R
Riverviolet
Guest
Trovo siano una delle più belle classi di tutte, ma, per mia sfortunatissima esposizione, non posso coltivarne molte.
Anche se, credo siano da testare una ad una, sono strane e con comportamenti a volte molto diversi, perchè in genere si consiglia un clima caldo e asciutto e nel mio caso, non sono adatte.
Posseggo Irene Watts (in forte dubbio possa però essere una Gruss an Aachen), Hermosa, Mutabilis e Louis XIV.
La Irene e l'Hermosa onorano il detto, clima caldo e terreno asciutto, sole a picco.
L'Irene è, dire bella è farle un torto, Hermosa è dotata di un rosa conchiglia, talora caramelloso che vien voglia davvero di assaggiarla.
Attribuitele una rifiorenza senza uguali, da me, fiorisce ben poco e non cresce come vorrei.
Irene anche, bella fioritura in primavera, poi, con schermature varie, si blocca.
Entrambe credo vogliano molto più sole di quello che ho offerto loro fino ad oggi.
L'Irene supera di poco i 60 cm e si allarga un poco di più. Bel fogliame bronzeo-rossiccio su rametti sottili, porta fiori enormi, fino a 15 cm di diametro, il cui colore è difficile da descrivere. Ultradoppio si dispone a rosetta aperta dai mille petali. Rosa, albicocca con accenti salmonati, profumo intenso e molto buono.
Hermosa, piccoli fiori su piccola pianta di 90 cm al massimo, doppi, assomigliano a piccole bourbon, armoniosi, profumati se fà caldo.
Sono entrambe sane però, non si ammalano, nè di oidio nè di macchia nera.
Mutabilis, la conoscete quasi tutti. C'è qualcosa che questa rosa teme?
Forse non gradisce troppo la mancanza di sole, ma cresce e fiorisce ugualmente. Lei mostra tutta la grazia dei mille rametti potenzialmente fioriferi in tutta la loro lunghezza, il rosso-bruciato e poi verdono intenso, dei giovani germogli in crescita, foglie piccole, verdi bordate da un filino di rosso, aculei rossicci, maggiormente presenti alla base e quando sono giovanissimi, meno presenti sulla crescita di qualche mese.
Non sono particolarmente interessanti, ma produce cinorrodi di colore giallo.
Fiori di circa 8 cm, a 5 petali stropicciati, che passano dal giallo al salmone al magenta in sfioritura. Unica pecca, caratteristica spesso nelle rose cinesi è l'assenza di profumazione.
Può diventare gigante in clima mite e se esposta al sole, sorpassando i due metri per due, ma nel complesso è una super-dama.
Louis XIV, se non fosse per i rami, per il fogliame e le giovani leve, una cinese non lo sembrerebbe. Inanzitutto il profumo. Intenso è dir poco, potenza 10, intensissimo, di cedro, molto buono, simile alla Jude the obscure, ma meno raffinato e più speziato di agrume.
Fiori piccoli, 5 cm, con stagione più fresca arrivano a 8, corolla semidoppia.
Appaiono boccioli deliziosi, con centro interno più alto, perfetto. Il fiore si apre in rosetta aperta che và a mostrare stami gialli, deliziosi. Nel giro di qualche ora, il fiore si ribella, i petali assumono formazione triangolare, il fiore assomiglia ad una stella a più punte.
Sfiorisce in poco tempo. Ogni singolo fiore non dura oltre i 3 giorni, imbrunendo e seccando con estrema eleganza.
Ma la pianta produce un esagerazione di gemme e boccioli.
Il colore è velluto nero, nei boccioli, con presenza del viola cardinale e rosso sangue in apertura.
In estate, se fà molto caldo i fiori sbiadiscono fino al magenta chiaro e questa è un'altra caratteristica delle cinesi.
Ma se provate a metterla al sole, che non sia quello di est che la baci per poche ore, avrete il peggio da questo egregio cespuglio di 90 cm finali.
I fiori diventano velocemente marroni, seccano e la pianta si ammala, di oidio e si rifiuta di fiorire come si deve.
Io ormai testata in vaso, in sole pieno, poi mezzo sole ed infine all'ombra, l'ho finalmente calata in piena terra, all'ombra.
Gli aculei sono rossi, piccolini e radi, seppur traditori.
Bevicchia discretamente ed anche questo dato è strano se rivolto ad una cinese.
Anche se, credo siano da testare una ad una, sono strane e con comportamenti a volte molto diversi, perchè in genere si consiglia un clima caldo e asciutto e nel mio caso, non sono adatte.
Posseggo Irene Watts (in forte dubbio possa però essere una Gruss an Aachen), Hermosa, Mutabilis e Louis XIV.
La Irene e l'Hermosa onorano il detto, clima caldo e terreno asciutto, sole a picco.
L'Irene è, dire bella è farle un torto, Hermosa è dotata di un rosa conchiglia, talora caramelloso che vien voglia davvero di assaggiarla.
Attribuitele una rifiorenza senza uguali, da me, fiorisce ben poco e non cresce come vorrei.
Irene anche, bella fioritura in primavera, poi, con schermature varie, si blocca.
Entrambe credo vogliano molto più sole di quello che ho offerto loro fino ad oggi.
L'Irene supera di poco i 60 cm e si allarga un poco di più. Bel fogliame bronzeo-rossiccio su rametti sottili, porta fiori enormi, fino a 15 cm di diametro, il cui colore è difficile da descrivere. Ultradoppio si dispone a rosetta aperta dai mille petali. Rosa, albicocca con accenti salmonati, profumo intenso e molto buono.
Hermosa, piccoli fiori su piccola pianta di 90 cm al massimo, doppi, assomigliano a piccole bourbon, armoniosi, profumati se fà caldo.
Sono entrambe sane però, non si ammalano, nè di oidio nè di macchia nera.
Mutabilis, la conoscete quasi tutti. C'è qualcosa che questa rosa teme?
Forse non gradisce troppo la mancanza di sole, ma cresce e fiorisce ugualmente. Lei mostra tutta la grazia dei mille rametti potenzialmente fioriferi in tutta la loro lunghezza, il rosso-bruciato e poi verdono intenso, dei giovani germogli in crescita, foglie piccole, verdi bordate da un filino di rosso, aculei rossicci, maggiormente presenti alla base e quando sono giovanissimi, meno presenti sulla crescita di qualche mese.
Non sono particolarmente interessanti, ma produce cinorrodi di colore giallo.
Fiori di circa 8 cm, a 5 petali stropicciati, che passano dal giallo al salmone al magenta in sfioritura. Unica pecca, caratteristica spesso nelle rose cinesi è l'assenza di profumazione.
Può diventare gigante in clima mite e se esposta al sole, sorpassando i due metri per due, ma nel complesso è una super-dama.
Louis XIV, se non fosse per i rami, per il fogliame e le giovani leve, una cinese non lo sembrerebbe. Inanzitutto il profumo. Intenso è dir poco, potenza 10, intensissimo, di cedro, molto buono, simile alla Jude the obscure, ma meno raffinato e più speziato di agrume.
Fiori piccoli, 5 cm, con stagione più fresca arrivano a 8, corolla semidoppia.
Appaiono boccioli deliziosi, con centro interno più alto, perfetto. Il fiore si apre in rosetta aperta che và a mostrare stami gialli, deliziosi. Nel giro di qualche ora, il fiore si ribella, i petali assumono formazione triangolare, il fiore assomiglia ad una stella a più punte.
Sfiorisce in poco tempo. Ogni singolo fiore non dura oltre i 3 giorni, imbrunendo e seccando con estrema eleganza.
Ma la pianta produce un esagerazione di gemme e boccioli.
Il colore è velluto nero, nei boccioli, con presenza del viola cardinale e rosso sangue in apertura.
In estate, se fà molto caldo i fiori sbiadiscono fino al magenta chiaro e questa è un'altra caratteristica delle cinesi.
Ma se provate a metterla al sole, che non sia quello di est che la baci per poche ore, avrete il peggio da questo egregio cespuglio di 90 cm finali.
I fiori diventano velocemente marroni, seccano e la pianta si ammala, di oidio e si rifiuta di fiorire come si deve.
Io ormai testata in vaso, in sole pieno, poi mezzo sole ed infine all'ombra, l'ho finalmente calata in piena terra, all'ombra.
Gli aculei sono rossi, piccolini e radi, seppur traditori.
Bevicchia discretamente ed anche questo dato è strano se rivolto ad una cinese.