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Alla fine cosa resta?....

Picantina

Fiorin Florello
Ieri, ultimo giorno di scuola, mentre la collega si appresta a fare l'ultima lezione, io mi appresto a sistemare i quaderni di matematica assemblandoli e ricoprendoli.

Prendo i quaderni di colui che avremmo voluto tanto bocciare, ma a volte il cuore ha il sopravvento sulla ragione (o forse è vigliaccheria demandando il gravoso compito ai prof delle medie che bollano già dopo una settimana di scuola).
Giro le copertine per metterli in ordine e dietro ad una di esse leggo:



MATEMATICA


CRISTINA


GRANDE!!!

Alla fine cosa resta?....

....... resta una piccola consapevolezza che tutto non è stato fatto invano, che, finché non si odia materia e insegnante, c'è ancora una speranza di recupero, che forse l'anno prossimo ce la possiamo fare......

che, prendendo a prestito un detto napoletano, gli alunni sono pezzi di cuore e che ti fanno piangere.....


 

Commelina

Master Florello
beh, pica..... oltre a questa scritta gratificante, come insegnante, avrai avuto dei segnali dal ragazzo che ti apprezzava, suppongo. Non sempre - per l'età e per la cultura superficiale di cui tutti siamo vittime - si riesce ad esprimere i propri sentimenti, ma una del mestiere, come te, magari ha una sensibilità particolare per accorgersi di cosa ci sia dentro i propri alunni.

Come utente e genitore (per fortuna questa esperienza è finita dieci anni fa) non sono mai stata soddisfatta del rapporto tra casa e scuola. O sono stati sfortunati i miei figli, oppure c'è qualcosa che non va nel sistema. Quando alla fine del quadrimestre c'era il colloquio generale con gli insegnanti, c'era sempre uno di questi tuoi colleghi che quando dicevo il nome di mio figlio mi guardava come se provenissi da un mondo parallelo che non aveva niente a che fare con il suo mondo. Se non aveva avuto il buon senso e la professionalità di conoscere già alla fine della prima settimana di scuola i suoi alunni..... e non sapeva chi fossero dopo quattro mesi, io lo archiviavo a mia volta, come lui aveva archiviato mio figlio. E puoi immaginare in quanta considerazione mio figlio teneva lui.
Sei stata brava con il tuo alunno, e quindi ti resta molto. Ti resta l'anima di una persona che probabilmente avrà per sempre un buon ricordo di te. :)
 

_ortensia_

Master Florello
beh, pica..... oltre a questa scritta gratificante, come insegnante, avrai avuto dei segnali dal ragazzo che ti apprezzava, suppongo. Non sempre - per l'età e per la cultura superficiale di cui tutti siamo vittime - si riesce ad esprimere i propri sentimenti, ma una del mestiere, come te, magari ha una sensibilità particolare per accorgersi di cosa ci sia dentro i propri alunni.

Come utente e genitore (per fortuna questa esperienza è finita dieci anni fa) non sono mai stata soddisfatta del rapporto tra casa e scuola. O sono stati sfortunati i miei figli, oppure c'è qualcosa che non va nel sistema. Quando alla fine del quadrimestre c'era il colloquio generale con gli insegnanti, c'era sempre uno di questi tuoi colleghi che quando dicevo il nome di mio figlio mi guardava come se provenissi da un mondo parallelo che non aveva niente a che fare con il suo mondo. Se non aveva avuto il buon senso e la professionalità di conoscere già alla fine della prima settimana di scuola i suoi alunni..... e non sapeva chi fossero dopo quattro mesi, io lo archiviavo a mia volta, come lui aveva archiviato mio figlio. E puoi immaginare in quanta considerazione mio figlio teneva lui.
Sei stata brava con il tuo alunno, e quindi ti resta molto. Ti resta l'anima di una persona che probabilmente avrà per sempre un buon ricordo di te. :)
:hands13::hands13:
La penso esattamente come te commi:love_4:

Pica, con una persona speciale come te non poteva essere diverso il messaggio di quel bimbo:love_4::love_4:
 

Picantina

Fiorin Florello
:love: che emozione Pica!!! :)
lavorare con i piccoli è davvero molto bello, non ha prezzo!! :love:

:hands13::hands13:
La penso esattamente come te commi:love_4:

Pica, con una persona speciale come te non poteva essere diverso il messaggio di quel bimbo:love_4:


E' semplicemente fantastico!:love:

Se penso che subito dopo il diploma mi ero ripromessa che mai avrei fatto l'insegnante semplicemente perché mi sarei vendicata, ora penso che già all'epoca avevo un'idea della professione molto più alta di chi ha insegnato a me. Ora lo considero uno dei lavori più belli del mondo e le soddisfazioni, se sai dare, tornano a secchiate. :tupitupi::tupitupi:
 

elena_11293

Master Florello
siamo tutti così diversi, fin da piccolissimi, con diverse capacità e modi di rapportarsi con gli altri e li mondo, e la scuola come sistema non è ancora al passo con questo. ma singole persone/insegnanti, vuoi per preparazioni specifiche (che vengono da interesse personale) o sensibilità propria a cui danno ascolto o puro istinto, chissà, riescono a comprendere che chi hanno di fronte non è la stessa versione decuplicata di un unico essere. e lì può nascere la meraviglia, il dono reciproco, il sostegno che serve realmente e quant'altro di bello le relazioni con gli altri possono essere.

molto lieta quindi per te, pica, per questa esperienza, e anche per il tuo allievo :)

a chi può interessare, vivamente consigliato tra le possibilità esistenti un bel programma/esperienza da vivere che aiuta gli insegnanti a districarsi con le differenze dei piccoli con cui si relazionano è quello dei gestaltiani e di claudio naranjo, cioè il SAT educazione, fortemente voluto proprio per il personale di scuola (tant'è che è accreditato dal Ministero dell'Istruzione e chi o frequenta riceve crediti formativi). su richiesta, i corsi vengono organizzati negli stessi istituti.

per info => http://www.sateducazione.com/chi.htm


"Il Programma SAT ha tra i suoi punti di forza la proposta di una innovazione metodologica nel campo della formazione, in quanto tiene in considerazione gli elementi costituenti l'essere umano (corpo, emozioni, mente e consapevolezza), prevedendo per ognuna di queste parti l'uso di più strumenti e metodologie di lavoro integrate.
Vengono applicate tecniche espressive corporee, tecniche di gestione della relazione, tecniche di osservazione del funzionamento del pensiero, nonché acquisizione di elementi teorici e pratici per la conoscenza della persona nelle sue funzioni emotive e cognitive. L'innovazione consiste precipuamente nel fatto che ogni singolo partecipante acquisisce strumenti nuovi sperimentandoli in prima persona in un percorso di autoconoscenza.
L'applicazione degli strumenti acquisiti può così essere trasmessa agli studenti non come informazione ma come modalità di comportamento nella relazione e modello di riferimento diretto."
 

assodifiori

Maestro Giardinauta
Ale ha sette anni e sta per concludere la frequentazione alla seconda elementare ,tra alti e bassi anche quest'anno scolastico si sta concludendo,è tempo di bilanci ...
ricordo l'inizio dell'anno quando gli ho chiesto preferisci la maestra Anna o la maestra Chiara? senza dubbio alcuno ed esitazione ...la maestra Chiara papà
quest'ultimo mese la maestra Anna si è assentata per problemi di salute ,e ieri Ale mi fa ..sai papà mi manca tanto la maestra Anna
 

Angil

Guru Master Florello
Ma non è che intendeva grande come vecchietta? :D:ciglione:

Io non posso dire altrettanto delle mie maestre, anzi, tutto il contrario.

Quando rinascerò spero di ricordarmi della maestra Cristina :D:flower:

Grande Picantina, è una bella soddisfazione la tua :flower:
 

Olmo60

Guru Master Florello
bifronte, questo thread: un ragazzo che a detta degli insegnanti andrebbe bocciato ma..
1) un riconoscimento da parte del ragazzo della maestra e della sua materia
2) la soddisfazione della mastra (personale) cancella il fatto che un ragazzo (non preparato) andrà a intasare una classe successiva?
alla fine, secondo me, rimane questo.:flower::)
 

Olmo60

Guru Master Florello
Ci trovo del razzismo, in questa frase.
io - al contrario - sono per continuare a dare una opportunità al giovanotto mandandolo avanti, non lasciandolo indietro.
razzismo è tutt'altra cosa, come ben sai: io sono per premiare il merito. e metterei il numero chiuso anche per le scuole superiori. chapeau per il rapporto personale costruito, ma per me resta un fatto privato, non inerente alla valutazione scolastica.
Notoriamente tu e io, Olmo, abbiamo opinioni contrarie in un sacco di cose.
of course
 

Picantina

Fiorin Florello
beh, pica..... oltre a questa scritta gratificante, come insegnante, avrai avuto dei segnali dal ragazzo che ti apprezzava, suppongo. Non sempre - per l'età e per la cultura superficiale di cui tutti siamo vittime - si riesce ad esprimere i propri sentimenti, ma una del mestiere, come te, magari ha una sensibilità particolare per accorgersi di cosa ci sia dentro i propri alunni.

Come utente e genitore (per fortuna questa esperienza è finita dieci anni fa) non sono mai stata soddisfatta del rapporto tra casa e scuola. O sono stati sfortunati i miei figli, oppure c'è qualcosa che non va nel sistema. Quando alla fine del quadrimestre c'era il colloquio generale con gli insegnanti, c'era sempre uno di questi tuoi colleghi che quando dicevo il nome di mio figlio mi guardava come se provenissi da un mondo parallelo che non aveva niente a che fare con il suo mondo. Se non aveva avuto il buon senso e la professionalità di conoscere già alla fine della prima settimana di scuola i suoi alunni..... e non sapeva chi fossero dopo quattro mesi, io lo archiviavo a mia volta, come lui aveva archiviato mio figlio. E puoi immaginare in quanta considerazione mio figlio teneva lui.
Sei stata brava con il tuo alunno, e quindi ti resta molto. Ti resta l'anima di una persona che probabilmente avrà per sempre un buon ricordo di te. :)

Sono arrivata in questa classe l'anno scorso, in terza, e ho avuto più problemi con l'iinsegnante dell'altro ambito che con gli alunni. Dopo avermi conosciuta si è ricreduta e non poco, adesso lavoriamo decisamente bene. Questo vuol dire molto, l'armonia che c'è tra le insegnanti automaticamente si trasmette agli alunni.

Il nostro lavoro non è come quello dei colleghi di medie e superiori, noi non entriamo in classe con l'unico scopo di spiegare, verificare e bollare. Oltre a ciò, altrimenti il programma non andrebbe avanti, c'è anche tutto un lavoro di socializzazione, di crescita, di condivisione.
E' la nostra classe, se c'è un problema lo risolviamo tutti insieme.
E' capitato di lasciar da parte matematica o italiano per una questione che aveva bisogno di soluzione e ognuno ha avuto lo spazio necessario per espremere la propria opinione.
A volte capita che l'insuccesso scolastico è legato a problemi familiari. E' lecito colpevolizzare il bambino? Se si scava nel profondo si sa cogliere quella fiammella che ha bisogno di un po' più di ossigeno per bruciare. Abbiamo ancora un anno insieme, il cammino lo abbiamo intrapreso insieme e insieme lo porteremo a termine.
 
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Picantina

Fiorin Florello
bifronte, questo thread: un ragazzo che a detta degli insegnanti andrebbe bocciato ma..
1) un riconoscimento da parte del ragazzo della maestra e della sua materia
2) la soddisfazione della maestra (personale) cancella il fatto che un ragazzo (non preparato) andrà a intasare una classe successiva?
alla fine, secondo me, rimane questo.:flower::)

Un riconoscimento da parte dell'alunno che vuol dire che mi sono relazionata nel modo migliore; vuol dire che davanti ad un suo insuccesso non gli sbattuto la porta in faccia, ma ho cercato un'altra strategia d'apprendimento; vuol dire che a quel bambino voglio un gran bene e lui lo ha capito; vuol dire che se non l'ho (l'abbiamo) bocciato quest'anno è perché ho (abbiamo) intenzione ancora una volta di mettermi(ci) in gioco e cercare di portarlo alle medie al meglio delle sue possibilità.

Non ha niente a che vedere la personale soddisfazione con la bocciatura. non è che se mi dicono quanto sono bella e brava allora promuovo incondizionatamente. Cerchiamo di capire cosa c'è dietro e i problemi possono essere tanti.

Non va ad intasare nessuna classe, resta nella sua dove ci sono compagni-amici e due maestre pronte a tirar fuori il meglio da lui. Sarebbe stato peggio bocciarlo, fargli cambiare compagni e maestre, il che potrebbe significare perderlo del tutto.
Ci penserà la vita, crescendo, a metterlo con le spalle al muro chissà quante volte......
 

belpa

Master Florello
Un riconoscimento da parte dell'alunno che vuol dire che mi sono relazionata nel modo migliore; vuol dire che davanti ad un suo insuccesso non gli sbattuto la porta in faccia, ma ho cercato un'altra strategia d'apprendimento; vuol dire che a quel bambino voglio un gran bene e lui lo ha capito; vuol dire che se non l'ho (l'abbiamo) bocciato quest'anno è perché ho (abbiamo) intenzione ancora una volta di mettermi(ci) in gioco e cercare di portarlo alle medie al meglio delle sue possibilità.

Non ha niente a che vedere la personale soddisfazione con la bocciatura. non è che se mi dicono quanto sono bella e brava allora promuovo incondizionatamente. Cerchiamo di capire cosa c'è dietro e i problemi possono essere tanti.

Non va ad intasare nessuna classe, resta nella sua dove ci sono compagni-amici e due maestre pronte a tirar fuori il meglio da lui. Sarebbe stato peggio bocciarlo, fargli cambiare compagni e maestre, il che potrebbe significare perderlo del tutto.
Ci penserà la vita, crescendo, a metterlo con le spalle al muro chissà quante volte......
come se ti avessi reputata ma due volte al giorno non me lascia
 

Commelina

Master Florello
esattamente quello che intendevo, pic!
Ho parlato di razzismo nel senso di esclusione/emarginazione. Sono decisamente per l'accoglienza ed il recupero. Grazie, Pic.
 
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