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Pediocactus: istruzioni per l'uso

Mor@

Moderatrice Sez. Cactacee e Succulente
Membro dello Staff
Mi rivolgo a chi possiede queste piante tutt'altro che comuni, Chebarba in special modo :D

Ad aprile ho preso un Pediocactus simpsonii, questa è una foto di allora ma in pratica è rimasto tal quale

DSCN4283.jpg

recentemente invece ho preso questo minuscolo Pediocactus knowltonii

DSC_0104.jpg

entrambi su radici proprie.

So che non sono piante propriamente facili, ho letto un po' in giro osservazioni particolari soprattutto sull'innaffiatura, quindi presumo che abbiano un ciclo di crescita diverso dagli altri cactus...

Ho appena trovato un articolo interessante
http://www.cactiguide.com/cactus_co/Pediocactus_cultivation.pdf
che riguarda la coltivazione nei primi anni di vita, dalla semina in poi, me lo leggerò con calma ed attenzione, ma vorrei sapere prima di tutto dalla viva voce di chi li coltiva, quali accorgimenti occorre usare per mantenerli in vita a lungo, riguardo esposizione, ciclo vegetativo, irrigazione, composta, temperature, dimensione dei vasi, problematiche a cui sono soggetti, ecc...

Aspetto i vostri consigli, prima che mi schiattino magari :D
 

catacateta

Giardinauta Senior
:crazy: la prima....ce l avevo:fischio:..il che ti fa capire che :cry: la seconda e' cucciolissima...... in bocca al lupo per la coltivazione.....
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
giusto per farti un paragone è infinitamente più facile vedere fiorire e crescere un ariocarpus. :D Ti senti incoraggiata? Leggi più che puoi anche su forum specilistici, su questi piccoli cactus, alquanto delicati di radice e di epidermide, io per esperienza personale e per causa del clima umido della pianura padana ho tutte innestate su opunzia o echinocereus, ciò non toglie che si coltivano anche su radice franca, ricordandosi che in piena estate va in letargo, niente acqua o quasi. Si annaffia a fine estate e ho letto chi da acqua anche in inverno per stimolare la fioritura, sai che spesso rimangono sotto la neve nei luoghi di origine nord americani. Io comunque ti consiglio un trattamento funghicidico di copertura prima dell'inverno e in primavera, spesso capita che marciscono dall'apice senza pietà.
 

Mor@

Moderatrice Sez. Cactacee e Succulente
Membro dello Staff
Grazie Brande :)
Quindi il knowltonii che mi è arrivato da poco, l'ho interrato ovviamente, e non lo annaffio più? considera che è davvero piccolo...
Sto leggendo cercando di informarmi ma vedo che ognuno si basa sulla propria esperienza che magari è diversa dall'altro, proprio ieri ho parlato con Dante (non lo so se lo conosci) che dice di lasciarli addirittura fuori tutto l'inverno, hanno preso anche la neve...
Come esposizione invece, che mi dici?
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
Ciao
giusto per farti un paragone è infinitamente più facile vedere fiorire e crescere un ariocarpus. :D Ti senti incoraggiata?...
Della serie: "acquisti da EVITARE accuratamente"? :D

'mmazza che ti sei messa in testa, More'... :storto: Ti stimo sorella! :D (come direbbero i bimbiminkia di Finn! :D)
 

MarcoCeceChicca

Giardinauta
Seguo con molto interesse, e spero che arrivino altre info, thread generali su generi di cactacee non sono molto frequenti e quando capitano bisogna farne tesoro....
Non ho nessuna pianta appartenente a questo genere, ma è solo questione di tempo perció "sono tutt' orecchi"!!!
Ps, sono molto carine Mor@, la seconda mi piace in particolar modo, ottima scelta :)


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Mor@

Moderatrice Sez. Cactacee e Succulente
Membro dello Staff
Grazie fratelli :D mi piacciono le sfide con piante di difficile coltivazione, anche se al primo insuccesso poi mi smonto :embarass...
A questo proposito, ho anche un Echinomastus dasyacanthus (inizio sempre con uno, massimo due esemplari eh) che per paura di farlo marcire l'ho fatto quasi seccare :storto:... ed ora sta in rianimazione, cercando di fargli rimettere radici, sob :(
Ieri sono incappata in tantissimi esemplari di questi generi un po' più difficoltosi, Echinomastus, Pediocactus, Sclerocactus, per la maggior parte innestati (e si vedeva la differenza, altroché! innestati sono più semplici da gestire)... ma ho fatto la brava e non mi sono fatta tentare... insomma, accettare la sfida va bene, ma esagerare no, o perlomeno no finché non avrò fatto un po' di esperienza con questi :eek:k07:
 

Lubimari

Giardinauta Senior
interessantissimo questo 3d leggo con attenzione non hò mai visto questi piccoli cactus o forse non ci hò fatto caso, ma la cosa mi intriga continuate continuate
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
non è che bisogna demordere subito, non si può pretendere la bacchetta magica, anche se sono innestati ti assicuro che ti mollano in momenti assurdi della loro vita. Certo che ti incoraggio al massimo :D Sono belli in fiore e sicuramente danno più soddisfazioni, visto la difficoltà colturale. Iniziare con piante franche è sicuramente ostico, di certo non si seccano per la mancanza di acqua però sono difficili da interpretare a pieno. Sono sicuramente rusticissime, ma ricordati sempre che in italia la quantità di patogeni è elevatissima rispetto alle zone di origine, dunque una batteriosi o una crittogama può tranquillamente distruggere un esemplare senza preoccuparsi della nevicata della settimana prima.
 

Mor@

Moderatrice Sez. Cactacee e Succulente
Membro dello Staff
Arigrazie Brande :), tu ne coltivi attualmente, oppure ne hai avuti? li hai visti fiorire? dicci dicci... però prima dimmi se è il caso di non annaffiarli per niente al momento :D
 

Rosanna Mascia

Esperta di Cactacee e Succulente
Sono veramente belli Morena , lo sai che mi piacciono tanto , più sono difficili da coltivare . Per me sarà difficile trovarli per ora, ma fa parte della mia collezione un Ortocactus da un anno, però mi sembra di avere un Echinomastus , devo andare a controllare.
Mora ,certo non bisogna esagerare con l'acqua , ma quando ne hanno bisogno bisogna dargliela,se no muoiono per il motivo contrario. Ma se conosci la scheda botanica,basta seguirla . Cero se si ammalano facilmente di malattie fungine la cosa è più antipatica . Infatti ho comprato l'Echinomastus Macdowelllii due volte , sono riuscita a farlo fiorire e dopo la splendida fioritura
senza avergli fatto nulla , a dir la verità forse un goccino in più glielo diedi, si è afflosciato. Per fortuna ne avevo comprato due
e uno lo custodisco ancora gelosamente, quando ci passo vicino chiudo gliocchi per non dargli acqua. Però ho notatao che le marcescenze avvengono soprattutto nel mese di maggio
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
io per ora la zona echinomastus l'ho accantonata, stò insistendo su sclerocactus innestati su opuntia ed echinocereus, pediocactus incluso. In questo periodo le annaffio ma quando me ne ricordo :D tieni presente che io le lascio morire di sete anche per 2 settimane e poi le affogo con la canna dell'acqua senza riguardo. Le uniche che controllo poco di più sono le più piccole, ma le tengo sempre a stecchetto. Le navajoa sono belle perchè innestate danno soddisfazioni molto presto e hanno delle belle spine. Spero di rivedere in fiore gli sclerocactus prima che crepino di marciumi apicali. :D
 

Mor@

Moderatrice Sez. Cactacee e Succulente
Membro dello Staff
Ross, parlavo di innaffiature in quanto secondo l'articolo sopra linkato, sono piante che in estate vanno in riposo, e andrebbero riannaffiate verso metà agosto... sempre che abbia capito bene.
Brande, però innestate forse hanno un ciclo più simile alle altre cactacee? non è il portainnesto che comanda in questo caso?
Non mi hai ancora detto se posso annaffiare :fischio:... nel dubbio il simpsonii ha avuto un po' d'acqua, il nuovo arrivato invece ancora no...

Grazie a tutti per gli interventi, anche se solo per tifare... si capisce che seguite :eek:k07:
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
secondo me lasciale pure secche incenerite, al max si sgonfiano. Il punto delle innestate è che devi ricordarti sempre che il portainnesto ha la sua attività e le sue radici devono rimanere pronte per la ripresa di fine estate. Io attualemnte ho dei piccoli sclerocactus che sono con le spine nuove e fresche totalmente fermi, anche se io li annaffio per quello che ti ho appena detto. Anche il pediocactus lo annaffio ma quello è su una opuntia e dunque non affogherà mai... spero!
 

chebarba

Maestro Giardinauta
Sono pienamente daccordo con quanto ha detto brande. I pediocactus sono i più facili tra le difficili e il simpsonii è il più facile tra i pedio.
In inverno sbattili pure fuori, anzi DEVONO stare fuori ovviamente non sotto la neve (la cosa in Arizona o in Nevada è un pò diversa).
I miei ho smesso di bagnarli a maggio e ribagnerò se non piove alla fine di agosto e settembre poi stop fino a fine marzo-aprile secondo l'andamento stagionale.
Molta attenzione ai funghi! C'è un fungo nero che colpisce all'apice e ne uccide tanti anche in natura, io ne ho persi per questo diversi
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
si purtroppo i marciumi apicali qui in italia sono dovuti principalmente da Drechslera c. conosciuta come Helminthosporium c., alquanto spietata...
 

Mor@

Moderatrice Sez. Cactacee e Succulente
Membro dello Staff
Grazie ragazzi, farò tesoro dei vostri consigli preziosi (e molto tecnici) :eek:k
 

Mor@

Moderatrice Sez. Cactacee e Succulente
Membro dello Staff
Aggiornamento per Chebarba, Brande e per chi interessa

DSC_0471.jpg DSC_0472.jpg

Il primo sembra sempre uguale, o forse un pochino sgonfiato, il piccoletto invece dopo aver preso un po' d'acqua :fischio: ehm, tanta :D sembra rinvigorito...
Ora, come dovrei comportarmi con le annaffiature? smetto insieme alle altre cactacee? grazie :)
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
in verità dovrestiannaffiarle anche se con attenzione, il mio pedio è su opuntia :D dunque non mi preoccupo affatto.
 
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