ho scoperto adesso il 3d e dico la mia sull'argomento,visto che sono anni che uso la pratica di riciclare scarti di potature e residui di cucina (solo gli scarti di frutta e verdura) sia pacciamando direttamente la superficie dei vasi,sia facendo come ha detto gianvi,ossia rimescolare i materiali in terra in un vaso apposito.
Anche questa mattina ho fatto questo lavoro,perchè ho molte foglie sul pavimento del terrazzo (dove ho molti alberi in vaso).
Non è un vero e proprio compostaggio classico,ma si avvicina semmai al processo naturale di accumulo di detriti organici sul suolo che viene rimescolato dagli animali e dagli insetti,e porta alla creazione del prezioso humus.
Per farla breve lo faccio da anni e mi trovo benissimo:in poche settimane il processo produce terriccio nero senza cattivi odori.Certamente non ha la "forza" del letame maturo,perchè nessuno si sognerebbe di compostare in casa deiezioni animali,ma è un terriccio organico non disprezzabile,e soprattutto si diminuisce il carico di umido recuperabile nei rifiuti solidi urbani.
Certo bisogna seguire il consiglio già dato di non incorporare residui che presentano patologie (anche perchè,non trattandosi di compostaggio classico su masse di una certa mole,non si producono le alte temperature,tipiche del compost in fermentazione,che uccidono molti patogeni).
Un esempio è il mio "vaso orto" da 70 cm dove in primavera coltivo basilico prezzemolo peperoncino ecc.;all'inizio dell'autunno,estirpo queste pianticelle annuali e le tagliuzzo ammalgamandole al terreno,quindi nel corso dell'autunno-inverno continuo ad incorporare scarti di frutta e verdura del consumo domestico,oltre alle foglie degli alberi dei miei vasi,verso inizio marzo sospendo gli apporti per avere a metà aprile la terra priva di residui immaturi (che sono dannosi alle tenere radici delle aromatiche) e semmai vaglio il terreno per eliminare eventuali residui incomposti.Il terriccio si presenta arricchito di materia organica e si avvantaggia di una blanda concimazione minerale a lenta cessione con prodotti che sono facilmente reperibili in commercio.Si pianta si raccoglie e poi in autunno si ricomincia il ciclo;in completa armonia con l'ambiente,con qualche malumore di chi il terriccio lo vende,ovvio,ma in fondo,questa pratica ritarda ma non sostituisce l'acquisto di terricciati,almeno per la stragrande maggioranza dei possibili acquirenti,salvo le eccezioni come me,che non comprano un sacchetto di terriccio dalla seconda guerra punica. :fischio: