questo è un problema in inverno, quando gela. Non sai cosa fare, hai sempre paura di dare acqua e che poi il giorno dopo geli. Devi essere di un tempismo assoluto, però ti assicuro che è molto importante che non si secchi la terra.
Il resto è noto: concime per acidofile, sequestrene, niente venti (deleteri per i boccioli, ma anche perché le privano dell’umidità necessaria), acqua piovana o decalcificata.
Non mi viene in mente altro, per il momento.
Auguroni per la camelia, curala anche per me.
Mariangela