di mauro rosario
Master Florello
Oggi si parla sempre più di coltura idroponiche,un impegno tecnologico per la coltivazione fuori suolo,visto la mancaza di terra. Sarà una scelta obbigata che si profila al nostro mondo agricolo.Sarà allora il trionfo della coltivazione idroponica,l'acqua arricchita in misura di sali minerali che alimenterà i vegetali,le cui radici si dirameranno in un substrato di materiali inerti.Già oggi, a livello continentale, questa coltivazione in serra copre una superficie di almeno 11 mila ettari,mentre in Italia la stima ufficiale è di 500 ettari.Grazie a questo sistema, si ottiene un'ampia gamma di prodotti floricoli ed orticoli,come pomodori e fragole in special modo. Aumentano le rese quantitative rispetto alla coltivazione in pieno campo, perchè non influiscono le attività climatiche con ciclo produttivo che si svolge indipendemente dall'avvicentarsi delle stagioni in modo tale da ripetersi più volte all'anno,ed in questo caso possono essere controllati meglio anche eventuali attacchi di parassiti o di malattie crittogamiche.Però così la figura che rapresenta l'agricoltore verrà a mancare passando a un soggetto che assomiglia sempre più ad un tecnico chimico di laboratorio. Ma tutto nella vita è destinato ad un torna conto,sicuramente non potrà mai avere il gusto ed il sapore della coltivavione in piena terra.Aspetto vostri commenti:hands13: