Danilis
Apprendista Florello
Ciao a tutti, per aiutare i nuovi arrivati nel campo delle piante grasse, ed in particolare dei coltivatori di cactaceae, voglio aprire questo post affinchè possa esserli utile a comprendere che tipo di terreno sia meglio per le piante grasse (con piante grasse intendo solo le cactaceae).
Innanzitutto c'è da dire una premessa:
La terra che si trova nei vasi di piante provenienti da nurseries o vivai che riproducono piante grasse che poi vengono vendute nei supermercati, generalmente, quasi certamente anzi, è torba.
La torba non va bene per le piante, quando è bagnata resta troppo a lungo tale, quando si asciuga invece si ritira imprigionando le radici e non si può più bagnare (salvo per immersione delle radici per lungo tempo nell'acqua).
E' quindi necessario rimuoverla tutta.
Un'altra cosa: Il terriccio per piante grasse che trovate in commercio NON VA BENE. E' anch'esso torboso e troppo organico. Ci sono due granelli di sabbia che di certo non aiutano il drenaggio.
Dal momento che proprio in questi giorni sto svasando le mie piante e sto rimettendo una composta nuova, ho avuto occasione di notare come le piante si sono adattate a una composta standard che le ho dato tempo fa.
C'è da dire che a seconda di dove la pianta è originaria, bisogna distinguere il tipo di terreno.
Le piante provenienti dal messico centrale per esempio, non gradiscono terreni organici. Molte specie (come Ariocarpus o Turbinicarpus) vivono in terreni completamente minerali e molte volte sono pure basici.
Le piante invece provenienti dal Brasile, Uruguay o Bolivia sono piante che amano di più la componente organica. Alcuni Gymnocalycium per esempio vivono in terreni boschivi dove piove molto, altri però vivono sulle montagne fra le rocce.
Sempre in america del sud abbiamo le cilene (Neoporteria/Eriosyce, Copiapoa) le quali vivono in generale nel deserto cileno, molto simile come condizioni a quello messicano. Il clima però è più umido. Alcune Copiapoa però vivono vicino a specchi d'acqua e il terreno è quasi sempre umido.
Quello che cerco di dire è che non si può quindi dare una composta standard (come ho fatto io tempo fa) a tutte le piante perché ognuna ha esigenze diverse! Naturalmente non ci si può impazzire sopra dando a ogni pianta la sua composta secondo l'origine e attenendosi a una formula data da altri coltivatori; perché la composta dipende molto anche da altri fattori (frequenza di annaffiatura, microclima, illuminazione, ventilazione, ecc...). Quindi è necessario osservare la crescita delle piante e l'apparato radicale per stabilire cosa sia meglio per la pianta.
Dalla mia parte ho deciso di fare una lista con varie composte diverse, in parte secondo l'origine della pianta (per esempio a una messicana do una composta minerale mentre a una boliviana una più organica), in parte secondo come la pianta si è comportata durante un certo periodo di coltivazione.
In generale vi posso dare qualche formula ma non è da prendere così com'è, come se fosse una ricetta magica che fa crescere benissimo le piante. Ogni composta è diversa, come ho già detto, a seconda della pianta e del suo adattamento.
Per le messicane (zona San louis Potosì) adotto una composta al 90% minerale (lapillo-pomice in parti uguali) e 10% organica.
Per le piante originarie dell'Uruguay, Bolivia, Paraguay e Brasile è necessaria una composta più organica, circa 30% organica e 70% minerale.
Per le cilene, simile alle messicane: 85% minerale, 15% organica.
Poi anche le annaffiature incidono molto sulla crescita della pianta. Ma questo è un altro discorso. Se avete domande per quel che posso, vi rispondo
Dany
Innanzitutto c'è da dire una premessa:
La terra che si trova nei vasi di piante provenienti da nurseries o vivai che riproducono piante grasse che poi vengono vendute nei supermercati, generalmente, quasi certamente anzi, è torba.
La torba non va bene per le piante, quando è bagnata resta troppo a lungo tale, quando si asciuga invece si ritira imprigionando le radici e non si può più bagnare (salvo per immersione delle radici per lungo tempo nell'acqua).
E' quindi necessario rimuoverla tutta.
Un'altra cosa: Il terriccio per piante grasse che trovate in commercio NON VA BENE. E' anch'esso torboso e troppo organico. Ci sono due granelli di sabbia che di certo non aiutano il drenaggio.
Dal momento che proprio in questi giorni sto svasando le mie piante e sto rimettendo una composta nuova, ho avuto occasione di notare come le piante si sono adattate a una composta standard che le ho dato tempo fa.
C'è da dire che a seconda di dove la pianta è originaria, bisogna distinguere il tipo di terreno.
Le piante provenienti dal messico centrale per esempio, non gradiscono terreni organici. Molte specie (come Ariocarpus o Turbinicarpus) vivono in terreni completamente minerali e molte volte sono pure basici.
Le piante invece provenienti dal Brasile, Uruguay o Bolivia sono piante che amano di più la componente organica. Alcuni Gymnocalycium per esempio vivono in terreni boschivi dove piove molto, altri però vivono sulle montagne fra le rocce.
Sempre in america del sud abbiamo le cilene (Neoporteria/Eriosyce, Copiapoa) le quali vivono in generale nel deserto cileno, molto simile come condizioni a quello messicano. Il clima però è più umido. Alcune Copiapoa però vivono vicino a specchi d'acqua e il terreno è quasi sempre umido.
Quello che cerco di dire è che non si può quindi dare una composta standard (come ho fatto io tempo fa) a tutte le piante perché ognuna ha esigenze diverse! Naturalmente non ci si può impazzire sopra dando a ogni pianta la sua composta secondo l'origine e attenendosi a una formula data da altri coltivatori; perché la composta dipende molto anche da altri fattori (frequenza di annaffiatura, microclima, illuminazione, ventilazione, ecc...). Quindi è necessario osservare la crescita delle piante e l'apparato radicale per stabilire cosa sia meglio per la pianta.
Dalla mia parte ho deciso di fare una lista con varie composte diverse, in parte secondo l'origine della pianta (per esempio a una messicana do una composta minerale mentre a una boliviana una più organica), in parte secondo come la pianta si è comportata durante un certo periodo di coltivazione.
In generale vi posso dare qualche formula ma non è da prendere così com'è, come se fosse una ricetta magica che fa crescere benissimo le piante. Ogni composta è diversa, come ho già detto, a seconda della pianta e del suo adattamento.
Per le messicane (zona San louis Potosì) adotto una composta al 90% minerale (lapillo-pomice in parti uguali) e 10% organica.
Per le piante originarie dell'Uruguay, Bolivia, Paraguay e Brasile è necessaria una composta più organica, circa 30% organica e 70% minerale.
Per le cilene, simile alle messicane: 85% minerale, 15% organica.
Poi anche le annaffiature incidono molto sulla crescita della pianta. Ma questo è un altro discorso. Se avete domande per quel che posso, vi rispondo
Dany