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salvataggio piante da marciume

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bonvi

Giardinauta Senior
Vorrei mostrare secondo la mia esperienza come salvare una pianta colpita da marciume. Inizierei col marciume delle radici e base della pianta. Innanzitutto alla pianta và asportato tutto il tessuto malato o marcio con una lama affilata o una forbice fino al tessuto sano. La pianta verrà lasciata asciugare per almeno una settimana (dipende molto anche dal diametro della pianta) fino a che non si cicatrizza bene formando un "callo" .Và posta in un ambiente ventilato e all'ombra, mai al sole. Per favorire la cicatrizzazione può essere cosparsa la ferita o taglio da carbone di legna triturato a polvere o cenere. La pianta và trattata esattamente come una grossa talea, và appoggiata la pianta (non interrata) in un miscuglio di terriccio molto sabbioso. In foto una mammillaria salvata da marciume basale con la tecnica sopra detta, si possono vedere le nuove radichette laterali ora la pianta è salva e può fare perfino qualche fiore ;)
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bonvi

Giardinauta Senior
marciume apicale

Se invece il marciume o un fungone ha colpito la pianta al suo apice e la stà divorando non tutto è perso, si può tagliare via tutta la parte malata come in foto. La pianta tagliata formerà nuovi polloni all'apice, quando saranno abbastanza grandi da poter essere piantati questi potranno essere prelevati e messi a dimora in terriccio per talee. Nel caso sopra detto poco importa se la pianta è al sole o all'ombra l'importante è non bagnare il taglio per non favorire muffe o ulteriori funghi.
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bonvi

Giardinauta Senior
stesso discorso anche per le colonnari malate all'apice
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Asportate sempre la parte malata o marcia fino a raggiungere il tessuto sano, la pianta reagirà cacciando nuovi getti o polloni. :)
 

bonvi

Giardinauta Senior
la radicazione

Per far radicare talee, polloni, piante tagliate ecc. si appoggiano le piante ad un miscuglio di terriccio prevalentemente sabbioso o lavico, meglio se caldo umido, temperature sopra i 20 gradi favoriscono il formarsi di radici e radichette. Il terriccio deve essere umido ma mai fradicio, si può bagnare da sotto mediante immersione del vaso. In inverno le talee possono tranquillamente svernare in una scatola al fresco in cantina per essere piantate in tarda primavera. Se le talee o getti sono piccoli o di difficile radicazione possono tuttavia essere innestati su trichocereus o selenicereus (i più usati) ma vanno bene anche altri portainnesti. In foto una piccola sulcorebutia innestata. quando formerà nuovi polloni questi saranno prelevati e messi a dimora per far radicare.
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un pollone stà già crescendo e se normalmente un pollone di rauschii su pianta radicata ci mette un anno a raggiungere un cm di diametro, su innesto lo stesso ci mette un mese. Quindi su innesto in breve tempo si avrà una pianta accestita e tanti polloni da far radicare.
 

bonvi

Giardinauta Senior
in estremis

Se la pianta malata o marcia dall'apice ha raggiunto ormai la base non tutto è perso dal tutto, esiste una tecnica di non facile riuscita ma val pur la pena tentare: Tagliare tutta la pianta e se la radice principale è ancora sana trattarla come una pianta (annaffiarla regolarmente) da sotto per non propagare il marciume dal taglio con l'umidità, aspettare alcuni mesi finche non spuntano nuove piantine dal vaso. Si ha più successo con questa tecnica se la radice è fibrosa carnosa o se vi è ancora almeno il colletto sano della pianta attaccato. In foto da una radice fibrosa dopo alcuni mesi si sono formate le nuove piantine (lobivia) (assomigliano a piccoli polloni)
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bonvi

Giardinauta Senior
Emanuela ams ha scritto:
Grazie Bonvi, mi sto strappando i capelli, pensando a quante ne ho gettate via e a come avrei potuto invece salvarle :martello:
non sarai l'unica ;) inoltre con queste tecniche soprattutto da taglio della parte apicale si può moltiplicare una pianta in numero infinito. Mi è stato regalato un echinopsis eyriesi cresciuto in modo anomalo, eziolato, lungo e stretto una vera schifezza, ho preferito tagliarlo, ha regito cacciando un infinità di polloni, pensa quante piantine nuove si possono fare :rolleyes: da una pianta malata o deforme.
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la pianta con la perdita dell'apice non potendo crescere reagisce cacciando sia dalla base che dall'apice nuovi getti, quelli che interessano per duplicare la pianta e avere così piantine cresciute normalmente, sane e belle :ciglione:
 
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Emanuela Pit

Apprendista Florello
Allora se si possiede una pianta non proprio bella, si potrebbe usarla proprio per ottenere molte nuove piantine da far crescere correttamente :)

ancora grazie, mi hai illuminata :love_4:
 

Letizia01

Giardinauta Senior
Grazie Bruno per queste perle!! :eek:k07:
Prima o poi provo anch'io con l'innesto, ma ormai per quest'anno è andata :embarrass

Il salvataggio da talea di radice dev'essere molto difficile...come sei riuscito a nn far marcire tutto?!! :fifone2: La parte tagliata era coperta dal terriccio? :confuso:
 

bonvi

Giardinauta Senior
Letizia01 ha scritto:
Il salvataggio da talea di radice dev'essere molto difficile...come sei riuscito a nn far marcire tutto?!! :fifone2: La parte tagliata era coperta dal terriccio? :confuso:
era coperta appena, la radice cmq era grossa e carnosa completamente sana dalla foto si vedono spuntare (dopo qualche mese) come dei polloni. Non sempre riesce, con le radici normali ci vuole almeno un pezzo di pianta attaccata. Và trattata esattamente come una pianta normale stesse annaffiature e periodi di asciutto (almeno secondo la mia esperienza)
 

mario87

Maestro Giardinauta
Molto interessante questo post grazie per le dritte :D ,
se penso al mio povero grusonii che mi marcì 2 anni fa :cry:
 

Letizia01

Giardinauta Senior
Bruno ha scritto:
era coperta appena, la radice cmq era grossa e carnosa completamente sana dalla foto si vedono spuntare (dopo qualche mese) come dei polloni. Non sempre riesce, con le radici normali ci vuole almeno un pezzo di pianta attaccata. Và trattata esattamente come una pianta normale stesse annaffiature e periodi di asciutto (almeno secondo la mia esperienza)
Grazie!!!:love_4:
 

lobelia

Florello Senior
Ho un colonnare giovane con l'apice "strappato" cioè strozzato e secco (era già così quando me l'hanno regalato) adesso sta crescendo con questa strozzatura che non è proprio bella da vedersi ed anche un po' storto perchè è solo da un lato della pianta.
Se lo "decapitassi", potrei ricavarne nuove piantine più sane e più belle!
L'ipotesi mi tenta.
Il normale mastice da potatura va bene anche per i cacti, giusto?
 

bonvi

Giardinauta Senior
lobelia ha scritto:
Il normale mastice da potatura va bene anche per i cacti, giusto?
nò il mastice non và bene anzi la parte tagliata deve rimanere scoperta per potersi asciugare, il mastice non và bene neppure per gli innesti sempre nei cactus. posta una foto e vediamo se è meglio tagliare o eventualmente se è un bel colonnare può crescere anche biforcato. Mi spiego meglio, se tagli crescono lateralmente al taglio dei polloni che possono anche crescere normalmente sopra la parte tagliata. Altra ipotesi se la pianta non dovesse piacerti così puoi tagliar via i polloni e farli radicare, avrai così nuove piantine.
 

bonvi

Giardinauta Senior
mario87 ha scritto:
se penso al mio povero grusonii che mi marcì 2 anni fa :cry:
Se è vero che è difficile salvare un grusonii o un ferocactus irto di spine se almeno non si ha una buona parte di pianta sana, questo non è poi così difficile con le mammillarie. Una tecnica per salvare una mammillaria che stà marcendo è tagliare tutti i tubercoli sani della pianta e trattarli come talee. naturalmente essendo piccoli vanno lasciati asciugare solo un paio di giorni. Tecnica provata di persona funziona ma i tempi per avere una piantina sono lunghi come una semina.
Per chi non sà cosa sono i tubercoli: sono le prominenze o tubercoli conici (mammillaria dal latino mamilla (mammella)) Insomma se piantate i tubercoli nascono nuove piantine. :cool2:
 

lobelia

Florello Senior
bonvi ha scritto:
nò il mastice non và bene anzi la parte tagliata deve rimanere scoperta per potersi asciugare, il mastice non và bene neppure per gli innesti sempre nei cactus.

Grazie per la precisazione, il mastice non va bene per i cacti. Per il colonnare, è ancora un cucciolo ma lo strappo è un po' bruttino. Sto aspettando di vedere come evolve, ma se curva troppo la testa non mi piace.
 
Stato
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