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L'inconfondibile tristezza della torta di limone - SPOILER

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
Membro dello Staff
Questo thread nasce con lo scopo di contenere esclusivamente Spoiler (anticipazioni sul romanzo, citazioni testuali, considerazioni...) e qualsiasi altra cosa ci venga in mente sul libro in oggetto. Resta inteso che chi entra e legge può trovare svelato di tutto...anche il finale in due parole, quindi attenzione e niente OT, please, questo consentirà di rendere la discussione più scorrevole...e kilometrica il giusto :eek:k07:

i work in progress del partecipante e il riepilogo delle recensioni insieme ad altri commenti non strettamente legati alla trama continueranno nell'altro thread :)

http://forum.giardinaggio.it/incont...bile-tristezza-torta-limone-aimee-bender.html
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
Capitolo 5 finito.
Per ora niente di pazzesco nella trama.
Lo stile letterario in prima persona non è molto coinvolgente, soprattutto perchè non si conosce l'età di chi racconta. Per di più, è parecchio confuso a volte. A volte invece, la capacità descrittiva è molto apprezzabile.
 

Olmo60

Guru Master Florello
Per ora io trovo mOOOLte somiglianze (stilistiche e di contenuto) con l'altro libro letto nel gruppo, quello delle api, per intenderci, quasi come se fossero stati scritti dalla stessa mano. L'ho finito ma preferisco tirar fuori una cosa per volta.:D
 

carne

Florello Senior
Per ora io trovo mOOOLte somiglianze (stilistiche e di contenuto) con l'altro libro letto nel gruppo, quello delle api, per intenderci, quasi come se fossero stati scritti dalla stessa mano. L'ho finito ma preferisco tirar fuori una cosa per volta.:D
Sono d'accordo, ci sono delle similitudini anche se questo romanzo è più circoscritto alla famiglia, se l'hai già letto (caspita che veloce!!!)saprai che il racconto gira intorno alla famiglia, di estraneo importante c'è solo George.
Non vorrei anticipare di più, dico solo che metaforicamente i sentimenti, le sensazioni, gli stati d'animo dalla ragazzina vengono percepiti attraverso il cibo, cibo che si introduce nel corpo e prende le varie parti, è infatti nel corpo che si hanno queste sensazioni: un blocco allo stomaco, l'amaro in bocca ecc.
La scrittrice ha messo in evidenza il dono, la sensibilità percepita attraverso l'azione di preparazione del cibo. Ognuno di noi abbiamo il dono di capire o vedere più di un altro ma qualcuno è addirittura più sensibile ancora. Non nella misura in cui lo percepisce "Rosy", questo è un roimanzo ma la telepatia, la preveggenza qualcuno la vive.
Queste ripeto sono le mie impressioni, i punti di vista saranno certamente tanti e mi interessa conoscerli, anche per estrapolare altre informazioni.
 

Olmo60

Guru Master Florello
si, sono d'accordo con Carne..avendolo finito, mi vengono facili le similitudini d'insieme più che le diversità..l'altro poteva avere un senso "politico" nell'accordare ad una scelta di vita "naturalistica" rispetto alla vita " cittadina", una predilezione, un senso più compiuto..qui è il lato "privato" e "intimo" che viene sottolineato. Ma in entrambi manca la verità (che infatti è l'opposto delle sensazioni).
 
Ultima modifica:

benji09

Giardinauta
All'inizio mi sembra ci sia una critica della famiglia: all'apparenza perfetta ma poi si rivela un disastro su tutta la linea.
Ora veidamo come procede anche se quest'aspetto del fratello che sparisce mi lascia un po' perplessa...
 

Olmo60

Guru Master Florello
il fratello è stato "assente" fin dalla nascita (non parla, non guarda negli occhi, non ha amici, si chiude in camera ecc..): logico che sparisca del tutto.
 

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
Membro dello Staff
Per il momento il mio commento è mah!!! Sono ancora all'inizio ma mi sembra tutto così campato in aria e contorto, vediamo più avanti ma già un paio di volte mi sono ritrovato a leggere in modo automatico e il desiderio di far fare un bel voletto al libro l'ho avuto... :D
 

carne

Florello Senior
L'assenza del fratello mi fa pensare ad un ragazzo autista mentre il padre, pur amando la famiglia vede più le sue esigenze che quelle dei suoi famigliari. La mamma è più legata al figlio vedendolo più bisognoso du attenzioni e rosy non è capita nelle sue difficoltà davanti a problemi più grandi di lei.
In quanto agli alimenti non lo ho presi in considerazione avendo gli americano gusti molto differenti dai nostri.
Fin dall'inizio ho osservato il modo di descrizione, di esposizione e l'ho trovato gradevole. Il più complicato da capire per me è stato il fratello anche se qualche barlume di apertura alla sorella l'ha dimostrato.
Per me è descritta la vita di una famiglia con tutti i sentimenti paure, difficoltà e lavoro di una famiglia improntato in una descrizione come di favola.
 

Olmo60

Guru Master Florello
E vogliamo parlare della mamma che non la chiama per nome ma "piccola" o "piccolina" (n.b ha nove anni! nove..!)
e poi vuole più bene al fratello, è palese..e questo conferma una discussione che abbiamo affrontato nel "club":D: i figli sono tutti uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri.
 

floretta

Maestro Giardinauta
Ho già detto che il libro mi è piaciuto, adesso provo a spiegare perchè........
a mio parere lo scritto nasce dalla considerazione dell'importanza dell'empatia nel modo d'oggi, si parla tanto di empatia ma non credo che molti siano veramente in grado di entarre in un rapporto empatico con le persone che sono loro vicino, Rose lo fa e lo fa attraverso il cibo che non a caso è il modo principale in cui dalla nascita ( allattamento, preoccupazioni delle mamme alla mancanza di appetito dei figli......)ci rapportiamo con le persone che amiamo.
Non mi è piaciuta l'esagerazione contenuta nella sua capacità di collocare addirittura geograficamente la provenienza degli ingredienti, ma per il resto è il cibo e tutti i momenti legati al suo consumo che ci permettono di conoscere gli altri.
Infatti il fratello vede il momento del pasto come una inutile sofferenza che lo distoglie dalle sue ricerhce scientifiche e dall'impresa di arrivare alla realizzazione di una sorta di dematerializzazione che alla fine, ma non lo sappiamo veramente, sembra riuscire. ( molto kafkiana la parte della sedia e della sua trasormazione in essa ) diventare un oggetto vuol dire privarsi di quei sentimenti e di quella umanità che ci fanno tanto soffrire......
 

MaryFlowers

Fiorin Florello
Ho cominciato a leggere e gia' condivido con voi tutte queste sensazioni. Ma quello che mi ha colpito e' la torta del bene più grande fatta della mamma l ha trovata VUOTA. . .questo per me e' stato un colpo basso. . .in principio o aperiormente l amor della mamma non si mette induscussione mai. . .scusate mi ha dato fastidio. . .mi sembra una tipica famiglia normale boh,anche dalla infermiera a scuola vede forse che sia un principio di anoressia infantile? Son arrivata a leggere fino qua a presto
 

carne

Florello Senior
Ho già detto che il libro mi è piaciuto, adesso provo a spiegare perchè........
a mio parere lo scritto nasce dalla considerazione dell'importanza dell'empatia nel modo d'oggi, si parla tanto di empatia ma non credo che molti siano veramente in grado di entarre in un rapporto empatico con le persone che sono loro vicino, Rose lo fa e lo fa attraverso il cibo che non a caso è il modo principale in cui dalla nascita ( allattamento, preoccupazioni delle mamme alla mancanza di appetito dei figli......)ci rapportiamo con le persone che amiamo.
Non mi è piaciuta l'esagerazione contenuta nella sua capacità di collocare addirittura geograficamente la provenienza degli ingredienti, ma per il resto è il cibo e tutti i momenti legati al suo consumo che ci permettono di conoscere gli altri.
Infatti il fratello vede il momento del pasto come una inutile sofferenza che lo distoglie dalle sue ricerhce scientifiche e dall'impresa di arrivare alla realizzazione di una sorta di dematerializzazione che alla fine, ma non lo sappiamo veramente, sembra riuscire. ( molto kafkiana la parte della sedia e della sua trasormazione in essa ) diventare un oggetto vuol dire privarsi di quei sentimenti e di quella umanità che ci fanno tanto soffrire......

E' un libro che si basa sull'empatia e affinità tra le persone e quindi poco razionale,m poco spiegabile se non si accettano queste sensazioni.
Condivido la tua impressione soprattutto nella parte del cibo che qui è protagonista, è il veicolo di comunicazione. Da bambini quanti hanno usato il cibo per dire qualcosa alla mamma, rifiutandolo ricattando la mamma o mangiandolo con golosità.
Trovo pure io esagerato che si possa solo intuire la provenienza e chi ha lavorato i cibi preparati ma nei romanzi qualche esagerazione c'è sempre.
Mi sono piaciute particolarmente le frasi marcate. Questo naturalmente non significa che sia l'unico modo di interpretazione anzi, mi incuriosiscono altri pareri.
 

floretta

Maestro Giardinauta
ad esempio a me è venuta anche in mente la grande lezione di Marx quando afferma che" il lavoro e i suoi prodotti sono l'essenza dell'uomo" e poi scrive quelle bellissime pagine sull'alienazione.
Non so quanto l'autrice conosca Marx ma il fatto che i prodotti industriali siano completamente anonimi e non abbiano traccia di sentimenti e passioni sembra lasciarlo intravedere, in questo caso sono le macchine a produrli a quindi come ritrovare amore, tristezza angoscia??????
Rose infatti per evitare l'angoscia del cibo si riugia in tali prodotti che sono "neutri"
ancora, il fratelo piccolo scienziato solitario non fa pensare che se la scienza e la ricerca sono sterili e non al fine della comunità generano mostri?????
ma forse sto forzando?????
 

benji09

Giardinauta
Fioretta mi sembra un po' azzardato dire che la scienza è sterile!!
Anzi per esssere ottimi scienziati è necessario essere appassionati di quello che si studia e su cui si lavora: basta leggere le biografie di lacuni scienziati famosi (OT Già che parliamo di libri consiglio la bellisisma biograifa di Marie Curie)
Io ho finito il libro e a me non piacciono i libri a metà.
Mi spiego meglio
se vuoi farmi leggere un libro non reale allora deve essere totalmente non reale (adoro Il signore degli anelli!!!)
se invece vuoi famri leggere un libro reale allora non mi metti situazioni non reali,
Capisco che è un mio limite!
Quindi non ho apprezzato l'aspetto del fratello (del resto ho detestato anche La metamorfosi di Kafka) nè il "dono" di Rosie.
In più mi sono stati antipatici tutti i personaggi capeggiati dalla madre, egoista e antipatica, per non parlare dell'assente padre, seguito a ruota dallo scorbutico fratello.
L'unico che salvo è George, unico punto saldo della vita di Rose.
No non questo genere di romanzi non fa per me!
 

Olmo60

Guru Master Florello
concordo con benji09 e secondo me è assolutamente falsa, uno stereotipo della mente dell'autrice affermare che la fabbrica è un "vuoto" senza sentimenti. Questi stereotipi di cui è pieno il pensiero dell'autrice, quindi del libro, è la cosa che più non mi è piaciuta, falsifica la realtà, ne da una visione distorta: nelle fabbriche si comunica, si formano comunità di interessi e di sentimenti come in pochi altri luoghi di lavoro. Quindi i prodotti che escono dalle fabbriche, secondo la logica dell'empatia, dovrebbero essere pieni di amore e di simpatia invece di essere vuoti. Evidentemente all'autrice non piacciono le fabbriche tout court..
 

floretta

Maestro Giardinauta
Olmo che bella visione romantica hai della fabbrica!!!!!!!!!
immagina la tua affermazione calata in un contesto in cui si sfornano merendine ad una catena di montaggio, ho i miei dubbi che sia luogo di empatia!!!!
 
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