Datura rosa
Guru Master Florello
Poiché, nonostante l’età, mi piace ancora studiare (solo quello che mi interessa, però!) i miei amici mi connotano come una “secchiona” del giardinaggio e, quando hanno dei problemi da risolvere, mi sguinzagliano.
Per Natale una mia amica mi parlava di un brutto muretto da “correggere” e da lì è partita una ricerca sull’argomento.
Un argomento che mi intrigava anche perché ho sempre ammirato quei muretti a secco in campagna che sono una fantasmagoria di colori con tanti “cuscini” di fiori colorati e piantine verdi, più o meno spontanee, che fuoriescono dalle fessure tra le pietre. Credo che un vecchio muro di pietra possa aggiungere un suggestivo scenario ad un giardino. Il muro diventa una tela sulla quale spargere pennellate di colore.
Ho cominciato, allora, a saltellare da un sito all’altro e da una pubblicazione di giardinaggio all’altra prendendo appunti ed ecco qual è il risultato delle mie letture che inserisco perché potrebbe essere utile anche ad altri.
Il primo passo è capire come vorremmo il nostro muretto dal punto di vista della cromia:
Monocromo
o policromo?
E, poi, occorre verificare qual è la sua esposizione per la scelta delle piante da utilizzare. Piante che per l’uso al quale sono destinate debbono avere un apparato radicale non più lungo di una diecina di centimetri e che hanno bisogno di poca terra( anche se molte piante si adattano. In una discussione qui sul Forum qualcuno postò la foto di una Lagerstroemia cresciuta in una fessura, appunto, tra due pietre). Piante che è meglio siano perenni e, magari, che fioriscano in tempi diversi per assicurare macchie di colore per lunghi periodi all’insieme.
Alcune piante per esposizione soleggiata: Timo (Thymus serpillum), Aliyssum, Aubrezia (Aubretia deltoidea), Linum flavum, Gypsophila repens, Phlox subulata, Jovibarba hirta, Cerastium tomentosum, vari tipi di borraccina, Tropaeolum polyphyllum, Erba pignola (Sedum acre), Pinocchina (Sedum reflexus), Erban granellosa (Sedum album), Sedum spathulifolium , Sempervivum (Sempervivum tectorum), Edraianthus, Achillea x kellerieri , Arenaria purpurascens , Campanula muralis 'Birch Hybrid' , Saponaria (Saponaria ocymoides), Helianthemum nummularium, Armeria juniperifolia , Origano (Origanum vulgare), Ginestrella alata (Genista sagittalis), Margheritina nana (Anacyclus depressus), Acantholimon glumaceum , Penstemon newberry , Sassifraga (Saxifraga ‘Tumbling Waters’), Elicriso (Helichrysum selago), Tanacetum argenteum, Becco di gru (Erodium corsicum), Bistorta vaccinifolia (Bistorta vaccinifolia), Myosotis alpestris. Linnaea borealis, ecc.. Per non parlare, poi, del Cappero (Capparis spinosa e Capparis inermis) che, temendo i ristagni idrici, si trova benissimo tra le pietre di un muro dove di ristagno non ce n’è ed è per questo che una pianta che si pensa prosperi solo al sud, la possiamo trovare sui muri del castello Sforzesco a Milano o nelle rocche Trentine.
Alcune piante per esposizione semi-ombreggiata: Agave attenuata, una pianta grassa dalla curiosa forma a rosetta, felci , Ramonda Haberlea, Onbelico di Venere (Umbilicus rupestris), Dicentra cucullaria, Saxifraga scardica, Saxifraga burseriana, Sanguinaria cadadensis, Cardamine trifolia, Ranunculus alpestris, Maianthemum canadiensis, Cassiope lycopodioides, Lewisia tweedyi, Shortia galacifolia, Trillium rivale, Oxalis acetosella, Daphne arbuscula, Soldanella villosa e alpina, Jeffesonia dubia, Fegatella (Hepatica nobilis) var. japonica, Phlox stolonifera, ecc.
Alcune piante per esposizione ombreggiata: arenaria balearica . Cassiope mertensiana, Anemonella thalictroide, Shortia soldanelloides, Ourisia microphylla, Ramonda myconi, Mitella breweri, Polygonatum hookeri, ecc..
Ritengo che l’intervento dell’uomo nell’inserimento di piante non debba mai prescindere dal mantenimento di una parte di piante spontanee che hanno colonizzato il muretto.
E, da ultimo, come si realizza un muretto fiorito?
Innanzi tutto è sconsigliabile voler inserire le piante già pienamente sviluppate negli spazi ridotti tra le pietre. Ci si potrebbe anche riuscire ma le piante tenderebbero a fuoriuscire mentre risulta opportuno utilizzare piante ad un medio stadio di crescita in maniera che le radici, aumentando di volume, abbiano l possibilità di interrarsi saldamente.
Occorre inserire del terriccio negli spazi più grandi dando un’inclinazione verso il fondo della cavità in modo che la terra non ne fuoriesca e badando che la cavità stessa sia ben chiusa nella parte posteriore per evitare che con l’acqua defluisca anche la terra.
Se si parte con delle piantine queste si infilano e con delle pinzette si fanno penetrare delicatamente le radici nella terra allargandole con altrettanta delicatezza in ogni direzione. Poi con un cucchiaio si aggiunge dell’altra terra di buona qualità a riempire, si comprime leggermente e si bagna bene lentamente facendo scorrere l'acqua dal sasso soprastante. Al colletto della pianta si può sistemare del ghiaietto per “frenare” la terra. Durante la prima settimana il muro deve essere ripetutamente e delicatamente annaffiato nebulizzando, mattina e sera.
Se, invece, si vuole partire dai semi, prendere una manciata di terra, inserirvi i semi, bagnare leggermente in modo da poter formare una palletta non pressata che si inserirà nella cavità tenendo sempre umido il terriccio fino a che germogliano e le piantine si rinforzano.
Togliere con una pinzetta le piantine “estranee” mano a mano che crescono.
Si può anche scegliere l'opzione di piante ricadenti a fiortura spettacolare
che coprano pressoché l'intero muretto
o, piantate alla base del muretto, a coprirlo verso l'alto
Per Natale una mia amica mi parlava di un brutto muretto da “correggere” e da lì è partita una ricerca sull’argomento.
Un argomento che mi intrigava anche perché ho sempre ammirato quei muretti a secco in campagna che sono una fantasmagoria di colori con tanti “cuscini” di fiori colorati e piantine verdi, più o meno spontanee, che fuoriescono dalle fessure tra le pietre. Credo che un vecchio muro di pietra possa aggiungere un suggestivo scenario ad un giardino. Il muro diventa una tela sulla quale spargere pennellate di colore.
Ho cominciato, allora, a saltellare da un sito all’altro e da una pubblicazione di giardinaggio all’altra prendendo appunti ed ecco qual è il risultato delle mie letture che inserisco perché potrebbe essere utile anche ad altri.
Il primo passo è capire come vorremmo il nostro muretto dal punto di vista della cromia:
Monocromo
o policromo?
E, poi, occorre verificare qual è la sua esposizione per la scelta delle piante da utilizzare. Piante che per l’uso al quale sono destinate debbono avere un apparato radicale non più lungo di una diecina di centimetri e che hanno bisogno di poca terra( anche se molte piante si adattano. In una discussione qui sul Forum qualcuno postò la foto di una Lagerstroemia cresciuta in una fessura, appunto, tra due pietre). Piante che è meglio siano perenni e, magari, che fioriscano in tempi diversi per assicurare macchie di colore per lunghi periodi all’insieme.
Alcune piante per esposizione soleggiata: Timo (Thymus serpillum), Aliyssum, Aubrezia (Aubretia deltoidea), Linum flavum, Gypsophila repens, Phlox subulata, Jovibarba hirta, Cerastium tomentosum, vari tipi di borraccina, Tropaeolum polyphyllum, Erba pignola (Sedum acre), Pinocchina (Sedum reflexus), Erban granellosa (Sedum album), Sedum spathulifolium , Sempervivum (Sempervivum tectorum), Edraianthus, Achillea x kellerieri , Arenaria purpurascens , Campanula muralis 'Birch Hybrid' , Saponaria (Saponaria ocymoides), Helianthemum nummularium, Armeria juniperifolia , Origano (Origanum vulgare), Ginestrella alata (Genista sagittalis), Margheritina nana (Anacyclus depressus), Acantholimon glumaceum , Penstemon newberry , Sassifraga (Saxifraga ‘Tumbling Waters’), Elicriso (Helichrysum selago), Tanacetum argenteum, Becco di gru (Erodium corsicum), Bistorta vaccinifolia (Bistorta vaccinifolia), Myosotis alpestris. Linnaea borealis, ecc.. Per non parlare, poi, del Cappero (Capparis spinosa e Capparis inermis) che, temendo i ristagni idrici, si trova benissimo tra le pietre di un muro dove di ristagno non ce n’è ed è per questo che una pianta che si pensa prosperi solo al sud, la possiamo trovare sui muri del castello Sforzesco a Milano o nelle rocche Trentine.
Alcune piante per esposizione semi-ombreggiata: Agave attenuata, una pianta grassa dalla curiosa forma a rosetta, felci , Ramonda Haberlea, Onbelico di Venere (Umbilicus rupestris), Dicentra cucullaria, Saxifraga scardica, Saxifraga burseriana, Sanguinaria cadadensis, Cardamine trifolia, Ranunculus alpestris, Maianthemum canadiensis, Cassiope lycopodioides, Lewisia tweedyi, Shortia galacifolia, Trillium rivale, Oxalis acetosella, Daphne arbuscula, Soldanella villosa e alpina, Jeffesonia dubia, Fegatella (Hepatica nobilis) var. japonica, Phlox stolonifera, ecc.
Alcune piante per esposizione ombreggiata: arenaria balearica . Cassiope mertensiana, Anemonella thalictroide, Shortia soldanelloides, Ourisia microphylla, Ramonda myconi, Mitella breweri, Polygonatum hookeri, ecc..
Ritengo che l’intervento dell’uomo nell’inserimento di piante non debba mai prescindere dal mantenimento di una parte di piante spontanee che hanno colonizzato il muretto.
E, da ultimo, come si realizza un muretto fiorito?
Innanzi tutto è sconsigliabile voler inserire le piante già pienamente sviluppate negli spazi ridotti tra le pietre. Ci si potrebbe anche riuscire ma le piante tenderebbero a fuoriuscire mentre risulta opportuno utilizzare piante ad un medio stadio di crescita in maniera che le radici, aumentando di volume, abbiano l possibilità di interrarsi saldamente.
Occorre inserire del terriccio negli spazi più grandi dando un’inclinazione verso il fondo della cavità in modo che la terra non ne fuoriesca e badando che la cavità stessa sia ben chiusa nella parte posteriore per evitare che con l’acqua defluisca anche la terra.
Se si parte con delle piantine queste si infilano e con delle pinzette si fanno penetrare delicatamente le radici nella terra allargandole con altrettanta delicatezza in ogni direzione. Poi con un cucchiaio si aggiunge dell’altra terra di buona qualità a riempire, si comprime leggermente e si bagna bene lentamente facendo scorrere l'acqua dal sasso soprastante. Al colletto della pianta si può sistemare del ghiaietto per “frenare” la terra. Durante la prima settimana il muro deve essere ripetutamente e delicatamente annaffiato nebulizzando, mattina e sera.
Se, invece, si vuole partire dai semi, prendere una manciata di terra, inserirvi i semi, bagnare leggermente in modo da poter formare una palletta non pressata che si inserirà nella cavità tenendo sempre umido il terriccio fino a che germogliano e le piantine si rinforzano.
Togliere con una pinzetta le piantine “estranee” mano a mano che crescono.
Si può anche scegliere l'opzione di piante ricadenti a fiortura spettacolare
che coprano pressoché l'intero muretto
o, piantate alla base del muretto, a coprirlo verso l'alto
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